La campionessa olimpica di Tokyo, Antonella Palmisano, ha ottenuto un brillante terzo posto nella sua prima 20 km dopo il bronzo dei Mondiali di Budapest, nella classica gara di Podebrady in Repubblica Ceca, con il crono di 1h27’27.

Sul tradizionale circuito dell’evento che circonda il parco Lazensky, l’azzurra è passata ai 10 km in compagnia della peruviana Kimberly Garcia Leon e dell’ecuadoriana Glenda Morejon, in 44’06, e sempre in compagnia delle due sudamericane in 52’42 al 12°, in 1h01’19 al 14°, ma poi Leon ha operato un allungo passando al 16° km in 1h09’56 con due secondi rispetto alle avversarie e, successivamente, ha incrementato tale vantaggio transitando ai 18 km in netto vantaggio con il tempo di 1h18’29 rispetto all’1h18’42 dell’italiana che a sua volta aveva leggermente distanziato Morejon terza in 1h18’45.

Negli ultimi due km le posizioni sono però cambiate con Leon che ha vinto in 1h27’08 di record della gara, ma con Morejon che è riuscita a recuperare, staccando leggermente l’azzurra e chiudendo in seconda piazza con 1h27’21.

A circa due mesi dagli Europei di Roma la cui 20 km di marcia si terrà venerdì 7 giugno, e a meno di quattro dalle Olimpiadi di Parigi nella quale si prospetta per Antonella un doppio impegno tra la sua gara individuale dell’1 agosto e l’inedita staffetta mista del 7 successivo, la marciatrice pugliese ha dunque dimostrato un’ottima condizione che potrà ancor più incrementare nel corso dei campionati del mondo a squadre, che si disputeranno ad Antalaya in Turchia il 20 e 21 aprile.

Tra le altre italiane buon settimo posto della primatista italiana della 20 km, Eleonora Giorgi, con 1h28’47 e la soddisfazione di aver realizzato il minimo per le Olimpiadi, mentre tra le prime dieci anche Valentina Trapletti, decima con il tempo di 1h30’05, poi  Giada Traina con 1h39’05, Sofia Fiorini al personale di 1h39’14, Lidia Barcella con 1h40’32 e ritirata Sara Vitiello.

Le dichiarazioni di Palmisano: “Non mi sentivo così sicura in partenza, l’influenza della settimana scorsa mi aveva tolto qualche certezza e costretto ad allenamenti su ritmi lenti. Ma Lorenzo (il coach e marito Dessi, ndr) era convinto che nonostante tutto potessi valere un tempo del genere, mai fatto ad aprile ma soltanto ad agosto. Difficilmente ho gareggiato in tre 20 km in stagione, come invece sarà quest’anno visto che ci sono Europei e Olimpiadi: stiamo uscendo un po’ dagli schemi e oggi è la conferma che il lavoro sta andando bene. Sono contenta.

Ora dobbiamo continuare a crescere piano piano e trovare quella brillantezza che mi è un po’ mancata negli ultimi chilometri, ma anche prima, quando ho provato a cambiare passo all’undicesimo”.

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La gara maschile

Nella prova riservata agli uomini lo svedese quattro volte medagliato mondiale, Perseus Karlstrom, dopo un inizio prudente in cui aveva accumulato un po’ di ritardo, cambia improvvisamente ritmo al nono km e si mette in davanti a tutti per non venire mai più superato da nessuno sino alla vittoria finale in 1h18’22 mentre al secondo posto si piazza il canadese Evan Dunfee in 1h18’41, e al terzo il brasiliano Caio Bonfim in 1h18’50.

Il vincitore di Podebrady 2023, l’azzurro Francesco Fortunato, in luce e sempre nelle posizioni da podio per oltre metà gara, dal quattordicesimo chilometro entra un po’ in crisi e chiude quinto in 1h20’32 con l’altro azzurro Andrea Cosi sesto in 1h20’56 di personale.

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