Duplantis rilassato per una normale serata trionfale

Un ulteriore approfondimento sulla sesta giornata degli Europei di Monaco

Il primatista mondiale di salto con l’asta Armand Duplantis ha vinto il suo secondo titolo europeo consecutivo con 6.06m in una serata piovosa nel corso di un’entusiasmante penultima giornata dei Campionati Europei di Monaco di Baviera.

Duplantis ha superato le misure di 5.66m, 5.85m, 5.90m, 5.95m e 6.06m sempre al primo tentativo migliorando di un centimetro il suo record dei campionati di 6.05m stabilito nel 2018 in occasione della precedente edizione degli Europei di Berlino 2018, quando si rivelò sul palcoscenico internazionale realizzando il record del mondo under 20 con 6.05m.

Straordinaria la calma e la naturalezza con cui ha effettuato i suoi 5 salti, alla fine di uno dei quali ha anche fatto una specie di inchino al pubblico, in una serata in cui sembrava quasi distaccato dalla realtà che aveva intorno, ma era solo la sua gigantesca superiorità rispetto agli altri che lo faceva apparire fuori dal momento agonistico.

Armand Duplantis: “Considerando le condizioni atmosferiche sfavorevoli non posso lamentarmi. E’ stata una gara davvero speciale per me. Ero concentrato sulla vittoria. In questa stagione ho vissuto ogni tipo di situazione e tutti questi campionati mi hanno regalato sensazioni speciali. Il pubblico è stato fantastico.

Serve che ci siano tutte le condizioni per realizzare gli obiettivi sperati. A volte ci sono circostanze sfortunate, ma sono contento che tutto abbia funzionato al meglio. Durante le mie vacanze potrei andare in Italia. E’ una paese che mi piace molto. Inoltre voglio trascorrere del tempo con le persone a me più care”.

Il tedesco Bo Kanda Lita Baehre ha vinto la medaglia d’argento superando 5.85m al secondo tentativo prima di commettere un errore a 5.90m e due le due prove finali a sua disposizione a 5.95m.

In carriera l’astista di Dusseldorf ha vinto il titolo europeo under 23 a Gavle nel 2019 e si è piazzato al quarto posto ai Mondiali di Doha nello stesso anno. Lita Bahere è figlio di mamma tedesca e padre congolese. E’ cugino di Leroy Lita, ex calciatore professionista della Premier League inglese per il Reading e lo Swansea.

Bo Kanda Lita Baehre: “E’ la mia prima medaglia internazionale a livello assoluto. Sono contento, anche se non è stato sufficiente pe vincere. Non è stata una gara facile. Non sapevamo se la gara sarebbe stata posticipata al giorno dopo o rimandata di qualche ora a causa delle condizioni climatiche.

Abbiamo dovuto lottare contro la pioggia. Monaco è un posto davvero straordinario. E’ davvero speciale gareggiare in un grande campionato in casa”.

Il norvegese Pal Haugen Lillefosse ha conquistato la medaglia di bronzo con 5.75m battendo per un numero minore di errori nei confronti dell’olandese Rutger Koppelaar, del figlio d’arte francese Thibaut Collet e dell’altro norvegese Sondre Guttormsen. Lillefosse aveva vinto in passato gli ori agli Europei a livello under 18 a Gyor nel 2018 e under 20 a Gavle nel 1019.

Pal Haugen Lillefosse: “Non molti talenti giovanili riescono a compiere il salto di qualità a livello assoluto. Sono contento di essere riuscito a gareggiare a tutte le grandi competizioni a 21 anni. Mi sento ancora uno junior quando gareggio con i migliori del mondo. È stata un’ottima stagione.

Mondo è un mio grande amico ed è davvero divertente vederlo in azione. Sono davvero orgoglioso di far parte di questo gruppo di saltatori. Spero di qualificarmi per i Mondiali di Budapest. Sarà il mio principale obiettivo per il prossimo anno”.

Il tre volte campione europeo Renaud Lavillenie si è piazzato settimo con 5.65m. Il francese ha superato 5.65m al primo tentativo e ha deciso di passare la quota di 5.75m prima di commettere tre errori a 5.85m.

Staffetta 4×400 femminile

L’olandese Femke Bol ha trascinato la squadra olandese al successo nella staffetta 4×400 in un eccellente 3’20”87, miglior crono europeo dell’anno. La formazione “oranje” formata anche da Eveline Saalberg, Lieke Klaver e Lisanne De Witte ha vinto con un margine di 81 centesimi di secondo nei confronti della Polonia, che ha vinto l’argento in 3’21”68 dopo una buona frazione finale della vice campionessa europea dei 400 metri Natalia Kaczmarek. La Gran Bretagna ha vinto la medaglia di bronzo in 3’22”12.

Bol é la regina di questi campionati con le sue tre splendide medaglie d’oro sui 400 metri, sui 400 metri ostacoli e nella staffetta 4×400. La ventiduenne di Amersfoot ha eguagliato la connazionale Fanny Blankers Koen, che vinse tre titoli europei sui 100m, 200m e sugli 80 metri ostacoli nell’edizione di Bruxelles nel 1950.

Lancio del giavellotto femminile

La diciannovenne greca Elina Tzengko ha vinto la sua prima medaglia d’oro a livello assoluto stabilendo il primato personale con l’eccellente misura di 65.81m. La giovane ellenica ha realizzato il secondo miglior lancio di 64.57m. Nella sua brillante carriera giovanile Tzengko ha conquistato l’oro agli Europei under 20 di Tallin e l’argento ai Mondiali Under 20 di Nairobi nel 2021.

Grazie a questo successo la Grecia è salita ad un sorprendente terzo posto nel medagliere con quattro ori e un argento.

Tzengko ha riscattato la delusione per l’eliminazione nel turno di qualificazione ai Mondiali di Eugene con un lancio da 57.12m.

Elina Tzengko: “Aspettavo questa gara da tanto tempo. Sono davvero contenta perché dopo Eugene mi sono detta semplicemente di rilassarmi e di lanciare il più lontano possibile. Nella mia ultima gara disputata ho lanciato oltre i 60metri. Sapevo di poter lanciare oltre i 63 metri. Tutto il team greco era qui per sostenermi. Voglio raggiungere in futuro i 70 metri ma per me 65 metri è già un grande risultato al momento”.

La serba Adriana Vilagos, campionessa del mondo under 20 a Nairobi nel 2021 davanti a Tzengko, ha conquistato la medaglia d’argento con 62.07m.

La gara di Monaco di Baviera è stata un confronto generazionale tra le due campionesse della Next Gen e Barbora Spotakova, rappresentante della “Old Gen”. La quarantunenne ceca ha vinto la medaglia di bronzo con 60.68m al sesto tentativo aggiudicandosi la quarta medaglia della sua carriera agli Europei in tre diversi decenni dopo l’argento di Goteborg 2006, il bronzo di Barcellona 2010 e l’oro di Zurigo 2014.

Era dal titolo mondiale di Londra 2017 che non saliva sul podio in una grande manifestazione internazionale. La primatista mondiale gareggiò per la prima volta agli Europei nell’edizione del 2002 a Monaco di Baviera.

3000 siepi femminili

Luiza Gega ha vinto la prima medaglia d’oro per l’Albania nella storia dei Campionati Europei aggiudicandosi la finale dei 3000 siepi femminili in 9’11”31 con un allungo decisivo negli ultimi 500 metri. Gega ha battuto il record dei campionati detenuto dalla russa Yuliya Zaripova dall’edizione di Barcellona nel 2010.

La tedesca Lea Mayer si è aggiudicata la medaglia d’argento in 9’15”35 battendo la britannica Lizzie Bird (9’23”18).

Luiza Gega: “Volevo fortemente questa medaglia. Ho cercato di correre a ritmi elevati fin dall’inizio. Quando è cominciato l’ultimo giro, mi sono detta: ‘Questa la prima medaglia d’oro per il mio paese’. Sono davvero felice. Ho lavorato duramente per raggiungere questo obiettivo”.

Finale 800 metri femminili

La ventenne Britannica Keely Hodglinson ha vinto la sua prima medaglia d’oro in una grande manifestazione internazionale outdoor in 1’59”04 dopo il titolo europeo indoor a Torun nel 2021 e i tre argenti alle Olimpiadi di Tokyo nel 2021, ai Mondiali di Eugene alle spalle di Athing Mu e ai Giochi del Commonwealth di Birmingham dietro a Mary Moora nel 2022.

Con il successo di Hodgkinson la Gran Bretagna ha vinto la medaglia d’oro numero 122 nella storia dei Campionati Europei eguagliando il record di successi detenuto dall’ex Unione Sovietica.

La francese Renelle Lamote si è aggiudicata la terza medaglia d’argento consecutiva in 1’59”49 dopo quelle di Amsterdam 2016 e Berlino 2018. La polacca Anna Wielgosz ha completato il podio conquistando la medaglia di bronzo in 1’59”87 precedendo per soli cinque centesimi di secondo la svizzera Lore Hoffmann.

Keely Hodgkinson: “Sono molto contenta di aver conquistato finalmente una medaglia d’oro in una grande rassegna internazionale all’aperto. E’ stato un anno duro dal punto di vista mentale, ma alla fine sono riuscita a vincere un oro e due argenti”.

Staffetta 4×400 maschile

Il team della Gran Bretagna formato dal campione europeo e bronzo mondiale Matthew Hudson Smith, Charles Dobson, Lewis Davin e Alex Haydock Wilson (bronzo europeo sui 400m a Monaco) ha trionfato in 2’59”35 portando a 123 il numero di vittorie nella storia degli Europei sul finire della penultima giornata. La Gran Bretagna è attualmente seconda nel medagliere di Monaco 2022 dietro alla Germania.

Ancora una volta il Belgio con Alexander Doomm Julien Watrin e dai fratelli Kevin e Dylan Borlée è salito sul podio con 2’59”49 dopo gli ori conquistati nelle ultime tre edizioni. Eccellente la frazione di Dylan Borlée che ha compiuto la rimonta sul francese Thomas Jordier sul rettilineo finale. La Francia ha completato il podio migliorando il bronzo con il miglior tempo stagionale di 2’59”64.

Matthew Hudson Smith: “E’ una bella sensazione condividere questo oro con dei compagni fantastici. C’è una grande atmosfera all’interno del nostro team. Siamo venuti per vincere l’oro ed è esattamente il risultato che abbiamo raggiunto. Siamo pronti a sfidare le nazioni del resto del mondo”.

La staffetta italiana formata da Davide Re, Vladimir Aceti, Brayan Lopez e Edoardo Scotti si è piazzata all’ottavo posto in 3’03”04, oltre quattro decimi in più rispetto al tempo della batteria. Secondo i dati di European Athletics questi sono i tempi per frazione dei quattro azzurri: Re (45”87), Aceti (45”69), Lopez (46”31) e Scotti (45”17).

Marcia 20 km femminile

La trentottenne greca Antigoni Ntrismpioti ha bissato il successo di pochi giorni fa sui 35 km di marcia aggiudicandosi anche l’oro anche sui 20 km con il primato personale di 1h29’03”. L’ellenica ha preceduto di 17 secondi la polacca Katarzyna Zdzieblo con un allungo decisivo a 3 km dalla fine.

Zdieblo ha vinto l’argento europeo in 1h29’’20” un mese dopo i due secondi posti ai Mondiali di Eugene di un mese fa. La tedesca Saskia Feige si è aggiudicata la medaglia di bronzo con il record personale di 1h29’25”. La nazionale di casa ha conquistato almeno una medaglia in ogni giornata di questi europei.

Anche ai Mondiali di Eugene la vincitrice della 20 km Kimberly Garcia del Perù ha vinto anche la 35 km.

Ntrismpioti non si dedica solo alla marcia ma lavora come cameriera nel ristorante gestito dalla sua famiglia in Grecia.

Antigoni Ntrismpioti: “E’ davvero incredibile. Soltanto nell’ultima parte della gara ho capito di poter vincere una medaglia”.

La Milanese Valentina Trapletti si é piazzata al quinto posto in 1h29’56” avvicinando di nove secondi di 1h29’47” realizzato ai Campionati italiani di Alberobello dello scorso Maggio. L’atleta allenata da Alessandro Gandellini ma cresciuta con Enzo Fiorillo ha coronato una bella stagione nella quale si è classificata ottava ai Mondiali di Eugene.

Valentina Trapletti: “Ce l’ho messa tutta. Ero molto concentrata e determinata. Ci ho provato fino in fondo. Non sono del tutto soddisfatta, ma non lo sarò mai. Speravo di fare un po’ meglio. Sono rimasta sempre lucida, ma le gambe non hanno ascoltato quello che diceva la testa”.

20 km di Marcia maschile

Lo spagnolo Alvaro Martin ha bissato il suo titolo europeo sulla 20 km conquistato quattro anni fa a Berlino quattro anni fa. Martin ha tagliato il traguardo a Odeon Platz in 1h19’11” (record personale). La Spagna ha piazzato tre atleti ai primi quattro posti.

Alvaro Martin: “E’ davvero meraviglioso vincere la mia seconda medaglia d’oro. Ho dovuto lavorare duramente per raggiungere questo traguardo. Devo complimentarmi con tutti i miei avversari per la grande gara”.

Il trentaduenne svedese Perseus Karlstrom si è ripreso in fretta dopo i problemi fisici durante la 35 km vincendo il bronzo sulla 20 km in 1h19’23” davanti agli spagnoli Diego Garcia (1h19’45) e Alberto Amercu (1h20’00”).

Karlstom è salito ancora sul podio dopo i due bronzi conquistati nella 20 e nella 35 di marcia ai Mondiali di Eugene un mese fa. Lo scandinavo ha ereditato la passione per la marcia dalla madre Liv Gustavsson (bronzo europeo nella 10 km a Stoccarda nel 1986) e dal padre Enrique Vera, due volte argento mondiale sulla 50 km con la maglia del Messico.

Francesco Fortunato é stato il migliore degli azzurri con un ottimo quinto posto in 1h20’06” arrivando vicino al record personale di 1h19’43” realizzato a Podebrady nel 2021.

Francesco Fortunato: “Sono molto contento di questo risultato. E’ una posizione di prestigio. Non nascondo che ho sognato di vincere una medaglia, sia prima che durante la gara, però non posso rimproverarmi nulla. Ho realizzato un bel tempo facendo una bella gara.”

Massimo Stano ha tagliato l traguardo all’ottavo posto in 1’21’18” un mese dopo il successo sui 35 km ai Mondiali di Eugene. Il marciatore pugliese allenato da Patrick Parcesepe ha visto sfumare almeno per il momento il sogno di diventare il secondo atleta italiano della storia in grado di vincere la medaglia d’oro ai Mondiali, alle Olimpiadi e agli Europei. L’unico a riuscire nell’impresa è stato Alberto Cova, vincitore sui 10000 metri agli Europei di Atene 1982, ai Mondiali di Helsinki 1983 e alle Olimpiadi di Los Angeles 1984.

Andrea Cosi si è piazzato al decimo posto al debutto in una grande rassegna di campionato in 1h22’18”.

Batterie 100 metri ostacoli femminili

La campionessa italiana di Rieti 2022 Elisa Maria Di Lazzaro ha vinto la sua prima batteria in 13”11, miglior tempo del primo turno. Luminosa Bogliolo non ha preso parte alle batterie dopo un consulto medico.

Elisa Maria Di Lazzaro: “Sono davvero contenta. Faceva freddo. L’ho patito parecchio. La pista era bagnata. E’ stata una competizione difficile, ma di testa ho fatto una bella gara”.

Tutti i risultati

Sport OK Junior