Yulimar Rojas atterra a 15,41 nel triplo di Madrid

Nella prima gara dell'anno della sua specialità grande impresa della primatista del mondo

Grandissimi risultati ieri sera, nel corso del World Indoor Tour di Madrid, ultima prova Gold in calendario, con lo straordinario esordio stagionale nel salto triplo della venezuelana, campionessa olimpica e bi primatista del mondo, Yulimar Rojas che ha illuminato la manifestazione nell’Arena dove aveva stabilito il record indoor di 15.43m due anni fa, saltando 15.41m per una vittoria schiacciante davanti alla seconda, la cubana Liadagmis Povea, fermatasi a 14,08m.

Da sottolineare il buon terzo posto dell’azzurra Ottavia Cestonaro che ha chiuso con un miglior salto di 13.63, con una sequenza di 13.54, due nulli, la misura migliore della sua gara, per poi finire con un 13.59 e un 13.62, su livelli quindi sempre abbastanza costanti.

Rojas vanta ora i migliori due salti della storia a livello indoor e nove dei dieci della storia oltre i 15.40m sia a livello indoor sia outdoor considerando sia le prestazioni regolari sia quelle ventose.

A parte Yulimar, l’unica altra atleta in grado di superare questa barriera è stata l’ex primatista mondiale outdoor Inessa Kravets con il salto da 15.50m in occasione dei Mondiali di Goteborg 1995. La scorsa estate Rojas ha vinto l’oro olimpico battendo il record mondiale di Inessa Kravetz con la super misura di 15.67m.

Due anni fa la venezuelana firmò l’impresa da record con 15.43m nello stesso impianto del Centro Deportivo Municipal del Gallur, a soli 66 km da Guadalajara, dove si allena con il quattro volte campione del mondo del salto in lungo Ivan Pedroso.

Rojas è ormai diventata una spagnola d’adozione e ha ricevuto un grande sostegno dal pubblico madrileno. Per l’occasione ha indossato la maglia blaugrana del club della Polisportiva del Barcellona.

Yulimar Rojas: “Era la mia prima gara di triplo della stagione indoor. Non gareggiavo in questa specialità dalla finale della Diamond League di Zurigo. E’ andata bene, anche se ci sono dei piccoli dettagli tecnici sui quali devo lavorare.

Ho ottenuto il risultato che volevo. E’ sempre fantastico gareggiare a Madrid. C’erano tante persone in tribuna a creare una bella atmosfera. Ora cercherò di recuperare per arrivare pronta ai Mondiali di Belgrado.

L’obiettivo è realizzare un risultato ancora migliore. Voglio diventare campionessa mondiale indoor, ma voglio anche godermi i campionati. Sono passati oltre due anni dall’ultimo Campionato del Mondo di Doha.

3000 metri maschili

Il campione olimpico dei 10000 metri Selemon Barega ha vinto i 3000 metri maschili nella gara più combattuta del programma del meeting di Madrid in 7’34”03 battendo per sei centesimi di secondo il connazionale Lemecha Girma in una volata emozionante sul rettilineo finale. Barega si è preso la rivincita nei confronti di Girma che aveva vinto gli ultimi due confronti diretti su questa distanza con il connazionale a Liévin e a Torun.

Il pubblico di casa ha incitato Mohamed Katir, quando il beniamino di casa ha provato a superare Barega durante il penultimo dei 15 giri, ma l’etiope è stato ancora una volta il migliore battendo allo sprint Lemecha Girma.

Barega ha stabilito il primato del meeting, ma il successo nella classifica finale di specialità del World Indoor Tour è andato a Girma con 27 punti. Il primatista europeo Adel Mechaal si è piazzato al terzo posto in 7’35”26 aggiudicandosi la sfida tra spagnoli con il connazionale Mohamed Katir (7’35”73)

Selemon Barega: “Dopo due secondi posti, ho provato a lanciare l’attacco finale a 150 metri. Non era facile correre in altura e ho capito che non sarebbe stato facile correre con l’obiettivo di inseguire un grande tempo. Dopo le Olimpiadi ho alleggerito i carichi di allenamento, ma ho lavorato duramente per un mese. L’obiettivo è diventare campione del mondo. L’obiettivo è doppiare 1500 e 3000 metri a Belgrado”.

Selemon Barega (foto Giancarlo Colombo)
Selemon Barega (foto Giancarlo Colombo)

Getto del peso maschile

Il polacco Konrad Bukowiecki ha conquistato la vittoria stabilendo la migliore prestazione europea dell’anno e il primato del meeting con 21.91m. Grazie a questa vittoria Bukowiecki si è aggiudicato il successo nella classifica finale del World Indoor Tour con 17 punti precedendo con lo stesso punteggio Filip Mihaljevic grazie alla miglior misura ottenuta durante la stagione, mentre l’azzurro Nick Ponzio si è piazzato al terzo posto con 13 punti.

Bukowiecki è andato in testa con la misura di 21.84m (un centimetro in più rispetto al precedente personale stagionale realizzato a Torun) al primo tentativo e si è migliorato di sette centimetri con 21.91m al quarto tentativo.

Il croato Filip Mihaljevic (bronzo europeo indoor) si è piazzato al secondo posto con 21.83m arrivando ad un solo centimetro dal suo primato nazionale realizzato settimana scorsa a Torun. Bukowiecki si è preso la rivincita nei confronti di Mihaljevic, che lo aveva battuto di un centimetro a Torun.

L’azzurro Zane Weir (quinto alle Olimpiadi di Tokyo) si è piazzato al terzo posto con 21.40m arrivando a dieci centimetri dal suo personale indoor realizzato una settimana fa a Torun. Il neo campione italiano indoor Nick Ponzio ha superato per la terza volta consecutiva la barriera dei 21 metri piazzandosi al quarto posto con 21.14m.

Konrad Bukowiecki: “Gli ultimi due anni sono stati molto difficili per me, ma ora sono tornato a grandi livelli. Ho ritrovato la gioia di lanciare che avevo quando ero junior. Ora gareggerò ai Campionati polacchi. Ai Mondiali Indoor di Belgrado vado per lanciare il più lontano possibile. Ho grandi ricordi di Belgrado. Nel 2017 vinsi il titolo europeo indoor. Devo semplicemente rimanere concentrato e dare del mio meglio. Non vedo l’ora dei Mondiali”.

1500 metri femminili

La primatista mondiale indoor Gudaf Tsegay ha vinto la terza gara del World Indoor Tour in 3’57”38 dopo i successi nel miglio a Liévin e sui 1500m a Torun aggiudicandosi il primo posto nella classifica finale del circuito con 30 punti. L’etiope ha corso in solitaria lasciando la compagnia della pacemaker dopo tre giri e ha staccato le connazionali Hirut Meshesha e Freweyni Hailu.

Meshesha si è piazzata al secondo posto con 4’02”22 davanti all’altra etiope Freweyni Hailu (4’03”38).

Gaia Sabbatini si è piazzata al quarto posto in 4’10”25 davanti all’etiope Axumawit Embaye (4’10”32). La giovane abruzzese ha migliorato il precedente personale realizzato due anni fa con 4’13”62 salendo al quinto posto nelle liste italiane di sempre pochi giorni dopo il record italiano sui 1000 metri a Birmingham (2’38”67) e la vittoria ai Campionati Italiani di Ancona sugli 800 metri in 2’01”07”.

Federica Del Buono ha tagliato il traguardo al nono posto in 4’12”14. Le azzurre sono rimaste nel terzo gruppo guidato dall’australiana Jessica Hull. Sabbatini è riuscita a superare un’atleta molto quotata come Embaye nel finale.

800 metri maschili

Il britannico Elliot Giles ha battuto allo sprint sul rettilineo finale lo spagnolo Mariano Garcia sfiorando il personale stagionale di un centesimo di secondo con 1’45”43. Garcia si è piazzato secondo con 1’45”82 superando di 15 centesimi di secondo Alvaro De Arriba, che lo aveva battuto pochi giorni fa ai Campionati spagnoli. Grazie a questo successo Giles si è aggiudicato la vittoria nella classifica finale del World Indoor Tour davanti a Garcia.

Elliot Giles: “Il piano era semplicemente vincere. Ho gareggiato tante volte contro questi ragazzi. Sapevo come batterli. Anche se non è andata esattamente come speravo, sono contento di aver vinto. Le gare con i pacemaker sono totalmente diverse da quelle di campionato. Queste gare non danno un’indicazione esatta di come potrà andare a Belgrado. Mi sento in forma e, se entrerò in finale, cercherò di lottare per le prime posizioni”.

Elliot Giles (foto Giancarlo Colombo)
Elliot Giles (foto Giancarlo Colombo)

60 metri ostacoli femminili

La giovane olandese Zoe Sedney ha vinto la seconda gara del World Indoor Tour in questa stagione dopo il successo di Birmingham migliorando di tre centesimi di secondo il personale con 7”95.

La finlandese Reetta Hurske ha confermato il suo ottimo momento di forma classificandosi al secondo posto con 8”00 davanti all’irlandese Sarah Lavin (8”14). Anche se non era in gara la bahamense Devynne Charlton ha mantenuto la testa della classifica generale con 22 punti, uno in più rispetto a Hurske.

60 metri maschili

Lo statunitense Elijah Hall ha vinto la tappa di Madrid in 6”58 aggiudicandosi anche il successo nella classifica finale del World Indoor Tour con 25 punti e la wild card per i Mondiali di Belgrado pur non avendo gareggiato ai Campionati nazionali di Spokane. Michael Rodgers si è piazzato al secondo posto in 6”60 davanti al francese Jimmy Vicaut (6”62).

Elijah Hall: “E’ una bella sensazione entrare nella squadra statunitense per i Mondiali Indoor. Sono pronto per il prossimo passo. Dovrò continuare a migliorarmi ogni giorno. Nella off season abbiamo lavorato duramente e sono contento di aver raggiunto il mio obiettivo.”

Salto in alto femminile

La venticinquenne australiana Eleanor Patterson ha vinto il salto in alto femminile con 1.96m superando tutte le misure al primo tentativo. La finalista olimpica ha commesso successivamente tre errori alla misura del primato indoor dell’Oceania di 2 metri.

Patterson si è aggiudicata la vittoria finale nel World Indoor Tour con 20 punti. La finlandese Ella Junnila (medaglia di bronzo europea indoor a Torun 2021) si è piazzata seconda con 1.90m precedendo la primatista montenegrina Marija Vukovic, che ha superato 1.87m prima di commettere tre errori a 1.90m.

Eleanor Patterson (foto Giancarlo Colombo)
Eleanor Patterson (foto Giancarlo Colombo)

800 metri femminili

La primatista dell’Oceania Indoor Catriona Bisset si è aggiudicata la seconda vittoria consecutiva nel World Indoor Tour in 2’00”10 dopo il successo di Torun battendo la britannica Adelle Tracey (2’01”09) e la pluricampionessa tedesca Christina Hering (2:01.99).

Catriona Bisset: “Ho avuto una stagione 2021 molto deludente. Dopo le Olimpiadi ho fatto molti cambiamenti. Sono passata ad allenarmi con Ned Brophy Williams. Sono eccitata di poter gareggiare ai Mondiali di Belgrado. Può succedere di tutto”.

60 metri ostacoli maschili

Il campione europeo under 23 Asler Martinez ha vinto la finale dei 60 metri ostacoli maschili battendo l’altro giovane spagnolo Enrique Llopis con lo stesso tempo di 7”56 in un arrivo al photo-finish. Staccato di un solo centesimo di secondo il britannico David King.

400 metri femminili

La campionessa europea dei 400 metri e della staffetta 4×400 di Berlino 2018 Justyna Swiety Ersetic ha vinto la tappa di Madrid stabilendo il primato del meeting con 51”21 davanti alla lituana Jutte Mouraskaite e all’irlandese Phil Healy, che hanno migliorato il personale correndo rispettivamente in 51”63 e in 51”66.

Justyna Swiety Ersetic: “E’ stata una buona gara. Spero che la prossima vada ancora meglio. L’obiettivo è battere il record polacco di 51”10. Non vedo l’ora dei Campionati polacchi. Forse riuscirò a correre in meno di 51 secondi”.

Salto in lungo femminile

La britannica Lorraine Ugen ha vinto la seconda gara di salto in lungo in questa stagione del World indoor Tour eguagliando il record del meeting con 6.67m dopo il successo di Staten Island. Ugen ha terminato la classifica finale del circuito al comando con lo stesso punteggio di Khaddi Sagnia, che non ha gareggiato a Madrid.

La britannica si è aggiudicata la vittoria grazie alla migliore misura realizzata nel corso di questa edizione. Il 6.71m è stato determinante per la vittoria finale rispetto al 6.70m di Sagnia.

La spagnola di origini senegalesi Fatima Diamé si è classificata seconda con 6.51m davanti a Larissa Iapichino, che ha realizzato sei salti validi con un salto più lungo misurato a 6.45m al terzo tentativo dopo aver realizzato 6.17m e 6.37m nelle prime due prove. La gara della fiorentina è proseguita con tre salti da 6.41m, 6.22m e 6.10m.

Salto triplo maschile

Il cubano Lazaro Martinez si è aggiudicato il successo nella classifica finale del World Indoor Tour con 20 punti grazie al successo nella tappa di Madrid con 17.12m. Il tedesco Max Hess si è piazzato secondo con 16.85m ottenendo lo stesso piazzamento anche nella classifica generale. Terzo posto per il francese Marc Pontvianne con 16.67m.

Vincitori di Madrid (foto Giancarlo Colombo)
Vincitori di Madrid (foto Giancarlo Colombo)

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