Nadia Battocletti non tradisce mai le attese e, ancora una volta in questo suo fantastico 2021, realizza il massimo risultato possibile vincendo il terzo titolo europeo consecutivo di corsa campestre, in tale occasione nella categoria Under 23 dopo i due di quella Under 20.
Sul circuito dello Sport Ireland Campus di Fingal su un percorso diverso rispetto a quello in cui si svolse la stessa manifestazione nel 2009, Nadia ha condotto una gara di controllo per i primi tre giri e poi ha portato il suo attacco nell’ultimo staccando gradualmente tutte le avversarie per vincere nel crono di 20’32 sui 6000 metri totali.
La slovena Klara Lukan è arrivata seconda in 20’36, la portoghese Mariana Machado terza con lo stesso tempo, e ottima prestazione dell’altra azzurra Anna Arnaudo, sesta in 20’55 e, grazie anche alla buona prova di Giovanna Selva undicesima con 21’19, medaglia d’oro anche per la squadra azzurra Under 23.
Le dichiarazioni di Nadia dopo il successo
“In questi mesi mi sono allenata molto bene. oggi è stata dura, c’erano ragazze molto forti con caratteristiche simili alle mie. Abbiamo trovato un percorso che ritengo il più tosto degli ultimi anni, durante la corsa ho dovuto mettere in atto tutte le mie tattiche, ho spesso indietreggiato per evitare di prendere troppo vento e ogni tanto rientrando in gruppo ho preso qualche botta.
Sì, vedevo le altre che provavano un sacco di attacchi ma io sapevo che la mia qualità migliore sono gli ultimi cinquecento metri, ho aspettato e poi sono partita.
Sul fatto che mi sentissi la più forte posso dire che non sottovaluto mai nessuno. In questa trasferta però avevo sempre gli occhi addosso, in quanto favorita: questa cosa mi fa strano, ma anche piacere. Non ho sentito la pressione. Grazie a mamma e papà, alle Fiamme Azzurre e a tutto il team che mi segue sapevo che dovevo solo prendere tutti gli allenamenti di questi mesi e portarli dentro la gara”.
L’esperienza dei Giochi Olimpici mi ha dato tanto in quanto sono entrata in contatto con atleti fortissimi come Hassan e Ingebrigtsen, spero di diventare come loro. Ma del 2021, oltre a tutte le medaglie, resta soprattutto la certezza di essere cresciuta mentalmente, ancora più che fisicamente.
Ho smesso di pormi i soliti dubbi, sul fatto di non essermi allenata bene o cose del genere. Adesso ragiono in maniera diversa: penso e agisco come un’atleta professionista e non ho più limiti. Non vedo l’ora che arrivi la prossima estate, i Mondiali di Eugene, gli Europei di Monaco di Baviera. Per continuare a crescere”.
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