Record europeo di Mechaal nei 3000 di Staten Island

Grande prestazione del mezzofondista spagnolo con 7'30"82

Ottimi risultati ieri a New York nel corso del New Balance Indoor Grand Prix, svoltosi all’Ocean Breeze Athletics Complex di Staten Island nell’ambito del World Athletics Indoor Tour Gold.

Da evidenziare innanzitutto il record europeo indoor sui 3000m, con 7’30″82, da parte dello spagnolo Adel Mechaal che ha tolto due secondi al precedente primato di 7’32″41, appartenente al connazionale Sergio Sanchez dal 2010.

Al secondo posto il britannico Andrew Butchart con il proprio personale di 7’37″42 in una gara velocissima dove il guatemalteco Luis Grijalva ha stabilito il record nazionale del suo Paese con lo stesso tempo, l’altro britannico Jake Wightman ha fatto il personale con 7’37″81 per classificarsi al quarto posto e, con lo svizzero Jonas Raess che, a sua volta, ha battuto il record elvetico con 7’39″49.

Mechaal, che è passato ai 1000m in 2’32″47 e ai 2000m in 5’04″91, prima di scatenarsi in uno strepitoso 2’25″91 nell’ultimo chilometro, punterà al record spagnolo indoor dei 1500m a Birmingham alla fine di questo mese, per poi concentrarsi sui 3000 dei campionati mondiali di atletica al coperto che si svolgeranno a Belgrado dal 18 al 20 marzo prossimo.

Le dichiarazioni di Mechaal: “Ero sicuro di poter fare 7’33″00, ma se qualcuno mi avesse spinto negli ultimi giri avrei potuto correre 7’29.

Grande soddisfazioni per gli atleti spagnoli anche negli 800 metri maschili dove Mariano Garcia ha ottenuto il record nazionale indoor con 1’45″12, vincendo la gara in modo netto davanti allo statunitense Bryce Hoppel (1’46″08) e all’olandese Tony Van Diepen che ha realizzato il personale di 1’46″49.

Grande prestazione negli 800 femminili di Natoya Goule ha vinto in 1’59″62, con la 30enne giamaicana che ha superato i 400 metri in 58″16 e mantenuto il suo vantaggio negli ultimi due giri.

Le parole di Goule: “Mi aspettavo di andare sotto i due minuti, è stata una grande corsa. Mi sono allenata duramente questa settimana per poter andare così veloce. Questa volta sono andata davanti e poi ho controllato perché sapevo che per scendere sotto i due minuti dovevo farlo, mentre la settimana scorsa avevo sbagliato tattica di gara e il mio allenatore mi aveva rimproverata.

Altra vittoria spagnola nel mezzofondo, al femminile, con Esther Guerrero che ha sprintato per vincere nei 1500m in 4’11″87, davanti alle statunitensi Heather Maclean e Nikki Hiltz, che hanno finito rispettivamente seconda e terza in 4’12″29 e 4’12″32.

Gabriela DeBues-Stafford ha invece dominato i 3000m femminili con il record canadese indoor di 8’33″92, seguita dalla specialista etiope dei 3000 siepi Mekides Abebe con 8’36″31, e dalla statunitense Josette Norris terza con il personale di 8’37″91.

Le parole di DeBues-Stafford: “Non abbiamo ancora fatto molte sessioni specifiche, ma mi sento davvero bene su questa gara. Il mio obiettivo è ottenere una medaglia ai mondiali indoor in Serbia e poi puntare a correre, nei mondiali all’aperto in Oregon, sia 1500 che 5000 metri.”

L’irlandese Andrew Coscoran si è imposto nel miglio maschile con 3’53″64 per battere lo statunitense Colby Alexander (3’53″83) e il connazionale irlandese Luke McCann (3’53″87).

Grant Holloway si è confermato il re di Staten Island sui 60 ostacoli, mantenendo la sua striscia imbattuta di otto anni con la vittoria in 7″37, davanti ai connazionali statunitensi Trey Cunningham (7″47), Devon Allen (7″51) e Daniel Roberts (7″60).

Le dichiarazioni Holloway È la mia prima gara del 2022, quindi si trattava di andare là fuori e divertirsi un po’. Questo risultato dimostra dove stiamo andando. Il record del mondo è proprio lì, quindi si tratta di continuare a tenere la testa bassa.

Vincere il mondiale indoor è l’obiettivo principale perché, ogni volta che ho una grande stagione al coperto, ho una grande stagione all’aperto per cui si tratta di continuare a lavorare duro e fare tutto bene“.

La giamaicana Danielle Williams ha stabilito il proprio record di 7″83 per vincere i 60m ostacoli femminili davanti alla connazionale Britany Anderson che, a sua volta, si è migliorata con 7″88 per il secondo posto mentre la statunitense Gabriele Cunningham è stata terza in 7″92.

Trayvon Bromell era di una categoria superiore nei 200 metri maschili. Lo specialista dello sprint corto ha preso il comando nella prima metà della gara e ha mantenuto il suo vantaggio fino al traguardo chiuso in 20″64 davanti al giamaicano Christopher Taylor (20″81) e al connazionale sprinter statunitense Elijah Hall (20″82).

Le parole di Bromell: “Avevo l’obiettivo di correre molto veloce, ma il mio ultimo 200 indoor era del 2016, e provare dopo 6 anni è stata dura. Io e il mio allenatore ci alleniamo per correre in 9″70 i 100m o più veloce, e voglio continuare a progredire, prendere lezioni dall’anno scorso e attaccare in ogni gara. In questo momento le gare indoor non mi interessano troppo perché voglio fare del mio meglio all’aperto“.

La statunitense Mikiah Brisco ha vinto i 60m femminili in 7″07, con la giamaicana Briana Williams seconda in 7″11 e l’altra statunitense Destiny Smith-Barnett terza con il personale di 7″14.

La mia seconda metà di gara è stata migliore della prima, ma sono abbastanza soddisfatta”, ha detto la Brisco. “La mia partenza era ok, non sono uscita per primo, ma ho lavorato sulla mia meccanica anteriore nelle ultime settimane e mi sono sentita bene. Se riesco a mettere insieme la partenza, il tempo finale scenderà“.

Nei 60m maschili, Noah Lyles ha dimostrato un notevole miglioramento sia nella sua fase di avvio che nel lanciato, vincendo con anche il suo personale di 6″56, mentre Mario Burke delle Barbados è stato secondo in 6″63 e l’altro statunitense Travis Collins terzo in 6″64.

Le sensazioni di Lyles: Mi sono sentito molto bene sin dai primi metri per essere subito in gara invece di dover rincorrere. Abbiamo analizzato Trayvon (Bromell) e Christian (Coleman) molto di più in quei primi 20 metri, ripensando all’idea di ottenere il massimo dal primo passo. Questo significa tutto per i 100 e i 200, puntando ad essere davanti fin dall’inizio e non lottando per tornare in gara“.

Jereem Richards di Trinidad e Tobago ha utilizzato la sua velocità di base da 200metrista per vincere i 400m maschile con il proprio personale di 45″83, con il duo statunitense Vernon Norwood (46″06) e Kahmari Montgomery (46″24) alle sue spalle.

Richards ha poi reso omaggio al suo defunto amico Deon Lendore, la medaglia olimpica 4x400m che ha perso la vita in un incidente stradale il mese scorso.

Vorrei dedicare ogni singola gara di questa stagione a Deon che per me era un fratello, un mentore, un’ispirazione. Nella mia generazione di atletica leggera a Trinidad e Tobago, tutti guardavano a Deon. Era il pioniere per noi e la mia motivazione oggi”.

Jessica Beard ha vinto i 400m femminili in 52″88 davanti alla canadese  Kyra Constantine (52″96) e alla giamaicana Roneisha McGregor (53″01).

Nei 300 metri femminili, Gabby Thomas ha sottolineato ancora una volta la sua classe con una grande vittoria in 36″21 davanti alla connazionale Lynna Irby (36″42).

“È andata bene”, ha detto Thomas. “È stata una buona gara e penso di aver gareggiato bene, ma speravo davvero di correre più velocemente. Sono più in forma di così, ma ho bisogno di accendermi mentalmente“.

Nel lungo femminile, il 6,71m della britannica Lorraine Ugen nella quarta prova è stato sufficiente per sigillare la vittoria davanti alla statunitense Quanesha Burks, che ha avuto un migliore salto a 6,65m nel secondo tentativo.

Donald Scott ha vinto la gara del salto triplo maschile con un ultimo salto di 16,68m che lo ha visto superare Jahnhai Perinchief delle Bermuda, che ha chiuso con 16,55m mentre lo statunitense Will Claye si è classificato terzo con 16,46m.

È stato difficile trovare il mio ritmo fino all’ultimo, ma sono stato contento della vittoria” ha detto Scott. 

Le gare del miglio U20 sono state vinte da Ellie Shea in 4’48″60 e Gavin Sherry in 4’05″10.

Tutti i risultati

Sport OK Junior