Arriva dopo circa 15 mesi dalla sospensione avvenuta l’11 settembre 2022, pochi giorni dopo l’aver conquistato la medaglia d’argento sui 3000 siepi agli europei di Monaco di Baviera, la notizia della squalifica per quattro anni di Ahmed Abdelwahed, come da dispositivo pubblicato da Athletics Integrity Unit, a causa di una violazione della normativa antidoping accertata per la presenza/uso di Meldonium nelle sue urine.

La disposizione è stata pubblicata sul sito ufficiale di AIU nella giornata odierna e, a seguito di questa, sono stati cancellati i risultati a partire dal 19 agosto 2022, giorno della finale dei 3000 siepi agli Europei tedeschi conclusi al secondo posto, con conseguente passaggio al secondo posto quindi dell’altro azzurro Osama Zoghlami, ma i quattro anni di squalifica decorrono a partire dal 7 settembre 2022.

Al di là del comunicato ufficiale di cui sotto riportiamo il testo integrale in inglese, una vicenda abbastanza articolata di cui non si è minimamente parlato dal momento della iniziale sospensione e, in merito al quale l’atleta, dopo la prima notizia ufficiale apparsa sul sito Federale, ha subito espresso attraverso un blog di atletica la sua intenzione di appellarsi prontamente al TAS di Losanna per una revisione di quanto deciso.

Il testo della sentenza

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La sua storia agonistica

Ahmed è nato in Italia nel 1996 da genitori egiziani emigrati ed avendo sempre vissuto a Roma, ha iniziato con l’atletica, all’epoca delle medie, nella sezione giovanile del Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle, intitolata a Gaetano Simoni che fu Presidente della Fidal all’epoca delle Olimpiadi di Roma 1960.

Si è scoperto abbastanza presto portato per le specialità del mezzofondo e, in particolare, per le siepi, e inizia la sua vera attività agonistica da allievo sulla distanza di quella categoria, i 2000 metri, dove ottiene anche titoli italiani e, soprattutto, il 2 dicembre del 2013 nella capitale del Brasile, Brasilia, la medaglia d’oro alle Gymnasiadi.

Da juniores, 18 e 19 anni, non è riuscito però a dare continuità alla sua carriera sportiva e ha abbandonato anche per un certo periodo a causa di motivi personali, ma poi gradatamente ha ripreso e nel periodo da promessa, dai 20 ai 22 anni, ha ottenuto varie medaglie e titoli ai campionati nazionali, affrontati anche nelle gare al coperto sui 3000 ovviamente senza siepi.

La prima grande affermazione internazionale l’ha ottenuta il 16 luglio del 2017 agli Europei under 23 di Bydgoszcz (Polonia), dove ha conquistato un’ottima medaglia d’argento nei 3000 siepi con il tempo di 8’37″02, dietro all’altro azzurro Yohanes Chiappinelli.

Nel 2018 ha migliorato il suo personale, sempre sulle siepi, con 8’26″02 conquistando la finale ai campionati europei di Berlino, prima grande manifestazione internazionale assoluta a cui partecipa.

A fine 2020, dopo aver passato qualche anno a Camerino per motivi universitari, ha deciso di tornare ad allenarsi a Roma, al centro sportivo Castelporziano che l’aveva visto sin da ragazzino, con il suo storico allenatore Vittorio Di Saverio.

Il 2021 ha rappresentato certamente l’anno della sua grande esplosione agonistica iniziata il 19 maggio al Golden Spike Ostrava dove ha ottenuto il minimo olimpico diretto con il tempo di 8’21″54, ma soprattutto il 10 giugno, a Firenze, quando in occasione del Golden Gala Pietro Mennea, ha ulteriormente polverizzato il proprio personale portandolo a 8’12″04, quarta miglior prestazione italiana di tutti i tempi in una specialità che ha visto grandissimi campioni quali, su tutti, il grande Francesco Panetta che detiene il primato nazionale con il crono di 8’08″57 che gli fece vincere, nel 1987, i Mondiali a Roma.

Nel 2022 infine, un’altra ottima stagione culminata con il personale sui 3000 siepi di 8’10″29 il 9 giugno al Golden Gala di Roma e ovviamente la medaglia d’argento agli Europei di Monaco di Baviera.

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