Duplantis fallisce di un soffio i 6,19 del nuovo record dell’asta

Per la britannica Hodgkinson il secondo crono di sempre sugli 800 metri

Il primatista mondiale e campione olimpico del salto con l’asta Armand Duplantis ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno per la quarta gara consecutiva in questa stagione, superando 6.05m al Muller Indoor Grand Prix di Birmingham, dopo i successi di Karlsruhe con 6.01m, Berlino con 6.03m e Uppsala con 6.04m.

Il ventiduenne fuoriclasse svedese ha aperto la gara saltando 5.61m e 5.81m sempre al primo tentativo, prima di valicare l’asticella a 6.05m alla terza prova. Mondo ha mancato davvero di un nulla il terzo tentativo alla misura del primato del mondo di 6.19m, un centimetro in più rispetto al suo primato realizzato in occasione dell’edizione del 2020 del Muller Grand Prix disputata a Glasgow.

Armand Duplantis: “Ho sensazioni contrastanti. Saltare 6.05m è un buon risultato, ma volevo saltare 6.19m. Ho molte aspettative. Ci sono buone condizioni nelle gare indoor e sapevo di poter battere il record del mondo.

Lo voglio fortemente. Oggi ho scelto una progressione aggressiva con le misure da affrontare. Negli ultimi meeting ho effettuato troppi salti prima di tentare il primato del mondo e questo ha reso più difficili i miei tentativi di primato del mondo perché arrivavo troppo stanco. Volevo essere in condizioni perfette al momento di affrontare la misura di 6.19m“.

Non solo il fenomeno svedese ma anche tantissimi altri interessanti risultati per un pomeriggio di grandissima atletica, a cominciare dalla sensazionale prestazione della mezzofondista di casa, la vice campionessa olimpica Keely Hodgkinson, che ha dominato gli 800 metri femminili polverizzando il primato britannico con uno straordinario 1’57”21.

La studentessa di criminologia di Wigan, vicino a Manchester, ha tolto 70 centesimi di secondo al precedente primato nazionale detenuto dalla scozzese Jemma Reekie, che realizzò 1’57″91 a Glasgow due anni fa.

Hodgkinson aveva già stabilito il primato nazionale all’aperto in occasione della finale olimpica di Tokyo, dove vinse la medaglia d’argento in 1’55”81 alle spalle di Athing Mu. In quell’occasione ha cancellato dopo 26 anni lo storico record nazionale della grande Kelly Holmes.

La gara di Birmingham è stata di ottimo livello e ha fatto registrare il primato australiano di Catriona Bisset (1’59”46) e un altro crono sotto i 2 minuti della giamaicana Natoya Goule (1’59″85).

Hodgkinson ha realizzato il record all-comers britannico, la migliore prestazione di sempre a livello indoor per una teenager, e il record del meeting che resisteva dal 2002.

E’ il tempo più veloce al mondo in gara al coperto, dal giorno del primato del mondo di 1’55”82 della slovena Jolanda Ceplak agli Europei di Vienna il 3 Marzo 2002, che curiosamente è il giorno della nascita di Keely Hodgkinson. La giovane britannica realizzò il record del mondo under 20 proprio a Vienna.

Hodgkinson è transitata ai 400 metri in 58’58” e in 1’28”35 alla campana dell’ultimo giro prima di coprire l’ultimo giro in 28’8”.

Keely Hodgkinson: “Volevo provare a correre in testa. Non l’ho fatto da tanto tempo. L’obiettivo era cercare di acquisire fiducia. Ho fatto che ciò che sapevo di valere in allenamento. Sono inciampata nell’ultima curva e ho avuto la sensazione di aver perso un decimo di secondo.

La prossima volta spero di poter correre ancora più velocemente, ma sono contenta. Ero semplicemente contenta di poter gareggiare. Tornare alle gare mi ha dato quasi la sensazione di essere tornato alla normalità.

L’altro giorno ho visto quando era stato battuto il primato del mondo. E’ stato battuto proprio nel giorno in cui sono nata. Non avevo in programma di batterlo oggi. Forse potrei provarci un giorno”.

Keely Hodgkinson (foto FIDAL/Colombo)
Keely Hodgkinson (foto FIDAL/Colombo)

60 ostacoli maschili: terzo successo stagionale di Grant Holloway

Il primatista mondiale indoor Grant Holloway ha vinto la terza gara stagionale nel World Indoor Tour di questa stagione sui 60 metri ostacoli in 7”41 battendo un buon Andy Pozzi, che ha migliorato il primato stagionale cn 7”59 sulla pista dove vinse il titolo mondiale indoor nel 2018. Holloway aveva vinto in precedenza le gare di Staten Island (7”37) e Liévin (7”35). Lo statunitense Jarret Eaton (argento ai Mondiali Indoor dietro a Pozzi nel 2018) ha confermato il suo ottimo momento di forma classificandosi al terzo posto in 7”60.

Grant Holloway: “Dopo le Olimpiadi non ho cambiato nulla nella mia preparazione. Ho lo stesso allenatore e lo stesso team. L’obiettivo è arrivare in forma ai Mondiali Indoor di Belgrado e continuare a migliorami di giorno in giorno. Ora torno negli Stati Uniti per i Campionati nazionali indoor.

Per quanto riguarda l’estate non vedo l’ora di gareggiare ai Mondiali di Eugene. Alcuni sostengono che è un vantaggio correre in casa. Altri dicono che è uno svantaggio. Sarà una bella sensazione gareggiare ai Mondiali nel mio paese”.

Grant Holloway (foto archivio)
Grant Holloway (foto archivio)

60 femminili: Thompson Herah vince per la terza volta a Birmingham

La cinque volte campionessa olimpica Elaine Thompson Herah ha vinto la terza gara della sua carriera al Muller Indoor Grand Prix in 7”08 dopo i successi nelle edizioni del 2017 in 6”98 e nel 2019 in 7”13. La ventinovenne giamaicana aveva corso una gara sui 60 metri all’aperto in 7”19 con vento contrario di -1.9 m/s.

Mujinga Kambundji si è espressa ancora su eccellenti livelli piazzandosi al secondo posto migliorando di tre centesimi di secondo il personale stagionale con 7”11 sulla pista dove vinse la medaglia di bronzo ai Mondiali Indoor del 2018.

La britannica Darryl Neita ha migliorato il record personale con 7”13 in terza posizione. La star emergente Amy Hunt continua i suoi progressi migliorandosi di sei centesimi con 7”15. Da sottolineare il primato irlandese di Molly Scott con 7”21.

Elaine Thompson Herah: “Sono semplicemente contenta di essere tornata in pista. E’ stata una buona vittoria, anche se volevo scendere sotto i 7 secondi. La mia partenza non è stata delle migliori, ma ci sto lavorando. Non penso al record del mondo di Irina Privalova (6”92). Il mio approccio è guardare avanti mese per mese. Utilizzo queste gare per vedere a che punto sono con la preparazione. Punto ai Mondiali Indoor”.

Elaine Thompson-Herah (foto Getty Images)
Elaine Thompson-Herah (foto Getty Images)

60 metri maschili: Lyles vince al photo-finish su Baker

Noah Lyles ha vinto la seconda gara stagionale del World Indoor Tour Gold in 6”55 migliorando di un centesimo di secondo il record personale realizzato di recente a Staten. Ronnie Baker è stato in testa per gran parte della gara, ma Lyles ha prevalso con lo stesso tempo al photo-finish con una grande rimonta. Elijah Hall si è piazzato al terzo posto in 6”56. Mike Rodgers ha completato il dominio degli Stati Uniti con il quarto posto in 6”58.

Salto in alto femminile

L’australiana Eleanor Petterson continua il suo eccellente momento di forma vincendo con 1.97m pochi giorni dopo aver stabilito il primato dell’Oceania indoor con 1.99m a Banska Bystrica. Petterson ha superato 1.84m e 1.88m al primo tentativo, 1.91m alla seconda prova, 1.94m alla prima e 1.97m alla seconda prima di commettere tre errori a 2.00m.

La campionessa olimpica Mariya Lasitskene si è dovuta accontentare del secondo posto con 1.91m per un numero minore di errori nei confronti dell’atleta locale Laura Zialor.

Patterson è stata quinta alle Olimpiadi di Tokyo con 1.96m e vinse il titolo mondiale under 18 a Donetsk 2013 e i Giochi del Commonwealth a Glasgow nel 2014. E’ fidanzata con il saltatore in alto azzurro Marco Fassinotti.

Eleanor Patterson: “Ho avuto la sensazione di andare vicina ai 2 metri. Sono davvero felice dell’inizio della stagione. Ho gareggiato per la prima volta nella mia carriera a livello indoor a Banska Bystrika Martedì. Prima delle Olimpiadi di Tokyo saltavo 1.96m e mi sto avvicinando gradualmente ai livelli che mi permetteranno di competere nelle manifestazioni più importanti”.

Eleanor Patterson (foto World Athletics)
Eleanor Patterson (foto World Athletics)

1500 metri maschili

Abel Kipsang (quarto alle Olimpiadi di Tokyo) ha conquistato la vittoria in una grande gara di 1500 metri in 3’34”57, il miglior tempo di un atleta keniano negli ultimi quattro anni. I primi sette classificati hanno stabilito il primato personale.

Adel Mechaal ha corso in 3’35”30 due settimane dopo aver stabilito il record europeo sui 3000 metri a Staten Island con 7’30”82 ma non è riuscito nell’obiettivo di battere il primato spagnolo. Il tedesco Robert Farken si è migliorato con 3’35”30 battendo i britannici George Mills (3’36”03) e Piers Copeland (3’36”12).

L’azzurro Ossama Meslek ha battuto il record italiano di Giuseppe D’Urso con 3’37”29 precedendo il finalista olimpico Charles Grethen, che ha battuto il primato del Lussemburgo con 3’37”38. In poche settimane è stata rivoluzionata la lista italiana di tutti i tempi.

Oltre al record di Meslek sono arrivate la terza e la quarta migliore prestazione nazionale di Pietro Arese (3’37”86) e di Nasim Amsellek (3’38”42). Meslek è vicentino di nascita e originario del Marocco ma vive a Leeds in Inghilterra, dove si è trasferito con la famiglia.

1500 metri femminili

La venticinquenne etiope Dawit Seyaum ha vinto la seconda gara in questa settimana in 4’04”35 due giorni dopo aver realizzato un eccellente 8’23”24 sui 3000 metri a Liévin. L’irlandese Sarah Healy ha migliorato il personale assoluto con 4’06”94 battendo l’australiana Linden Hall, che ha corso in 4’07”36”. Seyaum ha seguito il ritmo della pacemaker fino al passaggio agli 800 metri in 2’12”52 prima di correre da sola negli ultimi 700 metri.

Dawit Seyaum: “Sono felice della vittoria. Il pubblico era fantastico. Mi sono allenata bene e non vedo l’ora di correre forte nelle prossime gare della stagione.

Dawit Seyaum (foto Getty Images)
Dawit Seyaum (foto Getty Images)

1000 metri femminili

C’era attesa per il tentativo di record britannico di Jemma Reekie ma è salita sulla ribalta un’altra giovane atleta britannica. La campionessa europea under 23 degli 800 metri Isabelle Boffey ha vinto i 1000 metri con il primato personale con 2’38”25 battendo la campionessa europea outdoor dei 1500 metri di Amsterdam 2016 Angelika Cichocka (2’38”57) e la tedesca Katharina Trost (2’38”62).

Grande prova della campionessa europea under 23 Gaia Sabbatini, che ha polverizzato il record italiano indoor di Magherita Magnani fermando il cronometro con 2’38”67. Magnani aveva corso in 2’39”94 ad Ancona nel 2014. Jemma Reekie ha concluso la gara al sesto posto in 2’39”74

Brava anche Federica Del Buono, ottava al traguardo in 2’40”25 il giorno dopo essersi laureata in scienze motorie, collegata in remoto con il suo computer da Birmingham.

400 metri maschili

Il campione NCAA outdoor del 2019 Kahmari Montgomery ha vinto i 400 metri maschili in un ottimo 45”72 battendo il bronzo olimpico della staffetta 4×400 Liemarvin Bonevacia (46”08). Il campione europeo under 20 di Tallin 2021 Ed Faulds ha stabilito il primato europeo under 20 indoor con 46”16. Montgomery ha coperto i primi 200 metri in 21’27” davanti a Bonevacia e ha allungato nel secondo giro realizzando il suo miglior tempo dal 2019 quando stabilì il personale di 45”03.

400 metri femminili

La plurimedagliata giamaicana Stephanie Ann McPherson ha conquistato la terza vittoria della sua carriera al meeting di Birmingham in 51”39 battendo il record personale che risaliva al 2016. La caraibica ha battuto l’olandese Lieke Klaver (51”49) e la polacca Justyna Swiety Ersetic (52”09).

800 metri maschili

Il keniano Collins Kipruto ha vinto una grande gara di 800 metri maschili in 1’45”39 (personale stagionale) battendo per appena tre centesimi di secondo il britannico Elliot Giles, che ha stabilito il secondo crono della sua carriera con 1’45”42.

Kipruto vinse la classifica del World Indoor Tour nel 2020 e ha un personale all’aperto di 1’43”76 stabilito a Marsiglia nel 2021. Soltanto lo spagnolo Mariano Garcia ha corso più velocemente di Kipruto nel 2022 con l’ottimo 1’45”12 realizzato a Staten Island lo scorso 6 Febbraio.

Lo spagnolo Alvaro De Arriba è sceso sotto il muro degli 1’46” con 1’45”82. Guy Learmonth si è piazzato al quarto posto stabilendo il minimo per i Mondiali con 1’46”46.

60 metri ostacoli femminili

L’olandese Zoe Sedney ha battuto la svizzera Ditaji Kambundji per appena tre centesimi di secondo in 8”02 in una gara molto combattuta. La danese Mathilde Heltbech Steenberg è stata la sorpresa di giornata con il terzo posto in 8”12. Luminosa Bogliolo è stata squalificata per partenza falsa.

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