Nel meeting internazionale di Lodz in Polonia, valido come prova silver del World Athletics Indoor Tour, eccellenti prestazioni nella prova breve dei 60 indoor per il campione olimpico dei 100 metri, Marcell Jacobs che realizza il suo stagionale con 6″49, ma anche di Zaynab Dosso che nella prova femminile polverizza il proprio precedente record di 9 centesimi, chiudendo la finale seconda in 7″19, primato italiano dei 60 donne al pari di Marisa Masullo che lo aveva realizzato nel lontanissimo 1983.
Proprio nella gara veloce femminile va rilevata la miglior prestazione tecnica della serata polacca con la velocista di casa, Ewa Swoboda, che vince la gara con l’ottimo crono di 7″00, primato nazionale che aveva già battuto nella batteria corsa agevolmente in 7″04.
Swoboda che aveva vinto, in questa disciplina veloce, gli Euroindoor del 2019 a Glasgow, si porta con tale impresa al 10° posto nella classifica mondiale indoor di tutti i tempi e al terzo posto in quella europea.
Per lei era il debutto nel 2022 dopo che, nel giugno dell’anno scorso, aveva dovuto interrompere l’attività agonistica per un brutto infortunio.
Adesso, per la 24enne velocista polacca, che gareggerà il 22 febbraio al World Athletics Indoor Tour Gold meeting di Torun, dove si troverà contro il mito Elaine Thompson-Herah, le prospettive per i campionati mondiali al coperto di Belgrado diventano estremamente rosee e l’atleta può certamente puntare, quantomeno, a un podio.
Se Swoboda ha esaltato il pubblico di casa, la prestazione di Zaynab Dosso ha certamente infiammato i tifosi italiani con l’azzurra che, prima vince facilmente la sua batteria dei 60 metri in 7″24, e poi nella finale compie il suo capolavoro di serata conquistando con 7″19 un prestigioso secondo posto, davanti alla svedese Claudia Payton, 7″24.
Le dichiarazioni di una raggiante Zaynab: “Sono super emozionata, troppo orgogliosa di me, per come sto gestendo questa stagione indoor. Erano due anni che non correvo al coperto, sui 60 e i risultati che avevo fatto da piccola promettevano bene, ma non ero mai riuscita a confermarmi.
La partenza? Pessima, in finale ero ultima, se riesco a migliorarla ci divertiamo a Belgrado. Perché la seconda parte è stata veramente buona. Ora devo lavorare per incollare tutte le parti. Intanto mi godo questo record eguagliato, per me è importantissimo.”
Grande prestazione anche di Aurora Berton che chiude quinta in finale con il personale di 7″29 e, soprattutto, con un crono che le vale il minimo per i mondiali indoor.
Marcell Jacobs, questa volta, non aspetta la finale per volare e, nella batteria dei 60 metri della Orlen Cup, brucia tutti gli avversari con un altro grande crono di 6″51 che fa molto ben sperare per la finale dove si migliora, come prevedibile, per fare il proprio stagionale di 6″49 a 2 centesimi dal suo personale e record italiano.
Le dichiarazioni di Jacobs: “Sto ‘rosicando’ un po’ perché in finale ho voluto strafare. Ho forzato troppo la partenza, cercando le frequenze di cui non avevo bisogno, e lì purtroppo ho tentennato. Ma la seconda parte di gara mi è piaciuta parecchio. L’obiettivo era avvicinarmi il più possibile a 6.47 e quindi sono abbastanza soddisfatto. Non del tutto.
Sapevo di poter fare un pochino meglio. Però è un passo in avanti rispetto a Berlino, non ho avvertito la stessa tensione pre-gara, ero tranquillo, con tanta voglia di gareggiare. Le ragazze che hanno corso prima di me, Dosso e Berton, mi hanno veramente fomentato.
Le ho viste dal vivo, seguendole a bordo pista e mi hanno dato carica. È la mia seconda volta sotto i 6.50: per me che sono un diesel e che ci metto un po’ a entrare in condizione, va bene per essere soltanto la seconda gara dell’anno. Tra sei giorni, altra sfida: a Lievin punto a fare ancora meglio”.
Al secondo posto, lo statunitense Mike Rodgers con 6″62 che batte di un soffio un ottimo Chituru Ali, terzo con 6″63 a 2 centesimi dal personale.
Zane Weir già brillante protagonista di un paio di gare all’aperto in Sudafrica, dove aveva anche sfiorato il suo personale con un lancio di 21,65, nella prima competizione al coperto del getto del peso, chiude al secondo posto con 21.02, mentre Leonardo Fabbri, primatista italiano al coperto, al debutto assoluto in stagione, e al ritorno anche lui dal ritiro in Sudafrica, ottiene un buon quarto posto, con due soli lanci validi, il primo di 20,57 e l’ultimo di 20,38.
La gara è stata vinta dal polacco Konrad Bukowiecki, campione europeo indoor del 2017, con una prima prova buona di 21,39m.
Nella batteria di 60 ostacoli femminili si qualifica per la finale anche Elisa Maria Di Lazzaro che chiude terza in 8″26 e poi, in finale si migliora sino a 8″20 per chiudere al quarto posto assoluto.
Nei 60 H maschili, eliminato invece in batteria Hassane Fofana che finisce quarto in 7″89, in una gara poi vinta in finale dal brasiliano Rafael Pereira con 7″59
Nel salto con l’asta maschile vittoria di Ernest John Obiena con il suo record stagionale di 5,81m.
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