La “doppia doppietta” europea di Ingebrigtsen

Tutto l'approfondimento della quarta giornata degli Europei di Monaco

Jakob Ingbebrigtsen ha vinto il suo secondo titolo europeo consecutivo sui 1500 metri sulla pista dell’Olympia Stadion di Monaco di Baviera stabilendo il primato dei Campionati con 3’32”76.

Il ventunenne norvegese ha completato la “doppia doppietta” avendo vinto i due titoli europei consecutivi sui 1500 e sui 5000 metri per due edizioni consecutive della massima rassegna continentale all’aperto a Berlino 2018 e a Monaco di Baviera 2022.

Quattro anni fa si rivelò per la prima volta vincendo i titoli su entrambe le distanze ad appena 17 anni. Ingebrigten ha battuto il precedente record dei Campionati detenuto dallo spagnolo Fermin Cacho dal 1994 con 3’3’35”27. Lo scandinavo diventa il terzo atleta in grado di vincere due ori sui 1500m agli Europei dopo Steve Cram e Mehdi Baala.

Ingebigtsen ha preso il controllo della gara nei primi 300 metri e ha aumentato il ritmo prima di correre l’ultimo giro in 55’25”.

Jakob Ingebrigtsen: “Ho avuto la sensazione di avere la velocità nelle gambe. Volevo andare forte fin dall’inizio e correre in un buon tempo. Sentire il sostegno del pubblico e vedere le bandiere norvegesi in tribuna mi ha dato una motivazione speciale. Quando piove mi sento a mio agio. Correre in queste condizioni mi do buone sensazioni. Sono contento di aver realizzato la doppietta e il record dei Campionati è un bel bonus”.

Il finalista olimpico Jake Heyward si è aggiudicato la medaglia d’argento in 3’34”44 precedendo nel finale lo spagnolo Mario Garcia (3’34”88). Il piemontese Pietro Arese si è confermato atleta da grandi campionati sfiorando il podio in quarta posizione con il record personale di oltre due secondi con 3’35”00 dopo l’ottavo posto ai Mondiali Indoor di Belgrado. Era dai tempi di Gennaro Di Napoli nel 1996 che un atleta italiano non correva così velocemente.

Salto in alto maschile

Il campione olimpico del salto in alto Gianmarco Tamberi ha vinto il secondo oro europeo outdoor della sua carriera con 2.30m sei anni dopo il primo trionfo continentale di Amsterdam 2016.

Il tedesco Tobias Potye (campione europeo under 20 a Rieti nel 2013) ha vinto la medaglia d’argento con 2.27m battendo per un numero minore di errori il bronzo mondiale di Eugene Andiy Protsenko. Non si vinceva un titolo europeo con una misura così bassa dal 1982 quando Dietmar Mogenburg si impose a Atene proprio con 2.30m

Dopo un ritardo di circa 30 minuti a causa della pioggia Tamberi ha iniziato la finale superando 2.23m e 2.27m al primo tentativo prima di superare 2.30m alla seconda prova.

Potye ha valicato tutte le misure fino a 2.27m al primo tentativo prima di commettere tre prove a 2.30m. Protsenko ha avuto bisogno di tre prove per superare 2.23m prima di valicare l’asticella a 2.27m alla prima prova. L’ucraino ha sbagliato due prove a 2.30m e una alla quota di 2.32m salendo ancora sul podio europeo dopo l’argento nell’edizione di Zurigo 2014.

5000 metri femminili

La tedesca Konstanze Klosterhalfen ha regalato al pubblico di casa la medaglia d’oro sui 5000 metri femminili in 14’50”47, riscattando la delusione per il quarto posto sui 10000 metri.

L’atleta di Bonn aveva vinto in precedenza gli argenti agli Europei Indoor sui 1500m a Belgrado nel 2017 e sui 3000m a Glasgow nel 2019 e il bronzo sui 5000 metri ai Mondiali di Doha 2019. Koko, come viene chiamata Konstanze dagli appassionati tedeschi, ha iniziato a correre nel 2008 con la maglia del Bayer Leverkusen sotto la guida di Sebastian Weiss.

Nel Novembre 2018 si è trasferita negli Stati Uniti per allenarsi oon il tecnico statunitense Pete Julian. E’ cresciuta a Konigswinter Bockeroth. Il padre Bernd è avvocato. La madre Brigitta è insegnante. Il fratello Nikolas ha giocato a calcio nella Regionalliga tedesca.

La turca Yasemin Can ha vinto la medaglia d’argento in 14’55”91 pochi giorni dopo il doppio successo sui 5000 e sui 10000 metri ad Amsterdam 2016 e il titolo continentale sui 10000 metri a Monaco di Baviera.

La scozzese Eilish McColgan ha vinto la seconda medaglia di questi campionati aggiudicandosi il bronzo dopo il secondo posto sui 10000 metri. La figlia della grande mezzofondista Liz McColgan ha conquistato anche due medaglie ai Giochi del Commonwealth di Birmingham (oro sui 10000 metri e argento sui 5000 metri).

Konstanze Klosterhalfen: “Il pubblico mi ha sostenuto trascinandomi verso la medaglia d’oro. E’ fantastico vincere la medaglia d’oro agli Europei qui in Germania. Ho lacrime di gioia. Sono al settimo cielo. Non ho parole per descrivere le mie sensazioni. Il mio sogno si è avverato”.

Nadia Battocletti è piazzata al settimo posto in 15’10”90 dopo una stagione segnata da un infortunio.

Eptathlon femminile

Nafissatou Thiam ha vinto il secondo oro europeo consecutivo nell’eptathlon totalizzando 6628 punti quattro anni dopo il trionfo nell’edizione di Berlino 2018. La fuoriclasse belga ha vinto due medaglie d’oro in ciascuna delle tre più grandi manifestazioni più importanti (Olimpiadi, Mondiali ed Europei outdoor) completando una collezione straordinaria.

Solo un mese fa l’atleta di Namur ha vinto l’eptathlon dei Mondiali di Eugene con 6947 punti stabilendo la seconda migliore prestazione della sua carriera. In carriera ha fatto meglio soltanto una volta in occasione del record personale di 7013 punti realizzato a Goetzis nel 2017.

La polacca Adrianna Sulek ha vinto la medaglia d’argento con 6532 punti dopo il secondo posto ai Mondiali Indoor di Belgrado 2022. La svizzera Annik Kaelin ha vinto la medaglia di bronzo migliorando per la terza volta nel 2022 il record nazionale con 6515 punti.

L’atleta del Cantone dei Grigioni ha coronato una grande stagione nella quale ha vinto il Multistars di Grosseto con 6398 punti e si è piazzata quarta a Goetzis con 6301 punti e sesta ai Mondiali di Eugene con 6464 punti.

Thiam ha iniziato la seconda giornata con lo score di 4063 punti, solo otto in meno rispetto al punteggio accumulato dopo le prime quattro prove ai Mondiali di Eugene.

L’atleta allenata dall’ex decatleta belga Roger Lespagnard ha avuto un calo nella seconda giornata e non è andata oltre la misura di 6.08m nel salto in lungo, misura lontana dal record personale di 6.86m. Ha perso la possibilità di inseguire il record dei Campionati realizzato da Jessica Ennis a Barcellona nel 2010 con 6823 punti ma ha mantenuto un vantaggio di 99 punti sulla connazionale Noor Vidts, che ha sfiorato il personale stagionale di due centimetri con 6.31m.

L’olandese Anouk Vetter ha realizzato la misura di 6.27m ma si è ritirata dalla gara prima del lancio del giavellotto per un infortunio al tendine d’Achille.

Anouk Vetter: “Ho sentito un dolore al tendine dopo il salto in lungo e durante il riscaldamento prima del giavellotto. Questa gara arrivava troppo presto e non ho avuto tempo sufficiente per recuperare dalle fatiche dei Mondiali di Eugene”.

Thiam ha lanciato il giavellotto alla misura di 48.89m portando lo score totale di 5776 punti. Ad una gara dalla fine Thiam ha accumulato un vantaggio di 172 punti nei confronti di Kaelin, che ha messo a segno l’ottima misura di 6.73m nel salto in lungo e 46.72m nel lanciio del giavellotto.

Sulek ha mantenuto il terzo posto con 5560 punti dopo aver saltato 6.56m nel lungo e e 42.80m nel giavellotto. Vidts era quarta ad una prova dalla fine con 5497 punti dopo il lancio da 41.87m nel giavellotto.

Sulek si é imposta negli 800 metri in 2’09”49 superando Kaelin per la medaglia d’argento, mentre Thiam ha concluso la sette fatiche correndo il doppio giro di pista in 2’17”95.

Nafissatou Thiam: “Sono davvero felice perché ero davvero esausta dopo la prima giornata. Non ho pensato di battere il primato europeo. La prima giornata è stata perfetta, ma ho avuto una seconda giornata molto difficile. Ho sentito dolori in tutto il mio corpo, ma sono riuscita a dare il mio meglio. Sono felice di aver vinto le medaglie d’oro alle Olimpiadi, ai Mondiali e agli Europei in un anno. Ora sono doppia campionessa olimpica, mondiale ed europea.

Sveva Gerevini si è piazzata all’undicesimo posto con il record personale di 6028 punti, 17 in più rispetto al record personale realizzato al Multistars di Grosseto della scorsa primavera.

Salto in lungo femminile

La serba Ivana Vuleta ha vinto la seconda medaglia d’oro europea outdoor della sua carriera con il personale stagionale di 7.06m sei anni dopo il successo nell’edizione di Amsterdam quando gareggiava con il cognome da nubile Spanovic.

L’atleta originaria della Vojvodina ha conquistato il secondo titolo di questa stagione dopo l’oro ai Mondiali Indoor di Belgrado, dove saltò anche in quell’occasione 7.06m. Vuleta è la terza atleta a vincere più titoli europei in questa specialità dopo Heike Drechsler e Eloyse Lesuer. La serba vinse anche l’argento a Zurigo nel 2014.

Ivana Vuleta: “E’ stata una delle più belle gare della mia carriera. Amo saltare con la pioggia. Le condizioni climatiche non hanno rappresentato un problema. Quest’anno ho vinto due ori ai Mondiali indoor e agli Europei outdoor. Ho mancato la mia occasione ai Mondiali dove ho fatto un salto nullo molto lungo che mi avrebbe potuto regalare una medaglia. Non volevo venire qui per perdere, anche se gareggiavo in casa di Malaika”.

Nella finale europea di Monaco Vuleta ha realizzato un secondo miglior salto da 6.98m prima di tre nulli.

La tedesca Malaika Mihambo é salita ancora sul podio europeo con un salto da 7.03m al secondo tentativo dopo il bronzo di Amsterdam 2016 e l’oro di Berlino 2018. Mihambo ha realizzato un secondo miglior salto da 6.99m alla sesta prova.

La lunghista di Heidelberg ha avuto il covid al ritorno dai Mondiali di Eugene, dove ha vinto l’oro con 7.12m, ma ha saputo raggiungere il top della forma nell’occasione più importante della stagione. Mihambo ha completato la sua collezione di medaglie europee (bronzo ad Amsterdam 2016, oro a Berlino 2018 e ora argento a Monaco 2022).

Malaikka Mihambo: “Ivana ha fatto una grande gara saltando 7.06m rendendo la gara molto difficile. Ho dovuto lottare fino alla fine. Sono contenta di aver fatto una bella gara. Il pubblico è stato caloroso. Ho apprezzato molto il sosteegno della gente”.

Maryna Beck Romanchuk era in terza posizione con 6.76m, ma la britannica Jazmin Sawyers ha superato l’ucraina con un salto da 6.80m al sesto tentativo conquistando la medaglia di bronzo sei anni dopo l’argento di Amsterdam. Le tre atlete salite sul podio a Monaco sono le stesse dell’edizione di Amsterdam, quando Vuleta vinse davanti a Sawyers e Mihambo.

Saywers si è distinta in passato per le sue doti canore e ha partecipato in passato al programma musicale britannico Voice UK. Ha fatto da presentatrice ai Gala di World Athletics e di European Athletics.

Larissa Iapichino si è ben comportata classificandosi al quinto posto con un salto da 6.62m al quinto tentativo con un vento contrario di -0.9 m/s. La fiorentina ha realizzato un secondo miglior salto da 6.60m al quarto tentativo.

Finale lancio del martello maschile

Il polacco Wojchech Nowicki ha conquistato la seconda medaglia d’oro consecutiva agli Europei stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 82.00m, due centimetri in più rispetto al 81.98m che aveva permesso a Pawel Fajdek di vincere il quinto titolo mondiale della sua carriera a Eugene.

Nowicki ha realizzato tre lanci oltre gli 80 metri (80.90m, 80.91m e 80.66m). L’ungherese Bence Halasz si éaggiudicata l’argento stabilendo il record personale con 80.92m. Il norvegese Elvind Henriksen si è aggiudicato la medaglia di bronzo con 79.42m. Fajdek si è dovuto accontentare del quarto posto con 79.45m in una gara di livello pari a quello di un campionato del mondo.

Wojchech Nowicki: “E’ stata una bella serata. Sono felice di aver arricchito la mia collezione di medaglie e di aver regalato un altro oro alla Polonia. Non ho dato nulla per scontato. Ho affrontato la gara come se fosse una sessione di allenamento, senza pressioni. Questa è stata la chiave per vincere l’oro. Penso che questo mi abbia aiutato a realizzare il record del Campionati”.

Semifinali 200 metri maschili

Il britannico Zharnel Hughes ha vinto la prima semifinale dei 200 metri stabilendo il miglior tempo assoluto con 20”19. Il tedesco Joshua Hartmann si è qualificato per la finale migliorando il personale con 20”33 davanti al pubblico di casa. Il diciassettenne israeliano di origini ghanesi Blessing Afrifah si è qualificato per ripescaggio con 20”36 poche settimane dopo la straordinaria vittoria in 19”96 ai Mondiali Under 20 di Cali. Fausto Desalu è rimasto fuori dalla finale con 20”48.

Fausto Desalu: “Mi dispiace perché il lanciato era discreto, ma era il frutto di un’accelerazione non troppo veloce. Peccato. La finale era alla mia portata”.

Filippo Tortu ha vinto la terza semifinale in 20”29 sotto la pioggia davanti alla britannica Nethanell Mitchell Blake (20”34). Tortu e Mitchell Blake si sono ritrovati l’uno di fronte all’altro dopo la finale olimpica della staffetta 4×100 dell’anno scorso. Diego Pettorossi è stato eliminato con 20”75.

Filippo Tortu: “La finale era l’obiettivo e sono contento di averlo centrato, seppure soltanto leggermente. Non credo di aver fatto una bella gara. Per una medaglia servirà molto di più. Non dovrò sbagliare nulla”.

Semifinali 200 metri femminili

La campionessa europea in carica Dina Asher Smith ha vinto la seconda semifinale dei 200 metri stabilendo il miglior tempo assoluto delle qualificate con 22”53 nonostante un infortunio che l’aveva frenata nella finale dei 100 metri.

L’olandese Lieke Klaver ha raggiunto la seconda finale di questi campionati con 22”62 dopo il sesto posto sui 400 metri. La tedesca Alexandra Burghardt e l’azzurra Dalia Kaddari sono state le qualificate per ripescaggio con 23”05 e 23”06.

La campionessa mondiale indoo sui 60 metri Mujinga Kambundji si è qualificata agevolmente vincendo la terza semifinale con 22”76.

Irene Siragusa é stata eliminata con 23”46.

Semifinali 400 metri ostacoli

Ayomide Folorunso si è qualificata per la finale dei 400 metri ostacoli grazie al terzo posto nella sua semifinale in 54”98. La formidabile Femke Bol si è imposta nella semifinale dell’azzurra in 53”73 poche ore dopo il trionfo nella finale dei 400 metri in 49”44. L’’ucraina Anna Ryzhykova si è aggiudicata il secondo posto utile per la qualificazione diretta alla finale con 54”26. Folorunso ha centrato l’obiettivo della seconda finale della sua carriera sei anni dopo il quarto posto nell’edizione di Amsterdam 2016.

Rebecca Sartori è stata eliminata dopo essersi piazzata al sesto posto in 57”29 nella prima semifinale vinta dalla giovane spagnola Sara Gallego in 55”16 davanti davanti alla tedesca Carolina Krafzik (55”29).

La finlandese Vivi Lehikonen si è aggiudicata la seconda semifinale con il record nazionale di 54”50 battendo l’ucraina Viktoriya Tkachuk (54”65) e la norvegese Amalie Iuel (54”88).

Semifinali 400 metri ostacoli maschili

Il primatista mondiale e campione olimpico Karsten Warholm ha realizzato il miglior tempo nelle semifinali dei 400 metri ostacoli con 48”38 precedendo il francese Ludvy Vaillant (48”52) e il belga Julien Watrin (48”81 con il record personale).

Mario Lambrughi è stato eliminato con il sesto posto con 49”50, undicesimo miglior tempo complessivo delle tre semifinali.

L’altro azzurro José Reynaldo Bencosme ha corso lo stesso tempo di Lambrughi al millesimo di secondo classificandosi al terzo posto nella terza semifinale alle spalle del turco Yasmani Copello (49”34) e del francese Victor Coroller (49”46).

Karsten Warholm: “Ho rallentato sull’ultimo ostacolo. Ho perso qualche passo ma ho corso sotto controllo. L’atmosfera era fantastica. C’è un ostacolista tedesco in finale e questo contribuirà a riempire lo stadio e a rendere ancora più elettrizzante l’atmosfera.”

Batterie 200 metri maschili

Il campione olimpico della staffetta 4×100 Fausto Desalu si è aggiudicato la sua prima batteria con il primato stagionale con 20”46 con vento contrario di -0.6 m/s davanti allo svizzero dei Grigioni William Reais (20”66).

Il campione italiano in carica dei 200 metri Diego Pettorossi ha raggiunto la qualificazione diretta per la semifinale con il secondo posto in 20”65 alle spalle dello slovacco Jan Volko (20”48).

Batterie 800 metri femminili

Elena Bellò si è qualificata per le semifinali degli 800 metri femminili con i tempi di ripescaggio dopo il quinto posto in 2’01”80. La vicentina è andata in testa nella prima parte della gara con un passaggio rapidissimo ai 400 metri in 58”27. L’ucraina Natalia Krol ha conquistato il primo posto nella batteria delle azzurre in 2’00”89 precedendo la svizzera Lore Hoffmann (2’01”16) e la turca Ekaterina Gullyev (2’01”59).

Elena Bellò: “Non sono soddisfatta per le sensazioni che ha avuto nel finale. E’ andata come volevo fino ai 700 metri, poi non ho cambiato e questo un po’ mi preoccupa. L’idea era correre per mettere in difficoltà le mie avversarie”.

La ventunenne romana Eloisa Coiro (campionessa italiana a Rieti lo scorso Giugno) è rimasta fuori dalla semifinale per soli quattro centesimi classificandosi al quarto posto nella sua batteria in 2’04”36.

La batteria dell’azzurra è stata vinta dalla vice campionessa olimpica Keely Hodgkinson in 2’03”72 davanti alla polacca Angelika Sarna (2’04”12) e alla finlandese Sara Kuivisto (2’04”72).

Batterie 800 metri maschili

Il pluricampione italiano indoor e campione europeo under 23 Simone Barontini si è qualificato brillantemente per la semifinale degli 800 metri grazie al secondo posto nella batteria in 1’45”98 a quattro centesimi dal campione del mondo dei 1500 metri Jake Whightman ma davanti al finalista olimpico francese Gabriel Tual (1’46”08). L’anconetano allenato da Fabrizio Dubbini è arrivato a sei centesimi di secondo dal primato personale.

Simone Barontini: “Volevo fare una gara da protagonista. Quando c’è stato il cambio ho un po’ tentennato. Sapevo che me la sarei giocata nel rettilineo finale. E’ già bello essere tra i primi 16, dopo essermi qualificato per Monaco con l’ultimo tempo del ranking. Voglio sognare in grande e non mi pongo limiti”.

Catalin Tecuceanu è stato invece eliminato dopo il sesto posto in 1’47”94. All’atleta veneto di origini romene non è riuscita la rimonta che gli aveva permesso di agguantare la semifinale ai Mondiali di Eugene.

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