Il Direttore tecnico delle squadre nazionali di atletica Antonio La Torre ha ricevuto nei giorni scorsi il Premio Candido Cannavò, ideato 15 anni fa dalla Bracco Atletica del Presidente Franco Angelotti per ricordare lo storico Direttore della Gazzetta dello Sport Candido Cannavò, da sempre grande appassionato di atletica.
Il riconoscimento viene assegnato ogni anno ad una personalità dell’atletica che si è distinta anche per i valori umani oltre a quelli sportivi. Negli anni passati il premio è stato consegnato a campioni olimpici come il Presidente di World Athletics Sebastian Coe, Stefano Baldini, Yelena Isinbayeva, Gianmarco Tamberi, Filippo Tortu, Marcell Jacobs, Massimo Stano, alla saltatrice azzurra Antonietta Di Martino, ad Annalisa Malara e Matteo Villani, medici in prima in linea nella lotta contro il Covid. Per la prima volta nella storia questo premio è stato assegnato ad un tecnico. La Torre ha condotto l’atletica italiana alle cinque medaglie d’oro olimpiche di Tokyo, alle quattro medaglie ai Mondiali di Budapest e alla conquista del Campionato Europeo per nazioni dello scorso Giugno a Chorzow.
La Cerimonia di consegna del Premio Cannavò si è svolta nella redazione della Gazzetta dello Sport alla presenza di Alessandro Cannavò, figlio di Candido Cannavò, di Pier Bergonzi, vice direttore della Gazzetta dello Sport, di Ivano Brugnetti, campione olimpico della 20 km di marcia ad Atene 2004, e di Andrea Buongiovanni, giornalista di atletica della Gazzetta dello Sport.
Franco Angelotti: “E’ la prima volta, nelle 15 edizioni del premio, che il riconoscimento va ad un tecnico. Antonio ha conquistato la fiducia di tutti con l’etica del lavoro, sempre a difesa degli atleti e delle società. Quando c’è bisogno, lui c’è sempre. E’ un uomo vero, super partes, che ha forgiato campioni e persone. Quando si è insediato nel ruolo, la possibilità per l’Italia di vincere un oro olimpico pareva un’utopia. Di ori ne sono arrivati cinque, e insieme a quelli, tanto altro. Il bello è che la corsa è tutt’altro che esaurita”.
La Torre ha ringraziato i presenti alla Cerimonia con le seguenti parole:
“Questo è il più bel premio che io abbia mai ricevuto nel mondo dell’atletica. Ho molti ricordi legati a Candido Cannavò, ma uno in particolare mi riporta al giorno in cui il mio allievo Ivano Brugnetti fu grande protagonista ai Mondiali di Siviglia 1999. Anche in quell’occasione Cannavò evidenziò l’aspetto umano dell’impresa e tracciò un mio breve profilo, ricordando i miei 13 anni di lavoro alla Breda.
Ci ha sempre legato l’amicizia con personaggi come Gino Strada e il giornalista Daniele Redaelli. Questo premio non è solo un riconoscimento al sottoscritto, ma anche agli atleti, al mio staff, ai collaboratori e a tutti coloro che, dalla base in su, gravitano nel nostro mondo”.
Il Premio Cannavò si aggiunge alla lunga lista dei premi assegnati a La Torre, che pochi giorni fa aveva ricevuto anche la Girlande d’Honour durante la cerimonia inaugurale della finale del Festival del Cinema e della Televisione Sportiva di Milano organizzato da Franco Ascani.
La Bracco Atletica festeggerà un anno ricco di soddisfazioni durante la tradizionale Festa sociale di fine anno nella Sala Gaber del Grattacielo Pirelli in Piazza Duca d’Aosta Sabato 25 Novembre con inizio alle ore 15. Gli organizzatori della Bracco hanno annunciato la presenza di Silvia Salis, ex lanciatrice di martello azzurra, vice Presidente del Coni nazionale e da poco diventata mamma di Eugenio.