Yaroslava Mahuchik (foto organizzatori Udin Jump Development)
Yaroslava Mahuchik (foto organizzatori Udin Jump Development)

La diciannovenne ucraina Yaroslava Mahuchik ha vinto la gara femminile dell’Udin Jump Development superando 2.00 metri al primo tentativo al Palazzo per l’Atletica Indoor Ovidio Bernes di Udine nel meeting di salto in alto organizzato da Alessandro Talotti, Massimo Di Giorgio e Mario Gasparetto.

Mahuchik ha mancato di poco i primi due tentativi alla misura di 2.03m, che le avrebbe permesso di migliorare di un centimetro la migliore prestazione mondiale dell’anno di 2.02m da lei stabilita a Kiev lo scorso 9 Gennaio.

La vice campionessa del mondo di Doha 2019 ha avuto un’esitazione iniziale commettendo un errore alla misura di apertura di 1.86m ma ha avuto un percorso netto valicando l’asticella alle misure di 1.90m, 1.93m, 1.96m e 2.00m sempre al primo tentativo.

Per la primatista mondiale under 20 è l’ottava prestazione in carriera oltre la barriera dei 2 metri.

In carriera Yaroslava ha realizzato il record mondiale under 20 con la stratosferica misura di 2.04m in occasione della medaglia d’argento ai Mondiali di Doha 2019 dietro a Mariya Lasitskene.

Yaroslava Mahuchik:Dopo un tentativo riuscito a 2.00m, ho fatto mettere l’asticella a 2.03m. Se l’avessi superata, sarebbe stata la migliore prestazione mondiale dell’anno. I primi due tentativi non sono andati male.

Il mio programma prevede un altro meeting dedicato al salto in alto a Banska Bystrika il 2 Febbraio. L’obiettivo è vincere la medaglia d’oro agli Europei Indoor di Glasgow”.

Udine ha riportato sulla ribalta una grande Alessia Trost, che nella sua terra d’origine ha valicato l’asticella alla quota di 1.93m alla seconda prova dopo aver centrato tutte le misure precedenti da 1.74m fino a 1.90m al primo tentativo.

La medaglia di bronzo dei Mondiali Indoor di Birmingham 2018 ha commesso successivamente tre errori alla misura dello standard di qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo, dimostrando però di poter valere l’obiettivo.

Il risultato di Udine è una bella iniezione di fiducia e il lavoro svolto con il suo allenatore Roberto Vanzillotta sta iniziando a dare i suoi frutti.

Mahuchik e Trost si ritroveranno ancora sulla pedana di Banska Bystrika il prossimo 2 Febbraio.

Alessia Trost (foto FIDAL)
Alessia Trost (foto FIDAL)

Alessia Trost: “Il mio modo di allenarmi è cambiato. Credo si sia visto dai dieci salti di oggi. Spero che sia un buon punto di partenza per questo 2021. Quest’inverno ho lavorato bene e senza intoppi, a parte la settimana di riposo forzato seguita alla mia positività al Covid-19.

Non immaginavo che già avrei tentato 1.96m. Ne sono felice e mi porto a casa ottime sensazioni. Oggi ho realizzato anche quanto mi sia mancata la tensione agonistica. Ho osservato con attenzione Yaroslava Mahuchik.

È una ragazza di grande talento ma molto semplice e piacevole. E’ sempre molto tranquilla, concentrata, proverò ad imitare il suo approccio.

Tornerò a gareggiare il 2 Febbraio a Banska Bystrika”.

Elena Vallortigara ha superato 1.86m alla seconda prova prima di andare vicina a superare 1.90m in due tentativi. Le giovani azzurre Erika Furlani, Marta Morara, Rebecca Pavan e Idea Pieroni hanno superato tutte 1.82m prima di commettere tre errori a 1.85m.

Elena Vallortigara: “Ho bisogno di lavorare ancora per tornare alle misure che voglio. Gli ultimi mesi non sono stati produttivi come avrei voluto. Ho dovuto fermarmi più volte.

Tornerò in pedana a Banska Bystrika con l’obiettivo di fare un passo in avanti rispetto a questa gara. Spero che il bicipite femorale non si faccia sentire come qui a Udine”.

Elena Vallortigara (foto FIDAL Colombo)
Elena Vallortigara (foto FIDAL Colombo)

Andriy Protsenko ha completato la doppietta ucraina vincendo la gara maschile con un salto da 2.28m realizzato al secondo tentativo.

Il vice campione europeo di Zurigo 2014 ha tentato senza successo tre prove a 2.32m. L’Italia ha portato ancora fortuna a Protsenko, che lo scorso Settembre si impose al Golden Gala di Roma con 2.30m. In carriera l’ucraino ha realizzato il personale di 2.40m a Losanna nel 2014.

Il cubano Luis Zayas (talento dal personale di 2.33m seguito a Udine da Javier Sotomayor) si è classificato secondo con 2.24m davanti al portoricano Luis Castro Rivera (2.20m) e all’azzurro Eugenio Meloni (2.16m).

Manuel Lando si è classificato all’ottavo posto con 2.08m.

La terza edizione del meeting di Udine è stato un grande successo e non era facile allestire un evento di così alto livello in questo periodo segnato dalla pandemia.

Grande soddisfazione dalle parole dell’organizzatore Alessandro Talotti, campione della scuola friulana del salto in alto, che in carriera superò 2.32m indoor a Glasgow e sfiorò la medaglia agli Europei di Monaco di Baviera 2002.

Il primatista mondiale del salto in alto Javier Sotomayor è stato l’ospite d’onore della manifestazione per il secondo anno consecutivo.

Tra i presenti c’erano anche il campione mondiale di salto con l’asta di Parigi 2003 Giuseppe Gibilisco e la grande saltatrice in alto ucraina Inga Babakova (bronzo olimpico ad Atlanta 1996 e campionessa mondiale a Siviglia 1999).

L’Udin Jump development si avvale dell’importante contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Alessandro Talotti: “Per me questa manifestazione ha un valore doppio. Rappresenta la forza di reagire e il successo di questo evento ci dà tanta energia.

Abbiamo compiuto un grande salto in avanti grazie all’ottimo lavoro svolto dal Comitato organizzatore. Sono emozionato perché è venuto a trovarci ancora il grande Javier Sotomayor, con il quale sono legato da un forte legame di amicizia”.

Come l’anno scorso Alfio Giomi ha assistito all’Udin Jump Development nell’ultima manifestazione del suo mandato di Presidente della Fidal prima delle elezioni federali di domenica.

Alfio Giomi: “Sono qui per rendere omaggio a questa terra di grandi saltatori. Desidero ringraziare Alessandro Talotti, che negli anni passati è stato Consigliere Federale della Fidal”.

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