La campionessa mondiale dei 5000 metri e iridata indoor dei 1500 metri Gudaf Tsegay ha vinto i 3000 metri femminili stabilendo la seconda migliore prestazione mondiale all-time con l’eccellente 8’16”69 e il record del meeting. Tsegay ha mancato il record del mondo della connazionale Genzebe Dibaba per appena nove centesimi di secondo.

Tsegay ha vinto la terza gara di questa stagione nel World Indoor Tour Gold e mantiene così la sua imbattibilità dopo i successi sul miglio a Torun in 4’16”16 e sui 1500 metri a Liévin in 3’57”47. Tsegay é diventata la seconda di sempre dietro a Dibaba su due distanze diverse (miglio e 3000 metri).

Tsegay è transitata ai 2000 metri in 5’31”06 ed è passata alla campana dell’ultimo giro in 7’45”18 prima di correre gli ultimi 200 metri in 31’51”.

Gudaf Tsegay: “Sono andata davvero vicina. Il mio fisico è stanco dopo il lungo viaggio, ma sono sicura di poter battere il record del mondo la prossima volta.”

La più giovane connazionale Miran Alem, campionessa mondiale under 20 sui 5000 metri a Nairobi nel 2021, si è piazzata seconda migliorando il record personale con 8’31”20 dopo aver già corso la distanza in 8’39”03 a Liévin.

La campionessa europea dei 5000 metri Konstanze Klosterhalfen ha corso in 8’35”14 avvicinando il record stagionale di 8’34”89 realizzato settimana scorsa ai Campionati tedeschi di Dortmund. La campionessa mondiale under 20 dei 3000 metri Teresiah Gateri Muthoni ha corso la prima gara indoor della sua carriera in 8’36”64.

800 metri femminili:

La campionessa europea indoor e outdoor Keely Hodgkinson ha vinto gli 800 metri femminili per il secondo anno consecutivo al meeting di Birmingham in 1’57”18 migliorando di due soli centesimi di secondo il suo record britannico indoor stabilito nell’edizione dello scorso anno. Hodgkinson rafforza la sua ottava posizione nelle liste mondiali indoor all-time e grazie a questo successo vince la classifica del World Indoor Tour.

Per la studentessa di criminologia dell’Università di Leeds è stata un’altra dimostrazione di forza ad una settimana dagli Europei Indoor di Istanbul, dove difenderà il titolo continentale vinto due anni fa a Torun nella settimana del suo compleanno.

La primatista dell’Oceania Catriona Bissett è scesa sotto i 2 minuti con 1’59”83 davanti alla neo campionessa britannica Isabelle Boffey (2’00”25) e alla finalista mondiale Anita Horvat (2’00”62).

Keely Hodgkinson: “Ho corso una gara perfetta, ma alla fine sono rimasta lontana dal record. Sono un po’ dispiaciuta perché sento di poter correre più velocemente. Sono comunque felice di aver stabilito un altro record britannico. Quando ti poni degli obiettivi, vuoi sempre raggiungerli. Era un record del mondo difficile da battere, ma ci lavorerò ancora più duramente e ci riproverò un’altra volta. Ora il mio obiettivo è l’Europeo indoor di Istanbul

60 metri femminili:

Dina Asher Smith ha battuto il suo primato britannico sui 60 metri indoor correndo in 7”03 nella batteria dove la neo campionessa italiana della distanza Gloria Hooper si è piazzata ottava in 7”44. Darryil Neita si è aggiudicata l’altra batteria in 7”14.

Asher Smith ha vinto successivamente la finale in 7”05 mantenendo l’imbattibilità stagionale nei quattro meeting disputati nel 2023 dopo i successi di Jablonec in 7”09, Karlsruhe in 7”04 (suo precedente record nazionale) e Belgrado (7”13). Neita ha completato la doppietta britannica piazzandosi al secondo posto in 7”13 davanti alla statunitense Destiny Smith Burnett (7”15) e alla campionessa mondiale dei 200 metri di Eugene 2022 Shericka Jackson (7”18).

Dina Asher Smith: “Sono davvero felice di aver battuto il record britannico. Volevo un tempo al di sotto dei 7 secondi. Ho corso bene ed é positivo uscire da questa gara un po’ delusa. La prestazione promette bene e mi motiva a fare meglio la prossima volta”.

60 metri ostacoli maschili:

Il campione mondiale indoor e outdoor Grant Holloway ha allungato la sua impressionante striscia vincente ad oltre 60 gare consecutive sui 60 metri ostacoli comprese batterie e finali trionfando sulla pista di Birmingham per la seconda edizione consecutiva in 7”35, tre centesimi meglio rispetto al suo precedente personale stagionale di 7”38 realizzato a Boston. Lo scorso anno Holloway si impose a Birmingham in 7”41. Grazie a questa vittoria l’ex giocatore di football americano si è aggiudicato la vittoria nella classifica finale del World Indoor Tour.

Grant Holloway: “E’ stata una buona gara e il record dello stadio rende questa vittoria ancora più speciale. E’ una buona sensazione aver eseguito bene la gara. Non vedo l’ora della stagione outdoor. Non vedo l’ora di tornare a casa, vedere la mia famiglia e rimettermi al lavoro. L’obiettivo era divertirmi. Ho davanti a me un futuro brillante”.

Per la terza gara di fila nel 2023 dopo Boston e Liévin Holloway ha battuto Daniel Roberts, che si è confermato su ottimi livelli piazzandosi al secondo posto in 7”47 davanti al cubano Roger Iribarne (7”58) e allo statunitense Mickael Dickson (7”60).

1500 metri maschili:

Lo scozzese Neil Gourley ha vinto i 1500 metri con un allungo decisivo sul rettilineo opposto migliorando il record britannico fermando il cronometro in un eccellente 3’32”48 per la gioia del pubblico di casa. Il bronzo olimpico Josh Kerr deteneva il precedente record britannico con 3’32”86.

Gourley aveva già corso su ottimi livelli quest’inverno vincendo nel miglio a Boston in 3’52”84 e piazzandosi al secondo posto nel Wanamaker Mile ai Millrose Games di New York in 3’49”49. Il successo di Birmingham è stato premiato con il primo posto nella classifica finale del World Indoor Tour.

Neil Gourley: “Sapevo che sarebbe stata una gara molto veloce. Ho dovuto aspettare prima di lanciare l’attacco decisivo negli ultimi 150 metri. Per fortuna ci sono riuscito

Lo spagnolo Adel Mechaal si è piazzato al secondo posto migliorando lo storico record nazionale di Andres Manuel Diaz dal 1999 con 3’33”32. Andrew Coscoran ha stabilito il primato irlandese in terza posizione in 3’33”49 precedendo il connazionale Luke McCann (3’34”76) e Josh Kerr (3’34”93).

Ossama Meslek ha corso in un buon 3’37”50 avvicinando il suo record italiano di 3’37”29 stabilito nell’edizione dell’anno scorso del meeting di Birmingham. Meslek è di casa in Inghilterra perché vive a Leeds dove si trasferì da piccolo con la famiglia.

1000 metri femminili:

La due volte campionessa europea dei 1500 metri Laura Muir non è riuscita a battere il record del mondo dei 1000 metri di Maria Mutola stabilito a Stoccolma con 2’30”94 nel 1999. La scozzese è rimasta in tabella di marcia per battere il record nella prima parte della gara ma la fatica si è fatta sentire nella seconda metà.

La dottoressa in veterinaria si è dovuta accontentare della terza vittoria stagionale nel World Indoor Tour in 2’34”53 dopo i successi sui 3000 metri a Boston e nel Wanamaker Mile di New York. Muir ha ripetuto il successo sui 1000 metri in questo meeting già raggiunto nel 2017 quando migliorò il record europeo con 2’31”93 e nel 2018 (2’33”92).

Laura Muir: “Ci ho provato in tutti i modi. Quando si corre su questi ritmi, la fatica incomincia a farsi sentire. Purtroppo è arrivata troppo presto, ma ho dato tutto. Sono in buone condizioni prima degli Europei Indoor. Voglio continuare la mia collezione di medaglie in questa manifestazione”.

Alle spalle della scozzese sono stati battuti tre record nazionali. Claudia Bobocea ha stabilito il primato romeno piazzandosi seconda in 2’35”34. Sofia Ennaoui ha migliorato il record polacco di Lidia Chojecka con 2’35”69.

L’azzurra Elena Bellò si è piazzata quarta in 2’37”09 nella sua prima gara sui 1000 metri indoor cancellando il record italiano stabilito da Gaia Sabbatini proprio al meeting di Birmingham dell’anno scorso con 2’38”67. La vicentina ha corso all’inseguimento della romena Claudia Bobocea e della polacca Sofia Ennaoui ed è riuscita a superare in volata la forte britannica Katie Snowden, quinta al traguardo in 2’37”46.

Bellò si è allenata in inverno in Kenya. La portacolori delle Fiamme Azzurre ha ereditato la passione dal padre Paolo, podista amatoriale, e dalla madre Ornella, che ha praticato la velocità. Si è rivelata ai Giochi Olimpici Giovanili di Nanchino nel 2014 dove ha sfiorato il podio. Dall’autunno 2020 si è trasferita a Giussano dove è seguita da Alessandro Simonelli, coach di Vladimir Aceti.

Nel 2022 è diventata la terza italiana di sempre sugli 800 metri con il fantastico personale di 1’58”97 al Golden Gala di Roma. Erano 12 anni che un’italiana non correva sotto i 2 minuti. Elena ha studiato il cinese al liceo linguistico. Frequenta il corso di laurea in giurisprudenza.

Elena Bellò: “Se guardo al tempo, non mi soddisfa così tanto. Mi piacerebbe correre più forte. Sotto l’aspetto psicologico sono soddisfatta perché posso arrivare più carica e serena a Istanbul. Ho fatto fatica ad ingranare nei ritmi veloci dopo il periodo di allenamento in Kenya. Siamo andati per preparare una base solida per la stagione outdoor”.

400 metri maschili:

Il campione del mondo indoor Jereem Richards ha vinto la seconda gara di questa stagione sui 400 metri con 45”74 davanti a Vernon Norwood (45”92) aggiudicandosi il successo nella classifica finale del World Indoor Tour. L’Inghilterra porta ancora una volta fortuna a Richards, che in passato ha vinto il bronzo sui 200 metri e la staffetta 4×400 ai Mondiali di Londra 2017 e il titolo dei Giochi del Commonwealth di Birmingham sui 200 metri con 19”80.

Jereem Richards: “E’ stata una serie di gare molto competitive che mi hanno aiutato a progredire. Ogni volta che sono sceso in pista ho cercato di migliorare. Sono riuscito a farlo in ogni gara in questa stagione e sono davvero felice di questo”.

Salto con l’asta femminile:

La canadese Alysha Newman ha vinto la classifica finale del World Indoor Tour grazie al successo di Birmingham al termine di una gara senza errori fino alla quota di 4.78m, non troppo lontana dal suo record nazionale di 4.82m realizzato all’aperto a Parigi nel 2018. Newman ha bissato il successo di Mercoledì a Madrid con 4.65m.

Aveva realizzato il precedente personale stagionale di 4.71m a Parigi Bercy e a Liévin. Newman proviene da London in Ontario. Ha praticato ginnastica prima di deciarsi al salto con l’asta. Ha studiato scienze motorie all’Università di Miami. E’ appassionata di yoga, hockey su ghiaccio e football. Adora lo shopping e la moda.

Alysha Newman: “E’ una bella sensazione vincere il World Indoor Tour. Mi piace molto gareggiare con queste ragazze. Mi stimolano a rendere a massimo e spingermi ai limiti delle possibilità. Avere la wild card è un bel peso tolto dalle spalle. Mi permette di concentrarmi su ogni singola gara senza pressioni”.

Tina Sutej ha superato 4.71m al terzo tentativo chiudendo la gara al secondo posto. La campionessa NCAA 2022 Gabriela Leon e la primatista italiana Roberta Bruni hanno superato entrambe 4.61m ma il terzo posto è andato alla statunitense per un numero minore di errori.

Bruni ha avuto bisogno di tre tentativi a 4.51m e 4.61m L’azzurra ha battuto la campionessa olimpica di Rio de Janeiro 2016 Ekaterini Stefanidi, la campionessa europea di Monaco 2022 Wilma Murto e la vincitrice del meeting di Boston Bridget Williams, che hanno superato tutte 4.51m.

Roberta Bruni: “Sono veramente contenta. Ho fatto una gara un po’ sofferta per la quantità di errori. Devo lavorare di più sui primi tentativi. Adesso la mia testa va agli Europei e alla qualificazione in mattinata, con sveglia e riscaldamento prestissimo, considerate anche le due ore di fuso orario rispetto all’Italia. Massima serenità e si punta al miglior risultato possibile”.

Salto in lungo maschile:

Il tre volte medagliato dei Mondiali Indoor Marquis Dendy ha vinto il salto in lungo con un salto da 8.28m realizzato all’ultimo tentativo. Il simpatico saltatore statunitense che gareggia con il cappellino da pescatore e uno scaldacollo nero che copre gran parte del volto ha iniziato la gara con due salti dal 8.01m e 8.07m ma è stato superato dal giamaicano Tajay Gayle, che ha realizzato un salto da 8.13m alla sesta prova.

Dendy ha reagito subito migliorando il personale stagionale con 8.28m nell’ultimo salto a sua disposizione. Oltre ai suoi look stravaganti Dendy si distingue per la sua passione per la pizza all’ananas, suo piatto preferito. Dendy e Gayle si erano sfidati la scorsa estate al meeting di Padova.

Thobias Montler non é andato oltre il sesto posto con 7.63m e si è fermato dopo tre salti ma si è aggiudicato il primo posto nella classifica del World Indoor Tour con 22 punti grazie al successo di Torun, al secondo posto di Liévin e al terzo posto di Madrid.

Marquis Dendy: “Mi alleno per vivere momenti come questi. Sapevo che sarebbe stato un tour molto lungo. Ho avuto dei problemi alla coscia, ma ho tenuto duro ed è andata come speravo. Sono conosciuto come il ragazzo con il cappellino. Sta diventando il mio portafortuna e lo porterò con me anche nella stagione outdoor”.

Salto in alto maschile:

Il bronzo mondiale indoor Hamish Kerr ha superato tutte le misure fino a 2.28m al primo tentativo e si è aggiudicato la gara di salto in alto maschile per un numero minore di errori su Erik Portillo, che ha avuto bisogno di tre prove per valicare questa misura. Kerr, secondo nelle liste mondiali dell’anno con il 2.34m realizzato a Banska Bystrika, ha commesso un errore alla misura di 2.32m. Marco Fassinotti ha superato 2.22m al primo tentativo prima di commettere tre errori a 2.25m concludendo la gara al quinto posto.

60 metri maschili:

Charlie Dobson ha vinto una gara di 60 metri tutta britannica in 6”64.

Ojie Edoburun, Jeremiah Azu e Richard Akinyiebo sono stati squalificati per falsa partenza.

 

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