Worku campione del mondo under 20 sui 3000 metri

L'approfondimento della prima giornata delle gare irridate giovanili di Nairobi

L’etiope Tadese Worku si è laureato campione mondiale under 20 sui 3000 metri stabilendo il record dei Campionati di 7’42”09 nella giornata inaugurale dei Mondiali Under 20 allo Stadio Kasarani di Nairobi. Il continente africano ha vinto tutti e tre i titoli in palio nella prima giornata.

Worku ha preceduto il connazionale Ali Abdilmana (7’44”55) e l’eritreo Habtom Samuel (7’52”69).

Worku (medaglia d’argento ai Mondiali di corsa campestre nella gara under 20 nel 2019 ad Ahrus) aggiunge il suo nome nel prestigioso albo d’oro dei Mondiali Under 20 nelle gare di mezzofondo succedendo a grandi nomi dell’atletica etiope che hanno vinto nelle precedenti edizioni di questa manifestazione sui 5000 metri: Haile Gebrselassie (vincitore sui 5000 e sui 10000 metri a Seul 1992), Tariku Bekele (Pechino nel 2006), Muktar Edris (Barcellona 2012), Yomif Kejelcha (Eugene 2014) e Selemon Barega (Bydgoszcz 2016). Barega ha vinto di recente il titolo olimpico sui 10000 metri a Tokyo.

Tadese Worku: “E’ una bella sensazione perché ho vinto la medaglia d’oro. Congratulazioni al mio paese. Mi sono preparato duramente nel mio paese. Il mio idolo è Selemon Barega. Ho visto la sua vittoria a Tokyo.

Mi sono sentito orgoglioso. Sono contento di aver seguito il suo esempio. Mi sono preparato per emularlo. Mi alleno ad Addis Abeba con Mukta Edris e Selemon Barega. Sono miei amici”.

Oro nigeriano nella staffetta 4×400 mista, Italia sesta

La formazione nigeriana composta da Johnson Nnamani, Imeobong Nse Uko, Opeyemi Oke e Bamidele Ajayi ha vinto la medaglia d’oro nella staffetta 4×400 mista in 3’19”70 battendo la Polonia (3’19”80) e l’India (3’20”60) al debutto di questa gara ai Mondiali Under 20. La Nigeria non vinceva una medaglia d’oro ai Mondiali Juniores dal 2008 quando Folashade Abugan conquistò la vittoria sui 400 metri a Bydgoszcz nel 2008.

La staffetta 4×400 mista azzurra formata da Stefano Grendene, Alexandra Almici, Alessandra Iezzi e Tommaso Boninti si è piazzata al sesto posto in 3’24”25 nella prima finale che ha assegnato titoli in questa edizione dei Mondiali di Nairobi. Gli azzurri hanno lottato fino alla fine per il quinto posto con il Sudafrica.

Staffetta 4×400 italiana: “Siamo soddisfatti per questa esperienza e per il piazzamento. Abbiamo dato tutto. Siamo un gruppo affiatato”.

Nella batteria mattutina un altro quartetto formato da Stefano Grendene, Federica Pansini, Angelica Ghergo e Francesco Pernici aveva ottenuto la qualificazione per la finale piazzandosi secondi nella loro batteria in 3’28”00 alle spalle della Nigeria (3’21”66), ma davanti al Sudafrica (3’30”43).

La formazione keniana è stata squalificata in batteria per invasione di corsia. Interessante notare che la formazione italiana impiegata in batteria era composta da un solo vero quattrocentista (Grendene), da due ottocentisti (Pansini e Pernici) e da una quattrocentista ad ostacoli (Gherco).

Oro sudafricano nel salto con l’asta femminile

La due volte campionessa sudafricana Mare Reinsdorf ha conquistato la medaglia d’oro nel salto con l’asta femminile stabilendo il primato africano under 20 con 4.15m.

Reinsdorf ha superato 3.80m, 3.95m, 4.05m e 4.15m al primo tentativo prima di commettere tre errori a 4.20m. La francese Elise Russis ha superato 4.15m al secondo tentativo aggiudicandosi la medaglia d’argento davanti alla canadese Heather Abadie (bronzo con 4.05m).

Mare Reinsdorf: “E’ la mia prima competizione internazionale e sono felice di come sia andata la gara. Onestamente non pensavo che sarei riuscita a vincere una medaglia. E’ stata un’esperienza straordinaria”.

Tebogo si candida per l’oro sui 100 metri

Il velocista del Botswana Letsile Tebogo si candida per la medaglia d’oro dei 100 metri maschili correndo la batteria in 10”22 e la semifinale in 10”11, primato nazionale under 20.

Il nigeriano Godson Oke Oghenebrume (accreditato del miglior tempo tra gli iscritti con 10”13) ha fatto registrare il secondo crono delle semifinali con 10”22 vincendo la sua semifinale davanti al cubano Rengifo Montoya (10”29).

Oghenebrume è fratello di Eze Brume, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo e ai Mondiali nel salto in lungo femminile). Da seguire nella lotta per il podio anche l’atleta dell’Oman Ali Anwar Al Belushi (10”27) e il sudafricano Benjamin Richardson (10”30).

Letsile Tebogo (foto Colombo/FIDAL)
Letsile Tebogo (foto Colombo/FIDAL)

Matteo Melluzzo si è qualificato per la finale dei 100 metri classificandosi al secondo posto dietro ad Ali Anwar Al Belushi in semifinale in 10”29, quarto miglior tempo tra gli ammessi alla gara che assegnerà il titolo Giovedì alle ore 16.50. Il diciannovenne siracusano ha avvicinato di quattro centesimi di secondo il record personale di 10”25 realizzato al meeting di Savona lo scorso 13 Maggio.

Con questo tempo è il secondo delle liste all-time juniores ad un decimo di secondo dal record italiano detenuto da Filippo Tortu. Durante l’estate 2021 il figlio d’arte dell’ex velocista Gianni Melluzzo si è piazzato al secondo posto agli Assoluti di Rovereto alle spalle del campione olimpico Marcell Jacobs in 10”34 e ha vinto la medaglia di bronzo agli Europei Under 20 sui 100 metri in 10”31 e nella staffetta 4×100.

Nella storia dei Mondiali soltanto due italiani sono saliti sul podio ai Mondiali Under 20: Francesco Scuderi, terzo a Sydney nel 1996m alle spalle di Francis Obikwelu, e Filippo Tortu, secondo dietro a Noah Lyles a Bydgoszcz 2016.

Matteo Melluzzo: “La finale ai Mondiali era l’obiettivo di questa stagione. Il 10”29 in semifinale è buono ma si può migliorare perché in gara non ho avvertito sensazioni ottime. Posso aggiustarle in fretta e sarò pronto per domani”.

Angelo Ulisse è stato eliminato in semifinale ma è uscito di scena a testa alta con 10”56 dopo aver corso la batteria mattutina in 10”54. Il mondiale del velocista pontino non è finito perché sarà impregnato nei prossimi giorni con la staffetta 4×100.

Il messicano Ferreiro si candida per l’oro sui 400 metri

Il messicano Luis Aviles Ferreiro ha fatto registrare il miglior tempo assoluto tra gli ammessi alla finale con un ottimo 45”63 in semifinale. Era necessario correre subito forte perché la batteria qualificava direttamente alla finale.

Il Botswana ha trovato un altro quattrocentista di livello internazionale dopo i recenti successi di Isaac Makwala e della staffetta 4×400 alle Olimpiadi di Tokyo. Si tratta di Anthony Pesela, autore del secondo miglior tempo delle semifinali con 45”88.

Il sudafricano Antonie Matthys Nortje ha corso più velocemente di un centesimo rispetto all’azzurro con 46”27. Il connazionale Lythe Pillay (uno dei grandi favoriti per il miglior tempo di accredito di 45”53 realizzato in stagione) si è limitato a controllare la gara vincendo la sua batteria in 46”55.

Lorenzo Benati si è qualificato per la finale dei 400 metri con 46”28, quarto miglior tempo complessivo delle batterie. Il quattrocentista romano ha sfiorato di un centesimo di secondo il record personale di 46”27 stabilito in occasione della medaglia d’argento vinta agli Europei Juniores di Tallin.

Ha fatto parte della formazione azzurra della staffetta 4×400 come riserva alle Olimpiadi di Tokyo. Come Melluzzo anche Benati ha ereditato la passione per l’atletica dal padre Mario, ex ottocentista e suo allenatore. Lorenzo aveva corso la batteria della staffetta 4×400 che poi vinse il titolo mondiale under 20 a Tampere nel 2018.

Lorenzo Benati: “E’ stata una stagione incredibile, che voglio terminare nel migliore dei modi. Sono molto felice. Una Q maiuscola ai Mondiali è qualcosa di importante. Mi aspettavo di poterlo fare ma andava dimostrato”.

Semifinali dei 100 metri femminili

La giamaicana Tina Clayton ha realizzato il crono più veloce delle semifinali con 11”34. Clayton è sorella gemella di Tia Clayton, anche lei impegnata in questi Mondiali.

In evidenza anche la diciottenne namibiana Beatrice Masilingi, che ha corso la batteria in 11”20 (record nazionale under 20) e la semifinale in 11”35 dopo il sesto posto nella finale olimpica sui 200 metri in 22”28 a Tokyo.

Melissa Gutschmidt prosegue l’eccellente momento dello sprint svizzero centrando la qualificazione per la finale con il secondo posto nella semifinale dietro a Masilingi in 11”50.

Tina Clayton (foto Colombo/FIDAL)
Tina Clayton (foto Colombo/FIDAL)

Gaya Bertello è stata eliminata nella semifinale dei 100 metri femminili dopo aver corso in 11”88 (diciassettesimo crono complessivo). In batteria aveva corso in 11”86.

La bresciana Alexandra Almici non si è qualificata per la finale dopo il sesto posto nella sua batteria dei 400 metri in 55”70.

Imaobong Uko si candida per la seconda medaglia d’oro di questi campionati realizzando il miglior crono della batteria con 52”33. In evidenza anche la polacca Kornelia Lesiewicz, che ha vinto la prima batteria in 52”63.

Vanninen in testa nell’eptathlon

La finlandese Saga Vanninen (campionessa europea a Tallin nel 2021) ha concluso la prima giornata dell’eptathlon in testa con 3638 punti davanti all’austriaca Sophie Kreiner (3436 punti) e all’estone Pippi Lotta Enok (3363 punti).

Vanninen ha fatto registrare 13”60 sui 100 ostacoli, 1.78m nel salto in alto (personale stagionale), 13.30m nel getto del peso e 24”83 (primato personale) sui 200 metri.

Il nigeriano Chinecerem Nnamdi ha migliorato il primato nazionale under 20 nel giavellotto con 78.20m, miglior misura delle qualificazioni davanti all’ucraino Artur Felener (77.15m).

Dopo la vittoria di Neeraj Chopra alle Olimpiadi continua il momento d’oro dell’India che piazza due atleti in finale: Kunwer Ajai Raj Singh Rana (71.05m) e Jay Kumar (70.34m).

Gli azzurri Giovanni Frattini e Michele Fina sono stati eliminati dopo aver realizzato la quattordicesima e la quindicesima misura con 66.52m e 65.61m.

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