Niente primato del mondo per Ryan Crouser nel getto del peso con 23.38m nella centoquattordicesima edizione dei Millrose Games.
Il due volte campione olimpico aveva fatto esultare il pubblico presente nello storico impianto Armory Track di New York e i telespettatori collegati davanti alla televisione o su internet in tutto il mondo, ma la gioia è durata poco perché i risultati sono stati cancellati per un errore provocato dai sistemi di misurazione.
Cancellato anche il primato italiano di 21.85m stabilito da Nick Ponzio, che aveva assaporato per pochi minuti la gioia del record italiano. Rimane così saldamente al comando delle liste italiane all-time indoor il 21.59m di Leonardo Fabbri realizzato a Stoccolma nel 2020.
Ponzio ha gareggiato con la maglia azzurra della nazionale e un paio di pantaloncini con i colori della bandiera italiana verde, bianchi e rossi in onore al paese di origine del bisnonno Francesco, originario di Paceco in provincia di Trapani. Ponzio ha concluso la gara al terzo posto alle spalle di Crouser e Otterdahl.
60 metri maschili: Coleman torna con 6”49
Il campione e primatista mondiale dei 60 metri indoor Christian Coleman è tornato dopo due anni vincendo gli attesissimi 60 metri in 6”49 per un centesimo di secondo sul vincitore dei Trials olimpici statunitensi Trayvon Bromell (6”50). Ronnie Baker si è piazzato al terzo posto in 6”54 davanti al campione del mondo e argento olimpico dei 200 metri Noah Lyles (6”62).
60 metri femminili: Hobbs vince in 7”11
La campionessa NCAA e vincitrice del titolo statunitense Aleia Hobbs ha vinto la sua seconda gara stagionale sui 60 metri femminili in 7”11 sfiorando di un centesimo di secondo il suo primato stagionale di 7”10 realizzato a Baton Rouge in Louisiana a metà Gennaio.
Mikiah Brroks (vincitrice del titolo statunitense sui 60 metri ad Albuquerque nel 2020) si è piazzata al secondo posto in 7”15 battendo la sedicenne Shawnti Jackson, che ha migliorato il record delle high school statunitensi di Ashley Owens e Tamari Davis e il miglior tempo mondiale under 18 fermando il cronometro in 7”16.
Shawnti è figlia d’arte del campione del mondo dei 400 ostacoli di Helsinki 2005 Bershawn Jackson.
Shawnti Jackson: “Ho lavorato tutto l’anno per arrivare a questo risultato. Ho eseguito tutto alla perfezione. Non penso di seguire le orme di mio padre e di gareggiare negli ostacoli ma mi concentro sullo sprint”.
Wanamaker Mile donne: secondo successo di Purrier St. Pierre a New York
La bionda statunitense Elle Purrier St. Pierre ha vinto il Wanamaker Mile di New York per la seconda volta in carriera stabilendo il nono tempo delle liste mondiali all-time con 4’19”30. La finalista olimpica dei 1500 metri si impose anche nell’edizione di questo meeting nel 2020 con 4’16”85 (secondo miglior crono di sempre).
Josette Norris si è piazzata al secondo posto con il record personale di 4’20”81 precedendo Kostanze Klosterhalfen (4’22”59) e l’australiana Jessica Hull, che ha migliorato il personale con 4’24”06. Athing Mu si è ritirata ad un giro dalla fine quando stava ancora correndo ad un ritmo da 4’25”.
Elle Purrier St. Pierre: “L’ultima volta che ho corso qui ho messo l’asticella molto in alto correndo in 4’16”85 e sapevo che sarebbe stato difficile superare questo tempo. Il ritmo è stato molto veloce all’inizio e non ho avuto buone sensazioni ma ho cercato di correre in modo regolare. E’ la mia prima gara dopo Tokyo e non ho affrontato questa gara con troppe aspettative, sebbene gli allenamenti fossero andati molto bene”.
Wanamaker Mile uomini: Hoare migliora il record australiano
Ollie Hoare ha stabilito il record australiano e la migliore prestazione mondiale dell’anno con un eccellente 3’50”83, undicesimo miglior crono di sempre. Il bronzo olimpico dei 1500 metri Josh Kerr ha migliorato il primato personale con 3’52”84. Lo scozzese ha preso la testa ad un giro e mezzo dalla fine, ma Hoare ha lanciato l’attacco decisivo superando Kerr poco prima degli ultimi 200 metri.
L’australiano ha stabilito la migliore prestazione mondiale anche al passaggio intermedio ai 1500 metri con 3’35”50. Lo statunitense Colby Anderson si è classificato al terzo posto con 3’52”83. Il trentottenne neozelandese Nick Willis è riuscito nell’impresa di scendere sotto i 4 minuti per la ventesima stagione consecutiva con 3’59”71.
Ollie Hoare: “Prima della gara ero davvero fiducioso di poter correre un grande tempo. Volevo correre rilassato. Mi sto allenando duramente e volevo mettere alla prova il lavoro svolto. Quando Josh mi ha superato, ero fiducioso di poterlo batterlo. E’ stato un bel regalo di compleanno”.
60 ostacoli maschili: Allen batte di misura Roberts
Il vincitore della Diamond League 2021 Devon Allen ha vinto i 60 ostacoli maschili in 7”51 battendo in rimonta Daniel Roberts per appena due centesimi di secondo. Allen ha tolto la migliore prestazione mondiale a Pascal Martinot Lagarde, che ha corso in 7”54 a Karlsruhe 24 ore prima. Il rappresentante delle Barbados Shane Brathwaite si è classificato al terzo posto in 7”67.
Devon Allen: “Ho corso tante di queste gare e non potevo spaventarmi specialmente contro un grande atleta come Daniel Roberts, che è un grande partente. E’ il mio miglior tempo di sempre al debutto e mi sto allenando solo da poche settimane sulla tecnica degli ostacoli. Ho davvero ottime sensazioni. Il primo obiettivo sono i Campionati statunitensi”.
60 metri ostacoli femminili: Brittany Anderson migliora il personale
La giovane ostacolista giamaicana Brittany Anderson ha vinto i 60 metri ostacoli femminili con il record personale di 7”91 battendo la bahamense Devynne Charlton (7”95), Tonea Marshall (7”99) e la campionessa mondiale indoor Kendra Harrison (8”00).
3000 metri femminili:
Alicia Monson ha lanciato l’attacco decisivo durante l’ultimo giro involandosi verso il successo con la migliore prestazione mondiale dell’anno di 8’31”62 davanti a Weini Kelati, che si è migliorata a sua volta con 8’33”72.
Alicia Monson: “La gara è andata come mi aspettavo. Non abbiamo lavorato molto sulla velocità in allenamento nelle ultime settimane. Ero nervosa pensando all’idea di correre in 8’30”, ma avevo fiducia nei miei allenamenti”.
Salto con l’asta femminile
Sandi Morris ha vinto il salto con l’asta femminile stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 4.75m al secondo tentativo. La campionessa mondiale indoor di Birmingham 2018 si era assicurata la vittoria già alla misura di 4.55m prima superare 4.65m e 4.75m.
Emily Grove si è piazzata seconda con 4.45m davanti alla campionessa olimpica Katie Nageotte, che ha aperto la gara alla quota di 4.35m prima di commettere tre errori a 4.45m
800 metri maschili: Hoppel realizza il miglior crono stagionale
Bryce Hoppel (campione NCAA nel 2019 e quarto ai Mondiali di Doha) ha superato Michael Saruni con un allungo decisivo sul rettilineo finale vincendo con il miglior crono mondiale dell’anno di 1’46”05. Michael Saruni si è piazzato secondo in 1’46”32 precedendo Isiah Harris (1’46”49) e lo spagnolo Saul Ordonez (1’47”56).
Bryce Hoppel: “Ogni volta che si presenta l’occasione di gareggiare per gli Stati Uniti mi faccio trovare pronto e non vedo l’ora delle prossime grandi manifestazioni. Ho imparato molte cose dalle Olimpiadi e sto cercando di tornare ancora più forte.”
800 metri femminili
Ajée Wilson ha vinto per la settima volta in carriera gli 800 metri femminili ai Millrose Games in 2’01”38 battendo la giamaicana Natoya Goule (2’02”14).
Ajée Wilson: “Sono sempre nervosa quando corro la prima gara dell’anno senza sapere a che punto sono nella preparazione. Sono tornata ai miei migliori livelli quest’anno. Amo il mio sport e questo mi ha permesso di qualificarmi per le Olimpiadi nonostante le circostanze difficili”.
400 metri maschili: Taylor batte Vernon
Il giamaicano Christopher Taylor si è imposto negli ultimi metri su Vernon Norwood per sette centesimi di secondo in 46”38. Il campione del mondo degli 800 metri Donovan Brazier ha migliorato il record personale con 46”55.
3000 metri maschili: Beamish batte il record neozelandese
Geordie Beamish ha vinto una gara molto combattuta stabilendo il primato neozelandese sui 3000 metri con 7’39”50 battendo Cooper Teare (7’39”61) e Cole Hocker (7’39”83) dopo una volata emozionante sul rettilineo finale. Quarto posto per Luis Grijalva, che ha stabilito il record del Guatemala con 7’41”21.
Geordie Beamish: “Quando ho lanciato l’attacco decisivo a 180 metri dalla fine, ho visto che Teare e Hocker stavano combattendo l’uno contro l’altro nelle corsie esterne. Ho avuto la sensazione che se rimanevo nella corsia interna, potevo farcela. Sapevo che il record sarebbe stato nelle mie possibilità se la gara fosse andata secondo i piani”.
400 metri femminili: secondo successo a New York per Jonathas
La statunitense di origini hatiane Wadeline Jonathas (quarta ai Mondiali di Doha 2019) si è aggiudicata i 400 metri femminili a New York per la seconda volta in carriera in 52”51 davanti alla connazionale Jessica Beard (52”95).
Salto in lungo femminile
La campionessa NCAA indoor e outdoor Tara Davis ha vinto il salto in lungo femminile con 6.59m battendo Quanesha Burks e la triplista Keturah Orji, che hanno saltato entrambe la stessa misura di 6.54m.
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