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Nick Ponzio lo specialista italo statunitense del getto del peso che, il 28 aprile scorso, alla vigilia del meeting di Gaborone nello Botswana dove avrebbe dovuto gareggiare insieme agli altri due azzurri Weir e Fabbri, aveva annunciato a sorpresa il ritiro dall’atletica per motivi indipendenti dalla sua reale volontà, ha precisato nel corso della giornata di ieri le ragioni della decisione con due video sul suo profilo Instagram.

Rimandando a chi ne avesse voglia e conoscesse bene l’inglese alla sua pagina social, nella estrema sostanza Ponzio ha spiegato di avere saltato tre controlli antidoping a partire dal primo, nel luglio 2022, causato da un cambiamento improvviso di programma per un meeting in Irlanda non previsto per cui gli avevano garantito un cospicuo ingaggio, mentre gli altri due sarebbero avvenuti in un successivo momento all’inizio del 2023 in cui era arrivato in Italia dagli Stati Uniti dove vive, quando aveva perso tutti i suoi contatti sul cellulare e non era riuscito quindi, per due settimane, ad aggiornare i dati di reperibilità da inviare all’Agenzia Mondiale Antidoping.

Non ci permettiamo naturalmente di fare il minimo commento sul fatto che Nick non sia riuscito a risolvere il problema tecnologico in breve tempo, invece dei 14 giorni che dice siano stati necessari e in cui di fatto sono scattati gli altri due missing, per cui rimane il fatto che, a questo punto, la squalifica sia certa per 18/24 mesi, e ricordiamo a tal proposito quella dell’ex campione del mondo dei 100 metri Coleman che ebbe 2 anni per la stessa omissione, tra il 2020 e i 2022.

Non si capisce solo l’idea dell’atleta di abbondonare per sempre l’attività agonistica , avendo compiuto 28 anni nel gennaio di quest’anno e avendo, nella peggiore delle ipotesi, la possibilità di riprendere nell’aprile del 2025 a 30 anni, anche se poi nel secondo dei suoi video postati ieri sembra meno drastico in merito alla decisione di ritiro definitivo.

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La sua storia

Ponzio, nato e vissuto negli Stati Uniti ma con radici siciliane da parte del bisnonno di Paceco (Trapani), ha acquisito la cittadinanza azzurra dall’estate del 2021 quando, tra le altre competizioni, ha anche partecipato alle Olimpiadi di Tokyo con la maglia azzurra dove non ha potuto esprimersi al meglio per uno sfortunato incidente in palestra avuto poco prima della partenza per il paese del Sol Levante, ma l’anno scorso ha avuto una stagione molto positiva dimostrando tutto il suo talento con delle ottime prestazioni che lo hanno portato ad ottenere, in pochissimi giorni, i suoi due nuovi personali con 21.61 indoor, che è stato anche il nuovo record italiano per pochi giorni, e 21.83 all’aperto, mentre a livello di risultati ricordiamo il nono posto ai mondiali di Eugene e il quarto agli Europei di Monaco di Baviera.

Ponzio è un’atleta particolarmente estroverso che ama esibirsi, nel senso che pensa che il suo lavoro non finisca nel momento del gesto fisico legato alla prestazione, e che sia importante mettere le persone che lo guardano nella condizione di pensare di lui qualcosa che vada oltre lo sport, come lui stesso racconta.

E’ nato a San Diego in California, ma è cresciuto a Temecula, ed ha frequentato il college nella University of Florida, poi la USC (University of Southern California), e dopo gli studi è andato in Arizona per allenarsi con Ryan Whiting.

Al liceo, il football americano era la sua grande passione, ma durante le vacanze un suo compagno di squadra lo convinse a provare con il getto del peso spiegandogli che, facendo quella specialità avrebbe potuto mangiare quello che voleva e non avrebbe più dovuto correre per cui si convinse, iniziando a lanciare all’età di 17 anni e diventando campione juniores della California l’anno successivo, con l’attrezzo di 5,44 kg scagliato oltre i 20 metri.

Il getto del peso è stato inizialmente il modo per avere un’istruzione universitaria gratuita, ma presto è diventato qualcosa di più ed ora è per lui la ragione e lo stile della sua vita.

Dopo essersi trasferito in Arizona per lavorare con Whiting, un ex lanciatore con un personale di 22,35m e due volte campione del mondo indoor, Ponzio si è nettamente migliorato il suo personale nel 2019 sino a 20,73 e, l’anno successivo, dopo essersi portato a 21,72m, ha iniziato le trattative con la FIDAL per poter rappresentare l’Italia a livello internazionale, e Nick è molto grato alla massima federazione nazionale per quanto ha fatto per lui

Ponzio, dallo scorso anno vive e si allena a Nashville in Tennessee, si allena ormai da solo, totalmente autonomo da un punto di vista tecnico e questo, come da lui dichiarato più volte, gli ha consentito di fare un salto di qualità importante, in quanto lo ha fatto entrare in uno stato mentale davvero forte che lo fa sentire sicuro e motivato come non mai.

Nel suo tempo libero, fa anche l’allenatore alla Belmont University, anche se le ragioni del suo trasferimento a Nashville vanno oltre lo sport in quanto è un posto che ama molto e a cui ha legato ricordi importanti della sua vita.

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