Dina Asher Smith ha vinto il suo secondo titolo europeo sui 100 metri in 10”99. Per la velocista britannica è il quinto oro complessivo della sua carriera nella rassegna continentale dopo i titoli sui 200 metri ad Amsterdam 2016, la tripletta sui 100 e 200 metri e nella staffetta 4×100 a Berlino 2018.

Asher Smith ha lasciato dopo tanti anni il suo storico allenatore John Blackie per allenarsiin Texas con Edrick Floreal, che segue anche Julien Alfred e Rhasidat Adeleke.

Dina Asher Smith: “Ho cambiato gruppo di allenamento da sei mesi e ho impiegato del tempo per adattarmi a nuovi metodi di allenamento. Mi sono trasferita in Texas. Non è stato facile conquistare questo titolo. Sono in grande forma. Sapevo di valere questa prestazione. Ho lavorato per migliorare la parte finale della gara. Sono riuscita a recuperare dopo una grutta partenza dai blocchi. A Monaco di Baviera 2022 ero in grande forma ma non sono riuscita a vincere per un crampo nella finale dei 100 metri. Sono felice di essere riuscito a conquistare la vittoria con un nuovo stile di corsa”.

La vice campionessa mondiale indoor Ewa Swoboda ha conquistato un nuovo argento in 11”03 dopo il secondo posto ai Mondiali indoor di Glasgow. Swoboda ha preceduto di soli quattro millesimi di secondo la primatista italiana Zaynab Dosso in un serratissimo arrivo al photo-finish. Dosso ha corso con i capelli color fucsia sullo stile delle velociste giamaicane. Per l’azzurra è stata una grande gioia aver vinto la medaglia nella città dove si allena tutti i giorni sotto la guida di Giorgio Frinolli, che ha festeggiato l’oro di Lorenzo Simonelli sui 110 metri ostacoli nella giornata di Sabato.

La lussemburghese Patrizia Van Der Weken si è piazzata al quarto posto in 11”04 sfiorando la medaglia di bronzo per un solo centesimo di secondo.

Zaynab Dosso: “Dedico questa medaglia a Roma. Questa medaglia dimostra che sono sulla buona strada in vista delle Olimpiadi di Parigi. Sono felice di come ho gestito la gara. Ho ancora margini di miglioramento”.

Swoboda si era aggiudicata la prima semifinale in 11”02 battendo la tedesca Gina Luckenkemper, che ha migliorato il personale stagionale con 11”06. Asher Smith si è imposta nella seconda semifinale stabilendo la migliore prestazione europea dell’anno con 10”96 davanti alla francese Gemima Joseph (11”06).

Van Der Weken ha fatto sua la terza semifinale con il record nazionale di 11”00. Zaynab Dosso ha migliorato di un centesimo di secondo il suo record italiano con 11”01.

Salto in alto femminile

L’ucraina Yaroslava Mahuchik ha vinto la sua seconda medaglia d’oro agli Europei outdoor con 2.01m dopo il trionfo di due anni fa a Monaco di Baviera 2022 quando si impose con 1.95m. Mahuchik ha superato le misure di 1.90m, 1.95m, 1.97m e 1.99m al primo tentativo e 2.01m alla seconda prova. La serba Angelina Topic si è aggiudicata l’argento superando 1.97m al terzo tentativo due anni dopo il bronzo di Monaco di Baviera a 17 anni. L’altra ucraina Irina Gerashchenko ha vinto il bronzo con 1.95m salendo sul podio dopo essersi piazzata quarta alle Olimpiadi di Tokyo 2021, quarta a Monaco di Baviera 2022, quarta ai Mondiali di Eugene 2022, quinta ai Mondiali di Budapest 2023. Gerashcheno ha commesso successivamente tre errori a 1.97m.

Yaroslava Mahuchik: “Sono davvero felice. Ho difeso con successo il mio titolo a Monaco di Baviera. Mi sono divertita. Mi piace gareggiare a Roma. Debuttai qui nella Diamond League in occasione del Golden Gala del 2018.”

800 metri maschili

Il finalista olimpico di Tokyo 2021 Gabriel Tual ha vinto l’oro nella finale degli 800 metri in 1’44”87 con un secondo giro in 51”6 dopo un primo giro condotto dallo spagnolo Alvaro De Arriba su ritmi non velocissimi in 53”11. Tual ha preceduto lo spagnolo Mohammed Attaoui (1’45”20) e l’azzurro Catalin Tecuceanu (1’45”40). De Arriba si è piazzato al quarto posto in 1’45”64.

Tecuceanu è allenato da Gianni Ghidini, che portò Andrea Benvenuti alla vittoria europea a Helsinki 1994. Per il padovano di Trebaseleghe è la prima medaglia internazionale dopo il quarto posto ai Mondiali indoor di Glasgow.

Catalin Tecuceanu: “C’e l’abbiamo fatta. Il primo traguardo era vincere una medaglia internazionale. Volevo quella più bella ma va benissimo così. Siamo sulla strada giusta per fare grandi cose. Ho cercato di correre con intelligenza, anche alla luce di un riscaldamento in cui non mi sono sentito nel migliore dei modi. Per me è un grandissimo risultato. Ha un enorme valore, anche se vorrei raggiungerne altri. Ora pensiamo a Parigi. E’ una medaglia dedicata a tutti coloro che mi hanno sostenuto, in particolare al mio fratellino, alla mia famiglia e a tutti gli allenatori che mi hanno seguito”.

Mezza maratona maschile

Yeman Crippa e Pietro Riva hanno vinto oro e argento per l’Italia in 1’01”03 e 1’01”04 firmando la terza doppietta azzurra di questa straordinaria edizione degli Europei dopo Antonella Palmisano e Valentina Trapletti nella marcia 20 km e Marcell Jacobs e Chituri Ali sui 100 metri. Crippa ha atteso il momento giusto per piazzare l’attacco decisivo all’ingresso dello Stadio Olimpico. Crippa ha collezionato il secondo oro della sua carriera agli Europei dopo il trionfo sui 10000 metri a Monaco di Baviera.

Riva ha superato in volata sul rettilineo finale il forte maratoneta tedesco di origini africane Amanal Petros, che si è aggiudicato il bronzo con 1h01’07”. L’Italia ha vinto anche l’oro a squadre davanti a Israele e Germania grazie anche al sesto posto di Pasquale Selvarolo in 1h01’27”. Eyob Faniel e Yohanes Chiappinelli hanno concluso tra i primi dieci rispettivamente all’ottavo posto in 1h01’29” e al decimo posto in 1h01’42.

Crippa ha stabilito tutti i record italiani dai 3000 metri alla maratona. Sulla distanza dei 21 km ha corso in 59’26” a Napoli, mentre in maratona ha corso in 2h06’06” a Siviglia lo scorso Febbraio.

Yeman Crippa: “Mi ha emozionato correre in casa. Vincere un altro oro è stato difficile, ma sono contento di avercela fatta. In gara ho avuto un piccolo fastidio al fianco che poi è andato via. Mi sono tranquillizzato. Finché non sono entrato nello stadio ero ancora sotto pressione, ma gli ultimi 200 metri me li sono goduti”.

Mezza maratona femminile

La novegese Karoline Bjerkeli Grovdal ha vinto il suo primo oro della sua carriera agli Europei nella mezza maratona dopo i bronzi sui 10000 metri ad Amsterdam 2016 e sui 3000 siepi a Berlino 2018 e l’argento dietro a Nadia Battocletti sui 5000 metri. Grovdal diventa la seconda atleta di questi campionati a vincere due medaglie individuali dopo l’olandese Jorinde Van Klinken, argento nel getto del peso e nel lancio del disco.

Grovdal ha piazzato l’attacco decisivo al diciassettesimo chilometro e la romena di origini keniane Joan Chelimo Melly. La scandinava ha tagliato il traguardo in 1h08’09” a mezzo minuto dal record personale.

Karoline Grovdal: “Il mio principale obiettivo era la gara dei 5000 metri. La mezza maratona era la mia seconda chance, ma mi sono sentita bene. Il mio obiettivo era rimanere coperta nel gruppo e lanciare l’attacco finale all’ingresso nello stadio. A tre chilometri dalla fine ho visto che le mie avversarie erano stanche e sono andata in testa. Mi sento in forma e lo avevo visto già in occasione dei 5000 metri. Mi sono allenata molto bene”.

Melly ha concluso molto affaticata ma ha saputo resistere al tentativo di rimonta nel finale della britannica Calli Hauger Thackery chiudendo al secondo posto in 1h08’55”. Hauger Thackery ha tagliato il traguardo al terzo posto in 1h08’58” davanti all’altra romena Delvine Meringor (1h09’25”) e alla tedesca Melat Keheta (1h09’42”). La britannica Abel Donnelly ha finito al di sotto delle 1h10’ con 1h09’57” precedendo la connazionale Clara Evans (1h10’06”.

La Gran Bretagna ha vinto l’oro a squadre davanti a Germania e a Spagna. Elisa Palmero è stata la migliore delle azzurre in quindicesima posizione con il personale di 1h11’12” dopo aver recuperato 16 posizioni nella seconda metà gara. Palmero si è migliorata di 18 secondi rispetto al personale realizzato alla Stramilano 2024.

La romana di origini ucraine Sofia Yaremchuk ha tagliato il traguardo al diciannovesimo posto in 1h11’32”. Sara Nestola ha concluso al trentacinquesimo posto in 1h12’27” davanti a Federica Sugamiele (cinquantaquattresima in 1h15’34”). L’Italia ha concluso la classifica a squadre al quinto posto.

Salto triplo femminile

La spagnola Ana Peleteiro Compaoré ha vinto l’oro del salto nel salto triplo femminile eguagliando la migliore prestazione europea dell’anno con 14.85m con vento contrario di -0.5 m/s al quarto tentativo sotto la pioggia. Peleteiro è tornata a grandi livelli in questa stagione dopo essere diventata mamma nel Dicembre 2022.

La saltatrice iberica ha aggiunto questa medaglia al suo palmeres che comprende i bronzi alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e ai Mondiali indoor di Budapest.

La turca Tugba Danizmas si è aggiudicata la medaglia d’argento con il record nazionale di 14.57m. La francese Ilionis Guillaume si è aggiudicata la medaglia di bronzo migliorando il record personale di 15 centimetri con 14.43m. Anche la bulgara Aleksandra Nacheva e la romena Diana Ion si sono migliorate con 14.35m e 14.23m piazzandosi rispettivamente al quarto e al quinto posto.

L’azzurra Daria Derkach si è piazzata all’ottavo posto con 14.03m con vento contrario di -2.1 m/s sotto la pioggia battente caduta soprattutto nella prima parte della gara.

Daria Derkach: “Ho vissuto un incubo. Mi sono sentita le gambe vuote. E’ stato tutto tremendamente diverso dalla qualificazione dove avevo saltato 14.10 con facilità. Non me lo spiego. E’ stata una controprestazione mi spiace sia accaduto oggi”.

Lancio del martello maschile

Il polacco Wojciech Nowicki ha vinto il suo terzo titolo europeo consecutivo con 80.95m. L’ungherese Bence Halcacz è andato al comando con 80.49m al quarto tentativo e sembrava vicino al suo primo titolo dopo il bronzo ai Mondiali di Budapest dell’anno scorso, ma il campione olimpico Nowicki ha piazzato il lancio vincente a sesto tentativo. Il giovane ucraino Mikhaylo ha conquistato la medaglia di bronzo con 80.18m al quinto tentativo.

1500 metri femminili

L’irlandese Clara Mageean ha vinto il primo titolo europeo della sua carriera sui 1500 metri in 4’04”66 dopo l’argento nella rassegna continentale di Monaco di Baviera 2022 e il quarto posto ai Mondiali di Budapest 2023. L’Irlanda non vinceva medaglie d’oro in questa rassegna dal 1998 e ne ha conquistati due nel giro di 48 ore. Prima di Roma 2024 l’ultimo successo delle maglie verdi d’Irlanda risaliva a Budapest 1998 quando Sonia O’Sullivan vinse 5000 e 10000 metri.

La britannica Georgia Bell ha conquistato l’argento in 4’05”33. La francese Agathe Guillemot si è aggiudicata il bronzo a sorpresa in 4’05”69 davanti alla spagnola Esther Guerrero (4’06”03). Jemma Reekie ha ceduto nel finale tagliando il traguardo al quinto posto in quinto posto in 4’06”17 dopo aver tirato in tesa nella prima parte della gara insieme alla connazionale Georgia Bell. Ludovica Cavalli si è staccata dopo 800 metri in una gara condotta su ritmi lenti prima di concludere al tredicesimo posto in 4’35”60. La genovese allenata da Stefano Baldini si è accasciata a terra con problemi di respirazione.

Clara Mageean: “Mi sento davvero felice. Sono venuta a questi campionati sapendo che le atlete britanniche erano davvero molto forti. Erano loro le principali favorite per la vittoria. Non credevo di poter vincere questo oro ad inizio stagione. Ho avuto una lunga carriera. Ho 32 anni. Ho aspettato questo momento da tanto tempo. Non vedevo l’ora di sentire l’inno nazionale. L’atmosfera all’interno della squadra irlandese é fantastica.”

3000 siepi femminili

La francese Alice Finot ha vinto la sua prima medaglia d’oro sui 3000 siepi femminili in 9’16”32 battendo la due volte campionessa europea Gesa Felicitas Krause (9’18”06) e la britannica Lizzie Bird (9’18”39). L’albanese Luiza Gega, campionessa europea nel 2022, si è piazzata al quinto posto in 9’22”92.

Alice Finot: “C’erano avversarie molte avversarie in gara. La chiave era rimanere concentrata. Avevo le armi per spuntarla in ogni tipo di gara. Sono riuscita a finire forte. Ho corso una grande gara. Sono stata coraggiosa negli ultimi 500 metri. Sapevo che se le mie avversarie correvano forti negli ultimi 200 metri, avrei provato a dare tutto. Sono davvero felice di essere riuscita a vincere.”

Semifinali 400 metri maschili

Il ventunenne milanese Luca Sito ha battuto il record italiano di Davide Re fermando il cronometro in 44”75 (miglior tempo europeo under 23 del 2024). Sito aveva iniziato la stagione con un personale di 46”31 ed era arrivato a questi campionati con un tempo di accredito di 45”35. Nella batteria il portacolori del Cus Pro Patria Milano aveva destato un impressione eccellente migliorandosi con 45”12 con un vistoso rallentamento nel finale. Sito è arrivato all’atletica nel 2019 dopo aver giocato a calcio nel ruolo di attaccante.

Luca Sito: “E’ un record italiano che significa tantissimo. Ho battuto il record detenuto da un idolo come Davide Re. E’ una sensazione ineguagliabile. Devo ancora realizzarlo appieno. La magia di questo stadio dà un’energia pazzesca. Questo primato corso qui vale doppio”.

Il talento belga Jonathan Sacoor è sceso sotto i 45 secondi con 44”99. Il norvegese Havard Bentdal Ingvaldesen, finalista ai Mondiali di Budapest e campione europeo under 23 a Espoo, non si è qualificato con 45”37.

Il giovane britannico Charles Dobson ha vinto la seconda semifinale in 44”65 (a 19 centesimi di secondo dal personale realizzato a Savona) davanti al tedesco Jan Paul Breadau (45”03) e allo svizzero Lionel Spitz (terzo con 45”28 qualificato per ripescaggio).

Il campione del mondo indoor Alexander Doom ha vinto la terza semifinale in 44”87 battendo l’olandese Liemarvin Bonevacia (45”17). Edoardo Scotti si è piazzato al quinto posto in 45”92 realizzando il diciannovesimo tempo complessivo di tutte le semifinali.

Semifinali 200 metri maschili

Filippo Tortu ha vinto la terza semifinale in un eccellente 20”14, miglior tempo tra gli otto atleti ammessi alla finale. Il bronzo europo di Monaco di Baviera ha battuto l’israeliano Blessing Afrifah (20”46).

Filippo Tortu: “Era importante fare una buona gara senza sprecare troppo. Mi è sembato di fare una buona curva con l’assetto di corsa con le spalle avanti. Sul rettilineo ho gestito l’azione. Non sono soddisfatto Ho fatto quello che dovevo fare. In carriera bisogna saper affrontare sia i buoni risultati sia quando le gare vanno male”.

Il primatista tedesco Joshua Hartmann si è imposto nella prima batteria in 20”38 battendo con lo stesso tempo lo svizzero Timothé Mumenthaler.

Il francese Pablo Mateo si è aggiudicato la seconda semifinale in 20”34 precedendo l’azzurro Eseosa Desalu, che migliorato il personale stagionale con 20”39.

Semifinale 400 metri femminili

La campionessa NCAA 2023 Rhasidat Adeleke ha vinto la prima semifinale dei 400 metri con 50”54 (miglior tempo europeo under 23 dell’anno) davanti alla britannica Laviai Nielsen, che ha migliorato il personale di un decimo con 50”73. La ceca Gloria Manuel ha migliorato il record nazionale under 20 con 51”06.

La vice campionessa mondiale ed europea Natalia Kaczmarek si è aggiudicata la seconda semifinale in 50”70 davanti alla romena Andrea Miklos (51”13) e all’austriaca Susanne Gogli Walli (51”14).

L’olandese Lieke Klaver si é imposta nella terza semifinale in 50”57 battendo l’irlandese Sharlene Mawdsley (50”99). La tre volte campionessa italiana Alice Mangione ha sfiorato l’ingresso in finale con il record personale di 51”34.

Qualificazioni salto in alto maschile

Il campione olimpico, mondiale ed europeo Gianmarco Tamberi ha avuto bisogno di un solo salto alla misura di 2.21m per centrare l’ingresso nella finale del salto in alto maschile dove difenderà il titolo continentale conquistato a Monaco di Baviera 2022. Manuel Lando e Stefano Sottile si sono qualificati con 2.21m, mentre Marco Fassinotti ha superato 2.17m ma non è riuscito a valicare l’asticella alla misura della qualificazione di 2.21m

Gianmarco Tamberi: “Iniziare la stagione con un campionato europeo non è facile, ma le ultime settimane mi hanno portato a prendere questa stagione. Ho avuto buone sensazioni. Era importante qualificarsi senza problemi. Devo mettere a posto alcuni aspetti tecnici, ma sono fiducioso che l’entusiasmo del pubblico mi aiuterà in finale. L’obiettivo della stagione è l’Olimpiade di Parigi ma voglio vincere qui a Roma, anche se non sarà semplice.

Mateusz Przybylko ha avuto bisogno di tre tentativi per superare la misura della qualificazione di 2.21m.

Qualificazioni del salto triplo maschile

Lo spagnolo Jordan Diaz Fortun e il portoghese Pedro Pablo Pichardo hanno realizzato le due migliori misure del turno di qalificazione con 17.52m e 17.48m, andando ben oltre la misura richiesta per l’ammissione alla finale fissata a 16.65m. L’azzurro Emmanuel Ihemeje ha sfiorato i 17 metri con 16.98m qualificandosi con la terza misura complessiva delle qualificazioni. Andrea Dallavalle si è qualificato con l’undicesima misura di 16.59m. Tobia Bocchi è stato ammesso alla finale con 16.43m su decisione dei giudici dopo essere stato condizionato da una lunga attesa per un problema al misuratore prima del suo ultimo salto.

Qualificazioni del lancio del martello femminile

La danese Katrine Jacobsen ha realizzato la miglior misura delle qualificazioni con 72.88m. La primatista italiana Sara Fantini si è qualificata con la seconda miglior misura complessiva del turno di qualificazione con 72.28m alla terza prova dopo aver realizzato 71.16m alla prima prova. La quattro volte campionessa europea Anita Wlodarczyk si è qualificata con la quinta miglior misura di 71.27m

Sara Fantini: “Troppo bello essere qui all’Olimpico. Avevo la necessità di cercare le sensazioni migliori in vista di domani. Le ho trovate all’ultimo lancio”.

 

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