Nella finale dei 10.000 metri dell’ultima serata dei campionati europei di Monaco di Baviera, Yeman Crippa conquista un fantastico oro, molto atteso ma non scontato, con il crono di 27’46″13.
Grandissime emozioni nella parte finale della gara, con l’azzurro autore di una memorabile rimonta sul norvegese Zerei Kbrom Mezngi che aveva iniziato l’ultimo giro con ampio margine di vantaggio, e che finisce secondo in 27’46″94.
Al terzo posto il francese Yann Schub in 27’47″13 che ha preceduto il connazionale Jimmy Gressier quarto in 27’49″84.
Il mezzofondista trentino diventa quindi a tutti gli effetti il super protagonista azzurro della manifestazione continentale, con anche il bronzo ottenuto sui 5000 metri.
Le dichiarazioni di Yeman: “Finalmente posso dire che faccio parte anch’io del club delle medaglie d’oro! È il mio primo titolo europeo a livello assoluto, che vale tantissimi altri successi giovanili messi insieme. Al traguardo per me è stata una liberazione, avevo tanta voglia di prendere questa medaglia che poi è arrivata.
Forse ho ritardato un po’ nel lanciarmi all’inseguimento del norvegese Mezngi, ho guardato troppo il francese Gressier e mi stava facendo perdere di vista chi era al comando: di questo mi devo tirare le orecchie. Le gambe c’erano, ho visto che bastava un minimo sforzo per recuperare e nel rettilineo finale, con tutto il tifo, mi sono gasato.
Spero che sia solo un punto di partenza: se non partecipare ai Mondiali vuol dire vincere due medaglie qui, allora farei un’altra volta questo scambio. E sono super contento che adesso c’è anche il mio nome, insieme a grandi campioni come Cova, Mei e Antibo, tra gli ori d’Europa dei 10.000 metri”.
L’altro italiano Pietro Riva si piazza in un ottimo quinto posto, con il tempo di 27’50″51 che rappresenta anche il suo personale.
Le parole di Pietro: “Un risultato per me inaspettato, stavo molto bene ma c’era una concorrenza agguerrita. Ho capito subito di poter dire la mia, perché tutti sono partiti forte e mi sono detto ‘guarda come si cuociono e poi li raccolgo uno a uno’.
Sono stato bravo a muovermi, rimanendo all’interno e rilassato. La mia vera gara è iniziata dopo sette chilometri e devo tanto al mio coach Stefano Baldini, che mi sta trasmettendo quello che era. E poi i miei compagni di squadra in azzurro, come Barontini e Arese, hanno dimostrato che non si deve avere paura degli altri.
Ho condiviso un bel mese di preparazione a St. Moritz con Yeman Crippa, in qualche allenamento arrivavo con lui e in altri mi bastonava, ma è stato molto produttivo. È un amico e sono ancora più contento che abbia vinto.”
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