Alex Schwazer è stato riconosciuto innocente dal Gip del Tribunale di Bolzano, dall’accusa di doping, per non aver commesso il fatto e, quindi, è stata disposta l’archiviazione del procedimento iniziato 4 anni fa a suo carico.

Il giudice ha motivato la sentenza avanzando pesanti sospetti a carico di World Athletics e di Wada, vale a dire la massima federazione mondiale di atletica e la massima agenzia antidoping.

Queste alcune delle parole lapidarie del Giudice Walter Pelino, che ha anche esortato l’inizio di nuove ulteriori indagini.

“La catena di custodia dei reperti in perizia è di fatto del tutto evanescente per cui la manipolazione sarebbe potuta avvenire in qualunque momento.

Hanno operato in maniera totalmente autoreferenziale, non tollerando controlli dall’esterno fino al punto di produrre dichiarazioni false.

È quindi provato che la manipolazione delle provette che lo scrivente ritiene provata con altro grado di probabilità razionale avrebbe potuto avvenire in qualsiasi momento a Stoccarda come a Colonia (sedi rispettivamente dell’agenzia incaricata del prelievo e del laboratorio dove sono stati effettuati i controlli, ndr), ove si è dimostrato esservi provette non sigillate dunque agevolmente utilizzabili alla bisogna“.

Parole durissime che certamente riabilitano totalmente Schwazer da un punto di vista di immagine ma che, dal nostro punto di vista, produrranno ora una reazione dei massimi organismi internazionali mentre, da un punto di vista sportivo, le possibilità che l’Atleta possa tornare alle competizioni sono praticamente nulle.

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