Il ritiro agonistico di Chaunte Lowe

    La 38enne saltatrice in alto statunitense aveva vinto nel 2012 i mondiali indoor di Istanbul

    La saltatrice in alto statunitense Chaunte Lowe, campionessa mondiale indoor nel 2012 a Istanbul, medaglia d’argento ai mondiali all’aperto di Helsinki nel 2005, bronzo alle Olimpiadi di Pechino 2008 e ai mondiali indoor di Doha 2010, ha annunciato il suo abbandono dell’attività sportiva.

    La fenomenale atleta, che vanta un personale di 2,05 all’aperto e di 2,02 al coperto, ha pure vinto 12 titoli nazionali e detiene ancora i record nordamericani con le misure citate.

    Ha partecipato alla sua prima Olimpiade nel 2004, ad Atene, a soli 20 anni, non riuscendo a conquistare la finale ma rifacendosi abbondantemente l’anno dopo ai campionati mondiali di Helsinki, dove ha conquistato l’argento saltando 2,00.

    Nel 2006, dopo aver portato il suo personale a 2.01, ha preso una pausa agonistica per dare alla luce, nel 2007, la sua prima figlia, Jasmine, per poi tornare in pedana con ancor maggiore determinazione e ottenere, nel 2008, il bronzo olimpico a Pechino.

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    Nel 2010, poi, il bronzo mondiale indoor a Doha e, nello stesso anno, i record nordamericani all’aperto prima di di 2,04m, a maggio, e poi di 2,05m ai campionati statunitensi di giugno, in una giornata per lei memorabile in quanto, ha partecipato anche alla gara del salto in lungo, realizzando il proprio personale di 6,90.

    Dopo aver dato alla luce la sua seconda figlia, Aurora, nell’aprile 2011, incredibilmente riusì a tornare in gara solo due mesi dopo e si piazzò al nono posto ai campionati statunitensi, saltando 1,78 m.

    Dieci mesi dopo la nascita di Aurora, Lowe ha battuto il record nordamericano indoor con 2,02m nel febbraio 2012, poi ha vinto il titolo mondiale indoor a Istanbul due settimane dopo e, dopo aver vinto i Trials olimpici statunitensi di quell’anno con 2,01m, si è piazzata quinto alle Olimpiadi di Londra con 1,97m.

    Il suo terzo figlio, un maschio di nome Mario, nacque nel 2013, e quindi la Lowe rimase fuori da quella stagione prima di tornare alle gare ancora una volta nel 2014, vincendo un altro titolo statunitense e piazzandosi seconda alla Continental Cup di Marrakech.

    A Rio ha disputato le sue quarte Olimpiadi, piazzandosi quarta con 1,97 e poi ha continuato a competere a livello internazionale nel 2017, ma nel 2018 sono cominciati una serie di gravi problemi di salute relativi a un tumore al seno inizialmente non diagnosticato nel giusto modo di cui abbiamo ampiamente parlato in un nostro precedente articolo.

    Nonostante la guarigione e l’intento di prepararsi per i mondiali di Eugene, l’atleta è stata costretta a rinunciare al suo progetto ma il suo mito e la sua storia rimarranno sempre ben presenti nella memoria dei tantissimi suoi tifosi per cui rappresenta un enorme esempio da imitare.

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