Mutaz Barshim in gara (foto Colombo/FIDAL)
Mutaz Barshim in gara (foto Colombo/FIDAL)

Gianmarco Tamberi: voto 9

Gianmarco Tamberi Doha (Foto Colombo Fidal)
Gianmarco Tamberi Doha (Foto Colombo Fidal)

Grandissima dimostrazione di carattere, personalità e coraggio di Gimbo. Pur non saltando in gara da oltre tre mesi, per una serie di piccoli problemi fisici che ne hanno totalmente rallentato la preparazione, non si tira indietro e si presenta ai mondiali, raggiungendo la finale e ottenendo un ottimo ottavo posto.

Quasi impossibile pensare potesse fare di più ma, dopo il buon 2.29 della qualificazione, si era creata qualche aspettativa in più, affossata da un brutto virus intestinale che lo ha debilitato nei due giorni prima della finale.

 

 


Claudio Michel Stecchi: voto 8,5

Claudio Stecchi (Foto Colombo Fidal)
Claudio Stecchi (Foto Colombo Fidal)

Il toscano si presenta a Doha, in condizioni buone, ma non certamente quelle che gli hanno permesso, durante la stagione indoor, di salire sino a 5,82 m.

Supera molto bene le qualificazioni, saltando 5,75 e poi finisce ottavo, fermandosi a 5,70, in una finale in cui ben cinque atleti rimangono su tale quota, dal quarto posto in su.

Ha reso quasi al massimo delle sue possibilità e, in proiezione Tokio, può ancora migliorare.

 

 


Stefano Sottile: voto 7,5

Stefano Sottile Doha (Foto Colombo Fidal)
Stefano Sottile Doha (Foto Colombo Fidal)

L’atleta delle Fiamme Azzurre, nativo di Borgosesia, aveva ottenuto a luglio, nel corso dei campionati italiani assoluti, la seconda miglior prestazione italiana di tutti i tempi:2,33.

Questo risultato, peraltro inaspettato, è stato fatto nel contesto di una preparazione orientata ai Campionati Europei under 23 di Gavle, in Svezia, dove peraltro Stefano aveva un po’ sofferto il peso di tale misura raggiunta.

C’era il pericolo che a Doha, quindi, non si presentasse al meglio e, invece, ha tirato fuori una prestazione di grande personalità, uscendo in qualificazione dopo aver fatto 2,26 al terzo tentativo. Gli errori a 2,29, che gli avrebbero consentito il passaggio alla finale, sono stati veramente minimi.

 


Alessia Trost: voto 7,5

Alessia Trost Doha (Foto Colombo Fidal)
Alessia Trost Doha (Foto Colombo Fidal)

Da Alessia, atleta di classe infinita, si attende sempre il meglio e, la speranza che possa fare la gara della vita, è sempre dietro l’angolo.

Si batte ai limiti delle sue possibilità di questa stagione, SB 1,94, che purtroppo non riesce a saltare, fermandosi a 1,92, con due errori che le costano la finale.

Alla fine della gara il suo rammarico è enorme ma il nostro incoraggiamento vuole essere maggiore della sua delusione. Per Tokio può e deve essere una storia diversa.

 

 


Elena Vallortigara: voto 7-

Elena Vallortigara Doha (Foto Colombo Fidal)
Elena Vallortigara Doha (Foto Colombo Fidal)

Per l’atleta vicentina, altro grandissimo talento, vale il discorso fatto su Alessia: ha saltato quasi ai limiti del suo SB di 1,91: 1,89 fatto alla seconda prova.

Poi tre errori netti a 1,92, a chiudere una stagione costellata da una serie di infortuni che ne hanno, pesantemente, condizionato la preparazione.

A mio avviso il suo PB di 2,02, ottenuto l’anno scorso a Londra in Diamond League, pesa come un macigno, sulla sua testa ma, quando riuscirà a liberarsi da tale pensiero, sono certo che tornerà a volare, soprattutto verso Tokio.

 

 


Tania Vincenzino: voto 6+

Tania Vincenzino (Foto Fidal)
Tania Vincenzino (Foto Fidal)

L’atleta Friulana si ferma a 6,23 ottenendo la 28ma posizione in qualifica. Solo superando il suo SB di 6,46, avrebbe potuto lottare per un posto in finale che si otteneva saltando 6,54.

Prestazione, quindi, leggermente sottotono, con qualche rammarico perchè la misura della finale non era poi così impossibile.

 

 

 


Roberta Bruni: voto 6

Roberta Bruni (foto Fidal)
Roberta Bruni (foto Fidal)

Sinceramente ci si aspettava un po’ di più dalla forte astista romana reduce da una buonissima stagione che l’ha vista, tra l’altro, vincitrice delle Universiadi a Napoli.

Certo, per raggiungere la finale, avrebbe dovuto eguagliare il record italiano all’aperto di 4,60 ma sono certo che lei stessa avrebbe voluto arrivare, quantomeno, a 4,50.

Un’atleta ritrovata, in ogni caso, dopo una serie di problemi fisici e buone speranze per l’anno Olimpico.

 

 


Laura Strati: voto 6-

Laura Strati Doha (Foto Colombo Fidal)
Laura Strati Doha (Foto Colombo Fidal)

Laura, purtroppo, è incappata proprio in una brutta serata in cui non è riuscita a far emergere il suo buon talento che, quest’anno, l’aveva portata a saltare 6,65. Ricordo che il suo PB è di 6,72 del 2017.

Alla fine, l’ultimo posto in qualificazione e un modesto, per le sue possibilità, 6,05.

Sono certo che saprà reagire con la grinta che la contraddistingue e riproporsi, l’anno prossimo, con ancor maggior determinazione verso le Olimpiadi.

 


Andrea Dallavalle: voto 6-

Andrea Dallavalle Doha (Foto Colombo Fidal)
Andrea Dallavalle Doha (Foto Colombo Fidal)

Andrea, quest’anno, ha fatto il su PB, a Gavle (Svezia) saltando 16,95. I suoi due salti validi a Doha, 14,63 e 15,09 non possono essere veritieri e, infatti, il diciannovenne piacentino delle Fiamme Gialle ha accusato un problema, al piede, nel riscaldamento che ne ha notevolmente condizionato la prova in gara, nel momento dello stacco.

E’ giovanissimo e ha un grande talento che, certamente, lo accompagnerà nel futuro, speriamo a cominciare dalla rincorsa verso Tokio.

Sport OK Junior