Sifan Hassan-Mo Farah (foto world athletics)
Sifan Hassan-Mo Farah (foto world athletics)

Mo Farah cancella il record dell’ora di Gebre

Il pluricampione olimpico e mondiale Mo Farah ha strappato il primato del mondo dell’ora in pista a Haile Gebrselassie percorrendo la distanza di 21.330 sulla pista dello Stadio Re Baldovino di Bruxelles in un’edizione insolita del Memorial Ivo Van Damme, purtroppo privo di spettatori a causa delle restrizioni anti-covid.

Il fuoriclasse britannico ha vinto un bel testa a testa con l’amico e compagno di allenamenti Bashir Abdi. Il belga di origini somale è sceso a sua volta al di sotto del primato di Gebrselassie percorrendo 21.322 km.

Farah entra nella lista molto prestigiosa di atleti che hanno battuto il primato mondiale dell’ora di corsa. Tra le leggende del passato in grado di realizzare quest’impresa vanno ricordati Paavo Nurmi, Emil Zatopek, Ron Clarke, Gaston Roelants, Jos Hermens e Haile Gebrselassie.

Abdi ha tolto il primato del mondo dei 20000 metri al passaggio intermedio con 56’20”02 quando si trovava in testa prima della volata di Farah.

Mo Farah: “Sono davvero eccitato di essere tornato a gareggiare in pista. Quando gli organizzatori mi hanno chiesto di tentare il primato del mondo dell’ora, ero davvero felice e motivato dopo che molti meeting erano stati cancellati. Il primo meeting in pista dopo tanto tempo mi ha dato la spinta.

Sapevo di essere in forma dopo il duro lavoro svolto nelle ultime sei settimane insieme a Bashir. L’obiettivo era inseguire il primato del mondo insieme a Bashir. Ad un certo punto ho avuto la sensazione di far fatica a dieci giri dalla fine.

Ho continuato a credere nella mia velocità. Sapevo di avere buone chance di battere il primato. Non è mai facile battere un primato e posso assicurarvi che è stata dura. Amo correre davanti al pubblico ma conosciamo tutti la situazione in cui viviamo. Siamo fortunati ad avere la possibilità di correre”.

Hassan batte il primato del mondo dell’ora

La due volte campionessa mondiale di 1500 e dei 10000 metri Sifan Hassan ha battuto il primato del mondo dell’ora di corsa percorrendo la distanza di 18.930 km. Il precedente primato del mondo era detenuto dall’etiope Dire Tune, che percorse 18.517 km al meeting di Ostrava nel 2007.

Dal punto di vista statistico è caduto il primato europeo detenuto dall’italiana Silvana Cruciata, che percorse 18.084 km nel lontano 1981 a Roma.

Hassan ha preceduto l’israeliana Lonah Chemtai Salpeter, che è scesa a sua volta sotto il precedente record di Dire Tune con 18.751 km. Il terzo posto è andato alla keniana Eva Cherono in 18.341.

La primatista mondiale di maratona Brigit Kosgei ha tagliato il traguardo in seconda posizione ma è stata successivamente squalificata per aver toccato il cordolo.

Sifan Hassan: “Non mi sono sentita bene prima della gara. Dopo trenta minuti ho avuto buone sensazioni. Negli ultimi 20 minuti ho guadagnato la fiducia. A due minuti dalla fine ho incominciato a divertirmi. Ho dato tutto quello che avevo.

Sono felice del record del mondo. Non è stato facile. Una media di quasi 19 km all’ora è difficile se bisogna tenere il ritmo per un’ora. Voglio ringraziare la pacemaker per l’ottimo lavoro.

A Montecarlo non ero pronta. Con alcune settimane di lavoro in altura mi sono sentita più forte, ma questo risultato è una sorpresa. Correrò ad Ostrava la prossima settimana”.

Duplantis batte il record del Memorial Van Damme con 6.00

Il primatista mondiale Armand “Mondo” Duplantis ha vinto la quarta gara consecutiva di Diamond League superando ancora 6.00m dopo aver valicato tutte le misure a 5.50m, 5.70m, 5.80m sempre alla prima prova.

Lo svedese ha migliorato il primato del meeting detenuto con 5.95m da Sergey Bubka e da Jeff Hartwig. Lo svedese è il primo astista della storia a superare i 6 metri al Memorial Van Damme.

Per Duplantis è la quarta gara consecutiva oltre i 6 metri dopo Montecarlo (6.00m), Stoccolma (6.01m) e Losanna (6.07m). Mondo ha successivamente tentato tre prove alla misura del primato del mondo all’aperto di Sergey Bubka a 6.15m.

Solo il primo tentativo è stato convincente, ma probabilmente lo svedese della Lousiana ha sentito la fatica dopo la straordinaria gara di Losanna. Duplantis gareggerà il 13 Settembre a Berlino e il 17 Settembre al Golden Gala di Roma.

Il belga Ben Broeders si è classificato secondo con 5.70m prima di tentare tre prove a 5.80m (record nazionale).

Armand Duplantis: “Mi sono divertito. Bruxelles è nella storia dell’atletica. E’ sempre bello saltare qui. E’ un peccato che non ci fossero gli spettatori. Dopo Losanna mi sentivo in forma per saltare molto in alto.

Forse il mio fisico non ha recuperato al 100%. La mia prossima gara sarà a Berlino dove ho vinto il titolo europeo saltando oltre i 6 metri per la prima volta nella mia carriera. E’ una città speciale per me.

Sento che Berlino è il posto perfetto per battere il record del mondo. L’unica cosa che mi manca è la freschezza. Non si può battere il primato del mondo tutti i giorni”.

Claudio Stecchi ha migliorato il personale stagionale all’aperto con 5.60m classificandosi al quarto posto.

Ho compiuto un passettino in avanti, ma ho buttato via due salti a 5.70m. Il terzo era migliore. Peccato che non abbia saltato così già al primo. La pedana era molto vecchia, e bisognava adattarsi, ma non può essere una scusante”.

Kipyegon sotto i 2’30” sui 1000 metri ma resiste il primato di Masterkova

La campionessa olimpica di Rio de Janeiro 2016 Faith Kipyegon è scesa ancora sotto i 2’30” con 2’29”92 stabilendo il quinto miglior tempo di sempre ma non è riuscita nell’impresa di battere il record del mondo di Svetlana Masterkova, stabilito sulla pista dello Stadio Re Baldovino nel 1996 con 2’28”98.

Kipyegon è andata più forte lo scorso 14 Agosto a Montecarlo correndo in 2’29”15 (seconda migliore prestazione mondiale all-time).

Non sono assolutamente delusa per il fatto di non essere riuscita a battere il record del mondo. Ho dato del mio meglio. Le luci mi hanno aiutato a tenere alto il ritmo, ma era troppo veloce per me.

Sono fiduciosa di poter battere il record un giorno. Ho dato il 99% e non posso lamentarmi. Non ho altri obiettivi per questa stagione ma dovrei gareggiare a Ostrava”.

La spagnola Ester Guerrero si è classificata seconda con 2’35”64. Brava anche la figlia d’arte pesarese Eleonora Vandi, quinta in 2’38”48 nella sua prima gara sulla distanza dal 2012 quando era cadetta.

Eleonora Vandi: “Con il senno di poi avrei potuto azzardare un ritmo più forte. Con le mie gambe lunghe sul finale faccio sempre un po’ fatica a cambiare ritmo, ma non correvo questa distanza da secoli. E’ tutta esperienza. Ho avuto ottime sensazioni e penso di poter far bene negli 800 metri a fine stagione”.

Ingebrigtsen domina i 1500 metri correndo in solitario

Il campione e primatista europeo Jakob Ingebrigtsen ha dominato i 1500 metri in 3’30”69 in una gara corsa in solitaria arrivando a due secondi dal suo record europeo realizzato a Montecarlo.

Lo spagnolo Jesu Gomez ha terminato distante in seconda posizione in 3’34”64 precedendo il keniano Boaz Kuprugut (3’37”97).

Jakob Ingebrigtsen: “Mi sono davvero divertito. Finalmente sono riuscito a vincere dopo i secondi posti di Montecarlo e Stoccolma. Alla fine mi è mancato qualcuno in grado di stimolarmi. E’ impossibile correre grandi tempi senza grandi avversari. Il record europeo non era un obiettivo stasera, ma ho dato il massimo. Non sono sicuro che la stagione sia finita”.

Desalu secondo vincitore italiano in Diamond League in questa stagione

Eseosa Fausto Desalu ha confermato il suo ottimo momento di forma vincendo i 200 metri in 20”39. Il finalista degli ultimi Europei di Berlino è il secondo atleta azzurro a vincere una gara di Diamond League in questa stagione dopo il bel successo di Luminosa Bogliolo.

Gli altri vincitori italiani nella storia del circuito dal 2010 sono stati Fabrizio Donato nel salto triplo nel 2012, Marco Fassinotti nel salto in alto nel 2015 e Gianmarco Tamberi a Montecarlo nel 2016.

Il velocista di Casalmaggiore ha battuto il campione europeo dei 60 metri indoor Jan Volko (20”81). Dopo la gara Fausto ha ricevuto l’abbraccio del suo allenatore Sebastian Bacchieri, che lo segue dal 2018. Il velocista azzurro continua la sua bella stagione nella quale ha corso in 20”35 a Szekesfehrvar impegnando Noah Lyles fino ai 150 metri.

Eseosa Desalu: “Bella gara, ho finito con il botto una stagione anomala. Non ero nelle condizioni ottimali perché lo scorso fine settimana ho avuto la febbre. Poi ho fatto il tampone, che è risultato negativo, un po’ di tensione e di ansia c’era.

E’ la mia prima vittoria in Diamond League e spero di farne altre in futuro. Le condizioni atmosferiche non erano ideali, ma la pista è veloce, e uno dei miei sogni da sempre era correre su questa pista meravigliosa. Sono dispiaciuto di aver corso senza spettatori ma questo stadio è fantastico. Non vedo l’ora di trascorrere qualche giorno di vacanza in montagna”.

400 metri femminili: Buona performance di Alice Mangione

La polacca Iga Baumgart ha rispettato il ruolo di favorita vincendo i 400 metri femminili in 52”13 precedendo la slovena Anita Horvat (52”70).

La neo campionessa italiana Alice Mangione ha esordito in Diamond League con un buon quinto posto. La siciliana di Niscemi ha avvicinato il personale realizzato agli Assoluti di Padova di 15 centesimi di secondo fermando il cronometro in 52”85.

Quando sono entrata in campo mi sono chiesta: Cosa ci faccio qui ? Questo è un altro mondo, ancora devo abituarmi. Ho gestito bene la gara. Ovviamente negli ultimi cento metri non ero brillante come a Padova, forse per i tre turni degli Assoluti, tra 400 metri e staffetta, ma sono certa di essere rimasta in gara fino alla fine”.

Iga Baumgart: “E’ la mia prima vittoria in Diamond League. Non potrei essere più felice. Ho dato tutto per vincere, ma solo sul rettilineo finale ho capito di potercela fare. Onestamente non mi sono quasi accorta di aver corso in uno stadio vuoto. Correrò una gara nel Continental Tour a Chorzow”.

100 metri femminili: Rosius erede di Gaevert, terzo posto di Irene Siragusa

La ventenne belga Rani Rosius ha vinto i 100 metri in 11”43 un mese dopo il successo ai Campionati del Belgio sulla stessa pista di Bruxelles in 11”39 (secondo miglior crono nazionale dopo Kim Gaevert).

Rosius è considerata nel suo paese come una possibile erede di Gaevert, grande avversaria della nostra Manuela Levorato. La vice campionessa italiana Irene Siragusa si è classificata terza in 11”57 preceduta di un solo centesimo di secondo dalla francese Carolle Zahi. La senese si è presa la soddisfazione di battere la forte sprinter equadoregna Angela Tenorio.

Irene Siragusa: “Sono felice di essere arrivata terza in Diamond League. Ovviamente mi aspettavo meglio come crono perché venivo da un buon campionato italiano, ma evidentemente era una situazione in cui non si correva così forte.

Sono contenta di essere tornata a gareggiare a livello internazionale, e l’aver battuto avversarie forti mi fa sperare anche per il prossimo anno”.

La campionessa europea under 20 Vittoria Fontana si è classificata al settimo posto in 11”74.

Non sono partita male, ma mi sono persa sul lanciato. Ci lavoreremo ma sono contenta per l’esperienza. In generale non ci sono stati grandi tempi da parte di nessuna”.

100 ostacoli: Zagré batte KJT

Il Belgio ha vinto anche con Anne Zagré sui 100 ostacoli in 13”21. Katarina Johnson Thompson ha migliorato il personale stagionale con 13”59.

Anne Zagré: “E’ sempre una bella sensazione vincere al Memorial Van Damme. Sono contenta della vittoria, ma speravo di fare meglio dal punto di vista cronometrico. Sono venuta qui per scendere sotto i 13 secondi e non sono arrivata vicina all’obiettivo.

Devo lavorare su alcuni dettagli per correre più velocemente. Spero di farlo Domenica a Heusden Zolder dove concluderò la mia stagione.”.

Salto in alto: Successo di McDermott

L’australiana Nicola McDermott si è imposta con 1.91m. Katarina Johnson Thompson ha migliorato il personale stagionale con 1.84m.

Nicola McDermott: “Sono contenta della vittoria di oggi, anche se era sette centimetri al di sotto del mio primato. Il clima era buono e la pista è fantastica. Quest’anno è un’opportunità per imparare a saltare le misure sempre al primo tentativo. Il mio sogno è saltare 2 metri. Gareggerò a Heusden Zolder Domenica. Sento di potercela fare”.

Il belga Peter Genyn ha battuto il primato mondiale sui 100 metri in carrozzina con 19”71.

Le immagini del Memorial Van Damme senza spettatori erano davvero insolite per un evento, che ogni anno richiama oltre 40000 spettatori e numerose famiglie.

Rispetto alle passate edizioni mancavano l’atmosfera di festa, i tamburi del Burundi, il concerto finale e i fuochi d’artificio, che fanno parte della tradizione del Memorial Van Damme.

La speranza è tornare a rivedere il Re Baldovino gremito per la prossima edizione in programma il 3 Settembre 2021.

 

Sport OK Junior