Le migliori prestazioni del Metz Moselle Athlelor

L'approfondimento del meeting francese di World Indoor Tour

La triplice campionessa europea di Monaco di Baviera, l’olandese Femke Bol è salita al quarto posto delle liste mondiali indoor di sempre correndo in uno straordinario 49”96 sui 400 metri femminili del Metz Moselle Athlelor, tappa francese del World Indoor Tour Silver.

Bol ha realizzato il crono più veloce dal 2004 a livello mondiale arrivando a 37 centesimi di secondo dallo storico record del mondo di Jarmila Kratochvilova.

La prestazione della ventiduenne olandese è il miglior crono al mondo a livello indoor dal 2004 e il terzo tempo della sua carriera dopo le due performance realizzate all’aperto l’anno scorso con 49”44 agli Europei di Monaco di Baviera e di 49”75 al Memorial Kamila Skolimowska.

Femke Bol: “Sono felice di essere scesa al di sotto dei 50 secondi anche a livello indoor. Ho eseguito al meglio la gara. E’ stata una settimana davvero incredibile. Questa performance a Metz arriva dopo il record del mondo sui 500 metri a Boston.

Ho iniziato al meglio questa breve stagione indoor che culminerà con i Campionati Europei di Istanbul. Mi sento in grande forma. Speravo di battere i miei primati ma era il mio primo 400 metri e non si sa mai cosa può succedere. Torno in gara Mercoledì prossimo al meeting di Liévin dove punto a fare ancora meglio”.

Alle spalle di Bol, l’irlandese Sharlene Mawdsley è scesa per la prima volta in carriera al di sotto dei 52 secondi con 51”91. La polacca Anna Kielbasinska (compagna di allenamento di Femke Bol sotto la guida del tecnico svizzero Laurent Meuwly) ha vinto la terza serie in 51”49.

La primatista italiana dei 400 metri ostacoli Ayomide Folorunso si è piazzata terza nella serie B migliorando di quattro centesimi il record personale con 52”52. In carriera l’atleta allenata da Maurizio Pratizzoli aveva corso in 52”56 a Karlsruhe nel 2020. L’atleta di Fidenza si è migliorata anche sui 200 metri con 23”62.

Dopo soltanto 85 minuti di riposo Bol è tornata in pista per correre i 200 metri. La vice campionessa mondiale dei 400 metri ostacoli ha stabilito il record olandese indoor con 22”87, suo miglior tempo sui 200 metri in assoluto tra gare indoor e outdoor.

Una settimana fa Bol ha realizzato la migliore prestazione mondiale all-time sui 500 metri a Boston. Bol aveva realizzato il personale indoor di 23”37 nell’ultima edizione del meeting di Metz. All’aperto ha corso un personale di 23”00 nel 2022.

Kielbasinska si è piazzata al secondo posto in 23”17. Nella serie B dei 200 metri l’altra olandese Lieke Klaver si è imposta in 22”97 stabilendo il record del meeting, ma è durato poco perché è stato battuto pochi minuti dopo dall’amica e compagna di allenamenti Bol.

La campionessa europea indoor e outdoor Yaroslava Mahuchik ha battuto il record del meeting nel salto in alto femminile con 1.98m prima di stabilire la migliore prestazione mondiale dell’anno con 2.02m con ampio margine tra sé e l’asticella.

La giovane ucraina ha tentato successivamente tre prove alla quota del record ucraino di 2.07m, solo un centimetro in meno rispetto al record mondiale indoor di 2.08m detenuto dalla svedese Kajsa Bergquist.

Mahuchik tornerà in gara il 14 Febbraio al meeting di Banska Bystrika. Nel meeting di salto in alto in Slovacchia l’ucraina ha stabilito il record personale di 2.06m nel 2021.

Yaroslava Mahuchik: “Avevo già superato 2.00m in questa stagione. Ho dimostrato una buona regolarità. A Istanbul voglio prima affrontare al meglio la qualificazione e poi dare il mio meglio in finale.

La diciannovenne olandese Britt Weerman (argento ai Mondiali under 20 di Cali) ha eguagliato il suo record nazionale con 1.96m. Yulia Levchenko (argento ai Mondiali di Londra 2017) si è piazzata al terzo posto con 1.92m.

Gli statunitensi Sam Kendricks (due volte campione del mondo outdoor) e Chris Nilsen (argento olimpico a Tokyo 2021 e mondiale a Eugene 2022) hanno vinto il salto con l’asta ex aequo alla misura di 5.82m.

Il primatista belga Ben Broeders si è piazzato al terzo posto con 5.77m. Lo statunitense Jacob Wooten e i francesi Thibaut Collet e Ethan Cormont hanno saltato tutti la misura di 5.72.

L’ugandese Halimah Nakaayi (campionessa mondiale a Doha nel 2019) ha riscattato il quinto posto al meeting di Torun vincendo a Metz con il primato stagionale di 1’59”18. La spagnola Lorea Ibarzabal ha battuto il record personale con 2’01”00.

La romana Eloisa Coiro (due volte campionessa italiana nel 2019 e nel 2022) ha migliorato il record personale con un notevole 2’02”07 piazzandosi al quarto posto alle spalle della keniana Naomi Kori (2’02”03) con un grande finale. L’allieva del tecnico Emilio De Bonis aveva un record personale di 2’03”20.

Il francese Yann Schrub (bronzo sui 10000 metri agli Europei di Monaco di Baviera 2022) ha vinto un’ottima gara di 3000 metri in 7’40”54 battendo il connazionale Bastien Augusto (7’42”10). Il lussemburghese Charles Grethen ha stabilito il record nazionale con 7’43”00. Nove atleti (otto di questi sono europei) sono scesi al di sotto dei 7’50”.

Sei dei primi classificati hanno stabilito primati personali. Pietro Riva è stato il primo degli italiani in nona posizione in 7’49”42. Il neo primatista italiano del miglio indoor Pietro Arese ha tagliato il traguardo in dodicesima posizione in 7’58”43. Il primatista italiano dei 1500 metri Ossama Meslek si è ritirato.

Il belga Alexander Doom ha finito forte sui 400 metri stabilendo il record del meeting con 46”06. In seconda posizione il giovane zurighese Lionel Spitz ha stabilito il primato svizzero under 23 e lo standard per gli Europei Indoor di Istanbul con 46”14.

Alexander Doom: “Il mio personale era 46”50. Sono partito molto forte. Sono davvero felice della gara”.

Un’altra vittoria per il Belgio è arrivata da Ismael Debjani, che si è aggiudicato i 1500 metri in 3’37”25 precedendo di un centesimo di secondo il francese Louis Gilavert (record personale di 3’37”26). L’etiope Samuel Zeleke e l’italiano Federico Riva sono scesi al di sotto dei 3’38” correndo in 3’37”94 e in 3’37”98. Riva si è confermato ad alti livelli dopo aver sfiorato il record italiano indoor con il primato personale di 3’37”37 realizzato al meeting di Karlsruhe.

Il francese Benjamin Robert ha vinto un’emozionante gara di 800 metri maschili in 1’47”04 battendo il belga Tibo De Smet (1’47”15) e l’azzurro Catalin Tecuceanu, che sale al sesto posto nelle liste italiane di sempre con 1’47”22. Simone Barontini si è piazzato al quinto posto in 1’48”27 pochi giorni dopo il record personale realizzato a Torun.

Benjamin Robert: “Correre in 1’47” per la prima gara della stagione indoor va molto bene. Ora avrò altre due gare al meeting di Liévin e ai Campionati francesi prima degli Europei di Istanbul”.

Cinque donne sono scese sotto gli 8’50” sui 3000 metri femminili. L’etiope Ayal Dagnachew si è imposta in 8’42”47 davanti alle connazionali Sembo Alemayew (8’44”05) e Tigist Ketema (8’44”08).

Ludovica Cavalli ha demolito di oltre 20 secondi il record personale con 8’44”40 diventando la seconda italiana di sempre a meno di tre secondi dal record italiano stabilito lo scorso anno da Nadia Battocletti con 8’41”72.

L’atleta genovese sale al quarto posto delle liste europee dell’anno alle spalle della tedesca Hanna Klein e delle britanniche Melissa Courtney Bryant e Laura Muir. Nadia Battocletti ha rischiato di cadere a quattro giri dalla fine a causa di uno scivolone di un’avversaria, e successivamente è caduta a 800 metri dalla fine. La trentina si è rialzata ma dopo un giro ha deciso di ritirarsi.

Il tedesco Mateusz Przybylko si è aggiudicato il salto in alto maschile con 2.24m davanti al connazionale Jonas Wagner e all’azzurro Christian Falocchi, secondo e terzo con la stessa misura di 2.21m.

L’israeliano Blessing Afrifah ha battuto dopo 25 anni il record israeliano indoor sui 200 metri con 20”95. Afrifah vinse il titolo mondiale under 20 sui 200 metri a Cali l’anno scorso con 19”96 battendo al photo-finish Letsile Tebogo.

Lo statunitense Marquis Dendy (tre volte medagliato ai Mondiali indoor) si è imposto nel salto in lungo maschile con 8.01m battendo il romeno Gabriel Bitan (7.94m) e al cubano Makel Vidal (7.73m).

Sport OK Junior