Gout Gout, il giovane velocista australiano che molto ha fatto parlare di se in questo mese di dicembre, ha compiuto oggi 17 anni alla fine della settimana in cui si è diffusa in Italia la notizia di una sua firma su un accordo stipulato con Adidas, società tedesca di abbigliamento sportivo, per la somma di 6 milioni di dollari oltre possibili incentivi legati ai possibili risultati futuri.
L’articolo originario a cui tutti hanno fatto riferimento è in realtà della scorsa settimana, quando venerdì 20 dicembre il giornalista Josh Alston ha pubblicato per “Daily Mail Australia” un articolo in cui ha ipotizzato per il giovane sprinter tale guadagno apparso veramente sensazionale in quanto solo pochissimi top atleti mondiali lo possono probabilmente vantare, quali gli statunitensi Noah Lyles e Sha’Carri Richardson, entrambi velocisti come Gout, piuttosto che lo svedese Armand Duplantis specialista del salto con l’asta, per non parlare del fatto che il più grande mito dell’atletica di tutti i tempi, il giamaicano Usain Bolt, abbia guadagnato al massimo 10 milioni di dollari all’anno all’apice della sua carriera.
Il punto è che si deve sempre scrivere al condizionale, perché i contratti nell’atletica sono sempre segreti e nessuno può realmente sapere le cifre reali di un accordo che, nel caso di Gout, dando per ammesso che sia proprio di 6 milioni di dollari, va a nostro avviso considerato globale di tutto il periodo indicato sino alle Olimpiadi di Brisbane del 2032, e quindi sembra molto più probabile pensare che cifra sia da spalmare su 8 anni, 750.000 dollari circa a stagione pur con premi e incentivi vari, che però possono essere anche dei malus se il rendimento non sarà pari all’attesa.
Oltretutto, sempre come riportato nell’articolo originario del Daily Mail, l’accordo sarebbe stato stipulato questa estate in occasione del secondo posto di Gout nei campionati del mondo under 20 di Lima in Perù, quando il velocista ottenne la medaglia d’argento sui 200 metri con il tempo di 20″60, certo facendo vedere il proprio potenziale ma non abbastanza per giustificare cifre totalmente fuori mercato per lo sport dell’atletica.
In ogni caso per Gout un compleanno molto felice, augurandogli soprattutto di non farsi travolgere da tutta questa improvvisa notorietà che gli è caduta addosso perché ai grandi onori come quelli che sta ricevendo in questo momento, corrispondono pure grandi oneri quali su tutti quello di confermare in toto il proprio potenziale già dal prossimo anno e per quelli futuri.