Steven Gardiner (foto world athletics)
Steven Gardiner (foto world athletics)

Il bahamense Steven Gardiner si è raccontato nei giorni scorsi sul sito di World Athletics nell’ambito della nuova rubrica “From Doha to Tokyo”, che seguirà passo dopo passo l’avvicinamento di alcuni vincitori del titolo mondiale a Doha ai Giochi Olimpici di Tokyo.

Il campione del mondo dei 400 metri ha raccontato di come è cambiata la sua vita dopo la vittoria a Doha in un eccellente 43”48 e della sua preparazione nell’anno difficile del covid.

E’ stato straordinario aver vinto il titolo mondiale a Doha e provo ancora una sensazione incredibile. E’ bello condividere la mia esperienza con le persone che mi chiedono cosa si prova ad essere campioni del mondo. Dopo Doha sono tornato alle Bahamas e ho avuto la possibilità di incontrare alcuni studenti”.

La preparazione per le Olimpiadi era iniziata alla fine del 2019, ma la pandemia ha fermato tutto costringendo il Comitato organizzatore e il CIO a rinviare di un anno i Giochi Olimpici.

Molti aspetti della preparazione sono rimasti gli stessi, anche se il mio allenatore Gary Evans ha introdotto alcune novità puntando su lavori di velocità. Mi sono divertito e il piano sta pagando. Prima che la pandemia fermasse tutto, la preparazione stava andando molto bene.

Quando gli impianti sono stati chiusi, ho dovuto trovare un tipo di allenamento alternativo per rimanere in forma. Il mio gruppo ha reagito molto bene adattandosi alla situazione. Mi sono allenato anche in bicicletta ed è stato positivo prendermi una pausa dalla solita routine degli allenamenti in pista.

La decisione di rinviare le Olimpiadi non è stata una delusione. Non vedevo l’ora delle Olimpiadi ma abbiamo dovuto accettare la decisione. Per gli atleti è stato giusto perché c’erano troppe incertezze su come sarebbero andate le cose”.

Nel 2020 Gardiner si è concentrato sulle distanze più brevi dello sprint stabilendo il record personale sui 100 metri in 10”35 e i primati nazionali sui 150 metri in 15”07 e i 300 metri in 31”83 in gare disputate in Florida e in Georgia.

Mi sono divertito molto a gareggiare ed è stato bello stabilire primati nazionali. Durante la pandemia abbiamo deciso di concentrarci sullo sprint e lasciare i 400 metri al 2021.”

Gardiner ha raccontato delle numerose difficoltà affrontate durante il 2020.

La più grande sfida è stata l’impossibilità di tornare alle Bahamas, anche se normalmente il volo dalla Florida all’Isola di Abaco alle Bahamas dura appena 25 minuti. Purtroppo non riesco a tornare a casa dall’ottobre 2019.

Rimango in contatto con la mia famiglia tutti i giorni. Sono il più giovane di sette figli. È stata una grande sfida trovare le motivazioni dopo il rinvio delle Olimpiadi, ma ho ricevuto il sostegno della mia famiglia. I miei genitori sono la mia motivazione. Mi incoraggiano sempre a continuare”.

Gardiner entrò in semifinale a 20 anni nell’esordio olimpico a Rio de Janeiro nel 2016.

Erano le mie prime Olimpiadi e ho affrontato molte nuove esperienze. L’aspetto più importante è stato considerare le Olimpiadi come i Campionati del Mondo o un evento normale. È stata un’esperienza strabiliante”.

Gardiner parte come favorito per il titolo olimpico dopo il successo iridato di Doha nel 2019, ma non sarà facile confermarsi contro avversari di grande livello come gli statunitensi Michael Norman e Fred Kerley, il sudafricano Wayde Van Niekerk e il colombiano Anthony Zambrano.

Mi concentro su quello che devo fare, non mi lascio distrarre e cerco di divertirmi. Generalmente sono una persona tranquilla, ma provo sempre le farfalle nello stomaco (modo di dire americano che significa essere nervosi) prima delle gare e penso che sia normale.

Mi concentro molto sugli allenamenti e provo a mettere in pratica il lavoro nelle gare. Voglio gareggiare al meglio delle mie possibilità e vincere una medaglia.

Spero anche di battere il record personale. Battere il record del mondo di Wayde Van Niekerk sarebbe un sogno. Se dovessi battere il record del mondo, vorrei che fosse una sorpresa”.

Gardiner ha un record personale sui 200 metri di 19”75 e ha affermato che l’obiettivo sarà correre 200 e 400 metri in una grande manifestazione internazionale.

Sarebbe un sogno correre i 200 e i 400 metri alle Olimpiadi e ai Mondiali, se il programma orario lo permetterà. E’ un obiettivo che mi piacerebbe realizzare in futuro. Dopo la vittoria a Doha ho migliorato nella resistenza.

Ho lavorato molto correndo ripetute sui 500 e sugli 800 metri in allenamento. Ho lavorato in palestra per migliorare la forza e ho trasferito tutto questo lavoro quando corro in pista. Le mie migliori qualità sono la forza e l’altezza.

Per correre i 400 metri bisogna avere molta forza. I 400m sono un mix di resistenza e velocità. La mia altezza mi permette di percorrere più terreno rispetto a molti altri sprinter”.

Gardiner ha iniziato a correre le gare di velocità ai tempi delle high school. Il primo allenatore gli consigliò di passare ai 400 metri perché era troppo alto per le prove di velocità pura.

All’inizio non mi piacevano molto i 400 metri. Ora il giro di pista è la mia vocazione. All’inizio non pensavo che fosse così ma ora desidero ringraziare il mio allenatore. Ha avuto ragione lui”.

Gardiner è un ragazzo normale con tante passioni simili a quelle di tanti altri giovani.

Faccio cose normali. Mi piace andare al centro commerciale, guardare la televisione, uscire con gli amici e giocare ai video games. Amo guardare i film d’azione e le serie televisive di Fast and Furious”.

 

 

 

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