Giuseppe Gibilisco - Claudio Stecchi (Foto Fidal)
Giuseppe Gibilisco - Claudio Stecchi (Foto Fidal)

In quella che possiamo definire l’alba della nuova importantissima stagione agonistica, è interessante scoprire come stanno, e quali sono i loro programmi più immediati, quelle che possiamo definire le stelle dell’Atletica Italiana.

Tra queste c’è, indubbiamente, Claudio Michel Stecchi, grandissimo talento del salto con l’asta, capace quest’anno di ottenere un ottimo ottavo posto ai mondiali di Doha, con 5,70 metri, stessa misura peraltro del quarto classificato.

Lui e il suo nuovo tecnico sono stati intervistati, per Atletica TV, da Nazareno Orlandi, area comunicazione Fidal e ne sono venuti fuori degli spunti interessanti che sintetizzo per chi non abbia voglia di vedere il video integrale, a cui potete accedere tramite questo link.

Il nuovo connubio

Giuseppe Gibilisco è diventato ufficialmente il nuovo allenatore di Claudio, da poche settimane, ed è apparso molto sicuro delle possibilità del suo atleta, che vede proiettato verso traguardi in cui non si pone limiti, viste le sue doti di talento, determinazione e ambizione 

Purtroppo, l’atleta delle Fiamme Gialle, dopo l’argento del 2010 ai Mondiali Juniores, non era riuscito a spiccare il volo, nel vero senso della parola, verso quelle quote che sembrava potessero appartenergli.

Al di là di alcune problematiche fisiche che lo hanno sempre afflitto, l’inizio del connubio con Gibilisco ha dato quella svolta, probabilmente anche mentale, che ha cambiato il destino agonistico di Claudio che, ricordo, domani compirà 28 anni.

Nuovi fondamentali stimoli

Lo stesso atleta, nel corso dell’intervista, ha evidenziato il fatto che allenarsi con un mito del salto con l’asta come Giuseppe, gli abbia dato quella marcia in più, perchè la prima cosa che ha imparato, dal nuovo tecnico, è stata la mentalità da vincente e nessuno, meglio dell’ultima medaglia d’oro a un campionato mondiale di atletica, poteva dargliela.

La testa, molto spesso elemento determinante nella vita agonistica di qualsiasi sportivo, va allenata anche a fare delle cose divertenti, come ha sottolineato, in un importante passaggio, Gibilisco, in cui dice che al giorno d’oggi si affrontano gli allenamenti in maniera più serena dei suoi tempi.

Novità nella preparazione

E per parlare sempre di divertimento associato alla preparazione, interessante è stato l’aneddoto in cui Claudio ha raccontato che hanno deciso, di comune accordo, di abolire la corsa nella fase di preparazione aerobica, sostituendola con delle uscite giornaliere in bici, molto meno traumatiche per i piedi e ben più divertenti.

Insomma, le premesse ci sono tutte e se, come dice Gibilisco, quest’anno Stecchi non ha reso al massimo per i postumi di una serie di infortuni e che, a Doha, aveva solo 30 salti nelle gambe contro i 500 dei suoi avversari più forti, nulla è precluso per il 2020.

I record e gli obiettivi

Gli obiettivi sono molto ambiziosi. Claudio parla del desiderio di battere il record italiano indoor del suo allenatore di 5,82 metri mentre Gibi è convinto, e ne sarebbe anche molto fiero, che il ragazzo possa battergli entrambi i record, anche il 5,90 all’aperto, e che possa competere, ad armi pari, con i tre mostri sacri della disciplina: Kendricks Duplantis e Lisek.

I primi impegni della nuova stagione

Molto presto vedremo in pedana Stecchi, visto che è già stato annunciato il debutto, l’11 gennaio in Germania, e poi una serie di gare che lo porteranno ai Mondiali indoor di Nanchino.

Chiaramente le Olimpiadi di Tokio e gli Europei di Parigi sono gli altri due grandi obiettivi, a prescindere dai record.

 

 

 

 

 

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