Il record del mondo di Jessica Hull sui 2000 metri femminili (5’19”7), le quattro migliori prestazioni mondiali dell’anno di Quincy Hall nei 400 metri maschili (43”80), di Djamel Sedjati negli 800 metri (1’41”46), di Jakob Ingebrigtsen nei 1500 metri (3’26”7 record europeo) e di Leyanis Perez Hernandez nel salto triplo femminile (14.96m) e i due record della Diamond League di Sedjati sugli 800m e di Hall sui 2000 metri hanno illuminato la grande notte del meeting Herculis di Montecarlo nella cornice festosa dello Stade Louis II.

2000 metri femminili:

L’australiana Jessica Hull ha battuto di 1 secondo e 86 centesimi di secondo il record mondiale dei 2000 metri femminili detenuto da Francine Nyonsaba (5’21”56 nel 2021 a Zagabria) fermando il cronometro in 5’19”70. Hull arrivava dallo straordinario primato dell’Oceania e la quinta migliore prestazione mondiale di sempre di 3’50”83 sui 1500 metri nella gara del record del mondo di Faith Kipyegon a Parigi.

Melissa Courtney Bryant ha migliorato il record britannico con 5’26”08 precedendo la keniana Edinah Jebitok, che ha migliorato il record nazionale con 5’26”09. La statunitense Cory Ann McGee ha battuto il primato nord americano con 5’28”78.

Quando la seconda pacemaker Heather Maclean ha concluso il suo compito dopo il passaggio ai 1000 metri in 2’39”88, Hull è rimasta da sola contro il cronometro.

Il Principe Alberto di Monaco, seduto in tribuna d’onore, ha potuto festeggiare l’ottavo record del mondo nella storia del meeting Herculis dopo quelli di Yelena Isinbayeva nell’asta nel 2008 (5.04m), di Genzebe Dibaba nei 1500m (3’50”07) nel 2015, di Beatrice Chepkoech nei 3000 siepi (8’44”32) nel 2018, di Sifan Hassan nel miglio nel 2019 (4’12”33), di Joshua Cheptegei sui 5000m (12’35”36) nel 2022 e di Faith Kipyegon nel miglio (4’07”64) nel 2023.

Jessica Hull: “Ho sentito la fatica della gara di Parigi nelle gambe tutta la settimana. L’obiettivo era semplicemente correre forte, anche se le mie gambe erano pesanti. Ho corso ad un ritmo diverso e ad un livello di fatica che non avevo mai raggiunto. E’ stato incredibile quando ero da sola nell’ultimo giro. Tutto il pubblico mi ha applaudito. Corro queste gare da tanto tempo, ma non sono mai stata in una competizione dove cercavo di battere il record del mondo. E’ incredibile. Quando ero da sola nell’ultimo giro ho sentito il tito dle pubblico. Ci sono delle atlete che sono in grado di correre in 5’19”, ma ora ho il mio posto nella storia”.

1500 metri maschili:

Jakob Ingebrigtsen ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno e il primato europeo sui 1500 metri maschili con lo straordinario tempo di 3’26”74, quarto miglior tempo mondiale di sempre a soli 74 centesimi di secondo dal record del mondo del marocchino Hicham El Guerrouj stabilito a Roma nel 1998. Ingegrigtsen aveva corso il precedente record continentale di 3’27”14. Lo scandinavo è transitato in 1’51”2 agli 800 metri e ai 1200 metri in 2’46”37.

Ingebrigtsen è stato festeggiato dai numerosi spettatori norvegesi arrivati dal paese scandinavo.

Il keniano Timothy Cherouyot si è piazzato al secondo posto con 3’28”71 sulla pista dove ha vinto quattro volte. Brian Komen è sceso per la prima volta sotto i 3’30” con 3’28”80 (suo primo tempo in carriera al di sotto dei 3’32”) Lo statunitense Yared Nuguse è sceso sotto i 3’30” con 3’29”13 precedendo il britannico Neil Gourley (3’30”65), il norvegese Narve Gilje Nordas (3’31”06) e l’australiano Oliver Hoare (3’31”07).

Jakob Ingebrigtsen: “Ho sensazioni straordinarie. E’ davvero fantastico come noi atleti riusciamo a crescere di livello e riusciamo a correre in quasi tutte le gare alle quali partecipiamo. Mi piace davvero correre a Montecarlo, specialmente quando sono presenti tanti fans norvegesi. Questo mi ha aiutato molto. Continuerò a fare sempre quello che sto facendo. Continuo a svilupparmi fisicamente e credo sempre nel mio lavoro in allenamento. Vedo che sto migliorando il mio livello ogni anno”.

800 metri maschili:

L’algerino Djamel Sedjati ha vinto la sua terza gara stagionale di Diamond League stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno e il record della Diamond League e il primato nazionale di 1’41”46 appena cinque giorni dopo la vittoria a Parigi in 1’41”56. Sedjati è il terzo posto nelle liste mondiali all-time dietro a David Rudisha e a Wilson Kipketer.

Sedjati ha migliorato il record del meeting stabilito dal botswano Nijel Amos con 1’41”89 nell’edizione del 2019. Il precedente primato della Diamond League era detenuto dal 2012 da David Rudisha.

Djamel Sedjati: “Desidero ringraziare tutti, specialmente la mia famiglia e il mio allenatore. E’ la quarta volta che stabilisco la migliore prestazione mondiale dell’anno e ho stabilito il record algerino. Ho lavorato molto per questo obiettivo. Ora sto pensando al record del mondo di David Rudisha. Spero di batterlo alle Olimpiadi di Parigi. Ho due settimane per prepararmi al meglio per questo appuntamento. Mi concentrerò sul lavoro necessario per raggiungere questo obiettivo. Continuerò la preparazione nello stesso modo. Penso che il lavoro che ho fatto pagherà. Questa è la mia mentalità.”

I primi dieci hanno corso in meno di 1’44”. Lo spagnolo Mohamed Attaoui si è piazzato secondo migliorando il record spagnolo con 1’42”04. Il francese Gabriel Tual ha confermato il suo eccellente momento di forma correndo in 1’42”10 dopo aver migliorato il record nazionale correndo in 1’41”61 a Parigi Domenica scorsa. Il keniano Aaron Chemwinga Kemei ha avvicinato il record personale di cinque centesimi di secondo con 1’42”13 piazzandosi al quarto posto. Il bronzo mondialie di Budapest Ben Pattison ha demolito il record personale con 1’42”27 precedendo il campione del mondo Marco Arop (1’42”93). Lo svedese Andreas Kramer ha migliorato ancora il suo record svedese con 1’43”13 davanti al belga Eliot Crestan (1’43”19).

L’azzurro Catalin Tecuceanu ha corso in 1’43”75 arrivando ad un passo dal leggendario record italiano di Marcello Fiasconaro realizzato a Milano con 1’43”7 nel 1973. Tecuceanu è sceso per la prima volta in carriera al di sotto della barriera dell’1’44 diventando il terzo italiano di sempre ad un solo centesimo dall’1’43”74 di Andrea Longo nel 2000 a Rieti.

L’allievo di coach Gianni Ghidini ha avuto una partenza sparata portandosi subito nella scia del pacemaker francese Ludovic Le Mueur, transitato ai 400 metri in 49”14. Il primatista italiano indoor e bronzo europeo di Roma 2024 ha finito per pagare lo sforzo nel secondo giro e ha dovuto stringere i denti negli ultimi 300 metri ma è riuscito a migliorarsi di 26 centesimi rispetto al precedente record personale di 1’44”01 realizzato al Grifone Meeting di Asti.

Catalin Tecuceanu: “Ora sono vicino al record di Fiasconaro. Ho impostato una gara molto aggressiva partendo molto forte e passando intorno ai 49 secondi e mezzo. C’è un livello davvero assurdo. Sedjati può fare il record del mondo. Io torno a casa a testa altissima perché sono contento di come sta andando questa stagione”.

400 metri ostacoli maschili:

Erano in gara i primi tre delle liste mondiali di sempre e la gara di Montecarlo ha tenuto fede alle attese. Il vincitore dei Trials olimpici statunitensi Raj Benjamin ha vinto la sua prima gara della stagione in Europa con 46”67 dopo aver centrato la qualificazione per le Olimpiadi stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 46”46 ai Campionati nazionali di Eugene. Karsten Warholm, vincitore di tre edizioni del meeting di Montecarlo e primatista del meeting con il 46”51 realizzato nel 2023, si è piazzato secondo con 46”73 sfiorando di tre centesimi il personale stagionale realizzato a Oslo. Alison Dos Santos ha tagliato il traguardo al terzo posto in 47”18. Il vincitore dei Trials giamaicani Malik James King è sceso sotto i 48 secondi con 47”73.

Raj Benjamin: “Non ho corso la gara che volevo eseguire ma era importante vedere che cosa ero in grado di fare contro i migliori. Non ho corso il rettilineo finale molto forte Ora ho bisogno di tornare a casa e preparare al meglio il resto della stagione. Il livello delle Olimpiadi di Parigi sarà pazzesco. Devo vincere l’oro. Credo di potercela fare.

100 metri femminili:

La campionessa mondiale dei 60 metri Julien Alfred ha vinto la prima gara della sua carriera in Diamond League in 10”85 con vento contrario di -1.0 m/s nella gara che ha concluso il meeting di Montecarlo. La statunitense Tamari Davis, quarta ai Trials olimpici statunitensi, si è piazzata seconda in 10”99 battendo con lo stesso tempo al photo-finish la britannica Dina Asher Smith. La lussemburghese Patrizia Van Der Weken h confermato il suo eccellente livello piazzandosi al quarto posto in 11”02 dopo la prima vittoria della sua carriera in Diamond League a Parigi in 11”02.

Julien Alfred: “Ero ben preparata e concentrata su me stessa. Mi sono sentita bene durante la gara ma ho sentito dolori alle gambe dopo il duro lavoro svolto in allenamento. Non posso lamentarmi perché ho portato a casa la mia prima vittoria in Diamond League. Mi sento sempre meglio gara dopo gara. Ho corso più rilassata del solito. Sono fiduciosa. So che tutto ciò che devo fare è fidarmi del mio allenatore. Amo davvero molto il pubblico di Montecarlo e la presentazione della gara con le luci”.

200 metri maschili:

Il bronzo mondiale di Budapest Letsile Tebogo ha vinto la prima gara di Diamond League della stagione sui 200 metri in 19”87 rallentando negli ultimi metri pochi giorni dopo il 9”99 sui 100 metri a Szekesfehrvar. Tebogo aveva vinto in carriera una gara del circuito a Losanna nel 2023. Il giovane botswano ha dedicato la vittoria alla madre scomparsa la scorsa primavera.

Alexander Ogando, vincitore a Parigi in 19”98, si è piazzato secondo in 20”02 davanti all’ugandese Tarsis Orogot (20”32). Il vice campione europeo Filippo Tortu si è migliorato rispetto alla gara di Parigi piazzandosi al quinto posto in 20”43 davanti al tedesco Joshua Hartmann (20”54) e al francese Ryan Zeze (20”56).

Letsile Tebogo: “Dedico la vittoria a mia madre. Tutto quello che sto facendo è per lei e non per me. Il pubblico è stato straordinario. Ora è importante arrivare alle Olimpiadi in perfetta salute. La gara è stata perfetta. Credo di essere nella forma giusta. Sono contento che stiano per arrivare le Olimpiadi”.

110 metri ostacoli maschili

Il tre volte campione del mondo Grant Holloway ha vinto per la seconda volta in questa stagione di Diamond League in 13”01 con vento contrario di -0.7 m/s battendo uno straordinario Lorenzo Simonelli, che ha sfiorato di tre centesimi il suo record italiano con 13”08. In carriera l’ostacolista romano ha corso più velocemente soltanto in occasione della vittoria agli Europei di Roma con 13”05. Holloway ha vinto per la seconda volta a Montecarlo dopo il successo del 2022 in 12”99. Cordell Tinch si è piazzato al terzo posto in 13”10 davanti a Trey Cunningham (13”13). Sasha Zhoya si è classificato al quinto posto in 13”25 cinque giorni dopo il primo successo in carriera in Diamond League a Parigi.

Grant Holloway: “E’ sempre difficile vincere le gare dopo un lungo viaggio. Sono arrivato a Monaco dagli Stati Uniti solo due giorni fa. E’ fantastico gareggiare contro i migliori talenti del mondo. Mi è piaciuta la ritmica tra gli ostacoli nella gara di stasera. Ho bisogno di spingere ancora di più per scendere sotto i 13 secondi. Ero stanco dopo i Trials. Mi hanno tolto molte energie”.

Lorenzo Simonelli: “Holloway non era così distante da me. Ora bisogna andare a prenderlo a Parigi. Domenica scorsa ero stanco. Ero carico di lavoro nelle gambe. In questi giorni invece ho riposato e ho risposto così. Alle Olimpiadi darò il massimo. Potete starne sicuri”.

Salto con l’asta femminile:

La campionessa mondiale Nina Kennedy ha migliorato il primato personale stagionale a 4.88m al primo tentativo aggiudicandosi la gara per un numero minore di errori nei confronti della svizzera Angelica Moser, che ha migliorato due volte il record nazionale con 4.83m e 4.88m. Moser, campionessa europea a Roma, ha compiuto il passo in avanti nella sua carriera da quando ha iniziato ad allenarsi con il tecnico Adrian Rothenbuhler, che in passato aveva seguito anche la sprinter Mujinga Kambundji. Molly Caudery si è piazzata al terzo posto con un salto da 4.83m realizzato al primo tentativo. Kennedy, Moser e Caudery hanno tentato senza successo tre prove a 4.93m.

La canadese Alysha Newman ha migliorato il record stagionale con 4.76m al primo tentativo.La campionessa olimpica Katie Moon si è piazzata al quinto posto con 4.66m La primatista italiana Roberta Bruni ha superato 4.36m, 4.46m, 4.56m e 4.66m sempre al primo tentativo prima di commettere tre errori alla quota del record italiano a 4.76m.

Nina Kennedy: “Ho avuto un ottimo salto a 4.88m. E’ stato molto importante farlo al primo tentativo. I risultati delle altre ragazze dimostrano che sono tutte in grandi condizioni di forma. Nell’anno olimpico tutti dimostrano il loro miglior livello e questo rende speciale questa stagione. Angelica Moser ha migliorato il record nazionale di 10 centimetri ed è un salto di qualità enorme”.

400 metri maschili:

Il bronzo mondiale di Budapest 2023 e fresco vincitore dei Trials statunitensi Quincy Hall ha vinto i 400 metri maschili in uno straordinario 43”80, miglior prestazione mondiale dell’anno e tredicesimo crono mondiale di sempre. Il connazionale Vernon Norwood si è piazzato secondo con il personale stagionale in 44”34 davanti al giovane sudafricano Lythe Pillay (44”58) e ai botswani Collen Kebinatshipi (44”67) e Bayapo Ndori (44”71). Il primatista italiano e finalista europeo Luca Sito ha esordito in Diamond League con un eccellente 45”26, quarto miglior tempo della sua carriera.

Quicy Hall: “Non c’era molta differenza tra la gara di oggi e quelle che ho corso in questa stagione. Sapevo di poter correre forte. Dopo i Trials sapevo che dovevo fare un’ulteriore salto di qualità. Ho ancora molti margini di miglioramento.

Salto triplo femminile:

Thea Lafond ha aperto la gara del salto triplo stabilendo il personale stagionale con 14.76m al primo tentativo. La cubana Leyanis Perez Hernandez è passata al comando con un salto da 14.95m al terzo tentativo prima di avvicinarsi al muro dei 15 metri con 14.96m (vento +1.7 m/s) alla quinta prova. Lafond si è migliorata con 14.87m. La campionessa europea di Monaco di Baviera 2022 Maryna Beck Romanchuk ha esordito in questa stagione dopo un infortunio piazzandosi al terzo posto con 14.81m (+2.0 m/s).

Leyanis Perez Hernandez: “La competizione è stata fantastica. Era la mia seconda volta al meeting di Montecarlo. Non sono soddisfatta del risultato ma ho realizzato il personale stagionale e posso fare ancora meglio. L’obiettivo è dare il meglio alle Olimpiadi e vincere una medaglia”.

Salto in alto maschile:

Il campione del mondo indoor di Glasgow Hamish Kerr ha vinto il salto in alto maschile eguagliando il record personale con 2.33m al terzo tentativo. Kerr ha commesso successivamente un errore ai 2.38m della migliore prestazione mondale dell’anno. Lo statunitense Shelby McEwen si è piazzato al secondo posto con 2.31m. Il tre volte campione italiano Stefano Sottile si è piazzato al terzo posto con 2.28m ottenendo il suo miglior piazzamento in un meeting della Diamond League.

Sottile ha superato 2.16m e 2.21 alla prima prova , 2.25m alla terza e 2.28m alla seconda e ha commesso tre errori a 2.31m. Il coreano Sanghyeok Woo ha chiuso al terzo posto a pari merito con Sottile. Woo ha commesso tre errori a 2.31m. L’allievo di Valeria Musso aveva saltato di recente 2.30m ai Campionati Italiani di La Spezia. Ju’Vaughn Harrison non è andato oltre il sesto posto con 2.21m.

Hamish Kerr: “E’ stata una gara molto lunga ma sapevo di avere nelle mie gambe dei buoni salti. Sapevo che dovevo concentrami sul risparmiare le energie per le misure di superiori. Il salto da 2.28m mi ha dato la sveglia. Ho sentito l’entusiasmo del pubblico, che ha iniziato a sostenermi battendo le mani”.

400 metri femminili:

Rhasidat Adeleke si è aggiudicata la prima vittoria in carriera in Diamond League sui 400 metri in 49”17, ad un decimo dal tempo che le ha permesso di vincere la medaglia d’argento agli Europei di Roma. La medaglia di bronzo europea Lieke Klaver si è piazzata al secondo posto migliorando il record personale con 49”46. La vincitrice dei Trials statunitensi Kendall Ellis si è piazzata terza con 50”39.

Rhasidat Adeleke: “Ho avuto ottime sensazioni perché ho controllato bene la gara. Sono felice del modo in cui ho iniziato e finito la gara. Ogni gara mi sta dando molta fiducia. Sono fiduciosa. Tutto può succedere a Parigi”.

5000 metri femminili:

La keniana Margaret Akidor ha vinto la prima gara in carriera in Diamond League stabilendo il record personale sui 5000 metri femminili in 14’39”49 davanti all’etiope Likina Amebaw (14’40”44), alla giapponese Nozomi Tanaka (14’40”86), all’etiope Fantaye Belayneh (14’40”89) e alla campionessa europea dei 5000 e dei 10000 metri Nadia Battocletti (14’41”06).

Margaret Akidor: “Non mi aspettavo di vincere perché è la mia prima volta a Montecarlo. Sono davvero orgogliosa perché è la mia prima vittoria in Diamond League. Dopo i 3000 metri la pacemaker ha rallentato ma ho deciso di spingere perché sapevo di essere in grandi condizioni”.

Lancio del giavellotto femminile:

Haruka Kitaguchi ha migliorato il personale stagionale di 35m al primo tentativo con 64.63m, ma è stata superata dall’aaustraliana Mackenzie Little, che ha lanciato l’attrezzo alla misura di 64.74m alla prima prova. Little è rimasta in testa fino al sesto tentativo quando Kitaguchi ha realizzato la misura vincente di 65.21m confermandosi come la “regina” dell’ultima prova come aveva fatto in occasione dei Mondiali di Budapest a dimostrazione della sua competitività nei momenti più importanti. La lettone Aneta Sietina si è piazzata terza con 59.38m davanti alla campionessa europea Victoria Hudson (59.35m).

Haruka Kitaguchi: “Ero fiduciosa perché avevo lanciato bene in allenamento. Sono felice di aver realizzato il personale stagionale già al primo lancio. Le condizioni del vento erano favorevoli. Il lancio da 65 metri mi ha dato fiducia”.

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