Alessia Trost in finale con un autorevole 1,91

La saltatrice azzurra conferma l'ottimo momento di forma

Molto bene Alessia Trost che conferma in pieno quanto di buono fatto vedere da inizio 2021 e si garantisce la finale del salto in alto femminile, agli europei indoor di Torun in Polonia, grazie a un salto di 1,91 metri realizzato al primo tentativo.

La friulana lotterà dunque per un podio che, adesso, non appare più impossibile insieme ad altre sette atlete tra cui, purtroppo, non ci sarà Elena Vallortigara che commette tre errori a 1,91 e chiude al quattordicesimo posto finale con 1,87.

Come per gli uomini, dove gareggerà Gimbo Tamberi, il titolo femminile verrà assegnato domenica, ma nel pomeriggio con inizio alle 17.45.

Alessia torna in finale di un campionate europeo indoor a distanza di 6 anni dall’ultima volta che fu a Praga, nel 2015, quando conquistò un prestigioso argento ma, nel frattempo, ha vinto anche la medaglia di bronzo ai Mondiali al coperto di Birmingham 2018.

La sequenza dell’azzurra è stata molto positiva e incoraggiante nel senso che ha fatto un percorso netto, saltando 1,76, 1,82, 1,87 e poi l’1,91 decisivo, il tutto superato sempre dando l’impressione di poter andare ancora più su e questo è un gran bel viatico per la finale di domenica, anche ricordando che Alessia ha già saltato 1,94 in stagione e sfiorato, di pochissimo, l’1,96.

Le positive dichiarazioni a caldo dell’atleta

Siamo arrivate in otto a 1,91, ma in molte ricorrendo a tre tentativi, e non è servito salire a 1,94. Sicuramente dovrò sistemare la rincorsa dal punto di vista della ritmica, in alcuni passaggi non mi è piaciuta: domenica cercherò di guadagnare fluidità.

Invece dal lato fisico mi sento molto efficace. Le avversarie? Mi è sembrato di vedere tanta aria tra l’asticella e la Mahuchikh. Per il resto è tutto in gioco”.

Meno brillante Vallortigara che supera 1,76 ma fa un errore a 1,82 e 1,87, prima di lasciare la gara a 1,91.

La favoritissima ucraina Yaroslava Mahuchikh e la connazionale Iryna Herashchenko danno anch’esse grande dimostrazione di sicurezza mentre, stranamente,  più in difficoltà la terza delle ucraine, Yuliya Levchenko, pur con uno stagionale di 1,96, che deve ricorrere alla terza prova per saltare l’1,91 decisivo.

Tra le escluse importanti la britannica Morgan Lake.

Barontini-Aquaro (foto Colombo/FIDAL)
Barontini-Aquaro (foto Colombo/FIDAL)

Barontini in semifinale degli 800 metri

Dopo le tre azzurre qualificate alle semifinali degli 800 metri, anche nella gara maschile arrivano buone notizie, quantomeno da Simone Barontini che, con un arrivo coraggioso, conquista il terzo posto necessario per passare il turno, con il tempo di 1’48″78.

Il 22enne marchigiano sarà di nuovo in pista, domani alle 19.25 per le semifinali, dove non ci sarà Gabriele Aquaro che, in ogni caso, fa una una buona gara e chiude la sua batteria in 1’48″88 al quarto posto, sfiorando il proprio personale di pochi centesimi.

Le finali di ieri sera

Il primo oro di Torun 2021 va al Portogallo, che non aveva mai vinto nel getto del peso femminile e ci riesce con Auriol Dongmo.

Botta e risposta decisivo al quinto turno: la trentenne di origine africana, già finalista olimpica con la maglia del Camerun, con 19,34 supera il 19,29 di record nazionale della svedese Fanny Roos, che era balzata per un attimo al comando.

Jakob Ingebrigtsen (foto world athletics)
Jakob Ingebrigtsen (foto world athletics)

Nei 1500 metri maschili scontata vittoria del fenomeno norvegese Jakob Ingebrigtsen con 3’37″56, davanti a un coriaceo Levandoski 3’38″06, e allo spagnolo Gomez 3’38″47.

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