Giuseppe Gibilisco è certamente un personaggio sportivo molto conosciuto, soprattutto per essere stato l’ultimo italiano ad avere conquistato un titolo mondiale di atletica in pista, nella sua disciplina del salto con l’asta a Parigi 2003, ma anche per essersi successivamente cimentato nel bob a 4, e poi diventato un brillante tecnico sempre nell’asta, seguendo il miglior specialista dell’attuale panorama nazionale, Claudio Stecchi.

A 44 anni compiuti da pochi mesi, il 5 gennaio scorso, Gibilisco è impegnato su tanti fronti con l’atletica sempre nella testa e nel cuore per cui, quando all’amore per il suo sport preferito si aggiunge quello per la sua Sicilia, e in particolare per la sua città di Siracusa, il mix diventa esplosivo e nulla può ostacolare i suoi progetti per cui è pronto a lottare con ogni più residua energia.

Alcuni mesi fa, Giuseppe, ha avuto l’ennesima grande soddisfazione della sua vita, rappresentata dal fatto di vedere realizzato un suo sogno personale in cui credeva da anni, quello della costruzione un nuovo impianto indoor di atletica a Siracusa, che fosse una struttura polivalente in grado di ampliare l’offerta del campo scuola Pippo Di Natale, già sede degli stage di allenamento di diversi atleti azzurri, specie nel periodo invernale.

Tutto questo sarebbe stato possibile in virtù dell’utilizzo dei fondi europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, messi a disposizione del Dipartimento per lo Sport della suo comune, con la possibilità quindi di creare una struttura in uno spazio adiacente alla pista outdoor, dove poter svolgere gare al coperto e sedute d’allenamento, con all’interno un rettilineo di circa 90 metri per gli sprinter, ma anche ampi spazi per le pedane dei salti, tra cui ovviamente l’asta, oltre alle aree dedicate ai lanci, alla palestra e alla ginnastica artistica.

Un bellissimo progetto nato con l’intento di regalare una grande opportunità di sport per tutti, annunciato ufficialmente a settembre dell’anno scorso con il pieno supporto dell’amministrazione comunale, che sembra però stia subendo dei rallentamenti per problemi legati a un vincolo architettonico inserito in un documento redatto, nel 1951, dal grande archeologo Luigi Bernabò Brea.

Embed from Getty Images

Nella fattispecie l’impianto sportivo esistente si trova all’interno dell’area archeologica del Parco della Neapolis e, proprio per questo, soggetto a un vincolo archeologico di cui, ai fini della realizzazione materiale del progetto, il Comune di Siracusa ha chiesto e ottenuto alcuni mesi fa la modifica, da diretto ad indiretto, con un decreto autorizzativo emesso dell’assessorato regionale ai Beni culturali

Di tale atto, però, è stata richiesta l’acquisizione da parte del Comitato cittadino dei Parchi, supportato da alcune forze politiche locali non totalmente convinte dell’opportunità dei nuovi lavori, per una attenta valutazione sulla correttezza dell’iter amministrativo seguito.

Tutto questo, quindi, sta causando dei ritardi sull’inizio dei lavori e il rischio anche di vedere sfumare i contributi se il progetto non verrà realizzato entro determinati termini e, in ogni caso, per cercare di chiarire meglio la questione vogliamo citare le parole del soprintendente ai Beni Culturali ed Ambientali di Siracusa, Salvatore Martinez.

Sta assumendo toni paradossali la polemica in corso sul decreto regionale che dichiara ‘di importante interesse archeologico’ l’area posta al margine orientale del parco della Neapolis’. Viene infatti contestato, con fervida fantasia e una notevole verve complottistica, un atto che conferma e chiarisce un vincolo e non attenua le forme di tutela esistenti.

L’area dell’odierno Campo scuola venne vincolata con decreto ministeriale del 15 settembre del 1951. Soprintendente all’epoca era Luigi Bernabo Brea. Nell’atto si afferma specificamente che nell’area ‘non potrà essere eretta alcuna costruzione per una fascia di 50 metri dal margine della Latomia, mentre nel rimanente non potranno sorgere costruzioni per un’altezza di 12 metri e per più di un decimo dell’area.

Nel decreto del 19 gennaio 2023 è scritto ‘Nell’area denominata strada comunale Ettore Romagnoli non potrà essere eretta alcuna costruzione’ mentre ‘nell’area denominata Campo Scuola Pippo Di Natale non potranno sorgere costruzioni di altezza maggiore di metri 12 e per più di un decimo dell’area.

Nel 1951 non esisteva via Romagnoli mentre l’area del campo scuola è sempre la stessa, al di là della fascia di rispetto, e le previsioni sono esattamente identiche. Inoltre considerato che il decreto ministeriale del 15 settembre del 1951 non risulta mai essere stato confermato con decreto del Presidente della Regione Siciliana, di fatto il nuovo decreto ha rinnovato i vincoli del decreto ministeriale sui terreni ex proprietà famiglia Di Natale.

Non c’è stata quindi nessuna declassazione del vincolo ma anzi una conferma e un adeguamento della normativa vigente allo stato dei luoghi, modificati dal 1951 con la realizzazione della via Romagnoli con aiuole, marciapiedi, panchine. Spero di avere chiarito i termini della vicenda. Non mi illudo di aver quietato l’ansia degli irriducibili della polemica, confido però che l’opinione pubblica possa aver compreso la logica e il valore di tutela del provvedimento assunto dalla direzione generale dell’assessorato regionale ai Beni Culturali, a valle dell’istruttoria condotta dalla Soprintendenza di Siracusa.”

Al di là delle dichiarazioni ufficiali di chi è preposto alla gestione del problema c’è poi la passione di Gibilisco a cui tutto il mondo dell’atletica è molto vicino in questi ultimi giorni, a cominciare dal suo amico fraterno Simone Collio, ex velocista azzurro, che proprio nei giorni scorsi ha pubblicato su Instagram una bellissima storia in merito.

In un’intervista video rilasciata negli ultimi giorni per una TV locale di Siracusa, Giuseppe ha voluto ribadire con le sue parole cariche di passione quanto espresso sopra dal soprintendente Martinez, e fra tutte ci ha colpito questa frase che riteniamo sia di grandissimo contenuto.

Non capisco perché si debbano mettere i bastoni tra le ruote, ledendo un diritto dei bambini ad avere un impianto di altissima qualità.”

Rendering Palaindoor Siracusa
Rendering Palaindoor Siracusa
Sport OK Junior