Molfetta ha vinto la sua scommessa organizzando una fantastica edizione dei Campionati Italiani assoluti in uno Stadio Cozzoli strapieno di pubblico per due giorni interi e, con il Presidente di Fidal Puglia Giacomo Leone, che ha espresso grande soddisfazione nell’intervista post campionati con Rai Sport e ha accennato anche al progetto di organizzare gli Europei Under 20 a Molfetta.

Getto del peso maschile

Leonardo Fabbri ha vinto il terzo titolo all’aperto con 21.80m, terza misura della sua carriera dopo il 21.99m dell’edizione degli Assoluti del 2020 di Padova e il 21.81 al meeting di Pergine Valsugana di quest’anno. Il campione fiorentino ha realizzato una serie eccellente che comprende altri due lanci da 21.63m al terzo tentativo e 21.67m alla sesta prova. Zane Weir ha realizzato lo standard di qualificazione per le Olimpiadi di Parigi con 21.69m con un secondo miglior lancio da 21.23m al terzo tentativo. Lorenzo Del Gatto si è classificato al terzo posto con 19.75m.

Leonardo Fabbri: “Mi fa piacere essere riuscito a fare tanti lanci oltre i 21 metri e mezzo in questo periodo. Fare queste misure su una pedana ruvida mi soddisfa molto. Posso valere un lancio oltre i 22 metri. Mi tengo la grande misura per l’occasione che conta di più. Mi dispiace che il 21.69 del mio amico Zane Weir sia quasi passato in secondo piano. Ora rifiniremo la preparazione a Schio dove è più fresco rispetto a Firenze e a Bologna. A Budapest vado per divertirmi. Se mi diverto sono sempre in grado di fare bene”.

200 metri maschili

La medaglia di bronzo europea Filippo Tortu ha vinto il suo primo titolo italiano sui 200 metri in un eccellente 20”14. Tortu ha ricevuto il premio dedicato alla Freccia del Sud Pietro Mennea, che era di Barletta, a pochi chilometri da Molfetta. Tortu ha sfogato tutta la gioia in un’esultanza sfrenata dopo una settimana complicata dalla sublussazione alla spalla subita nel momento di esultare per la qualificazione per i Mondiali dopo il 38”04 realizzato a Grosseto lo scorso 21 Luglio.

Tortu aveva corso più velocemente soltanto in occasione del 20”10 nella semifinale dei Mondiali di Eugene 2022 e del 20”11 al meeting di Nairobi nel 2021.

L’altro campione olimpico della staffetta 4×100 Eseosa Desalu è tornato ad esprimersi su buoni livelli in 20”52. Il neo campione europeo under 23 della staffetta 4×100 Marco Ricci si è confermato come uno dei migliori sprinter italiani del momento piazzandosi al terzo posto in 20”69.

Filippo Tortu: “Sono contento perché sono riuscito trovare una gara che sentivo di avere dentro da tempo, ma che per vari motivi non riuscivo da tirare fuori. Non ho mai esultato così in vita mia. Avevo bisogno di sfogarmi dopo aver vissuto una settimana complicata.

Oggi ho corso la mia mia miglior gara della vita, mentre nel Campionato Europeo per nazioni a Chorzow avevo disputato la mia più brutta. Sapevo di valere certi tempi ma non riuscivo a tirarli fuori. In batteria non mi sono sentito bene. Ero frastornato per il caldo. In call room sentivo di poter tirare fuori una bella gara”.

800 metri maschili

L’anconetano Simone Barontini ha vinto una gara straordinaria di 800 metri in 1’44”50 diventando il sesto italiano di sempre scavalcando Giordano Benedetti e Andrea Giocondi. Barontini batte il record dei campionati detenuto da Giuseppe D’Urso dal 1993 nell’anno in cui il siciliano vinse la medaglia d’argento ai Mondiali di Stoccarda.

Barontini si rivelò nel 2016 quando realizzò il record italiano allievi sugli 800 metri con 1’48”76 prima di vincere la medaglia di bronzo agli Europei Under 18. Nel 2018 conquistò l’ingresso in finale dei Mondiali under 20 di Tampere con il miglior crono da 27 anni per uno junior azzurro (1’47”35). Ha vinto successivamente il titolo europeo under 23 a Tallin nel 2021 e si è qualificato per la finale degli Europei di Monaco di Baviera 2022. Si allena ad Ancona con il suo storico coach Fabrizio Dubbini e ha conseguito la laurea in economia e commercio.

Eccellenti i riscontri cronometri di Catalin Tecuceanu (1’45”04 personale stagionale) e del ventenne Francesco Pernici, che ha migliorato ancora il personale con 1’45”23 diventando il terzo italiano under 23 di sempre dopo Donato Sabia (1:43.88) e Andrea Longo (1:44.40). Pernici, quarto agli ultimi Europei Under 23 di Espoo, si è lanciato subito in testa correndo da front runner ed è transitato ai 400 metri in 51”15. Barontini ha superato il giovane bresciano, che è stato preceduto nel finale da Tecuceanu.

Tre atleti italiani sono scesi sotto la barriera dell’1’45’30 nella stessa gara per la prima volta nella storia.

Simone Barontini: “Mi aspettavo questo tempo. Pensavo che Pernici avrebbe fatto una gara di testa per ottenere la qualificazione per i Mondiali. Mi allenerò nel miglior modo possibile. Arrivo ai Mondiali con grandi aspettative. La rivalità con Catalin Tecuceanu è un grande stimolo”.

200 metri femminili

Dalia Kaddari (campionessa europea under 23 a Tallin nel 2021) ha vinto il suo quarto titolo italiano sui 200 metri con 22”90 in assenza di vento dopo aver vinto agevolmente la batteria in 22”86 con vento di +1.6 m/s in decontrazione. La velocista sarda ha battuto Anna Bongiorni (23”29) e Irene Siragusa (23”58).

Il padre di Dalia Kaddardi è marocchino ma vive in Sardegna da tren’anni. Dalia ha tolto il record italiano under 18 a Vincenza Calì al debutto tra le allieve nella rassegna tricolore giovanile di Rieti. Nel 2018 si è piazzata al quarto posto agli Europei under 18 di Gyor dopo aver fatto segnare il crono più veloce in semifinale con 23”52 ventoso e ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires con 23”45 battendo la migliore prestazione italiana allieve detenuta da Chiara Gherardi con 23”62.

Nel 2021 Dalia si è laureata campionessa europea under 23 con 22”64 a Tallin diventando la terza azzurra di sempre a livello assoluto alle spalle di Libania Grenot e Manuela Levorato.Nel 2022 ha stabilito il record italiano con la staffetta 4×100 ai Mondiali di Eugene con 42”71 e ha vinto la medaglia di bronzo agli Europei di Monaco di Baviera sempre con la 4×100.

Decathlon maschile

Il portacolori della Quercia Rovereto Lorenzo Naidon, primo dopo la giornata inaugurale con 4162 punti, ha iniziato la seconda giornata con 14.19m nei 110 metri ostacoli e ha proseguito con 38.85m nel lancio del disco e soprattutto con il primato personale nel salto con l’asta migliorato di 20 centimetri con un eccellente 5.20m. Il triestino Lorenzo Modugno ha vinto il lancio del disco con 41.24m prima di migliorare a sua volta il personale nell’asta con 5.10m.

Naidon si è migliorato di 4 metri nel lancio del giavellotto con 54.54m e ha fermato il cronometro in 4’35”77 diventando il terzo italiano delle liste italiane all-time nel decathlon con 8090 punti dopo Dario Dester (8218 punti) e Beniamino Poserina (8169 punti). Il ventiquattrenne trentino diventa il quarto italiano a superare la barriera degli 8000 punti considerando anche gli 8056 punti di Paolo Casarsa.

Naidon ha migliorato cinque primati personali su dieci gare: 10”69 sui 100m, 7.45m nel salto in lungo, 49”25 sui 400 metri nella prima giornata, 5.20m nell’asta e 54.54m nel giavellotto. Prima di questo fine settimana aveva un personale di 7753 punti realizzato al Multistars di Desenzano dello scorso Aprile. Lorenzo Modugno ha migliorato il suo personale con 7613 punti. Nuovo personale anche per il terzo classificato Simon Zandarco con 7162 punti.

800 metri femminili

La romana Eloisa Coiro ha vinto gli 800 metri in 2’00”43 battendo le compagne di club dell’Esercito Gaia Sabbatini (2’00”87) e Elena Bellò (2’01”22). Eleonora Vandi si è piazzata al quarto posto in 2’02”61 davanti a Serena Troiani (2’03”47).

Bellò ha guidato al primo giro passando in 59”86 con Coiro in scia. Sabbatini ha provato a superare Coiro sul rettilineo opposto. Coiro ha piazzato l’azione decisiva all’uscita della curva involandosi verso il terzo successo nella sua carriera ai Campionati Italiani dopo le vittorie a Bressanone e a Rieti.

Coiro è diventata primatista italiana con 3’30”32 nella staffetta 4×400 agli Europei indoor a Torun 2021 e ha vinto l’argento sugli 800m agli Europei under 23 a Tallin. Quest’anno si è qualificata per la finale degli Europei indoor a Istanbul ed è scesa per la prima volta sotto i 2 minuti con 1’59”96 al meeting di Madrid. Si è laureata in Economia e Finanza all’Università Luiss di Roma. Si allena all’Acqua Acetosa a Roma con il tecnico Emilio De Bonis.

400 metri ostacoli femminili

Ayomide Folorunso ha migliorato il suo primato italiano di 12 centesimi di secondo con l’eccellente tempo di 54”22. L’ostacolista di Fidenza aveva corso in 54”34 l’anno scorso nella semifinale dei Mondiali di Eugene. Folorunso aveva già gareggiato a grandi livelli in questa stagione piazzandosi seconda al Campionato Europeo per nazioni con 54”79, terza al meeting della Diamond League di Losanna in 55”12 e prima a Banska Bystrika con 54”44.

La famiglia di Ayomide é originaria del Sud-Ovest della Nigeria. Dal 2004 Ayo, come viene chiamata nell’ambiente dell’atletica, si è stabilita a Fidenza dove è stata notata nelle gare scolastiche da Giancarlo Chittolini (già tecnico di Alessandro Lambruschini) e affidata al tecnico Maurizio Pratizzoli, che la segue da sempre. Folorunso ha contribuito al record italiano della staffetta 4×400 alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Ha vinto gli ori agli Europei Under 23 di Bydgoszcz 2017 e alle Universiadi di Napoli con 54”75. Nel 2023 è diventata la seconda italiana all-time sui 400 metri con 52”28 e ha vinto l’argento con la staffetta 4×400 agli Europei Indoor di Istanbul.

Ayomide Folorunso: “Le ultime gare mi avevano dato riscontri positivi. Mi aspettavo che potesse arrivare il record. Questa gara era una verifica in vista dei Mondiali. I risultati delle mie avversarie europee mi servono da stimolo per migliorare. Solo Femke Bol ha fatto dei tempi sui 400 metri ostacoli che io non ho mai fatto sul piano, ma a parte l’olandese me la posso giocare con le migliori atlete europee.

Ci sono ancora dei punti critici, qualcosa che potrei fare meglio, ma sono contenta perché il mio obiettivo per il 2023 era mettere a punto quei dettagli che ancora non funzionavano ad inizio stagione. Variando di poco stiamo vedendo un bel risultato Ora, se non mi battono, ogni volta che farò il personale, sarà il record italiano”.

Rebecca Sartori ha tolto due centesimi di secondo al record personale con 55”05. Eleonora Marchiando si è messa in luce piazzandosi terza con 55”35.

Salto con l’asta femminile

La primatista italiana Roberta Bruni ha vinto il quinto titolo italiano della sua carriera a livello outdoor (decimo considerando anche i successi indoor) con la misura di 4.60m superata al primo tentativo. L’astista romana ha tentato senza successo tre prove alla misura di 4.73m, un centimetro in più rispetto al suo record italiano di 4.72m stabilito al Palio della Quercia di Rovereto dello scorso 30 Agosto. Elisa Molinarolo e Giada Pozzato hanno superato 4.30m al primo tentativo chiudendo rispettivamente al secondo e al terzo posto.

Salto in alto maschile

Stefano Sottile ha vinto il secondo titolo italiano outdoor nel salto in alto superando 2.28m al terzo tentativo prima di tentare senza successo tre prove a 2.30m. Per l’atleta piemontese è la terza migliore prestazione in carriera dopo il record personale di 2.33m in occasione del suo primo titolo italiano nel 2019 a Bressanone e del 2.30m di Rieti. Marco Fassinotti si è piazzato secondo con 2.21m prima di commettere tre errori a 2.24m Da ricordare che Fassiontti aveva iniziato la carriera sotto la guida di Valeria Musso, che ora segue Sottile.

Sottile è cresciuto a Borgosesia. Dalla primavera del 2017 vive e si allena a Torino. Ha il diploma di perito meccanico e nel tempo libero si diverte come programmatore informatico.

Lancio del martello femminile

Sara Fantini mantiene l’imbattibilità ai Campionati Italiani tra rassegne invernali ed estive che dura ininterrottamente dal 2017. La medaglia di bronzo degli Europei di Monaco di Baviera ha realizzato il miglior lancio da 71.02m all’ultimo tentativo. La nipote d’arte Rachele Mori (campionessa mondiale under 20 a Cali 2022) si è piazzata seconda con 65.82m. Lucia Prinetti ha completato il podio con 59.15m.

Salto in lungo femminile

Ottavia Cestonaro ha centrato la doppietta vincendo il salto in lungo con 6.37m dopo il successo nel salto triplo nella prima giornata con 13.98m. La vicentina ha battuto la medaglia di bronzo dei Mondiali juniores Marta Amani (6.18m) e Arianna Battistella (6.13m).

Salto in lungo maschile

Fiilppo Randazzo ha vinto il settimo titolo italiano all’aperto della sua carriera con 7.88m al quarto tentativo dopo i successi nel 2015, 2017, 2018, 2019, 2020 e 2021. L’italo-egiziano Kareem Mersal (figlio d’arte del lunghista Hatem Mersal) si è piazzato secondo con 7.69m davanti ad Antonino Trio (7.52m).

400 metri maschili

Davide Re ha vinto il suo terzo titolo italiano assoluto sui 400 metri con 45”21 battendo il compagno di staffetta Lorenzo Benati, che ha battuto il record personale con 45”39. Edoardo Scotti, vincitore delle ultime tre edizioni degli Assoluti, ha migliorato il personale stagionale con 45”76 precedendo il campione italiano indoor under 23 Riccardo Meli (46”10).

400 metri femminili

Un solo centesimo di secondo ha diviso la portacolori della Bracco Atletica Alessandra Bonora dalla compagna di club Giancarla Trevisan in un emozionante testa a testa negli ultimi 50 metri. Bonora ha prevalso in 52”24 davanti a Trevisan (52”25). Anna Polinari e Virginia Troiani sono scese sotto i 53 secondi con 52”67 e 52”90.

1500 metri femminili

Sintayehu Vissa si è aggiudicata il testa a testa con Federica Del Buono sui 1500 metri femminili in 4’06”85. Del Buono, che ha fatto gara di testa fino al rettilineo conclusivo, ha tagliato il traguardo in 4’07”05. Ludovica Cavalli è finita più staccata in terza posizione con il tempo di 4’09”79.

1500 metri maschili

Mohad Abdikadar ha provato ad accendere una gara molto tattica con un attacco alla campana dell’ultimo giro, ma è stato superato da Pietro Arese, che ha lanciato il suo attacco decisivo all’ingresso del rettilineo finale aggiudicandosi il titolo italiano in 3’46”07. Ossama Meslek si è aggiudicato il secondo posto in 3’47”20 superando nel finale Abdikhadar (3’47”58).

400 metri ostacoli maschili

Mario Lambrughi ha vinto il terzo titolo italiano della sua carriera con un buon 49”54 dopo i successi nelle edizioni di Padova 2020.e di Rieti 2022. L’ostacolista lombardo tesserato da anni per l’Atletica Riccardi Milano ha giocato a basket fino a 17 anni ma andava spesso in panchina perché era il più basso della squadra. Nelle gare scolastiche si distingueva sia nelle campestri che nei salti.

Ha deciso di provare con l’atletica allenandosi su un rettilineo in assenza di una pista completa. Ha iniziato con i 110 ostacoli, seguito dal tecnico lombardo Simone Vimercati. Nel 2016 ha migliorato il personale con 49”35 a Lignano Sabbiadoro, mentre nel 2018 si è migliorato fino a 48”99 diventando il quarto italiano di sempre.

Michele Bertoldo ha avvicinato il personale con 50”08 in seconda posizione.

Eptathlon femminile

Scilla Benussi ha vinto a sorpresa il titolo italiano dell’eptathlon migliorando il personale di 5334 punti precedendo Giulia Riccardi (5314 punti) e Alice Lunardoni (5262 punti).

Giulia Riccardi ha aperto la seconda giornata con la vittoria nel salto in lungo con 6.06m. Scilla Benussi si è imposta nel lancio del giavellotto con 43.62m. Rebecca Gennari si è aggiudicata gli 800 metri in 2’17”60.

3000 siepi maschili

Il siciliano di origini tunisine Ala Zoghlami si è laureato campione italiano sui 3000 siepi maschile in 8’30”97 battendo Enrico Vecchi (8’35”62) e Yassin Bouih ((8’39”57).

3000 siepi femminili

Eleonora Curtabbi ha rispettato il suo ruolo di favorita vincendo i 3000 siepi in 9’55”28 battendo Sveva Fascetti, che ha migliorato il personale con 10’06”25, e Laura Della Montà (10’10”45”).

Getto del peso femminile

La pugliese Anna Musci ha vinto il suo primo titolo italiano assoluto nel getto del peso con un lancio da 15.74m superando Monia Cantarela (15.58) all’ultimo tentativo. Anna, sorella dell’altro lanciatore Carmelo Musci, ha liberato tutta la sua gioia quando ha visto la misura sul display. La vincitrice è originaria di Bisceglie e gareggia per l’Alteratletica Locorotondo.

Sara Verteramo ha completato il podio piazzandosi al terzo posto con 15.29m davanti a Michella Obijaku (14.84). Daisy Osakue è scesa in pedana anche nel peso piazzandosi quinta con 14.73m dopo il successo di Sabato nel lancio del disco, specialità dove detiene il record italiano.

Daisy Osakue: “La mia allenatrice mi ha detto che non bisogna lamentarsi del risultato di questi campionati. Siamo davvero felici. Due mondiali sono andati male. Speriamo che il terzo vada bene. Voglio andare a Budapest e divertirmi”.

Lancio del disco maschile

Il trentasettenne umbro Giovanni Faloci ha vinto il dodicesimo titolo italiano tra campionati invernali ed estivi con un lancio da 59.81m al quarto tentativo. Il friulano Enrico Saccomano si è piazzato al secondo posto con 56.21m precedendo di due centimetri il pugliese Carmelo Musci.

Staffetta 4×400 maschile

Il quartetto del Cus Pro Patria Milano composto da Andrea Blesio, Luca Rescalli, Andrea Panassidi e Luca Sito ha conquistato la vittoria nella staffetta 4×400 in 3’10”34 battendo la Pro Patria Atletica Cernusco per sei centesimi di secondo nella sfida tutta lombarda. L’Athletic Club 96 Alperia Bolzano si è piazzato al terzo posto con 3’11”57.

Staffetta 4×400 femminile

La Bracco Atletica ha completato la doppietta milanese vincendo la staffetta 4×400 femminile in 3’34”64 con il quartetto formato da Alessia Brunetti, Martina Canazza, Alessandra Bonora e Giancarla Trevisan. Le milanesi hanno vinto il derby con le concittadine del Cus Pro Patria Milano (3’34”89). La Fratellanza Modena ha completato il podio con 3’42”47.

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