Gianmarco Tamberi (foto Grana/FIDAL)
Gianmarco Tamberi (foto Grana/FIDAL)

Quante emozioni ci ha regalato la scoppiettante edizione dei Campionati Italiani di Ancona 2021 ! Soltanto 24 ore dopo il 6.91m di Larissa Iapichino nel salto in lungo è arrivata la seconda migliore prestazione mondiale dell’anno in questi campionati grazie a Gianmarco Tamberi, che ha saltato 2.35m sulla pedana di casa malgrado l’assenza dei suoi fans, che avevano fatto esplodere il Palaindoor nelle passate edizioni degli Assoluti.

La rassegna tricolore verrà ricordata anche per il primato italiano dell’eptathlon di Dario Dester al termine di una lotta punto a punto con Simone Cairoli, il 6”55 di Marcell Jacobs sui 60 metri, la lotta al cardiopalmo sugli 800 metri femminili tra Elena Bellò e Irene Baldessarri e i record personali di Vittoria Fontana sui 60 metri, di Vladimir Aceti e di Rebecca Borga sui 400 metri e di Simone Barontini ed Elena Bellò sugli 800 metri.

Salto in alto maschile: Tamberi sale sul tetto al mondo con 2.35m

Gianmarco Tamberi ha superato quota 2.35m al primo tentativo sulla pedana di casa salendo al primo posto delle liste mondiali indoor del 2021 a due settimane esatte dagli Europei Indoor di Torun, dove difenderà il titolo continentale al coperto conquistato due anni fa a Glasgow.

Tamberi ha fatto “clean-sheet” superando tutte le misure (2.16, 2.20m, 2.26m, 2.30m, 2.33m e 2.35m al primo tentativo) prima di commettere tre errori a 2.38m.

L’anconetano ha migliorato di un centimetro il primato mondiale stagionale di 2.34m realizzato da lui stesso, dal bielorusso Maksim Nedasekau e dall’ucraino Andiy Protsenko Mercoledì a Torun sulla pedana dei prossimi Campionati Europei. Per Tamberi è la migliore misura dal Luglio 2016 quando realizzò il primato italiano all’aperto con 2.39m a Montecarlo quando un infortunio gli precluse le Olimpiadi di Rio de Janeiro.

Il sardo Eugenio Meloni ha superato 2.20m al primo tentativo classificandosi secondo davanti al campione italiano outdoor 2019 Stefano Sottile (2.16m).

Gianmarco Tamberi: “E’ una misura che vale molto. Non importa il centimetro in più che ho aggiunto alla misura di Torun, ma come l’ho fatto. Il 2.34m di Torun era venuto quasi per fortuna. Il salto di 2.35m fa intravedere grandi cose. Ho esultato troppo dopo la gara ma avevo da buttare fuori tanta rabbia e i tanti momenti difficili passati in questi giorni. Dovevo sfogarmi.

A 2.35m mi sono liberato. Sono stato forse debole nell’esultare così tanto a 2.35m. Sono stati anni difficilissimi. Sento di dover riprendermi le soddisfazioni che cercavo da tempo. Era importante fare tutto alla prima prova. Quando si alza l’asticella si trovano più motivazioni.

I salti più belli sono stati quelli alle misure più alte. A Torun sarà quasi come una finale olimpica. Gli Europei sono una tappa fondamentale da non sbagliare. Voglio complimentarmi con Larissa Iapichino. E’ stata pazzesca, da brividi. E’ il presente e il futuro dell’atletica italiana senza nessun dubbio”.

Eptathlon maschile: Dester batte il record italiano con 6076 punti

Il giovane cremonese Dario Dester ha battuto il record italiano dell’eptathlon indoor di William Frullani con 6076 punti (quinta migliore prestazione mondiale dell’anno) al termine di una seconda giornata di altissimo livello nella quale ha migliorato due record personali individuali sui 60 ostacoli con 8”13 e nel salto con l’asta con 5.00m prima di concludere le sette fatiche con un crono da 2’44”53 sui 1000 metri.

A vent’anni l’allievo di Pietro Frittoli è diventato il primo atleta in Italia a superare la barriera dei 6000 punti, soglia dell’eccellenza internazionale. L’altro lombardo Simone Cairoli ha totalizzato 5986 punti facendo meglio rispetto al precedente record italiano di Frullani, che realizzò 5972 punti agli Europei Indoor di Torino 2009. Dester ha bissato il titolo italiano assoluto nel decathlon all’aperto conquistato lo scorso anno a Padova.

Dario Dester: “Sono state giornate indimenticabili. Io e Simone ci siamo divertiti tantissimo insieme. Ho lavorato tanto. Quest’anno sono entrato nel Corpo dei Carabinieri che ringrazio tantissimo. Mi sostengono molto. Mi permettono di fare ciò che amo. La sfida con Cairoli mi ha dato molti stimoli. L’obiettivo era molto alto.

Puntavo ad entrare nei primi sei delle liste europee per andare a Torun e sono orgoglioso di esserci riuscito. E’ stata una bellissima sfida punto su punto. Simone è un avversario ma gli sono grato. Battere il record di William Frullani è un’emozione indescrivibile.

Le prove multiple sono state tralasciate ma dobbiamo ridare vita a queste gare perché è la disciplina più bella. Ho fatto gli Europei Juniores ma non sono assolutamente paragonabili alle gare assolute. Per la stagione all’aperto punto ad avvicinare gli 8000 punti”.

Finale 60 metri maschili: Primo titolo indoor di Jacobs

Marcell Jacobs ha vinto il primo titolo italiano sui 60 metri indoor in 6”55 dopo il 6”61 realizzato con estrema facilità in batteria. Il velocista di Desenzano del Garda allenato da Paolo Camossi ha aggiunto questa vittoria ai tre titoli nazionali consecutivi sui 100 metri all’aperto.

Jacobs ha realizzato il terzo miglior tempo della sua carriera dopo il 6”53 di Lodz e il 6”54 di Liévin. Jacobs è stato superato nelle liste europee dell’anno da Kevin Kranz, che ha vinto il titolo tedesco in 6”52 a Dortmund.

Il talento lombardo Chituru Ali si è piazzato al secondo posto in 6”69 confermando gli eccellenti risultati dell’estate scorsa. Il sardo Luca Lai ha prevalso nella lotta per il terzo posto sul napoletano dell’Atletica Riccardi Massimiliano Ferraro al photo-finish con lo stesso tempo di 6”74.

Marcell Jacobs: “Sono molto contento di questo titolo. Era un obiettivo venire qui e vincere. Il tempo mi soddisfa anche se speravo di fare qualcosa di meglio. Ho fatto dei piccoli errori tecnici. Mi sono sentito vuoto di gambe. Sono sicuro che nelle prossime due settimane faremo un grande lavoro per arrivare agli Europei di Torun al massimo della forma.

Ho visto che il tedesco Kevin Kranz mi ha strappato la migliore prestazione europea dell’anno, però ci sfideremo a Torun. Non vedo l’ora. Arriverò super positivo. Vorrei che fosse domani ma purtroppo non è così. Ricominceremo tutti da zero e sarò pronto a spaccare tutto. Mi piace sempre la parte lanciata, anche se in batteria e in finale non ho spinto fino in fondo”.

Finale 60 metri femminile: Fontana vince il primo titolo assoluto migliorando il record personale

La campionessa europea under 20 dei 100 metri Vittoria Fontana si è laureata per la prima volta in carriera campionessa italiana assoluta vincendo la finale dei 60 metri con il record personale di 7”35 dopo essersi aggiudicata la batteria in 7”40.

La sprinter lombarda allenata da Giuseppe Cappelletti ha preceduto di quattro centesimi la campionessa italiana in carica della distanza Irene Siragusa. Il terzo posto è andato a Chiara Melon in 7”43. Fontana è salita al terzo posto delle liste italiane under 23.

Vittoria Fontana: “Sapevo di stare bene ma giocano molte cose. Volevo solo divertirmi. Vengo da un anno pieno di problemi. Sono fiera di me e del lavoro che ho fatto con il mio allenatore. E’ la mia prima vittoria assoluta. E’ arrivata sui 60 metri che non sono la mia specialità. Sono migliorata nella partenza, che l’anno scorso mi metteva in crisi. Nell’ultimo periodo abbiamo lavorato molto sul lanciato che sta venendo fuori come quello degli Europei di Boras”.

Salto triplo maschile: Bocchi si conferma a grandi livelli

Tobia Bocchi ha confermato il suo eccellente momento di forma vincendo il titolo italiano con 16.79m, misura che avvicina di dieci centimetri il recente primato personale realizzato al meeting di Liévin. Bocchi ha confermato la sua ottima costanza di rendimento con altri due salti da 16.72m al primo tentativo e 16.74m alla sesta prova.

Il triplista parmense iniziò la carriera sportiva con il mini rugby e ha provato quasi tutte le specialità dell’atletica distinguendosi anche nei lanci. Nel 2015 vinse la medaglia d’argento agli Europei Juniores di Eskilstuna del 2015 e realizzò il primato italiano juniores con 16.54m agli Assoluti di Ancona togliendolo a due grandi della specialità come Paolo Camossi e Daniele Greco.

Nell’Agosto 2016 si è trasferito in California per studiare alla prestigiosa UCLA University. Attualmente vive e si allena con il suo coach Renato Conte a Parma dove frequenta il corso di laurea in ingegneria informatica.

400 metri maschili: Aceti batte Scotti con il record personale

Il brianzolo Vladimir Aceti si è aggiudicato il secondo titolo italiano assoluto indoor della carriera migliorando il record personale indoor con 46”57. Due anni fa realizzò il precedente record con 46”63. Pochi giorni fa il campione europeo under 20 di Grosseto 2017 aveva vinto al meeting di Gand in Belgio in 46”77.

Il vincitore dell’ultimo Golden Gala Edoardo Scotti si è classificato secondo scendendo per la seconda volta in questa stagione sotto i 47 secondi con 46”96. Con Aceti e Scotti l’Italia può sognare di costruire una grande staffetta 4×400 agli Europei di Torun.

400 metri femminili: Borga vince migliorandosi nettamente

La veneziana Rebecca Borga ha conquistato il primo titolo italiano della sua carriera in 52”69 facendo meglio di 15 centesimi rispetto al record personale all’aperto (52”84) realizzato al Palio della Quercia di Rovereto dell’anno scorso.

Borga si è presa la rivincita della finale degli ultimi Assoluti all’aperto di Padova nei confronti della siciliana Alice Mangione, che ha migliorato il record personale con 53”01 arrivando ad un solo centesimo dal minimo per gli Europei di Torun.

La quattrocentista ad ostacoli valdostana Eleonora Marchiando (allenata da Eddy Ottoz) è salita sul podio migliorando il personale di un secondo e mezzo con 53”41 davanti ad Eloisa Coiro (53”50) e ad Ayomide Folorunso (53”69).

Borga è stata finalista ai Campionati nazionali di Grosseto nel 2017 sui 400 metri e nella staffetta 4×400 con il record italiano di categoria di 3’35”86. Si allena a Marcon in provincia di Venezia e si ispira al suo idolo Allyson Felix. Risiede a Quarto d’Altino e studia lingue all’Università Ca’Foscari di Venezia.

Rebecca Borga: “E’ il mio primo titolo italiano assoluto e sono davvero contenta soprattutto per il tempo. Ho abbassato di molto il mio personale indoor e ho fatto meglio rispetto al mio record all’aperto.

Il tempo mi lascia ben sperare. Ho più consapevolezza di ciò che sono in grado di fare. E’ stata una gara molto impegnativa perché eravamo tutte vicine come tempi. Siamo passate davvero forti ai 200 metri”.

Getto del peso maschile: Fabbri 20.36m

Leonardo Fabbri ha indossato la sua quarta maglia tricolore indoor del getto del peso con 20.36m al quarto tentativo. Il vice campione europeo under 23 ha compiuto un passo in avanti rispetto al 20.11m dell’esordio stagionale a Torun di Mercoledì scorso. Lorenzo Del Gatto si è classificato secondo con 19.13m superando Sebastiano Bianchetti (18.91m).

Leonardo Fabbri: “Nell’ultimo periodo ho avuto il Covid-19. Non so come sia possibile perché sono l’unico ad essere risultato positivo. Non sono mai uscito e ci siamo allenati su una pedana dove eravamo da soli. Ho incominciato ad accusare i primi sintomi con un po’ di raffreddore.

Mi sono sentito stanco e ho capito che c’era qualcosa che non andava. La febbre è salita a 39° e ho avuto sintomi pesanti. L’ho accusato molto perché sono un atleta veloce ed esplosivo. Avrei potuto non gareggiare ma mi piace sempre mettermi alla prova. Non mi voglio mai arrendere e penso di aver dato un bel segnale. I

l 20.36m non è come il 21.99m di Padova ma è un risultato che vale davvero molto. Sono contento ma a Torun voglio fare molto meglio.”

Getto del peso femminile: Ventottesimo titolo di Chiara Rosa

La padovana Chiara Rosa ha arricchito la sua collezione vincendo il ventottesimo titolo italiano e il diciassettesimo di fila della sua lunga carriera nel getto del peso con 17.40m. L’allieva Anna Musci (sorellina di Carmelo Musci) è salita sul podio ai Campionati Italiani assoluti a soli 16 anni con 14.95m con il peso da 4 kg precedendo di otto centimetri Martina Carnevale.

800 metri femminili: Bellò batte Baldessarri al photo-finish

Elena Bellò ha vinto il quarto titolo italiano indoor della sua carriera sugli 800 metri battendo la trentina Irene Baldessarri per tre millesimi di secondo in 2’03”45 al termine di un incredibile arrivo al photo-finish. Entrambe si sono qualificate per gli Europei Indoor di Torun.

La marchigiana Eleonora Vandi ha completato il podio classificandosi al terzo posto in 2’04”04” precedendo di due centesimi di secondo la lombarda del Cus Pro Patria Milano Serena Troiani.

Elena Bellò: “Ho realizzato due primati personali e non ho ancora finito. Mi sono migliorata di mezzo secondo rispetto alla gara di Gand. Volevo correre bene perché in Belgio avevo fatto qualche errore tattico.

Penso di poter fare meglio di 2’03”. Non mi sento sempre a mio agio sulle piste al coperto. Originariamente non era nei miei programmi fare gli Europei. Voglio fare un’altra gara settimana prossima per capire se posso essere competitiva per Torun.”

800 metri maschili: quinto titolo indoor di Barontini

L’anconetano doc Simone Barontini ha conquistato il quinto titolo italiano indoor della sua carriera nel suo amato Palaindoor dominando la gara in 1’47”51, minimo per gli Europei Indoor di Torun e prestazione da top ten italiana di sempre.

L’allievo di Fabrizio Dubbini aveva un record personale di 1’47”73 realizzato ad Ostrava nel 2020. Barontini è transitato ai 400 metri in 51”, ai 600 metri in 1’19”32 e ha corso gli ultimi 200 metri in 28”19.

Victor Curcuianu si è piazzato al secondo posto migliorando il record personale con 1’49”06 precedendo Matteo Guelfo (terzo con il record personale di 1’49”44) e Gabriele Acquaro (1’49”53).

Dopo la gara Barontini ha scattato una bella foto con l’amico e concittadino Gimbo Tamberi.

Simone Barontini: “Sono molto contento. Per me è il quinto titolo italiano. Confermarmi ogni anno non è così semplice. Il record personale è fantastico. E’ un periodo complesso per tutti. Il mio allenatore ha subito un intervento delicato in questa settimana e non era qui a godersi lo spettacolo.

Questo risultato è molto importante per me e lo dedico a lui. Ora punto agli Europei di Torun. Cercherò di recuperare le energie. Speriamo di fare bene”.

3000 metri maschile: Arese fa il bis

Il ventunenne piemontese Pietro Arese ha coronato un fine settimana da favola vincendo il secondo titolo italiano sui 3000 metri in 8’04”03 precedendo di sei centesimi di secondo Yassin Bouih al termine di un’emozionante testa a testa. Samuel Medolago l’ha spuntata nella lotta per il terzo posto in 8’06”13.

Giulia Aprile si è laureata campionessa italiana sui 3000 metri femminili in 9’09”26 davanti alla giovane genovese Ludovica Cavalli (9’16”76) e a Martina Merlo (9’17”24). Aprile aveva già vinto quattro titoli nazionali assoluti sui 1500 metri (due indoor nel 2017 e nel 2019 e due outdoor nel 2017 e nel 2018).

Salto con l’asta femminile: Bruni vince il quarto titolo italiano indoor

La laziale Roberta Bruni ha conquistato il quarto titolo italiano indoor della sua carriera nel salto con l’asta femminile con un bel salto da 4.41m realizzato al secondo tentativo. La medaglia d’oro delle Universiadi di Napoli 2019 ha provato tre assalti senza successo a 4.51m con un terzo tentativo mancato di poco.

L’astista allenata da Riccardo Balloni si mise in luce per la prima volta nel 2013 quando vinse il titolo italiano indoor migliorando il record italiano con 4.60m. Elisa Molinarolo (campionessa italiana outdoor nel 2017 e vincitrice della passata edizione dei Tricolori Indoor ad Ancona) si è classificata seconda con 4.31m al primo tentativo.

Straordinario terzo posto di Claudia Ricci, che ha migliorato il record personale di nove centimetri con 4.09m prima di incrementare ancora il suo primato con 4.21m al terzo tentativo. Ricci è una giovane astista allenata da Andrea Calandrina, coach lombardo super appassionato di prove multiple e salto con l’asta.

Salto triplo femminile: Derkach vince all’ultimo salto

Dariya Derkach si è aggiudicata il titolo italiano del salto triplo con un salto da 13.82m superando all’ultimo tentativo Ottavia Cestonaro, che stava conducendo con 13.76m alla quinta prova. Costanza Gavioli ha migliorato il record personale di 40 cm con 13.24 classificandosi al terzo posto davanti alla junior Greta Brugnolo (13.18m).

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