Sono stati assegnati ieri i classici premi di fine anno conferiti dalla Federazione Italiana ai migliori atleti della stagione passata, sia per quanto riguarda gli assoluti che per i cosiddetti emergenti, ed i riconoscimenti sono stati attribuiti al maschile, senza troppe sorprese, a Gianmarco Tamberi per la categoria principale e al diciottenne Mattia Furlani per quella dei giovanissimi, mentre tra le donne dove c’era qualche maggiore incertezza su quello che sarebbe stato l’esito finale, gli Oscar è andati ad Antonella Palmisano e alla diciassettenne saltatrice Erika Saraceni, allieva che di fatto entrerà tra le juniores solamente all’inizio del nuovo anno.

L’esito delle votazioni è stato determinato dal mix dei voti espressi da una giuria di esperti per due terzi, oltre che dai like degli appassionati sui profili Facebook e Instagram di Atletica Italiana per un terzo, e vogliamo cominciare dal giusto riconoscimento dato alla straordinaria campionessa olimpica dei 20 km di marcia in Giappone, Palmisano, che è stata capace dopo quasi un anno e mezzo di sofferenza e fermo agonistico per vari problemi, culminati anche con un’operazione all’anca nello scorso dicembre, a ritornare in gara in primavera tra mille ulteriori paure, e conquistare poi una splendida medaglia di bronzo ai Mondiali di Budapest, che ha avuto una valenza straordinaria e soprattutto ha fatto capire come Antonella sia carica e determinata per cercare di difendere il suo titolo a cinque cerchi a Parigi.

Il titolo mondiale nel salto in alto per completare il Grande Slam di successi, ha definitivamente proiettato Gimbo Tamberi nella leggenda dello sport italiano e l’Award nazionale non poteva assolutamente sfuggirgli come ulteriore stimolo per la prossima stagione in cui, anche lui, proverà certamente con tutta la sua immensa classe a ripetere il trionfo olimpico come sigillo estremo di un carriera sensazionale.

Gianmarco Tamberi (foto Colombo/FIDAL)
Gianmarco Tamberi (foto Colombo/FIDAL)

Un altro premio per Mattia Furlani, già consacrato dal titolo di Rising Star d’Europa del 2023 con Il 18enne talento del salto in lungo, campione europeo under 20 a Gerusalemme, che ha conquista lo scontato riconoscimento per il secondo anno consecutivo ed è pronto a spiccare il volo tra i big dopo una stagione di crescita impressionante fatto anche di un 8,44 ventoso a Savona, ma soprattutto dell’8,24 regolare a Hengelo.

Mattia Furlani (foto Grana/FIDAL)
Mattia Furlani (foto Grana/FIDAL)

Dai salti in estensione arriva anche la Stella nascente al femminile, la 17enne Erika Saraceni fantastica nel triplo al Festival Olimpico della Gioventù Europea a Maribor con un salto vincente da 13,42, grande promessa del futuro.

Erika Saraceni (foto organizzatori Eyof)
Erika Saraceni (foto organizzatori Eyof)

Il premio per la squadra dell’anno è stato di fatto un riconoscimento generale a tutta la formazione che ha fatto parte della spedizione azzurra in occasione della prima storica vittoria, dopo 58 anni, nei campionati Europei a squadre di Chorzow, la vecchia Coppa Europa, formata dai cinquanta azzurri che sono stati celebrati a fine anno anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella con l’invito al Quirinale.

Questi gli azzurri citando anche l’ottimo Direttore Tecnico Antonio La Torre, Pietro Arese, Nadia Battocletti, Lorenzo Benati, Giacomo Bertoncelli, Tobia Bocchi, Anna Bongiorni, Federica Botter, Roberta Bruni, Monia Cantarella, Ludovica Cavalli, Samuele Ceccarelli, Ottavia Cestonaro, Eloisa Coiro, Yeman Crippa, Eleonora Curtabbi, Fausto Desalu, Elisa Di Lazzaro, Zaynab Dosso, Sara Fantini, Michele Fina, Hassane Fofana, Ayomide Folorunso, Vittoria Fontana, Erika Furlani, Mattia Furlani, Johanelis Herrera, Larissa Iapichino, Dalia Kaddari, Brayan Lopez, Alice Mangione, Alessio Mannucci, Eleonora Marchiando, Matteo Melluzzo, Giorgio Olivieri, Daisy Osakue, Lorenzo Patta, Alessia Pavese, Anna Polinari, Marco Ricci, Edoardo Scotti, Alessandro Sibilio, Stefano Sottile, Claudio Stecchi, Gianmarco Tamberi, Catalin Tecuceanu, Filippo Tortu, Sintayehu Vissa, Zane Weir, Ala Zoghlami, Osama Zoghlami.

Due velocisti a segno tra i Master con, tra le donne, il riconoscimento dato a Cristina Sanulli della categoria W50 in una stagione piena di gioie con 4 ori agli Europei di Pescara nello sprint, il successo ai Mondiali indoor di Torun nei 200 e il record europeo con la 4×100, mentre tra gli uomini il premio è andato a Livio Bugiardini della categoria M75.

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