Larissa Iapichino ha vinto il primo titolo italiano seniores indoor eguagliando il record italiano assoluto al coperto di mamma Fiona May con un super salto da 6.91m. Con questa misura Fiona May vinse il titolo europeo indoor a Valencia nel 1998.
La prestazione di Larissa migliora inoltre il record mondiale indoor under 20 della grande Heike Drechsler, che nel lontano 1983 saltò 6.88m a Berlino e divenne rivale in pedana di Fiona May vincendo il titolo olimpico a Sydney 2000 e l’oro agli Europei di Budapest 1998 davanti all’azzurra.
Larissa ha aperto la gara con un salto da 6.68m molto promettente prima di un salto nullo al secondo tentativo e due salti da 6.75m al terzo e al quarto tentativo, stessa misura fatta registrare due settimane fa ai Campionati Italiani Juniores sulla stessa pedana.
Larissa non si è accontentata e al quinto tentativo ha tirato fuori un clamoroso 6.91m, miglior misura mondiale dell’anno a livello assoluto davanti alla svedese Khaddi Sagnia (6.82m) e alla campionessa del mondo Malaika Mihambo (6.77m).
Dopo il super salto la campionessa europea under 20 è corsa ad abbracciare suo padre Gianni Iapichino e il suo coach Gianni Cecconi. Il risultato fa sognare in vista dei prossimi Campionati Europei Indoor di Torun dal 4 al 7 Marzo.
Larissa Iapichino: “Non ho ancora realizzato quello che ho fatto. Non ci credo. Quando ho visto 6.91m, mi sono detta: ‘Ho saltato quanto mia mamma’. Non ci sono parole per descrivere cosa provo. E’ un sogno. Portare a casa un minimo olimpico a 18 anni non è certo un risultato di tutti i giorni.
Spero di poter estrapolare il meglio da tutte le mie avversarie e poter crescere. Aver battuto il record mondiale under 20 di Heike Drechsler mi lascia sconvolta, perché è stata una delle dee del salto in lungo. Mi è venuto un colpo. Sono molto emozionata. Nella mia testa c’è un mix di emozioni che vanno dalla felicità allo stupore. Le Olimpiadi ? Sono molto giovane. Saranno un’esperienza come lo saranno gli Europei.
Cercherò di rubare qualcosa dalle mie avversarie per crescere e maturare. Nelle grandi manifestazioni internazionali non conta solo la misura, ma anche il lavoro di testa e l’esperienza. Voglio assorbire più che posso, come una spugna. Quest’anno mi attende anche l’esame di maturità.
Nei primi salti mi sentivo un po’ scarica perché sto studiando molto. Però nella corsa spingevo molto e infatti il mio allenatore ha spostato indietro la partenza della rincorsa. L’obiettivo che ci eravamo posti non era pensare alla fase di salto, ma a come ci arrivavo, e come correvo. Devo dire che ha funzionato. Festeggerò il primato sui libri.”
Euforica in tribuna Fiona May, che non stava più nella pelle dalla felicità.
Fiona May: “E’ incredibile. Ho deciso soltanto all’ultimo di venire a vederla. Dopo il secondo salto mi sono detta: ‘Larissa mi supera’. Ora deve confrontarsi con le più grandi e provare a vincere le prime medaglie.
I record sono importanti, ma i podi di più. Se vincerà 15 medaglie, bisognerà togliersi il cappello. Vorrà dire che è lei la regina della famiglia. Le ho insegnato tante cose sull’aspetto mentale e ora stanno arrivando i frutti del lavoro. Larissa mi assomiglia per la grinta e la testa. E’ molto decisa in pedana. In questo ha preso da me”.
Stefano Mei: “Larissa è una ragazza molto equilibrata. La forza che scatena in pista fa da contraltare alla sua tranquillità assoluta. Credo che siano questi gli esempi da seguire”.
Ottima prova anche per la campionessa in carica Laura Strati, seconda con 6.66m esattamente un anno dopo aver vinto il titolo tricolore davanti a Iapichino. La vicentina ha messo a segno altri due salti da 6.64m e 6.63m.
La trevigiana Eleonora Filppetto si è confermata su ottimi livelli classificandosi al terzo posto con 6.34m dopo aver saltato 6.41m lo scorso Gennaio a Padova.
Con la misura realizzata al Palaindoor di Ancona la diciottenne fiorentina ha realizzato pure lo standard di qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo 2021 fissato alla misura di 6.82m. La scorsa estate Iapichino migliorò il record italiano all’aperto con 6.80m in un indimenticabile pomeriggio di metà estate allo Stadio della Fontanassa a Savona.
Alessia Trost 1.92m
Alessia Trost ha vinto il titolo tricolore indoor superando 1.92m al primo tentativo dopo aver saltato 1.80m e 1.87m sempre alla prima prova. La campionessa friulana ha successivamente sfiorato di poco il secondo tentativo a 1.96m, che le avrebbe garantito lo standard di qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo.
Alle spalle dell’atleta allenata da Roberto Vanzillotta si è messa in luce la diciannovenne Rebecca Mihalescul (1.84m). Marta Morara e Teresa Maria Rossi si sono aggiudicate il terzo posto ex aequo con 1.80m.
Alessia Trost: “Ho sfiorato il secondo tentativo a 1.96m ma se l’asticella cade, c’è sempre una ragione. Ero un po’ stanca per il ritmo dei salti. Sono contenta del tentativo e ho un’altra consapevolezza. Ho scelto di fare una progressione veloce per cercare sicurezza e dimostrare che posso gareggiare a misure più alte.
Per farlo devo superare le misure più basse con più sicurezza e arrivare con tanta energia dove conta. Ci sono riuscita ed è la cosa più bella che mi porto a casa da questa stagione. Lavoreremo in queste due settimane in avvicinamento a Torun.
Arrivo a questo appuntamento con una determinazione diversa. Il primo step sarà la qualificazione per la finale a otto. Se arriverà la qualificazione, l’importante sarà recuperare per fare di più in finale”.
Max Mandusic ha vinto il secondo titolo italiano indoor consecutivo con 5.52m nel salto con l’asta avvicinando il fresco primato personale di 5.55m realizzato n questa stagione. L’astista triestino ha tentato senza successo tre prove a 5.61m.
Antonino Trio ha avvicinato il muro degli 8 metri nel salto in lungo con 7.94m battendo Reda Chabboun (7.62m) e Andrea Pianti (7.54m).
60 metri ostacoli maschili : Koua campione italiano assoluto a 19 anni
Il portacolori del Cus Pro Patria Milano Frank Brice Koua si è laureato campione italiano assoluto dei 60 metri ostacoli a soli 19 anni in 7”78. Dopo aver tagliato il traguardo Koua ha pianto per l’emozione dopo la grande impresa.
Il ragazzo lombardo originario della Costa d’Avorio, nato a Magenta il 21 Settembre 2001, vinse il titolo italiano juniores indoor lo scorso anno, mentre quest’anno ha conquistato anche il successo ai Campionati Italiani promesse.
Ha iniziato con il salto in alto e il triplo e ha provato il decathlon da allievo prima di concentrarsi sugli ostacoli due stagioni fa. E’ allenato da Fiorella Colombo, che segue anche la campionessa italiana under 18 del salto in lungo Marta Amani. Koua si era classificato al quarto posto con la migliore prestazione italiana juniores sui 110 ostacoli ai Campionati Italiani Assoluti Outdoor di Padova dello scorso anno.
Hassane Fofana si è classificato secondo con 7”80 precedendo un eccellente Lorenzo Simonelli, che con il tempo di 7”82 ha migliorato il primato italiano juniores con ostacoli da 106 cm detenuto da Laurent Ottoz, che fermò il cronometro in 7”84 nel 1989. Mattia Montini si è classificato al quarto posto con 7”86.
60 metri ostacoli femminili: Di Lazzaro domina in 8”16
Elisa Maria Di Lazzaro ha dominato la finale dei 60 metri ostacoli femminili con il record personale di 8”16 precedendo l’italo-polacca Angelika Wegierska (8”33) e la campionessa nazionale in carica della distanza Linda Guizzetti (8”36). Da sottolineare il sesto posto della campionessa italiana junior 2021 Veronica Besana (8”50).
Arese migliora il record personale sui 1500 metri e realizza il minimo per gli Europei di Torun
Pietro Arese e Gaia Sabbatini hanno vinto i titoli italiani dei 1500 metri. Entrambi sono nati nel 1999 a testimonianza del ricambio generazionale in atto nell’atletica italiana.
Il ventunenne piemontese Pietro Arese ha vinto il primo titolo italiano della sua carriera a livello assoluto in 3’40”54 arrivando a meno di un secondo dalla migliore prestazione italiana under 23 detenuta dal 1985 dall’attuale Presidente della Fidal Stefano Mei.
Arese aveva un record personale di 3’42”04 stabilito in questa stagione al meeting di Dortmund. Joao Bussotti si è classificato secondo migliorando a sua volta il record personale indoor con 3’41”04 precedendo il mezzofondista di origini albanesi David Nikolli (3’42”16). Arese ha realizzato il minimo per gli Europei Indoor di Torun dal 4 al 7 Marzo.
Pietro Arese: “Sono davvero euforico. Il titolo italiano e il record personale erano gli obiettivi ai quali ambivo. E’ merito degli allenamenti delle ultime due settimane al caldo. Per preparare al meglio i Campionati Italiani ho trascorso un periodo a Roma presso la caserma delle Fiamme Gialle.
Il prossimo obiettivo sono i Campionati Europei. A Torun bisognerà correre forte almeno come oggi. La gara di oggi era il test per vedere se riuscivo ad affermarmi nel settore assoluto. Missione compiuta. Correrò anche i 3000 metri nella seconda giornata”.
Gaia Sabbatini batte una ritrovata Federica Del Buono
La giovane abruzzese Gaia Sabbatini ha vinto il secondo titolo italiano assoluto indoor di fila in 4’13”70andando vicina al tempo che le regalò la vittoria nell’edizione dell’anno scorso. La teramana ha cambiato ritmo ad un giro dalla fine superando un’ottima Federica Del Buono, seconda al traguardo in 4’16”32 dopo aver condotto fino a 400 metri dalla fine.
La figlia d’arte di Gianni Del Buono e Rossella Gramola era al rientro in un campionato italiano indoor dopo sei anni. Micol Majori si è classificata al terzo posto polverizzando il record personale di oltre sette secondi con 4’17”55.
Grande duello tra Cairoli e Dester nell’eptathlon
Simone Cairoli e il giovane talento delle prove multiple Dario Dester hanno dato vita ad un bel testa a testa nella prima giornata dell’eptathlon maschile. Cairoli (campione in carica e vincitore di sei titoli negli ultimi sette anni) ha totalizzato 3407 punti dopo quattro prove prendendo un vantaggio di 14 punti su Dester, detentore della migliore prestazione italiana under 23 dell’eptathlon.
Nella prima prova Cairoli ha sfiorato di due centesimi il record personale sui 60 metri con 7”00, mentre Dester ha fermato il cronometro in 7”02. Nel salto in lungo Cairoli ha demolito di 18 centimetri il record personale con l’eccellente misura di 7.73m. Il trentunenne lecchese allenato da Riccardo Calcini aveva un record personale di 7.55m stabilito in occasione degli Europei Indoor di Belgrado nel 2017. Dester (di recente laureatosi campione italiano under 23 indoor del salto in lungo) è arrivato a due centimetri dal primato personale di specialità con 7.66m.
Dester è passato al comando nella classifica generale grazie al 14.03m nel getto del peso superando Cairoli, che ha realizzato un miglior lancio di 13.42m. Cairoli ha reagito superando 2.04m al primo tentativo nel salto in alto battendo Dester, che ha superato a sua volta quota 2.01m.
Trapletti e Tondodonati campioni italiani della marcia
La lombarda Valentina Trapletti ha conquistato il secondo titolo italiano indoor consecutivo sui 3000 metri di marcia indoor e il settimo in assoluto della sua carriera in 12’43”04 precedendo Federica Curiazzi (13’32”85) e Sara Vitiello (14’01”07). L’atleta allenata da Enzo Fiorillo è arrivata a sette secondi e mezzo dal record personale stabilito sei anni fa a Padova con 12’35”55.
Il piemontese Federico Tondodonati si è imposto sui 5000 metri in 19’33”71 davanti a Leonardo Dei Tos e al giovane Riccardo Orsoni (personale migliorato di 40 secondi con 19’44”49) aggiudicandosi l’ottavo titolo italiano della sua carriera su tutte le distanze.