La grande atletica è tornata nello storico Palais Omnisports di Parigi Bercy (ora denominato Accor Hotel Arena) per il tradizionale meeting indoor, valido quale prova Silver del World Indoor Tour, originariamente programmato per la fine di gennaio e successivamente posticipato ad inizio marzo a due settimane dai Campionati del Mondo Indoor in programma dal 18 al 20 Marzo a Belgrado.
60 metri femminili
La fuoriclasse svizzera Mujinga Kambundji ha vinto la finale dei 60 metri femminili in 7”06 sforando di un solo centesimo di secondo il primato stagionale stabilito settimana scorsa in occasione della vittoria ai Campionati nazionali di Magglingen. Kambundji si presenta ai Mondiali Indoor di Belgrado con il quarto tempo più veloce dell’anno al mondo e si candida come una delle possibili pretendenti al podio iridato quattro anni dopo la medaglia di bronzo nell’edizione di Birmingham 2018 alle spalle delle ivoriane Murielle Ahoure e Marie Josée Ta Lou.
La finlandese Lotta Kempinen si è piazzata a sorpresa al secondo posto in 7”17 precedendo di un centesimo di secondo la giamaicana Shericka Jackson, medaglia di bronzo olimpica sui 100 metri.
Salto con l’asta maschile
Il vice campione olimpico Christopher Nilsen ha vinto la sesta gara su otto disputate in questa stagione indoor stabilendo il record del meeting con 5.88m al primo tentativo prima di commettere tre errori a 6.00m.
Il ventiquattrenne statunitense è tornato in pedana soltanto ventiquattro ore dopo aver stabilito il record statunitense di 6.05m al meeting di salto con l’asta di Rouen in Normandia. Durante questa stagione indoor l’atleta cresciuto all’Università del South Dakota ha gareggiato altre tre volte in terra francese realizzando 6.02m a Tourcoing, 5.91m sia a Metz sia a Liévin.
Kurtis Marshall ha superato tutte le misure al primo tentativo fino a 5.76m prima di commettere tre errori a 5.82m. L’australiano ha preceduto il francese Valentin Lavillenie a pari misura in virtù di un numero minore di errori.
Chris Nilsen: “Sono molto stanco. Ieri mi sentivo bene, ma ho raggiunto Parigi nella notte. Ho dormito qualche ora e ho provato a fare del mio meglio. Volevo continuare la mia serie di gare oltre i 5.80m. E’ il mio sedicesimo salto consecutivo oltre questa barriera. E’ la prima volta nella mia carriera che ho gareggiato in due giorni consecutivi. Non lo farò più. Sono troppo affaticato”.
60 metri ostacoli femminili
La giovane francese Cyrena Samba Mayela ha prevalso nei 60 metri ostacoli femminili in 7”92 sulla finlandese Reetta Hurske (7”93) e sulla campionessa europea under 20 dei 100m ostacoli Ditaji Kambundji, che ha migliorato il record svizzero con 7”94. Più distanti sono finite la francese Solenn Compper (8”03), l’irlandese Sarah Lavin (8”06) e la francese Laeticia Bapté (8”10).
60 metri ostacoli maschili
Il campione europeo indoor Wilhelm Belocian ha vinto la finale dei 60 metri ostacoli in 7”53 sfiorando di un centesimo di secondo il personale stagionale realizzato al meeting di Metz. In precedenza il francese della Guadalupa aveva vinto la batteria in 7”56.
L’altro francese Auriel Manga si è piazzato al secondo posto migliorando il personale stagionale con 7”57. Terzo posto per lo svizzero Jason Joseph in 7”64. Il giovane francese Just Kwaou Mathey ha migliorato il record personale con lo stesso tempo di 7”64.
Il plurimedagliato Pascal Martinot Lagarde ha dovuto rinunciare alla finale per un problema al polpaccio dopo aver vinto la batteria in 7”68.
Pascal Martinot Lagarde: “Non è nulla di grave, ma non voglio prendere rischi in vista dei Mondiali di Belgrado”.
60 metri maschili
Lo statunitense Michael Rodgers si è imposto nella finale dei 60 metri in 6”61 anche se non è riuscito nell’obiettivo di scendere sotto la barriera dei 6”60 per la settantacinquesima volta in carriera. Il giovane francese Jeff Erius si è piazzato al secondo posto con 6”72.
Salto triplo maschile
Il francese Jean Marc Pontvianne ha migliorato il personale stagionale con 17.08m al primo tentativo prima di un altro salto vicino ai 17 metri da 16.97m. L’algerino Yasser Triki (quinto alle Olimpiadi di Tokyo) ha migliorato il personale stagionale con 16.95m battendo il francese Melvin Raffin (16.82m).
Salto triplo femminile
La vice campionessa olimpica Patricia Mamona si è aggiudicata il salto triplo femminile con un salto da 14.15m all’ultimo tentativo superando di tre centimetri la dominicana Thea Lafond, che conduceva con un salto da 14.12m alla quarta prova.
La finlandese Senni Salminen e l’israeliana Hanna Minenko hanno realizzato la stessa misura di 13.93m.
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