La tredicesima edizione del Meeting Internazionale di Savona, organizzato come sempre nel migliore dei modi dal suo ideatore Marco Mura, ha vissuto ieri di momenti esaltanti come d’altra parte era nell’aria alla vigilia, in considerazione della presenza di tre dei quattro atleti medagliati agli scorsi mondiali indoor di Glasgow a marzo, con il quarto rappresentato da Lorenzo Simonelli che sarebbe dovuto anche lui esserci, ma è stato fermato da un piccolo problema muscolare patito nel corso della trasferta azzurra alle Bahamas per le World Relays.

Alla fine del magico pomeriggio ligure, peraltro non assistito da un cielo limpido ma totalmente scuro con pioggia a tratti, ci sono stati tre fantastici record italiani a cominciare in ordine temporale da quelli di Zaynab Dosso, capace prima di chiudere i 100 metri della batteria in 11″12 per migliorarsi ancora in finale di ben 10 centesimi sino al suo secondo primato di giornata di 11″02, poi quello storico di Leonardo Fabbri nel getto del peso con 22,95 per cancellare il 22,91 di Andrei del 1987 che sembrava irraggiungibile, e infine la perla del fenomeno, il 19enne Mattia Furlani, che ha stabilito il primato mondiale under 20 con 8,36 nel lungo, facendo solo due salti per non disperdere troppe energie in vista della trasferta statunitense di domani.

Le parole di Zaynab: “Molto felice, ne ero consapevole. Dopo la stagione indoor fremevo dalla voglia di esprimermi nei 100 e al debutto c’erano molte cose da mettere a posto, ma devo dire brava a me stessa perché non era facile né scontato correre così in queste condizioni. Nella scorsa stagione mi ero infortunata in riscaldamento a Savona, per me un brutto ricordo, ma sono voluta ritornare per creare nuovi ricordi ed è andata bene. Punto molto agli Europei con tanta consapevolezza, ma non solo, nell’anno delle Olimpiadi. Il record di Fabbri? Un risultato tira l’altro, è questa la cosa bella dell’atletica italiana, stiamo crescendo come movimento”.

Le dichiarazioni di Leo: “Ci siamo abbracciati con Zaynab ed è stato bellissimo. Finalmente mi sono preso questo record sono veramente contento, ho visto piangere il mio allenatore Paolo Dal Soglio e ho pianto anch’io. Una roba pazzesca! Per me Alessandro Andrei significa tutto, se sono qui è grazie a lui. Ho sempre avuto la sua ombra crescendo, mi mancava solo questo record e ce l’ho fatta. Sono felicissimo perché il livello si è alzato tantissimo e non era facile. Ho fatto tre gare l’anno scorso sopra i 22 metri e ora inizio a lanciare con facilità oltre i 22 e mezzo quindi sta andando veramente bene. Mi sono piaciuto molto perché ancora non sto benissimo, la parte superiore è sempre molto veloce e oggi ho dovuto un po’ aspettare i lanci. Sono tanto fiducioso, per ora va benissimo così”.

Le parole di Mattia: “Finalmente! Cercavo questo risultato da parecchio tempo e vuol dire tanto, significa che stiamo lavorando bene e sulla strada giusta, alle porte di due eventi molto importanti come gli Europei di Roma e le Olimpiadi di Parigi. Era quello che mi aspettavo, lo avevo già fatto indoor, c’è ancora tanto margine visto che siamo all’inizio della stagione. Ho fatto due salti oggi anche perché sabato sarò in pedana ad Atlanta, negli Stati Uniti.

Oggi è stata una gara spettacolare, tutto perfetto con il vento giusto, peccato solo per un po’ di pioggia ma va benissimo così. La pressione c’è sempre, quando si è in crescita, ma bisogna gestirla. Entro in campo con determinazione, pensando a tutti i lavori che svolto, e sicuro delle mie potenzialità. Ci potranno essere anche giorni brutti, come quelli che sono già successi, ma si deve andare avanti un passo alla volta. Gli Europei in casa? Tanta roba, mi fa un po’ strano, ma sarà divertente. Devo solo restare concentrato e tranquillo, continuando a lavorare”.

L’atletica italiana può dunque continuare a sorridere anche perché, sempre nella gara del lungo, un altro giovanissimo talento sta sempre più emergendo, Daniele Inzoli capace di saltare 7,90 a quindici anni.

Tutti i risultati

Sport OK Junior