L’Italia seconda nei Campionati Europei a squadre di Chorzow

Grande impresa della squadra azzurra

Finisce molto bene per l’Italia la due giorni di Chorzow dedicata ai Campionati Europei a squadre, grazie a un fantastico secondo posto finale e vittoria storica sfiorata per soli 2,5 punti.

Vince la Polonia, padrona di casa, davanti agli azzurri e alla Gran Bretagna, con la nostra compagine che mai era salita sul podio da quando la vecchia Coppa Europa Bruno Zauli (che aveva classifiche maschili e femminili separate, e con gli uomini che furono secondi a Parigi nel 1999) ha assunto l’attuale nuova formula, con graduatoria finale univoca per atleti e atlete.

L’Italia partiva dal quarto posto di ieri, inficiato dagli zero punti nella gara del salto in alto per l’improvvisa assenza di Gianmarco Tamberi, e nelle 19 gare di oggi ha ottenuto altre 4 vittorie, con Nadia Battocletti, Fausto Desalu, la staffetta maschile 4×400, successi in qualche modo prevedibili, ma anche con la grande sorpresa dell’affermazione nei 1500 metri della sempre più convincente ed autoritaria Gaia Sabbatini.

Alla fine delle due giornate ben otto volte, quindi, delle maglie azzurre hanno tagliato per prime il traguardo, ma vediamo gara per gara cosa è successo con anche le dichiarazioni dei principali protagonisti italiani, compresa la giovanissima velocista Dalia Kaddari che, pur non vincendo, è arrivata seconda con una grande prestazione cronometrica nei 200 metri.

Si è cominciato sotto la pioggia con i 110 ostacoli, dove vi sono state ben 2 false sparate dai giudici per movimenti in partenza degli atleti e, nella seconda occasione, ha rischiato molto Lorenzo Perini che, però, ha rimediato solo un’ammonizione chiudendo la gara in quarta posizione e fermando il crono su un discreto 13″71.

Esce il sole, all’improvviso, per la partenza dei 100 ostacoli femminili dove Luminosa Bogliolo non riesce a vincere la gara, dove forse era favorita, a causa di una partenza non brillantissima che la porta a chiudere seconda in 13″05.

Nel lancio del martello quinto posto di Simone Falloni con 72,25 nella gara nobilitata dalla grande prestazione del polacco Pawel Fajdek, che scaglia l’attrezzo a 82,98.

Bene Simone Barontini negli 800 metri che chiude con 1’47″12 in quarta posizione.

Nei 3000 siepi Osama Zoghlami finisce terzo con una gara di controllo, molto tattica, con il tempo di 8’40″41.

Quarto posto per Laura Strati nel salto in lungo con 6,38 metri, anche lei leggermente sotto alle aspettative della vigilia.

Nel salto con l’asta maschile buon debutto in nazionale assoluta di Matteo Capello, che si difende bene e chiude al quarto posto arrivando senza errori alla misura di 5,40, ma fallendo i tre tentativi a 5,55.

Nadia Battocletti trionfa nei 5000 metri in una gara molto tattica ma con un finale eccezionale e chiude in 15’46″95.

Le dichiarazioni di Nadia: “Credo di essere maturata molto in questi ultimi due mesi, da quando ho ripreso a correre. Ho fatto allenamenti importanti, che mi hanno dato tanta sicurezza, anche se non vanno mai sottovalutate le altre e allora penso sempre a dare il tutto per tutto.

È bellissimo correre, qui ancora di più, con la maglia azzurra e soprattutto in una manifestazione come questa, in cui conta ogni posizione. All’inizio ci eravamo messe d’accordo per tirare cinquecento metri a testa, poi non è andata così, ma sono molto felice. Mi rivedrete a Nizza il 12 giugno, a provare il minimo olimpico di 15’10“.

Nadia Battocletti (foto Colombo/FIDAL)
Nadia Battocletti (foto Colombo/FIDAL)

Sensazionale prestazione di Dalia Kaddari nei 200 metri femminili dove polverizza il proprio personale, abbatte la soglia dei 23 secondi  e chiude al secondo posto con un ottimo 22″89 che non le vale ancora il minimo olimpico di 22″80, ma certamente la farà salire nel ranking.

Le sensazioni di Dalia: “Super contenta! Non mi aspettavo di fare un tempo del genere, viste anche le condizioni meteo, ma avevo tantissima voglia di correre e di dimostrare quanto valgo. Mi sono detta di correre per la squadra, per portare i punti a casa.

È un gran momento anche per la Sardegna, dopo il secondo posto di Lorenzo Patta nei 100 metri di ieri. Ci stiamo facendo sentire“.

Dalia Kaddari (foto Colombo/FIDAL)
Dalia Kaddari (foto Colombo/FIDAL)

Una gigantesca curva, pur con un finale leggermente appesantito, regala a Fausto Desalu una bellissima vittoria nei 200 metri con 20″48 e porta a due i successi azzurri della giornata, facendo guadagnare posizioni alla squadra.

Le parole di Fausto: “All’ingresso in campo ho visto che scendeva un po’ di pioggia, ma ho pensato che oggi era importante vincere, perché sono qui per la squadra. Servivano punti per il podio. Ho fatto una bella curva, poi sono un po’ sbandato, perché negli allenamenti mi sto focalizzando sulla fase lanciata e quindi la prima parte è meno veloce.

Mi sono caricato a vedere il bel risultato di Dalia Kaddari nella gara femminile. La condizione non è ancora al top, ma sono pronto per le prossime sfide verso le Olimpiadi di Tokyo. Il mio obiettivo è di abbattere il muro dei venti secondi, non mi nascondo e so di esserci molto vicino: testa e gambe ci sono, serve la gara giusta e continuare a competere con avversari di livello“.

Fausto Desalu (foto Colombo/FIDAL)
Fausto Desalu (foto Colombo/FIDAL)

Altri importanti punti verso il podio arrivano dal salto in alto femminile, dove Alessia Trost fa il personale stagionale all’aperto con 1,91 e chiude in seconda posizione.

Nel lancio del disco maschile, 59,65 per Giovanni Faloci che ottiene un altro quarto posto per l’Italia.

La capitana della nazionale azzurra Chiara Rosa si difende nel getto del peso, e finisce al sesto posto con un lancio di 16,36.

Gaia Sabbatini regala all’Italia la settima vittoria della manifestazione, nei 1500 metri, con la solita gara coraggiosa da autentica guerriera e conferma una straordinaria condizione che, attualmente, grazie al ranking mondiale la qualifica per i giochi olimpici.

Una gara tattica che non produce un tempo eccezionale e comunque, alla fine, un buon 4’14″87 per l’azzurra che porta sette fondamentali punti.

Le parole di Gaia: “Ci credevo! Sono in forma ed ero convinta di poter far bene, contro avversarie toste che però avevo già battuto in altre gare e quindi pensavo di poterle battere ancora. È andata come volevo, mi ero detta di portarmi avanti all’inizio se la gara fosse partita piano per non prendere botte, però poi purtroppo le ho prese!

Ma sono felicissima, anche per un tempo discreto nonostante il passaggio lento, perché ho chiuso forte e sono contenta di avere queste belle sensazioni, in vista del Golden Gala.

Dietro a questi risultati c’è il mio coach Andrea Ceccarelli, che ha voluto farmi gareggiare all’estero già dall’anno scorso e ora mi trovo più a mio agio. Anche gli Europei indoor sono stati un’esperienza molto formativa, oggi mi sento molto più sicura di me“.

Gaia Sabbatini (foto Colombo/FIDAL)
Gaia Sabbatini (foto Colombo/FIDAL)

Nei 3000 piani maschili Yassin Bouih viene imbrigliato in una gara tattica lentissima, cerca di partire nell’ultimo giro ma cede negli ultimi 50 metri e chiude in quarta posizione con il crono di 8’32″68.

Tobia Bocchi finisce quarto nel salto triplo con 16,62 ma fa guadagnare punti all’Italia nei confronti degli avversari diretti.

Nella staffetta 4×400 femminile buona gara della squadra azzurra, Mangione, Marchiando, Nardelli e Lukudo che, pur in formazione un po’ rimaneggiata, ottiene un buon terzo posto che regala altri 5 punti.

Nel giavellotto femminile quinto posto per Zahra Bani con 54,27.

Grande vittoria della 4×400 maschile con Davide Re, Alessandro Sibilio, Edoardo Scotti e Vladimir Aceti che ci porta al secondo posto assoluto in classifica, complice anche la perdita del testimone da parte della squadra inglese.

Davide Re: “Ho pensato a distribuire meglio la gara oggi rispetto ai 400 di ieri, perché qui è importante entrare forte al cambio. Mi sono preoccupato di finire bene, poi i miei compagni sono stati bravissimi e siamo riusciti a fare anche un ottimo crono”.

Alessandro Sibilio: “È un onore correre con questa staffetta e il nostro capitano, ieri un po’ arrabbiato per la sua gara, oggi era carico. Ci ha trascinato con una grande frazione”.

Edoardo Scotti: “Siamo una bellissima squadra e non parlo solo della staffetta. Possiamo essere felici”.

Vladimir Aceti: “È la prima volta che al cambio sono davanti. Sono stati fantastici i miei compagni, tra un paio di mesi faremo vedere che siamo ancora più forti”.

Vladimir Aceti (foto Colombo/FIDAL)
Vladimir Aceti (foto Colombo/FIDAL)

Grande entusiasmo, ovviamente, tra tutti gli azzurri a cominciare dal Direttore Tecnico Antonio La Torre che ha così dichiarato: “Un secondo posto che appartiene non soltanto a noi, ai nostri tecnici e ai nostri atleti, ma a tutta la storia dell’atletica italiana.

Avevo chiesto tre cose: determinazione, consapevolezza e coraggio. Credo che il risultato di questi due giorni meravigliosi dica di un’atletica italiana più consapevole delle proprie capacità, con un gruppo che ha saputo contaminarsi molto positivamente. E ci dice anche che oltre i nostri grandi campioni abbiamo tanti atleti in grado di esprimersi nel contesto internazionale.

Negli occhi mi restano le immagini di Nadia Battocletti e Gaia Sabbatini per come hanno saputo interpretare questa competizione, Fausto Desalu lo aspettavamo tutti, ha offerto una grande prova di personalità. E chiusura più bella non poteva esserci, il successo della staffetta 4×400”.

Squadra azzurra Chorzow (foto Colombo/FIDAL)
Squadra azzurra Chorzow (foto Colombo/FIDAL)

Classifica finale

  • Polonia  181,50 punti

  • Italia  179 punti

  • Gran Bretagna  174 punti

  • Germania  171 punti

  • Spagna  167 punti

  • Francia  140 punti

  • Portogallo  97,50 punti

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