100 metri maschili

Noah Lyles ha vinto la finale dei 100 metri più veloce nella storia delle Olimpiadi con 9”79 battendo il giamaicano Kishane Thompson per soli cinque millesimi di secondo in un emozionante arrivo al photo-finish.

La finale olimpica di Parigi è stata la più incerta nella storia di questa manifestazione. Lo statunitense Fred Kerley ha vinto il bronzo in 9”81 salendo per la seconda volta in carriera sul podio olimpico. Tutti gli otto finalisti sono scesi al di sotto dei 10 secondi per la prima nella storia delle Olimpiadi con un distacco di appena 12 centesimi di secondi tra il primo e l’ottavo classificato.

Il sudafricano Akani Simbine ha stabilito il record nazionale con 9”82 ma si è dovuto accontentare del quarto posto per la seconda edizione consecutiva delle Olimpiadi. Simbine si è piazzato tra i primi cinque in tre Olimpiadi di fila essendosi classificato al quinto posto anche a Rio de Janeiro 2016 a dimostrazione della sua regolarità a grandi livelli nel corso degli anni.

Marcell Jacobs ha vinto l’oro agli Europei di Roma in 10”02 davanti all’altro azzurro Chitru Ali e si è comportato in modo eccellente nella finale olimpica di Parigi piazzandosi al quinto posto in 9”85, il suo tempo più veloce dal giorno della vittoria nella finale delle Olimpiadi a Tokyo.

Kishane Thompson si è rivelato come il velocista rivelazione della stagione stabilendo il tempo più veloce al mondo del 2024 con 9”77 in occasione della vittoria ai Trials giamaicani. Il ventiduenne caraibico ha stabilito la migliore prestazione sui 100 metri dal 2022, quando Kerley si aggiudicò il titolo iridato a Eugene in 9”76.

Christian Coleman ha conquistato il secondo titolo mondiale indoor sui 60 metri in 6”41 davanti a Noah Lyles ma non ha partecipato alle Olimpiadi dopo il quarto posto ai Trials olimpici statunitensi.

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100 metri femminili

La tre volte campionessa NCAA Julien Alfred è diventata la migliore sprinter a livello mondiale vincendo tre titoli globali nelle più grandi rassegne internazionali di questa stagione. Alfred ha iniziato la stagione 2024 con la sua prima vittoria in campo internazionale nella finale dei 60 metri ai Mondiali Indoor in 6”98 a Glasgow.

Alfred ha trionfato nella finale olimpica dei 100 metri a Parigi con il record nazionale di Santa Lucia di 10”72 davanti alla campionessa mondiale Sha’Carri Richardson (10”87). La statunitense Melissa Jefferson, compagna di allenamento di Richardson, ha vinto la medaglia di bronzo in 10”92. Alfred ha coronato la sua seconda stagione da atleta professionista con la vittoria sui 100 metri nella finale della Diamond League a Bruxelles in 10”88.

Alfred è diventata la prima atleta nella storia di Santa Lucia (paese di 180000 abitanti) a vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi e ai Mondiali Indoor. Il piccolo paese caraibico si è messo in luce come la nuova culla dei talenti emergenti dei Caraibi.

Richardson ha vinto la finale dei Trials olimpici statunitensi a Eugene stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 10”71.

Per la prima volta dal 1988 nessuna velocista giamaicana è salita sul podio alle Olimpiadi. Tia Clayton è stata la migliore velocista giamaicana nella finale olimpica di Parigi in settima posizione in 11”04 e la più giovane tra le otto finaliste a 19 anni. Clayton ha vinto il primo titolo nazionale a livello seniores in 10”86 a Kingston nello scorso Giugno.

L’unica sprinter giamaicana a vincere un titolo internazionale nel 2024 è stata Alana Reid, campionessa mondiale under 20 a Lima sui 100 metri in 11”17.

200 metri maschili

Letsile Tebogo è diventato il primo atleta del Botswana a vincere un oro olimpico in qualunque sport. Nella finale delle Olimpiadi di Parigi Tebogo ha migliorato di quattro centesimi il suo primato africano stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 19”46; è così salito al quinto posto nelle liste mondiali all-time. Tebogo ha ricevuto il Premio di atleta dell’anno durante gli World Athletics Awards.

Lo statunitense Kenny Bednarek si è aggiudicato la seconda medaglia olimpica consecutiva sui 200 metri in 19”62 davanti al tre volte campione mondiale dei 200 metri Noah Lyles, che ha vinto la medaglia di bronzo con 19”70. Mai nella storia delle Olimpiadi un velocista si era piazzato al terzo posto con un tempo così veloce.

Lyles era il grande favorito dopo aver vinto il titolo mondiale a Budapest 2023 e la finale dei Trials olimpici statunitensi in 19”53 a Eugene, ma la sua forma è stata condizionata dal covid poco prima della finale olimpica dei 200 metri e si è dovuto accontentare della medaglia di bronzo. Lyles ha terminato la stagione al secondo posto nelle liste mondiali dell’anno.

Erriyon Knighton si è piazzato al quarto posto per la seconda edizione consecutiva delle Olimpiadi in 19”99.

L’australiano Gout Gout è diventato il più veloce di sempre a livello under 18 correndo in 20”04 ai Campionati scolastici nazionali di Brisbane. Con questo tempo il giovane fenomeno di origini sud-sudanesi ha battuto dopo 56 anni il record australiano assoluto di Peter Norman che vinse la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Città del Messico 1968 in 20”06.

200 metri femminili

Gabby Thomas ha vinto il suo primo titolo individuale in una rassegna globale diventando la prima velocista statunitense a conquistare la medaglia d’oro alle Olimpiadi sui 200 metri dal successo di Allyson Felix nell’edizione di Londra 2012. Thomas ha posto fine al dominio giamaicano delle ultime due edizioni di Rio de Janeiro 2016 e di Tokyo 2021 nelle quali si era imposta Elaine Thompson Herah. La velocista laureatasi in microbiologia presso l’Università di Harvard ha compiuto l’upgrade passando dal bronzo dell’ultima edizione di Tokyo all’oro di Parigi in 21”83. Nella sua straordinaria stagione Thomas ha stabilito il miglior tempo mondiale dell’anno con 21”78 ai Trials olimpici di Eugene e ha vinto la gara della Diamond League di Londra in 21”82.

Julien Alfred ha conquistato la medaglia d’argento olimpica sui 200 metri in 22”08 e si è piazzata seconda dietro a Thomas al meeting della Diamond League di Londra stabilendo il record nazionale con 21”86.

La statunitense Brittany Brown ha dimostrato la sua costanza di rendimento vincendo la medaglia di bronzo olimpica in 22”20 davanti alle britanniche Dina Asher Smith (22”22) e Daryil Neita (22”23). Brown ha mantenuto la sua ottima condizione di forma fino alla fine della stagione vincendo al Golden Gala di Roma in 22”00 e la finale della Diamond League di Bruxelles in 22”20.

Le velociste giamaicane sono rimaste fuori dal podio olimpico sui 200 metri per la prima volta dal 1976. Shericka Jackson aveva dominato le ultime due stagioni vincendo ai Mondiali di Eugene 2022 e di Budapest 2023 ma ha dovuto rinunciare alle Olimpiadi di Parigi 2024 per un infortunio.

400 metri femminili

Marileidy Paulino è diventata la prima donna della Repubblica Dominicana a vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi in qualunque sport migliorando di 8 centesimi di secondo il record olimpico dei 400 metri della francese Marie José Pérec con 48”17. Paulino ha confermato l’oro dei Mondiali di Budapest 2023

Per la prima volta nella storia tutte le otto finaliste sono scese al di sotto dei 50 secondi ed è stato necessario correre in meno di 49 secondi per vincere la medaglia di bronzo.

Selwa Naser è tornata da una squalifica per tre controlli antidoping a sorpresa vincendo la medaglia d’argento in 48”53. La polacca Natalia Kaczmarek si è aggiudicata la medaglia di bronzo in 48”98 eguagliando il tempo con il quale ha vinto la medaglia d’oro agli Europei di Roma due mesi prima migliorando lo storico record polacco della grande Irena Szewinska. Kaczmarek ha portato il record nazionale a 48”90 nella tappa della Diamond League di Londra.

La campionessa NCAA Rhasidat Adeleke si è classificata al quarto posto in 49”28 ripetendo lo stesso piazzamento dell’anno precedente ai Mondiali di Budapest 2023.

Nel corso del 2024 nove atlete hanno corso più velocemente rispetto al tempo di 49”44 con il quale la bahamense Shaunae Miller Uibo vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Tra queste atlete ci sono anche le quattrocentiste ad ostacoli Sydney McLaughlin (48”75 a New York), Femke Bol (49”17 primato mondiale indoor ai Mondiali al coperto di Glasgow) e la campionessa NCAA Nickesha Pryce (48”57 al meeting della Diamond League di Londra).

400 metri maschili

L’ex quattrocentista ad ostacoli Quincy Hall ha vinto la finale olimpica dei 400 metri in 43”40 in una delle più grandi gare di sempre correndo in ottava corsia. Il britannico Matthew Hudson Smith si è aggiudicato la medaglia d’argento migliorando per la terza volta in questa stagione il suo record europeo con 43”44 dopo aver corso in precedenza in 44”07 a Oslo e in 43”74 a Londra. Hall e Hudson Smith sono saliti rispettivamente al quarto e al quinto posto nelle liste mondiali all-time.

Hall ha migliorato il personale stagionale in ogni gara disputata nel corso del 2024 fermando il cronometro in 45”98 a Doha, in 45”52 a Marrakesh, in 45”02 a Oslo, in 44”68 a Stoccolma, in 44”17 ai Trials olimpici statunitensi di Eugene, in 43”80 a Montecarlo e in 43”40 alle Olimpiadi di Parigi.

Il sedicenne Quincy Wilson ha stabilito il record mondiale under 18 correndo in 44”66 nella batteria dei Trials olimpici di Eugene e si è piazzato al sesto posto nella finale qualificandosi per la sua prima Olimpiade con la staffetta 4×400. Wilson ha migliorato successivamente il suo record mondiale under 20 correndo in 44”20 a Gainesville.

Il belga Alexander Doom è stato la rivelazione della prima parte della stagione vincendo due ori ai Mondiali indoor di Glasgow in 45”25 e agli Europei di Roma in 44”15.

Lo zambiano Muzala Samukonga ha vinto la medaglia di bronzo olimpica migliorando il record nazionale con 43”74.

Per la prima volta cinque atleti sono scesi al di sotto dei 44 secondi nella stessa finale. Il trinidegno Jeerem Richards si è classificato al quarto posto in 43”78 precedendo il grenadino Kirani James, che ha corso in 43”87 nella quarta finale olimpica della sua carriera. James ha corso più velocemente rispetto a quando vinse la medaglia d’oro olimpica a Londra 2012 in 43”94.

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