Bol e Warholm battono il primato dei campionati sui 400 metri ostacoli

Il completamento dei dettagli sulle altre finali della quinta giornata

L’olandese Femke Bol ha completato una doppietta senza precedenti nella storia degli Europei di atletica vincendo la finale dei 400 metri ostacoli, a Monaco di Baviera, con il record dei campionati di 52”67 due giorni dopo il trionfo sui 400 metri con il record personale di 49”44.

Bol ha arricchito la sua collezione di titoli che comprende il bronzo olimpico sui 400 metri ostacoli a Tokyo nel 2021 con il record europeo di 52”03 e l’argento ai Mondiali di Eugene 2022 sempre in questa disciplina con 52”27.

La studentessa di Scienze della Comunicazione di Amersfoort è allenata dal tecnico svizzero Laurent Mewly, che segue anche Lieke Klaver, Natalia Kacmarek e Ajla Del Ponte.

Femke Bol: “Vincere la medaglia d’oro è un grande sollievo. E’ stata una grande gara. Sono sorpresa di aver realizzato un grande tempo. Vincere i 400 metri due giorni fa è stata un’impresa perché non era facile mentalmente correre i 400 metri senza le barriere.

Sono davvero orgogliosa di aver realizzato la doppietta. Non credo che la ripeterò più in futuro, ma mai dire mai. E’ stata una gara difficile. Non è stata più facile rispetto ai 400 metri piani”.

Bol potrebbe vincere la terza medaglia di bronzo con la staffetta 4×400 olandese che comprende l’amica e compagna di allenamento Lieke Klaver, quarta ai Mondiali di Eugene e sesta agli Europei di Monaco sui 400 metri.

L’Ucraina ha festeggiato le due medaglie di Viktoriya Tkachuk (argento in 54”30) e Anna Ryzhykova (bronzo in 54”86). La giovane spagnola Sara Gallego si è piazzata al quarto posto in 54”87.

Ayomide Folorunso si é piazzata al settimo posto in 55”81.

400 metri ostacoli maschili

Il campione olimpico e primatista mondiale Karsten Warholm ha vinto il secondo titolo europeo consecutivo sul giro di pista con barriere con il crono di 47”12, battendo il record dei Campionati detenuto dal tedesco Harald Schmid con 47”48 dall’edizione di Atene 1982.

Warholm ha bissato il successo dell’edizione di quattro anni fa di Berlino quando fermò il cronometro in 47”12. In carriera ha vinto anche l’oro olimpico a Tokyo nel 2021 con il record del mondo di 45”94 e due titoli mondiali a Londra nel 2017 e a Doha nel 2019.

Karsten Warholm: “Ho avuto una stagione molto difficile a causa di un infortunio. Riuscire a tornare a grandi livelli significa tutto per me. Ho imparato che non bisogna dare mai nulla per scontato. Mi godrò questo titolo ancora di più dopo il momento difficile che ho passato. Spero di rimanere in salute e di potermi allenare ad alti livelli.

Il record dei Campionati è un grande risultato. Ora vado a festeggiare bevendo una buona birra tedesca. La mia famiglia e i miei amici sono qui. Inoltre ci sono tanti fans norvegesi. Sono contento di averli qui con me. Questa era una delle ultime gare di questa stagione. Non vedo di allenarmi duramente e di poter gareggiare ad alto livello l’anno prossimo.”

Il giovane francese Wilfried Happio ha conquistato la medaglia d’argento in 48”56 un mese dopo il quarto posto ai Mondiali di Eugene in 47”41. Il turco Yasmani Copello si è aggiudicato la medaglia di bronzo in 48”78 precedendo per un solo centesimo di secondo il francese Ludvy Vaillant e il tedesco Joshua Abuaku in un arrivo al photo finish.

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3000 siepi maschili

Il finlandese Topi Raitainen ha piazzato l’allungo decisivo aggiudicandosi la gara in 8’21”80 davanti agli azzurri Ahmed Abdelwahed (8’22”35) e Osama Zoghlami (8’23”44).

L’Italia ha vinto due medaglie sui 3000 metri nella stessa edizione degli Europei per la prima volta dall’edizione di Helsinki 1994 quando Alessandro Lambruschini trionfò davanti ad Angelo Carosi. Quattro anni prima a Spalato nel 1990 Francesco Panetta conquistò la vittoria davanti a a Lambruschini. Ala Zoghlami ha completato il bilancio italiano con il settimo posto con 8’27”93.

Raitainen si é classificato ottavo alle Olimpiadi di Tokyo ma non si è qualificato per i Mondiali di Eugene. E’ il primo siepista finlandese in grado di vincere l’oro europeo dall’edizione del 2006 di Goteborg.

Topi Raitanen: “E’ una sensazione incredibile. Ero uno degli atleti favoriti per una medaglia. Non avevo uno dei migliori tempi, ma ho un’ottima tattica di gara. Volevo controllare la gara fin dall’inizio e tenere un buon ritmo.

Nessuno andava troppo veloce. Nella seconda parte della gara i ragazzi italiani hanno incrementato il ritmo e ho avuto bisogno di tenere il loro passo e aspettare l’ultimo giro per sferrare l’attacco. Il mio obiettivo era la medaglia d’oro. Spero di migliorare il mio personale stagionale nelle prossime gare”.

La famiglia di Abdelwahed ha origini egiziane. Ahmed risiede da tanti anni sul litorale romano. Ha iniziato con il basket ma nel 2008 ha cominciato a dedicarsi all’atletica nei centri giovanili di Ostia. La prima passione è stata il salto con l’asta ma è passato sotto la guida di Andrea Ceccarelli.

Nel 2017 ha vinto l’argento europeo under 23 sui 3000 siepi nel 2017. Nel Febbraio 2022 è tornato ad allenarsi sotto la guida di Roberto Scalia. In questa stagione ha realizzato il terzo crono italiano all-time con 8’10”29 al Golden Gala di Roma.

Ahmed Abdelwahed: “La medaglia d’argento è straordinaria per il nostro paese. Ovviamente speravo nell’oro ma abbiamo buone ragioni per celebrare questa doppia medaglia. La gara è stata molto tattica e questo non ha giocato in mio favore.

Zoghlami si è trasferito a Palermo nel 2012 per farsi allenare da Gaspare Polizzi, storico allenatore di Salvatore Antiib, campione europeo sui 5000 e sui 10000 metri a Spalato nel 1990.

Osama Zoghlami: “Sapevo che Raitanen aveva un grande sprint finale. Prima della gara noi italiani avevamo parlato di tenere alto il ritmo. Per quest io e mio fratello Ala ci siamo alternati in testa per tenere alto il ritmo ma la gara non è stata abbastanza veloce.

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