L’ugandese Joshua Cheptegei ha vinto la medaglia d’oro sui 10000 metri nell’unica finale della seconda giornata di atletica (la prima sulla pista viola all’interno dell’immenso Stade de France) stabilendo il primato olimpico con 26’43”13. Ben 13 atleti sono scesi al di sotto del precedente record della manifestazione a Cinque Cerchi detenuto da Kenenisa Bekele. Cheptegei ha aggiunto questo titolo alla sua straordinaria collezione che comprende l’oro olimpico sui 5000 metri a Tokyo 2021 e tre ori mondiali sui 10000 metri a Doha 2019, Eugene 2022 e Budapest 2023.

Aregawi é andato in testa dopo 23 minuti di gara, mentre Ahmed, Kejelcha e Fisher sono rimasti appena dietro ad inseguire. Dodici atleti sono rimasti in lotta per le medaglie fino a due giri dalla fine.

Cheptegei ha lanciato l’attacco decisivo a 600 metri dalla fine dopo una gara molto veloce e ha continuato ad allungare il suo vantaggio, mentre Aregawi, Ahmed, Fisher, Kiplimo e Kejelcha hanno provato a tenere il ritmo.

Aregawi ha lanciato il suo sprint sul rettilineo finale e ha superato Fisher negli ultimi metri aggiudicandosi la medaglia d’argento in 26’43”44. Fisher ha vinto il bronzo in 26:43.46 riportando gli Stati Uniti sul podio olimpico su questa distanza per la prima volta dal 2012, quando Galen Rupp si aggiudicò l’argento dietro al britannico Mo Farah a Londra.

Joshua Cheptegei: “Non riesco a descrivere cosa provo ora. Ho desiderato questa medaglia da tanto tempo. Ho coronato il sogno di ciò che le persone vogliono raggiungere nella vita. Sedici anni fa guardavo il grande Kenenisa Bekele vincere le Olimpiadi Pechino. Da allora il sogno di diventare campione olimpico dei 10000 metri è cresciuto nel mio cuore”.

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Il canadese di origini africane Mohamed Ahmed é andato vicino al podio piazzandosi al quarto posto posto in 26’43”79 davanti al keniano Benard Kibet (26’43”98), all’etiope Yomif Kejelcha (26’44”02), a Selemon Barega (26’44”46), a Jacob Kiplimo (26’46”39). Tre record nazionali sono stati realizzati dallo spagnolo Thierry Ndikumenayo (26’49”49), dal sudafricano Adrian Wildschutt (26’50”64) e dal francese Jimmy Gressier (26’58”67).

Parigi si è confermata città magica per le gare di mezzofondo dopo le straordinarie imprese di Faith Kipyegon nelle ultime edizioni del meeting della Diamond League della capitale francese.

Batterie staffetta 4×400 mista

Il quartetto statunitense formato da Vernon Norwood, Shamier Little, Bryce Deadmon e Kaylin Brown ha migliorato il record del mondo della staffetta 4×400 mista con l’eccellente tempo di 3’07”41. Il team a stelle e strisce ha tolto più di un secondo al precedente record del mondo realizzato sempre dagli Stati Uniti in occasione della vittoria ai Mondiali di Budapest.

Norwood ha lanciato il team statunitense con un eccellente frazione in 44”47. La quattrocentista ad ostacoli Shamier Little ha incrementato il vantaggio con una seconda frazione cronometrata in 49”32. Deadmon ha percorso la terza frazione in 44”17 prima dell’ultimo 400 corso da Brown in 49”45. Gli Stati Uniti hanno battuto di oltre tre secondi l’équipe francese (Muhammad Abdallah Kounta, Louise Maraval, Teo Andant e Amandine Brossier), che ha stabilito il record nazionale con 3’10”60. La formazione belga composta da Jonathan Sacoor, Helena Ponette, Kevin Borlée e Naomi Van den Broeck si é qualificata per la finale con il record nazionale di 3’10”74.

Shamier Little: “Pensavamo che il record potesse servire per vincere una medaglia, ma è arrivato già in batteria”.

Vernon Norwood: “Sapevamo cosa serviva per battere il record del mondo. Il nostro lavoro è semplicemente scendere in pista ed eseguire al meglio la gara. Speriamo di ripeterlo anche in finale”.

Il quartetto italiano composto dal primatista italiano dei 400 metri Luca Sito, Anna Polinari, Edoardo Scotti e Alice Mangione (la stessa formazione che ha vinto l’argento agli Europei di Roma) si è qualificato per la finale con il terzo posto nella seconda batteria in 3’11”59 alle spalle di Gran Bretagna (3’10”61) e Olanda (3’10”81).

Luca Sito: “E’ stata un’emozione unica, in uno stadio strapieno. Ho avuto ottime sensazioni in pista”.

Anna Polinari: “Dopo i crono della prima batteria si doveva correre forte, abbiamo fatto il nostro compito”.

Edoardo Scotti: “Al cambio mi sono girato e ho perso qualcosa, ma in finale non si sbaglia”.

Alice Mangione: “Non era facile. Sono contenta perché siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo, domani le gambe gireranno da sole”.

Qualificazione del getto del peso maschile

Qualificazione con il brivido per Leonardo Fabbri, che ha avuto bisogno del terzo tentativo per accedere alla finale. Dopo un primo lancio da 20.44m e un nullo il fiorentino si è trovato in tredicesima posizione e con un solo tentativo a disposizione per passare il turno. Il ventisettenne fiorentino è rimasto tranquillo e ha fatto vedere di che pasta è fatto realizzando la miglior misura del turno di qualificazione con 21.76m e potrà giocarsi un posto sul podio sulla pedana viola, colore della Fiorentina, sua squadra di calcio del cuore. Il ceco Tomas Stanek ha realizzato la seconda miglior misura con 21.61m precedendo Payton Otterdahl (21.52m), Ryan Crouser (21.49m), Tom Walsh (21.48m), Jacko Gill (21.35m), Joe Kovacs (21.35m). Zane Weir si è qualificato con l’undicesima misura di 21.00m raggiungendo la seconda finale olimpica della sua carriera dopo il quinto posto di Tokyo.

Leonardo Fabbri: “Chiedo scusa per aver fatto di nuovo soffrire in qualificazione. Ho sbagliato a sottovalutarla. In riscaldamento sbadigliavo. Non ero come ero abituato a stare nel pre-gara. Mi è venuto in mente quando durante i raduni in Sudafrica vediamo i leoni. Mi sentivo un leone senza fame. Nel primo lancio sono stato un bischero per usare un’espressione fiorentina, ma sono stato bravo a rimanere tranquillo. Mi sono passati in mente tutti i sacrifici degli ultimi anni prima del terzo tentativo. Ho dimostrato di avere gli attributi, ma sarebbe stato facile perdersi. Sono molto fiducioso e sono qui per ambire a qualcosa. La pista viola dello stadio ? Spero di regalare una gioia a Firenze e a tutta l’Italia”.

Zane Weir: “Era importante esserci. Anche se non è stata una gara perfetta e ho avuto qualche problema di ritmo in pedana. Per la prima volta è venuta la mia famiglia a vedermi. E’ stata un’emozione incredibile”.

100 metri femminili

La primatista africana Marie Josée Ta Lou-Smith ha realizzato il miglior tempo del primo turno eliminatorio dei 100 metri femminili con un eccellente 10”87 battendo la due volte campionessa olimpica Shelly Ann Fraser Pryce (10”92) nell’ottava batteria che metteva di fronte le due “Pocket Rocket” della velocità mondiale. La campionessa europea di Monaco di Baviera 2022 Gina Luckenkemper si è piazzata al terzo posto in 11”22. Ta Lou si è allenata a Brescia in avvicinamento alle Olimpiadi e sarà la stella del Meeting nella città della Leonessa il prossimo 8 Settembre allo Stadio Gabre Gabric nel quartiere di Sanpolino.

La campionessa mondiale Sha’Carri Richardson si è aggiudicata la prima batteria in 10”94 precedendo la finalista europea di Roma 2024 Patrizia Van der Weken (11”14). La lussemburghese è passata anche dall’Italia correndo nell’ultima edizione meeting di Savona prima di vincere la sua prima gara in Diamond League a Parigi.

Sha’Carri Richardson: “E’ il palcoscenico perfetto. Sono qui per divertirmi. Non guardo al passato”.

La campionessa mondiale indoor dei 60 metri Julien Alfred si è aggiudicata la seconda batteria in 10”95 con il vento contrario di -0.8 m/s davanti alla primatista Zoe Hobbs (11”08). La primatista italiana e bronzo europeo di Roma 2024 Zaynab Dosso si è qualificata con il terzo posto con 11”30, piazzamento fondamentale per la qualificazione diretta alle semifinali. La velocista emiliana allenata da Giorgio Frinolli ha preceduto di tre centesimi di secondo la trinidegna Michelle Lee Ahye (11”33).

La vice campionessa europea dei 200 metri Daryll Neita si è imposta nella terza batteria con il primato stagionale con 10”92 davanti alla statunitense Melissa Jefferson (10”96).

Daryll Neita: “Mi piace molto gareggiare qui. C’è un bell’ambiente. E’ molto bello essere qui. Credo nelle mie possibilità”.

La canadese Audrey Leduc ha vinto la quarta batteria migliorando il record nazionale con 10”95. La giamaicana Tia Clayton si è piazzata al secondo posto con 11”00.

Ewa Swoboda si é imposta nella quinta batteria migliorando il personale stagionale con 10”99. Dina Asher Smith si è qualificata agevolmente per le semifinali con il secondo posto in 11”01 davanti alla nigeriana Rosemary Chukwuma (11”26).

Dina Asher Smith: “Mi sto divertendo molto. Mi sembra di essere a casa. Parigi non è tanto lontana da Londra”.

Decathlon

Il due volte campione NCAA outdoor Leo Neugebauer ha concluso al comando la prima giornata con 4650 punti davanti al portoricano Ayden Owens Delerme (4608 punti), al norvegese Sander Skotheim (4588 punti), al campione olimpico in carica Damian Warner (4561 punti) e al campione europeo Johannes Erm (4510 punti).

Il campione olimpico in carica Damian Warner ha vinto la terza batteria con 10”25 sui 100 metri (tempo più veloce in assoluto) precedendo il super talento portoricano Ayden Owens Delerme (10”35). Il norvegese Markus Rooth ha vinto la prima batteria con il record personale di 10”71 battendo il connazionale Sander Skotheim (10”78).

Lo statunitense Harrison Williams si è aggiudicata la vittoria nella seconda batteria in 10”62 precedendo il campione europeo di Roma 2024 Johannes Erm (10”64). Neugebauer ha fatto segnare il tredicesimo miglior tempo con 10”67 arrivando a sei centesimi di secondo dal record personale.

Skotheim ha vinto il salto in lungo migliorando il record personale con 8.03m. Neugebauer si è piazzato al secondo posto sfiorando la barriera con 7.98m, mentre Warner è atterrato a 7.79m.

Il francese Mackenson Gletty si è imposto nel getto del peso con 16.64m davanti a Neugebauer (16.55m). Warner ha realizzato la misura di 14.45m.

Il vincitore dei Trials statunitensi Heath Baldwin ha superato la misura di 2.17m aggiudicandosi la prova del salto in alto davanti a Skotheim (2.11m). Baldwin è salito di sette posizioni portandosi all’ottavo posto. Johannes Erm ha migliorato il record personale con 2.08m. Neugebauer ha mantenuto la testa della gara grazie al salto da 2.05m.

Owens Delerme ha corso i 400 metri in 46”17 anche se i carriera ha realizzato un personale di 45”07 (secondo miglior crono della storia sul giro di pista in una prova di decathlon). Sven Roosen, secondo nell’ultima edizione del meeting di Goetzis, e Harrison Williams sono scesi al di sotto dei 47 secondi con 46”40 e 46”71 precedendo Warner (47”34).

Skotheim ha migliorato il record personale con 47”02. Gletty e Rooth hanno migliorato i record personali con 47”48 e 47”69. Neugebauer ha stabilito il personale stagionale di 47”70 concludendo la prima giornata al comando.

Leo Neugebauer: “Lo stadio è pazzesco. E’ un onore poter gareggiare qui. Sono davvero felice. Tutte le specialità sono state molto regolari. Sono molto contento di essere arrivato vicino agli 8 metri nel salto in lungo. Nei 400 metri mi sono sentito bene e ho realizzato il mio seasonal best”.

Batterie 5000 metri femminili

Nadia Battocletti si è qualificata per la sua seconda finale olimpica dei 5000 metri tre anni dopo il settimo posto di Tokyo 2021. La trentina si è ben comportata piazzandosi al terzo posto in 14’57”65 (con un ultimo km in 2’43”), facendo segnare lo stesso tempo della campionessa olimpica dei 5000 e dei 10000 metri Sifan Hassan, seconda nella gara vinta da Faith Kipyegon in 14’57”56. L’azzurra ha preceduto la plurimedagliata mondiale Margaret Kipkemboi Chelimo (14’57”70) e l’etiope Gudaf Tsegay (14’57”84) in una batteria che sembrava già una finale per il livello delle atlete.

Nadia Battocletti: “Sono molto felice per come è andata la gara, anche se speravo di arrivare qui senza problemi fisici. Da un mese ho un problema al calcagno e la parte posteriore della gamba sinistra è rigida. Mi sono detta di non pensarci e di guardare avanti. Era una batteria tosta. Ho fatto la scelta giusta di andare dietro alla giapponese Tanaka per rimanere nelle prime posizioni evitando possibili cadute. Mi dà fiducia il modo in cui ho affrontato la gara. Sono stata forte mentalmente ed era quello che volevo da me stessa. C’era tutta Cavareno a seguirmi. Ringrazio tutto il mio team e i miei genitori a seguirmi”.

La campionessa mondiale di cross e primatista mondiale dei 10000 Beatrice Chebet si è aggiudicata la seconda batteria in 15’00”73 davanti alla teenager etiope Medina Eisa (15’00”82), all’australiana Rose Davies (15’00”82) e alla norvegese Karoline Grovdal (15’01”42). La vicentina Federica Del Buono non ha superato il turno con il sedicesimo posto in 15’15”64 ma potrà rifarsi sui 1500 metri. La venezuelana Jocelyn Brea ha ottenuto l’ultimo posto utile per l’accesso alla finale in 15’02”89.

Federica Del Buono: “Sono amareggiata. Ho fatto la gara peggiore dell’anno alle Olimpiadi. E’ stata una gara tattica con tanti spintoni. Ho cercato di stare esterna ma nel momento di partire non c’era la brillantezza delle scorse settimane. Mi sentivo poco tranquilla per un problema al piede. Era difficile, ma so che valgo il personale e Martedì torno in gara sui 1500 metri”.

Batterie 800 metri femminili

L’etiope Tsige Duguma ha corso il tempo più veloce delle batterie degli 800 metri con 1’57”90 battendo la keniana Mary Moraa (1’57”95) e la primatista Shafiqua Maloney (1’58”23 record nazionale). Wornesh Mesele si è aggiudicata la seconda batteria in 1’58”59 davanti alla fenomenale diciassettenne britannica Phoebe Gill (1’58”83). La campionessa italiana Eloisa Coiro si è piazzata al quarto posto migliorando il record personale stabilito a Lignano correndo in 1’59”19 ma non è bastato per passare direttamente in semifinale.

La romana avrà la possibilità di andare in semifinale attraverso il turno di ripescaggio, dove sarà impegnata anche Elena Bellò, che è scesa di nuovo sotto i 2 minuti con 1’59”98 piazzandosi al settimo posto nella batteria vinta dalla giamaicana Natoya Goule (1’58”26) davanti alla diciannovenne australiana Claudia Hollinngsworth (1’58”77) e a Lillian Odira (1’58”83). La vice campionessa olimpica Keely Hodgkinson ha vinto agevolmente la quarta batteria in 1’59”31 davanti alla vincitrice dei Trials statunitensi Nia Akins (1’59”67).

Eloisa Coiro: “Ho smesso di correre e sono ripartita. Avevo la qualificazione in mano. So che la condizione è buona. Ci sono poche ore di recupero e darò tutta me stessa”.

Batterie 1500 metri maschili

Il campione del mondo Josh Kerr ha vinto la prima batteria dei 1500 metri in 3’35”83 battendo la rivelazione stagionale Brian Komen (3’36”31) e il bronzo mondiale Narve Gilje Nordas (3’36”41). Ossama Meslek è partito bene correndo in quarta posizione nelle fasi iniziali della gara ma non è riuscito a reagire all’accelerazione degli avversari nelle fasi finali. Meslek non è eliminato perché avrà la possibilità di tentare la qualificazione attraverso il turno di ripescaggio per gli atleti che non sono riusciti a piazzarsi tra i primi sei.

Ossama Meslek: “Mi sono messo in un’ottima posizione all’inizio, poi sono rimasto chiuso e all’ultima curva ho avuto un contatto con l’australiano Oliver Hoare che si è piazzato tredicesimo in 3’39”11. A quel punto mi sono reso conto che non avrei potuto entrare nei primi sei e ho provato a conservare un po’ le energie”.

L’etiope Ermias Girma si è aggiudicato una seconda batteria molto combattuta in 3’35”21 precedendo lo statunitense Cole Hocker (3’35”27) e il primatista italiano Pietro Arese, che si è qualificato direttamente per le semifinali con 3’35”30. Lo spagnolo Adel Mechaal e il britannico George Mills si sono piazzati al nono e al decimo posto con 3’35”81 e 3’35”97,

Pietro Arese: “Oggi le gambe giravano bene e ho sempre controllato. Questo turno è a metà tra batteria e semifinale. Non nascondo che ero un po’ preoccupato. Bisognava spendere qualcosa ma è meglio piuttosto che spendere e gareggiare di nuovo domani. Scenderò in gara Domenica con tutto da guadagnare. Ai Mondiali dell’anno scorso a Budapest mi sono mancati 14 centesimi di secondo per entrare in finale, ma nel frattempo molto è cambiato, con il record italiano e il bronzo europeo”.

L’olandese Stefan Nillesen ha vinto a sorpresa la terza batteria in 3’36”77 davanti allo statunitense Hobbs Kessler (3’36”87) e al campione olimpico ed europeo Jakob Ingebrigtsen (3’37”04). Federico Riva non é riuscito a trovare lo spunto nel finale e ha chiuso al quattordicesimo posto in 3’41”78 ma avrà la possibilità di riscattarsi nel turno di ripescaggio.

Federico Riva: “Ho cercato di essere lì. Sapevo che sarebbe stata una gara nervosa. Purtroppo mi sono mancate le energie negli ultimi 130 metri e ho un po’ mollato per recuperare meglio in vista di domani”.

Qualificazioni del salto in alto femminile

Tredici atlete hanno superato il turno qualificandosi per la finale del salto in alto femminile. La primatista e campionessa mondiale Yaroslava Mahuchik hanno valicato tutte le misure fino a 1.95m al primo tentativo.

La vice campionessa europea Angelina Topic si è infortunata alla caviglia durante il riscaldamento ma ha superato 1.88m e 1.92m al terzo tentativo qualificandosi per la finale.

Qualificazioni del lancio del disco femminile

La primatista italiana Daisy Osakue si è qualificata per la sua seconda finale olimpica consecutiva grazie alla nona posizione complessiva nel turno di qualificazione con 63.11m. La campionessa olimpica in carica Valarie Allman ha avvicinato i 70 metri con 69.59m precedendo la croata Sandra Elkasevic (65.63m).

Daisy Osakue: “Il lancio oltre i 63 metri è un regalo. Bisogna credere sempre in se stessi. Esco dallo stadio con il sorriso. Ringrazio la mia allenatrice Maria Marello che mi ha portato dagli ostacoli al lancio del disco. Senza di lei non sarei qui”.

Qualificazioni salto triplo femminile

La cubana Leyanis Perez Hernandez ha realizzato la miglior misura di qualificazione con 14.68m precedendo la giamaicana Shanieka Ricketts (14.47m), la statunitense Jasmine Moore (14.43m), la cubana Liadagmis Povea (14.39m), Ana Peleteiro (14.36m). L’azzurra Dariya Derkach e la campionessa mondiale indoor Thea Lafond hanno realizzato esattamente la misura di 14.35m richiesta per la qualificazione alla finale. Ottavia Cestonaro é stata eliminata con la misura di 13.63m alla prima prova.

Dariya Derkach: “Sono contenta ed emozionata per la prima finale alla mia terza partecipazione ai Giochi perché ogni Olimpiade è una nuova avventura. Mi sentivo bene e ho fatto quello che dovevo”.

Qualificazioni del lancio del martello maschile

Il canadese Ethan Katzberg, campione del mondo a Budapest 2023, ha fatto registrare la migliore misura delle qualificazioni con 79.93m precedendo il connazionale Rowan Hamilton (77.78m).

 

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