La campionessa olimpica, mondiale ed europea Nafissatou Thiam e la polacca Adrianna Sulek hanno fatto meglio del precedente record mondiale indoor del pentathlon nella seconda giornata dei Campionati Europei Indoor alla Atakoy Arena di Istanbul.

Thiam ha conquistato la terza medaglia d’oro della sua carriera agli Europei Indoor stabilendo il record del mondo indoor con 5055 punti. La ventottenne belga ha migliorato il precedente record stabilito dall’ucraina Natalya Dobrinska con 5013 punti ai Mondiali Indoor disputati nello stesso impianto della città turca nel 2012.

Sulek ha vinto la medaglia d’argento con 5014 punti superando a sua volta il vecchio primato di Dobrinska, che era presente a Istanbul ad applaudire le due straordinarie campionesse che hanno dato vita ad una sfida emozionante.

Nella storia degli Europei Indoor il precedente miglior risultato era stato realizzato dalla britannica Katarina Johnson Thompson con 5000 punti nell’edizione di Praga del 2015.

La campionessa del mondo indoor Noor Vidts ha vinto la medaglia di bronzo con il personale stagionale di 4823 punti nonostante una prepararazione condizionata da un virus influenzale nelle ultime settimane.

Nella sessione mattutina Thiam ha eguagliato il record pesronale sui 60 metri ostacoli con 8”23 prima di superare la misura di 1.92m nel salto in alto e di migliorare il primato personale con 15.54m nel getto del peso. L’atleta di Namur ha proseguito la sua grande giornata con 6.59m nel salto in lungo.

Sulek ha migliorato il personale nei 60 metri ostacoli con 8”21 prima di superare 1.89m nel salto in alto e di lanciare 13.89m nel getto del peso prima di migliorare il personale nel salto in lungo con 6.62m.

Vidts ha vinto I 60 metri ostacoli in 8”21 precedendo Sulek con lo stesso tempo, ha realizzato la misura di 1.83m nel salto in alto arrivando ad un solo centimetro dal personale di 1.84m. La belga ha mancato il personale nel getto del peso di 10 centimetri con 14.12m prima di realizzare la misura di 6.55m nel salto in lungo.

Tutto si é deciso negli 800 metri. Thiam aveva bisogno di correre in 2’16” per battere il record del mondo di Dobrynska e fatto nettamente meglio portando il personale da 2’18”80 a 2’13”60. Sulek doveva correre in 2’07” per fare meglio di Dobrynska e ha raggiunto il suo obiettivo migliorando il precedente personale da 2’09”56 a 2’07”17.

Thiam aveva dichiarato in una recente intervista di voler inseguire primati e grandi prestazioni in questa parte di carriera dopo aver già vinto due ori olimpici, due ori mondiali outdoor e due ori europei all’aperto. Durante l’inverno si è allenata con il suo nuovo coach Michael Van der Plaetzen, fratello del decathleta Thomas Van der Plaetzen, dopo aver lasciato il suo storico allenatore Roger Lespagnard.

Nafissatou Thiam: “Sono venuta qui molto fiduciosa. Ho svolto un ottimo lavoro. Avevo in mente di battere il record del mondo, ma per realizzarlo servono delle grandi avversarie, una buona condizione di forma e delle ottime performance. Sono riuscita a realizzare questo risultato nonostante il fatto che non tutte le gare sono andate alla perfezione. Il salto in alto e il salto in lungo avrebbero potuto andare meglio. Dopo i 60 metri ho capito che poteva essere il mio giorno perché c’erano grandi avversarie in grado di stimolarmi. Negli 800 metri non ho guardato nessuna. Sapevo di dover fare un buon tempo per vincere”.

Sveva Gerevini si è piazzata all’ottavo posto dopo l’undicesimo posto agli Europeii di Monaco di Baviera. La cremonese ha totalizzato 4363 punti dopo essere stata in tabella di marcia per battere il suo record italiano nelle prime tre gare.

L’atleta allenata da Pietro Frittoli ha iniziato bene correndo i 60 metri ostacoli in 8”43, a nove centesimi di secondo record personale realizzato ai Campionati Italiani di Ancona. Successivamente ha migliorato il personale nel salto in alto con 1.74m e ha lanciato il peso alla misura di 12.88m. Nelle due prove conclusive la lombarda ha saltato 6.08m nel lungo prima di chiudere con 2’15”88 negli 800 metri.

Finale 60 metri femminlli

Mujinga Kambundji ha completato l’en plein vincendo il titolo europeo sui 60 metri in 7”00 un anno dopo il trionfo ai Mondiali Indoor di Belgrado con il record nazionale di 6”96. La trentenne bernese succede all’amica e connazionale Ajla Del Ponte, che vinse a Torun nel 2021. Per il terzo anno consecutivo risuonano le note dell’inno nazionale chiamato salmo svizzero in una grande manifestazione internazionale.

Kambundji ha eguagliato il record dei Campionati detenuto dall’olandese Nelli Cooman. In semifinale la svizzera si era imposta in 7”05.

Ewa Swoboda ha vinto l’argento in 7”09 quattro anni dopo il trionfo di Glasgow 2019. Darryl Neita ha conquistato il terzo bronzo consecutivo in una grande rassegna internazionale in 7”12 dopo i terzi posti ai Giochi del Commonwealth di Birmingham e agli Europei di Monaco di Baviera.

Mujinga Kambundji: “E’ stata una grande gara, ma forse non la migliore della mia carriera. E’ un grande onore aver eguagliato il record dei campionati. Ci sono già stati tanti campionati europei ma ora posso essere ancora più felice di questo risultato.

Ewa Swoboda: “Non sapevo davvero a che livello fossi. Per fortuna è andato tutto bene grazie alla mia pazienza.”

Batterie 60 metri femminili

La polacca Ewa Swoboda ha realizzato il miglior tempo in assoluto di tutte le batterie con 7”11. Seguono nella lista delle qualificate le altre grandi favorite Darryll Neita (7”14) e Mujinga Kambundji (7”18). Le azzurre Irene Siragusa e Anna Bongiorni si sono qualificate per la semifinale. Siragusa si è piazzata quarta in 7”35 nella batteria vinta dalla campionessa del mondo indoor Kambundji. Bongiorni ha chiuso al sesto posto in 7”36 nella batteria vinta da Swoboda.

Le semifinali sono state vinte da Kambundji in 7”05, Neita in 7”07 Swoboda in 7”11. Le azzurre Anna Bongiorni e Irene Siragusa si sono piazzate entrambe ottave nelle loro rispettive semifinali con lo stesso tempo di 7”39.

Finale getto del peso maschile

L’Italia ha conquistato la prima medaglia di questa edizione dei Campionati Europei con il pesista di origini sudafricane Zane Weir, che ha vinto la medaglia d’oro con il record italiano indoor di 22.06 diventando il primo pesista italiano della storia a superare la barriera dei 22 metri a livello indoor. Weir si è portato in testa con il primo primato italiano della serata di 21.89m al secondo tentativo, ma il campione europeo in carica Tomas Stanek lo superato con un lancio da 21.90m sempre alla seconda prova. Weir ha superato il magico muro dei 22 metri per la prima volta in carriera con il super lancio da 22.06m al terzo tentativo.

Stanek ha lanciato altre due volte oltre la barriera con 21.45m e 21.06m rispettivamente al quarto e al sesto tentativo. L’ucraino Roman Kokoshko ha vinto la medaglia di bronzo con un lancio da 21.84m al sesto tentativo superando il campione europeo outdoor di Monaco di Baviera 2022 Filip Mihaljevic che si era portato momentaneamente in terza posizione con la misura da 21.42m al terzo tentativo, successivamente incrementata di un centimetro con 21.43m.

Weir è diventato il primo pesista italiano in grado di vincere il titolo europeo indoor dal 1996, quando il suo attuale allenatore Paolo Dal Soglio si impose nell’edizione disputata alla Globen Arena di Stoccolma.

Zane Weir: “Sono molto emozionato di poter festeggiare con la bandiera tricolore. Dopo nove mesi senza lanciare non è stato facile. Sono contento di essere tornato a grandi livelli. Devo ringraziare chi mi ha aiutato ad arrivare fin qui, il mio allenatore Paolo Dal Soglio, la Federazione e le Fiamme Gialle.

Paolo Dal Soglio: “Zane ha fatto un capolavoro. Tornare così dopo la frattura alla mano dl lancio, rispondere subito al sorpasso dell’avversario. Ha avuto una forza di volontà incredibile, tanta determinazione.”

1500 metri maschili

Il fuoriclasse norvegese Jakob Ingebrigtsen ha vinto il quarto titolo europeo indoor della sua carriera e il secondo di fila sui 1500 metri battendo il record dei Campionati con 3’33”95. Ingenbrigtsen ha fatto gara da front runner ma ha dovuto respingere il tentativo di attacco di Neil Gourley nel finale.

Gourley si è confermato su altissimi livelli vincendo l’argento in 3’34”23 davanti al francese Azedine Habz (3’35”50). Pietro Arese è arrivato ancora nelle primissime posizioni chiudendo al quinto posto in 3’38”81 dopo il quarto posto sui 1500 metri agli Europei di Monaco di Baviera.

Ingebrigtsen ha collezionato il suo decimo titolo europeo della sua carriera tra gare outdoor, indoor e cross. La collezione comprende la doppia doppietta sui 1500m e sui 5000m agli Europei di Berlino 2018 e Monaco 2019, i quattro ori al coperto e all’aperto tra Berlino 2018 e Monaco 2022.

Jakob Ingebrigten: “Ogni gara ha una storia diversa. Si tratta di mettersi in una buona posizione. Ho avuto una buona competizione contro Gourley. Lo stimo molto. E’ ciò che motiva me e altri atleti. Non è importante vincere ma continuare a dominare gara dopo gara. Il mio obiettivo è diventare il più grande atleta di sempre”.

3000 metri femminili

Hanna Klein ha vinto a sorpresa il titolo europeo dei 3000 metri femminili con il record personale di 8’35”87 davanti alla connazionale Konstanze Klosterhalfen (8’36”50) in una sorta di riedizione dei campionati tedeschi. Due settimane fa Klosterhalfen si era imposta ai Campionati nazionali di Dortmund. Klein ha seguito la front runner Klosterhalfen in seconda posizione prima di piazzare l’attacco finale nell’ultimo giro.

Klein ha corso l’ultimo km in 2’45”35. La britannica Melissa Couryney Bryant ha vinto il bronzo in 8’41”19 precedendo Nadia Battocletti, che ha migliorato il personale stagionale con 8’44”96.

Hanna Klein: “E’ stata una gara perfetta per me. Non è stata una finale condotta su ritmi molto forti all’inizio ma è diventata veloce alla fine. Sono riuscita a tenere ii ritmo di Klosterhalfen e questo mi ha fatto sentire sempre più forre perché avevo fiducia del mio sprint finale”.

Klosterhalfen ha vinto la terza medaglia d’argento in questi campionati ripetendo i secondi posti sui 1500m a Belgrado 2017 e sui 3000m a Glasgow 2019.

Konstanze Klosterhalfen: “Certamente il primo posto è meglio del secondo ma è una bella sensazione vedere due tedesche vincere oro e argento. La preparazione per questi europei è stata complicata con tanti cambiamenti. Non vedo l’ora di preparare la stagione estiva”.

Salto triplo maschile

Il portoghese Pedro Pablo Pichardo ha bissato il successo della passata edizione stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno di 17.60m dopo aver preso la testa della gara con 17.26m al primo tentativo.

Il greco Nikolaos Andrikopoulos ha vinto l’argento con 16.56m precedendo di un centimetro il plurimedagliato tedesco Max Hess. Tobia Bocchi si è piazzato al sesto posto con 16.39m in un’altra importante finale continentale dopo essersi classificato quarto agli Europei Indoor di Torun 2021 e agli Europei outdoor di Monaco di Baviera 2022.

Pedro Pablo Pichardo: “L’obiettivo principale era vincere. La gara è stata facile ma mi sarebbe piaciuto avere più competizione e avversari in grado di stimolarmi. Volevo realizzare una grande misura nell’ultimo salto ma era nullo. Ci riproverò quest’estate nella stagione all’aperto.”

Getto del peso femminile

IL Portogallo ha vinto la seconda medaglia d’oro in pochi minuti con Auriol Dongmo, che ha migliorato il personale stagionale con 19.76m. Tutti e quattro lanci validi sarebbero stati sufficienti per vincere. La tedesca Sara Gambetta ha vinto l’argento con 18.83m davanti alla svedese Fanny Roos (18.47m). La campionessa europea outdoor Jessica Schilder si è dovuta accontentare del quinto posto con 18.29m.

Auriol Dongmo: “Ho sentito un po’ di pressione perché ho avuto una stagione indoor difficile. Non ero sicura di cosa sarebbe successo. La scorsa settimana sono diventata più fiduciosa di ciò che avrei potuto fare qui. Ho avuto una buona serie di lanci. Lanciare oltre i 19.50m è un punto di partenza e questo mi dà molta motivazione per lavorare ancora più duramente”.

Sara Gambetta: “Non mi aspettavo di vincere la medaglia oggi. Era il mio obiettivo ma è stata una sorpresa”.

Batterie 400 metri maschili

Il campione olimpico dei 400 metri ostacoli Karsten Warholm ha realizzato un eccellente 45”75 in prima mattinata nella terza gara stagionale dopo il 45”31 di Ulsteinvik e il 45”52 di Liévin. Vladimir Aceti si è difeso bene piazzandosi quarto posto in 46”81 ad un centesimo di secondo dallo svizzero Lionel Spitz, ma non è bastato per qualificarsi per la semifinale.

Karsten Warholm: “Ho corso più veloce di quanto avessi in mente di fare. Sono felice della batteria. E’ stato un buon inizio”.

Semifinali 400 metri maschili

Warholm ha vinto la seconda semifinale realizzando il miglior tempo di questo turno con 45”43. Nella finale potrebbe esserci una sorta di derby della Scandinavia con lo svedese Carl Bengstrom, che si è aggiudicato la sua semifinale in 45”77.

Batterie 400 metri femminili

La polacca Anna Kielbasinska ha realizzato il miglior tempo delle batterie dei 400 metri femminili con 51”77. La neo primatista mondiale Femke Bol ha vinto la sua batteria in un agevole 52”35. Terzo miglior tempo complessivo tra le ammesse alle semifinali. Anna Polinari si è piazzata terza dietro all’olandese e alla finlandese Vivi Leihikonen (52”88), ma il tempo non è bastato per passare il turno.

Femke Bol: “L’obiettivo era qualificarmi senza spendere troppe energie in vista della finale di domani”.

Alice Mangione è stata l’unica delle tre italiane a qualificarsi direttamente per le semifinali con il secondo posto nella batteria in 52”99. La siciliana ha corso la semifinale in 53”66.

Raphaela Lukudo non è riuscita a qualificarsi con il quarto posto in 53”30 nella quarta batteria vinta dall’austriaca Susanne Gogli Walli in 52”34.

Bol e Klaver hanno vinto le rispettive semifinali in 52”19 e in 51”43.

Qualificazioni del salto in lungo maschile

Lo svedese Thobias Montler si è qualificato per la finale a otto con la miglior misura di 8.14m al terzo tentativo dopo un nullo e un salto da 7.75m. Il campione olimpico Miltiadis Tentoglou ha risolto la pratica della qualificazione con un salto da 8.03m al secondo tentativo. Il romeno Gabriel Bitan si è qualificato con la stessa misura di Tentoglou al primo tentativo.

Il diciottenne Mattia Furlani ha chiuso la qualificazione al dodicesimo posto con un salto da 7.57m realizzato al terzo tentativo dopo due salti nulli. Il reatino avrà subito l’occasione per rifarsi in occasione del triangolare tra Italie, Francia e Spagna. La gara di Istanbul è servita soprattutto per fare esperienza in funzione del vero obiettivo stagionale rappresentato dagli Europei Under 20 di Gerusalemme.

Qualificazioni del salto triplo femminile

La turca Tugba Danismaz e la campionessa europea indoor in carica Patricia Mamona hanno realizzato la miglior misura delle qualificazioni con 14.09m. Le azzurre Dariya Derkach e Ottavia Cestonaro si sono brillantemente qualificate direttamente per la finale con la stessa misura di 13.98m.

E’ la seconda volta che due italiane sono entrate in finale nel triplo nella stessa edizione degli Europei Indoor. L’ultima volta accadde con Magdelin Martinez (medaglia d’argento) e Simona La Mantia nell’edizione di Madrid 2005.

Tugba Danismaz: “Sono davvero felice. Era importante per me terminare la qualificazione al primo posto. Significa che ho buone possibilità di salire sul podio. Gareggiare in casa ha vantaggi ma anche svantaggi. L’atletica è uno sport molto importante in Turchia e i fans turchi sono la mia motivazione. Sono nervosa ma questo mi motiva. Ho mancato il record nazionale per soli sei centimetri”.

Batterie 1500 metri femminili

Sinayehu Vissa si è qualificata con il miglior tempo delle ripescate sui 1500 metri femminili con un ottimo 4’08”54, quarto miglior crono assoluto delle batterie. Claudia Bobocea ha realizzato il miglior crono di sempre mai ottenuto in una batteria nella storia degli Europei Indoor.

Federica Del Buono è stata eliminata dopo il quinto posto in 4’23”59 nella batteria più lenta vinta dalla fuoriclasse scozzese Laura Muir in 4’23”20 davanti alla portoghese Marta Pen Freitas (4’23”30).

Qualificazioni del salto con l’asta femminile

Roberta Bruni si è qualificata con la settima posizione nel turno di qualificazione superando 4.45m al primo tentativo. Elisa Molinarolo ha superato 4.45m alla prima prova ma é stata la prima delle escluse in nona posizione per un errore di troppo alla quota di 4.30m superata al secondo tentativo.

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