Stasera i Millrose Games a New York

Super sfide nel peso ma anche il ritorno di Christian Coleman sui 60 metri

Dopo un anno di pausa per la pandemia torna il tradizionale appuntamento dei Millrose Games con la sua centoquattordicesima edizione. Il meeting si svolge all’Armory Track nel quartiere di Manhattan e sarà il primo dei due appuntamenti del World Indoor Tour a New York che ospiterà anche il meeting di Staten Island il prossimo 6 Febbraio.

I campioni olimpici Ryan Crouser, Athing Mu, Katie Nageotte e le stelle dello sprint Christian Coleman, al suo rientro su una gara veloce dopo la squalifica di due anni, Noah Lyles, Tayvon Bromell e Ronnie Baker saranno le stelle dei Millrose Games 2022.

Crouser, fenomenale specialista del getto del peso in cui è imbattuto da due anni, rinnoverà la sfida con Joe Kovacs. Ryan ha migliorato i primati del mondo di Randy Barnes sia a livello indoor con 22.82m a Fayetteville sia a livello outdoor con la stratosferica misura di 23.37m in occasione della vittoria ai trials olimpici statunitensi di Eugene dello scorso giugno.

Con il super lancio realizzato nell’impianto di Hayward Field ha cancellato dopo 31 anni il vecchio primato detenuto da Barnes che resisteva dal lontano 1990. Nella scorsa stagione Crouser ha stabilito i tre migliori lanci della storia con 23.37m a Eugene, 23.30m alle Olimpiadi di Tokyo e 23.15m al Prefontaine Classic di Eugene oltre a due misure (23.01m e 22.92m) comprese nella top 10 di sempre e nove delle migliori dieci misure del 2021.

Tutti i sei lanci realizzati nella finale delle Olimpiadi di Tokyo erano superiori al suo precedente primato olimpico di 22.52m realizzato in occasione della vittoria nella edizione di Rio de Janeiro 2016.

In tutta la sua carriera Crouser ha realizzato 163 lanci oltre i 22 metri (più di un terzo di tutti i lanci oltre questa barriera nella storia). Il figlio d’arte del discobolo Mitch Crouser ha vinto il primo Trofeo della Diamond League della sua carriera grazie al successo nella finale di Zurigo con il record del meeting di 22.67m e altre due tappe del circuito dei diamanti a Eugene e a Losanna.

A fine stagione è stato incoronato atleta dell’anno dalla rivista specializzata statunitense Track and Field News.

Ryan Crouser: “Sono eccitato di poter tornare a gareggiare ai Millrose Games per mostrare al pubblico una delle specialità più forti dell’atletica statunitense. E’ un onore gareggiare in uno dei più grandi meeting indoor del mondo. Mi sono sempre piaciute le gare indoor perché è un ambiente più protetto rispetto alle gare outdoor.

Non ci sono problemi legati al clima. Non ho mai gareggiato ai Mondiali Indoor per un motivo o l’altro e spero di poter disputare questa manifestazione prima che finisca la mia carriera”.

Kovacs è stato l’ultimo a battere Crouser in occasione della vittoria nella straordinaria finale dei Mondiali di Doha 2019 per un solo centimetro con il record personale di 22.91m. Kovacs ha vinto il secondo argento olimpico consecutivo dietro a Crouser con 22.65m avvicinando il primato stagionale di 22.72m realizzato a Columbus lo scorso 1 Maggio e si è classificato nella finale della Diamond League di Zurigo con 22.29m.

Joe Kovacs: “Il 2022 sarà un anno da ricordare per l’atletica statunitense e sono contento che la stagione inizi all’Armory Track di New York. Non vedo l’ora di gareggiare contro Crouser e gli altri ragazzi davanti alla mia famiglia, agli amici e al pubblico sempre competente di New York”.

L’azzurro Nick Ponzio debutta in questa stagione dopo l’ottima stagione 2021 culminata con la prima partecipazione alle Olimpiadi con la maglia della nazionale italiana. Ponzio è nato a La Jolla in California e vive a Scottsdale in Arizona dove è allenato da Ryan Whiting, due volte campione del mondo indoor del getto del peso nel 2012 e nel 2014.

Del suo gruppo fanno parte anche i due grandi pesisti statunitensi Darrell Hill e Chase Ealey. Nick ha origini italiane da parte del nonno Francesco, siciliano di Paceco in provincia di Trapani. Nel 2020 ha avvicinato il muro dei 22 metri con 21.72m e ha vinto al Golden Gala di Firenze. E’ diventato cittadino italiano il 15 Giugno 2021 in tempo per partecipare alle Olimpiadi di Tokyo e ha vinto il titolo italiano outdoor agli Assoluti di Rovereto con 20.78m.

Il cast propone anche Payton Otterdahl, campione NCAA Indoor nel 2019 e terzo ai Trials olimpici statunitensi di Eugene con 21.92m, e Josh Awotunde, vincitore al meeting di Padova dello scorso Settembre con 22.00m davanti all’azzurro Zane Weir.

Nick Ponzio (foto Grana/FIDAL)
Nick Ponzio (foto Grana/FIDAL)

60 metri maschili: Bromell sfida Baker, Lyles e Coleman

La pista dell’Amory Track ospiterà il primo grande confronto stagionale sui 60 metri tra quattro dei migliori velocisti statunitensi: Trayvon Bromell, Ronnie Baker, Christian Coleman e Noah Lyles.

Bromell ha vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali di Pechino 2015 sui 100 metri e il titolo mondiale indoor a Portland nel 2016 sui 60 metri stabilendo il primato personale 6”47 prima di infortunarsi gravemente alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Dopo tre operazioni al tendine d’Achille, nella stagione della rinascita Bromell è tornato sulla ribalta vincendo la finale dei Trials statunitensi di Eugene nel Giugno 2021 con 9”80 davanti a Fred Kerley e Ronnie Baker.

A livello cronometrico ha avvicinato di un solo centesimo il primato personale sui 60 metri con 6”48 a Fayetteville (solo Marcell Jacobs ha corso più velocemente sulla distanza con 6”47 in occasione della vittoria agli Europei Indoor di Torun). All’aperto Bromell ha stabilito i migliori due tempi mondiali dell’anno correndo in 9”77 a Miramar il 5 Giugno e in 9”76 nella tappa del Continental Tour di Nairobi il 18 Settembre ma non ha superato la semifinale delle Olimpiadi di Tokyo.

Ha riscattato la delusione olimpica scendendo tre volte sotto i 10 secondi in tre tappe della Diamond League: 9”86 ventoso a Eugene, 9”97 a Bruxelles e 9”96 a Zurigo.

Baker è diventato il terzo velocista di sempre al mondo sui 60 metri indoor con l’eccellente 6”40 realizzato in occasione dei Campionati statunitensi indoor di Albuquerque nel 2018 e ha vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali Indoor di Brirmingham in 6”44 poche settimane dopo, alle spalle di Christian Coleman e del cinese Su Bingtian.

Soltanto Coleman con il record del mondo di 6”34 e Maurice Greene con 6”39 hanno corso più velocemente di Baker nella storia dei 60 metri indoor. Baker ha una media dei suoi dieci risultati sui 60 metri di 6”45 e ha corso sei volte sotto i 6”46.

Il velocista di Louisville nel Kentucky si è piazzato terzo ai Trials statunitensi di Eugene in 9”85 e quinto nella finale olimpica di Tokyo dei 100 metri in 9”95 dopo aver corso la semifinale in 9”83. Nei meeting dopo le Olimpiadi Baker si è classificato terzo a Eugene in 9”82, a Padova in 10”10, a Zurigo in 9”91 e secondo a Zagabria in 9”97.

Coleman vanta i migliori tre tempi della storia con il record del mondo di 6”34 realizzato ai Campionati statunitensi di Albuquerque 2018 e due prestazioni da 6”37 stabilite a Clemson e ai Mondiali di Birmingham nello stesso anno. In carriera è sceso nove volte sotto i 6”50.

Il velocista di Atlanta ha vinto due medaglie d’oro sui 100 metri in 9”76 e nella staffetta 4×100 in 37”10 ai Mondiali di Doha 2019 ma è rimasto fermo per due anni per aver saltato tre esami antidoping in un anno, ma è tornato a buoni livelli correndo in 33”20 in un’insolita gara sui 300 metri indoor in 33”20.

Noah Lyles ha stabilito il record personale sui 60 metri correndo in 6”57 a Boston nel 2018, anche se non è un vero specialista di questa distanza. Nella sua carriera lo sprinter allenato da coach Lance Brauman ha vinto due medaglie d’oro sui 200 metri in 19”83 e nella staffetta 4×100 ai Mondiali di Doha 2019 e l’argento sui 200 metri alle Olimpiadi di Tokyo 2021 in 19”74.

Lo scorso 21 Agosto ha stabilito la migliore prestazione mondiale del 2021 fermando il cronometro in 19”52 a Eugene, secondo crono più veloce della sua carriera a due soli centesimi di secondo dal record personale di 19”50 stabilito a Losanna nel 2019. Attenzione anche al fratello Josephus Lyles, terzo sui 200 metri con il record personale di 20”03 al Prefontaine Classic di Eugene.

L’altro nome top in gara è Marvin Bracy, grande protagonista della seconda parte della stagione estiva 2021 con il primato personale di 9”85 realizzato a Memphis e le vittorie nel Continental Tour Silver a Rovereto in 9”98, a Berlino in 9”95 e a Zagabria in 9”86. L’ex giocatore di football americano vinse la medaglia d’argento sui 60 metri ai Mondiali Indoor di Sopot in Polonia.

Completa il cast stellare il giamaicano Omar McLeod, campione olimpico a Rio de Janeiro 2016, oro mondiale a Londra 2017 sui 110 ostacoli e iridato sui 60 ostacoli indoor a Portland 2016. McLeod vanta primati personali di 12”90 sui 110 ostacoli, di 7”41 sui 60 ostacoli, di 9”99 sui 100 metri e di 6”61 sui 60 metri.

E’ diventato il primo atleta della storia a scendere sotto i 13 secondi sui 110 ostacoli e sotto i 10 secondi sui 100 metri. Nel 2021 ha vinto i 110 ostacoli al Golden Gala di Firenze realizzando il primato stagionale con 13”01 ma non ha partecipato alle Olimpiadi di Tokyo a causa di un problema fisico occorsogli prima della finale dei Trials olimpici giamaicani di Kingston.

60 metri femminili: Gabby Thomas contro Aleia Hobbs

La velocista statunitense Gabby Thomas correrà i 60 metri femminili ai Millrose Games di New York.

Thomas ha vinto i 200 metri nella finale dei Trials statunitensi di Eugene in un eccellente 21”61, attualmente terzo miglior crono outdoor della storia. Un mese dopo la laureata in microbiologia della Harvard University ha vinto la medaglia di bronzo sui 200 metri in 21”87 (secondo tempo più veloce della sua carriera) e l’argento con la staffetta 4×100 alle Olimpiadi di Tokyo. Sui 60 metri Thomas vanta un record personale di 7”21.

Gabby Thomas: “Sono eccitata di correre la mia prima gara stagionale sui 60 metri ai Millrose Games di New York. Sarà un’ottima opportunità per lavorare sulla velocità contro alcune delle migliori velociste del mondo”.

L’avversaria più accreditata di Gabby Thomas è Aleia Hobbs, che ha stabilito il secondo tempo più veloce al mondo nel 2022 sui 60 metri con il recente 7”10 realizzato a Baton Rouge in Louisiana. Hobbs ha avuto la migliore stagione della sua carriera nel 2018 quando ha vinto la finale dei Campionati NCAA outdoor di Eugene in 11”01 e il titolo statunitense a Des Moines i 10”91 sui 100 metri.

Il cast annovera anche la giovane giamaicana Briana Williams, campionessa olimpica nella staffetta 4×100 a Tokyo 2021 e medaglia d’oro sui 100 e sui 200 metri ai Mondiali Under 20 di Tampere 2018, Mikiah Brisco, campionessa statunitense sui 60 metri indoor ad Albuquerque in 7”04 nel 2020, e English Gardner, vincitrice ai Trials olimpici statunitensi a Eugene nel 2016 sui 100 metri in 10”74 e campionessa olimpica con la staffetta 4×100 a Eugene.

Salto con l’asta femminile: super sfida tra Nageotte e Morris

La campionessa olimpica di Tokyo 2021 Katie Nageotte sfida la medaglia d’oro dei Mondiali indoor Sandi Morris in uno spettacolare duello di salto con l’asta femminile.

Nageotte ha vinto i Trials olimpici statunitensi di Eugene migliorando il record personale outdoor con 4.95m prima di trionfare nella finale delle Olimpiadi di Tokyo con 4.90m.

L’astista dell’Ohio ha conquistato anche tre successi in Diamond League a Doha con 4.84m, Montecarlo con 4.90m e Eugene con 4.82m e ha avuto solo una giornata storta nella Finale della Diamond League a Zurigo dove ha commesso tre errori alla misura di ingresso. Ai Millrose Games si è classificata seconda nel 2018 con 4.71m.

Katie Nageotte: “Sono eccitata di tornare ai Millrose Games quest’anno. E’ uno dei miei meeting preferiti. L’Army Track è un grande posto per saltare”.

Morris ha vinto tre medaglie d’argento nelle grandi rassegne internazionali alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016 e in due edizioni consecutive dei Mondiali di Londra 2017 e di Doha 2019.

Nella sua carriera ha vinto il titolo mondiale indoor a Birmingham con 4.95m e ha stabilito il primato dell’Armory Track superando 4.91m nell’edizione 2020 dei Millrose Games. Detiene la terza migliore prestazione mondiale di sempre con il salto da 5.00m realizzato a Bruxelles nel 2016 e ha saltato 4.88m indoor nel 2021.

60 ostacoli femminili: Kendra Harrison guida la starting list

Kendra Harrison è la principale protagonista di una gara stellare di 60 ostacoli femminili, che comprende altre tre finaliste delle Olimpiadi di Tokyo.

Harrison detiene il primato del mondo sui 100 metri ostacoli con il 12”20 realizzato al meeting di Londra nel 2016 e ha vinto il titolo mondiale indoor sui 60 metri ostacoli a Birmingham nel 2018 stabilendo il record statunitense con 7”70. Nelle ultime due grandi rassegne globali l’ostacolista originaria del Tennessee ha vinto due medaglie d’argento ai Mondiali di Doha 2019 in 12”46 e alle Olimpiadi di Tokyo 2021 in 12”52.

Harrison ha vinto l’ultima edizione dei Millrose Games nel 2020 correndo 7”90 e guida le liste mondiali stagionali del 2022 con l’ottimo 7”81 realizzato a Clemson lo scorso 14 Gennaio.

Kendra Harrison: “Mi sono divertita molto a gareggiare ai Millrose Games nel 2020. Non vedo l’ora di difendere il mio titolo nel 2022”.

Le altre finaliste di Tokyo sono la giamaicana Brittany Anderson, medaglia d’argento ai Mondiali Under 20 di Tampere 2018 e ottava alle Olimpiadi dopo aver corso la semifinale in 12”40, la bahamense Devynne Charlton e la statunitense Gabbi Cunningham, sesta e settima ai Giochi Olimpici.

Il cast è completato da Anna Cockrell, campionessa NCAA nel 2021 sui 100 ostacoli e sui 400 ostacoli e semifinalista olimpica sulla distanza più lunga, e da Christina Clemons, medaglia di bronzo sui 60 metri ostacoli a Birmingham nel 2018 e seconda più veloce tra le iscritte con 7”73.

60 ostacoli maschili: Allen favorito contro Roberts

Il grande favorito è lo statunitense Devon Allen, che nel 2021 ha vinto la finale della Diamond League a Zurigo e il meeting di Losanna oltre a scendere per la prima volta in carriera sotto i 13 secondi sui 110 ostacoli a Zagabria nelle settimane dopo il quarto posto nella finale delle Olimpiadi di Tokyo.

Allen sfiderà il connazionale Daniel Roberts, secondo nella finale NCAA indoor sui 60m ostacoli con 7”41 e outdoor sui 110 ostacoli in 13”00 dietro a Grant Holloway e campione statunitense a Des Moines in 13”23 nel 2019.

Gli altri protagonisti sono lo svizzero Jason Joseph, primatista nazionale sui 110 ostacoli con 13”12 a La Chaux de Fonds lo scorso Agosto e campione europeo under 23 nel 2019 a Gavle, il vice campione dei Giochi Panamericani del 2019 Freddie Crittenden e Michael Dickson, che vantano lo stesso tempo di accredito sui 60 metri ostacoli di 7”53.

Wanamaker Mile femminile: Sfida tra Purrier St. Pierre e Klosterhalfen

Le ultime due vincitrici del Wanameker Mile Elle Purrier St. Pierre e Konstanze Klosterhalfen si sfideranno sulla pista dell’Armory Track per cercare un nuovo successo in una delle gare simbolo del meeting di New York.

Klosterhalfen ha vinto il miglio newyorkese nel 2019 nello stesso anno in cui ha conquistato la medaglia di bronzo sui 5000 metri a Doha. La pluriprimatista tedesca si è classificata seconda nell’edizione 2020 del Wanamaker Mile nella scia di Purrier St. Pierre con il record personale di 4’17”26.

L’anno scorso l’atleta nativa di Bonn ha terminato i 10000 metri all’ottavo posto alle Olimpiadi di Tokyo sfiorando il primato nazionale con 31’01”97. A metà Gennaio di quest’anno Klosterhalfen ha realizzato la migliore prestazione mondiale dell’anno sui 3000 metri con 8’39”36 a College Station negli Stati Uniti.

Purrier St. Pierre ha stabilito il primato statunitense e il secondo miglior crono mondiale di sempre con 4’16”85 in occasione della vittoria ai Millrose Games nel 2020. Successivamente la statunitense ha stabilito il record nazionale indoor sulle 2 miglia con 9’10”28 a New York nel 2021 diventando la terza più veloce di sempre al mondo.

Nel corso dell’ultima estate ha vinto i 1500 metri ai Trials statunitensi stabilendo il record dei campionati con 3’58”05 e si è classificata al decimo posto nella finale delle Olimpiadi di Tokyo.

Ellen Purrier St. Pierre: “Non vedo l’ora di gareggiare nel Wanamaker Mile. Questa gara è sempre stata speciale per me. E’ una delle gare più prestigiose e più ricche di storia. E’ sempre divertente e competitiva. E’ per questo che mi piace questa gara”.

Da seguire con curiosità il debutto sul miglio in un grande meeting della campionessa olimpica degli 800 metri Athing Mu, che ha testato la sua condizione correndo il miglio in 4’37”99 al Ted Nelson Invitational di College Station.

Mu è rimasta imbattuta su questa distanza in tutta la stagione 2021 sia a livello indoor sia a livello outdoor. Ha vinto la finale dei Trials olimpici statunitensi a Eugene in 1’56”07 e due ori olimpici a Tokyo negli 800 metri e nella staffetta 4×400.

Nella capitale giapponese l’atleta originaria del Sud Sudan ha migliorato il primato statunitense detenuto da Wilson fermando il cronometro in 1’55”21 diventando la prima atleta statunitense a conquistare l’oro olimpico sugli 800 metri dall’edizione di Città del Messico del 1968 quando si impose Madeline Manning. Mu ha completato la doppietta contribuendo al trionfo della staffetta 4×400 in 3’16”85.

Nella sua prima gara post-olimpica Mu ha migliorato il suo primato nord americano correndo in 1’55”04 al Prefontaine Classic di Eugene.

Durante la stagione indoor 2021 Mu ha battuto il primato mondiale under 20 dei 400 metri detenuto da Sanya Richards Ross fermando il cronometro in 50”52 e il primato NCAA indoor e record mondiale under 20 degli 800 metri con 1’58”40.

Ai Campionati NCAA outdoor Mu ha conquistato la vittoria sui 400 metri migliorando il primato NCAA con 49”57 sulla pista di Hayward Field a Eugene. Lo scorso Novembre Mu è stata votata Atleta Emergente dell’anno da World Athletics.

Athing Mu: “I Millrose Games sono il momento perfetto per iniziare la stagione. Il pubblico trasmette molta energia e non vedo l’ora di vivere l’atmosfera e di gareggiare all’Armory Track. E’ un luogo simbolo dell’atletica statunitense”.

Il cast è arricchito da Jessica Hull, primatista australiana e quattro volte campionessa NCAA, Josette Norrie, terza nella finale della Diamond League di Zurigo nello scorso Settembre, Cory McGee e Heather MacLean, seconda e terza nella finale dei Trials olimpici statunitensi sui 1500 metri dietro a Purrier St. Pierre, la finalista mondiale Nikki Hiltz, la britannica Katie Snowden e la spagnola Esther Guerrero, quinta agli Europei Indoor di Torun sui 1500 metri.

800 metri femminili: Wilson insegue la settima vittoria ai Millrose Games

La statunitense Ajée Wilson proverà a vincere per la settima volta ai Millrose Games di New York: non ha perso una gara in questo meeting dal 2013. Wilson ha stabilito il primato statunitense indoor nell’edizione 2020 di questo meeting fermando il cronometro in 1’58”29 e ha vinto due medaglie d’argento ai Mondiali indoor di Portland nel 2016 e di Birmingham nel 2018 oltre a due bronzi ai Mondiali all’aperto di Londra 2017 e di Doha 2019.

Ajée Wilson: “E’ passato un po’ di tempo dalla mia ultima gara ai Millrose Games. L’anno scorso il meeting di New York è stato cancellato per la pandemia. Sono davvero eccitata di tornare all’Armory Track per i Millrose Games”.

L’altra grande protagonista in gara è la giamaicana Natoya Goule-Toppin, che detiene il primato nazionale outdoor con l’eccellente 1’56”15 realizzato a Montecarlo nel 2018 e indoor con 1’59”13 a New York nel 2019. L’anno scorso la mezzofondista caraibica si è piazzata all’ottavo posto nella finale delle Olimpiadi di Tokyo e ha vinto la seconda gara della Diamond League della sua carriera a Bruxelles in 1’58”09.

Completano il cast Olivia Baker, terza sui 400 metri e prima nella staffetta 4×400 ai Mondiali Under 20 di Eugene 2014, e Il talento giovanile Sophia Gorriaran, che ha migliorato il record personale con 2’02”26 a Eugene a soli 16 anni.

Salto in lungo femminile: Tara Davis cerca una misura vicina ai 7 metri

La grande protagonista è Tara Davis, che ha migliorato il record personale con la misura di 7.14m lo scorso anno a Austin e ha vinto i titoli NCAA indoor con 6.93m e outdoor con 6.70m. La ventiduenne texana si è classificata seconda ai Trials statunitensi di Eugene con 7.04m e sesta alle Olimpiadi di Tokyo con 6.84m oltre a correre i 100 ostacoli in 12”75. Le principali avversarie sono Sha’Keela Saunders, che ha vinto il titolo statunitense nel 2018 e vanta un record personale di 6.90m, e Keturah Orji, quarta alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 nel salto triplo con 14.71m.

3000 metri maschili: Occhio allo studente universitario Hocker

Lo studente della Oregon University Cole Hocker è uno dei cinque atleti partecipanti alle ultime Olimpiadi nelle gare di mezzofondo, ora in gara sui 3000 metri a New York. Il ventenne statunitense ha vinto la finale dei Trials statunitensi sui 1500 metri dopo la doppietta sui 1500 metri e sul miglio ai Campionati NCAA nel 2021.

Hocker si è classificato al sesto posto nella finale dei 1500 metri alle Olimpiadi di Tokyo stabilendo il record personale di 3’31”40.

I principali avversari sulla pista dell’Armory Track sono gli atleti olimpici John Gay, Joe Klecker, Luis Gijalva e Yared Nuguse, il vincitore del Wanamaker Mile 2017 Eric Jenkins, il campione statunitense dei 5 km Drew Hunter, il campione statunitense di mezza maratona e vincitore del titolo NCAA di corsa campestre Conner Mantz, il campione NCAA dei 5000 metri indoor Wesley Kiptoo, il campione NCAA outdoor dei 5000 metri Cooper Teare e il vincitore del titolo NCAA indoor del miglio del 2019 Geordie Beamish.

Cole Hocker: “Non potrei essere più eccitato di disputare una gara nella quale ho sempre sognato di gareggiare da quando ho sentito parlare del meeting”.

3000 metri femminili

L’atleta di maggiore spicco è la ventenne etiope Mekides Abebe, quarta alle Olimpiadi di Tokyo 2021 in 9’06”16 e primatista nazionale con 9’02”52 in occasione del secondo posto nella tappa della Diamond League di Doha nel 2021. Le migliori statunitensi in gara sono Weini Kelati, Rachel Schneider, Alicia Monson e Holly Archer.

Wanamaker Mile maschile

Josh Kerr sfida l’australiano Oliver Hoare nel tradizionale Wanamaker Mile, che in passato è statao vinto sette volte dall’irlandese Eammon Coghlan e otto volte dallo statunitense di origini keniane Bernard Lagat.

Kerr ha realizzato la seconda migliore prestazione britannica di tutti i tempi con 3’29”05 in occasione della medaglia di bronzo olimpica sui 1500 metri a Tokyo la scorsa estate. Nelle passate stagioni il ventiquattrenne britannico vinse il titolo NCAA indoor sul miglio a College Station nel 2018.

Josh Kerr: “Il Wanamaker Mile è sempre stato uno degli eventi principali della mia stagione indoor. Non ci sono altre gare di pari livello. Sono riposato e pronto a tornare in gara dopo un’Olimpiade ricca di successi”.

Hoare si è classificato al secondo posto nel Wanamaker Mile nel 2020 e undicesimo nella finale olimpica dei 1500 metri a Tokyo. Il mezzofondista australiano ha vinto il titolo NCAA sui 1500 metri nel 2018 quando studiava all’Università del Wisconsin.

Oliver Hoare: “Il Wanamaker Mile è una delle gare più prestigiose sulla distanza del miglio a livello mondiale. E’ un privilegio avere la possibilità di disputare questa gara per la terza volta nella mia carriera. Non sorprendetevi se vedrete grandi prestazioni a New York.”

Il due volte medagliato olimpico dei 1500 metri Nick Willis insegue l’obiettivo di scendere sotto i 4 minuti per la ventesima stagione consecutiva.

Gli altri protagonisti in gara sono il finalista mondiale Craig Engels, Johnny Gregorek, Sam Prakel e la stella emergente Hobbs Kessler.

800 metri maschili: Saruni e Hoppel guidano un cast di alto livello

Il keniano Michael Saruni ritorna sulla pista dell’Armory dove conquistò la vittoria nell’edizione 2019 dei Millrose Games stabilendo il primato africano indoor e il miglior tempo di sempre su suolo statunitense con 1’43”98.

Con questa straordinaria performance Saruni occupa la terza posizione nelle liste mondiali indoor all-time alle spalle del danese di origini keniane Wilson Kipketer e del britannico Elliot Giles. Ha stabilito inoltre il record personale di 1’43”25 a Tuscon nel 2018 e la precedente migliore prestazione mondiale sui 600 metri indoor ad Albuquerque con 1’14”79 nel Gennaio 2018.

Michael Saruni: “Sarà fantastico tornare all’Armory Track per i Millrose Games, dove ho conquistato una delle più grandi vittorie della mia carriera”.

Saruni sfiderà il talento statunitense Bryce Hoppel, secondo ai Millrose Games nel 2020 in 1’45”70 e quarto classificato nella finale dei Mondiali di Doha nel 2019. A livello cronometrico Hoppel ha stabilito la settima migliore prestazione mondiale indoor con 1’44”37 a Fayetteville nel 2021.

Gli altri protagonisti statunitensi sono Isaiah Jewett, campione NCAA dell’anno scorso e secondo ai Trials olimpici di Eugene in 1’43”85, e Isaiah Harris, campione NCAA outdoor nel 2018 in 1’44”78.

Il campo dei partenti propone quattro atleti che hanno preso parte alle Olimpiadi di Tokyo 2021: Jesus Lopez, che ha stabilito il record messicano con 1’43”44 a Marietta lo scorso Luglio, l’australiano Charlie Hunter, primatista indoor dell’Oceania con 1’45”59 a Fayetteville nel Febbraio 2021, Saul Ordonez, primatista spagnolo outdoor con 1’43”65, e Mark English, primatista irlandese con 1’44”84 e bronzo europeo a Zurigo nel 2014.

400 metri maschili: Test di velocità per Brazier

Il campione del mondo outdoor degli 800 metri Donovan Brazier disputerà i 400 metri per fare un test veloce su una distanza più breve. Lo statunitense ha stabilito il primato nord americano sia a livello outdoor con 1’42”34 nella finale dei Mondiali di Doha sia a livello indoor con 1’44”21 a New York nel 2021. L’ottocentista vanta un personale sui 400 metri indoor di 46”91 che risale ai tempi in cui gareggiava a livello universitario in Texas.

Brazier sfiderà specialisti dei 400 metri di ottimo livello come il giovane giamaicano Christopher Taylor, sesto nella finale olimpica sui 400 metri in 44”79, lo statunitense Vernon Norwood, campione del mondo con la staffetta 4×400 a Pechino 2015 e autore di un primato personale outdoor di 44”40 ai Campionati Nazionali di Des Moines 2019.

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