La tedesca Luckenkemper trionfa sui 100 metri femminili davanti al suo pubblico

L'approfondimento su tutte le gare della seconda giornata degli europei di Monaco

La tedesca Gina Luckenkemper ha conquistato la medaglia d’oro nella finale dei 100 metri femminili dei Campionati Europei di Monaco di Baviera, in 10”99 battendo per soli cinque millesimi di secondo la svizzera Mujinga Kambundji, che è scesa ancora una volta sotto gli 11 secondi arrivando ad un decimo di secondo dal record nazionale.

La britannica Darriyl Neita ha conquistato la medaglia di bronzo in 11”00 dopo aver vinto in precedenza la semifinale in 10”95 davanti a Luckenkemper (11”11).

Luckenkemper si è buttata sulla linea del traguardo cadendo sulla pista e si è procurata una ferita alla mano. In questa stagione la venticinquenne di Dortmund era scesa sotto gli 11 secondi solo una volta in occasione della vittoria ai Campionati tedeschi di Berlino in 10”99 arrivando a quattro centesimi dal primato personale realizzato nella batteria dei Mondiali di Londra 2017.

Luckenkemper si è allenata in Florida sotto la guida di Lance Brauman nel gruppo di cui fanno parte Noah Lyles e Shaunae Miller Uibo, che erano presenti come spettatori a Monaco di Baviera.

Luckenkemper è di Dortmund, è tifosa della squadra di calcio del Borussia Dortmund ed è appassionata di cavalli.

Gina Luckenkemper: “I fans nello stadio hanno reso fantastica l’atmosfera. Sono grata per il sostegno del pubblico. Non mi ricordo la gara. Avevo addosso molta adrenalina”.

Mujnga Kambundji: “Sono venuta qui per vincere l’oro, ma non è arrivato. Sono contenta anche se provo un po’ di delusione. Non è oro anche se sono arrivata vicinissima. Sono affamata perché voglio fare ancora meglio nelle prossime gare”.

Dina Asher Smith si è infortunata in finale dopo aver vinto la sua semifinale in 11”15 ma le sue condizioni non erano perfette a causa di un problema fisico subito durante la finale della staffetta 4×100 ai Mondiali di Eugene.

La primatista italiana indoor Zaynab Dosso si è qualificata con il secondo tempo di ripescaggio di 11”28 grazie al quarto posto nella prima semifinale prima di piazzarsi settima in finale in 11”37. L’Italia è tornata in finale agli Europei vent’anni dopo la medaglia di bronzo di Manuela Levorato nell’altra edizione disputata a Monaco di Baviera nel 2002.

Zaynab Dosso: “Ho fatto metà gara in finale, poi il serbatoio era un po’ vuoto. Per me è stata una stagione lunga, di rinascita, perché sto riscoprendo l’atletica internazionale. Sono contenta di aver raggiunto la finale. Era il mio primo obiettivo. Si deve venire qui affamati e io lo ero, ma bisogna crescere ancora e sicuramente non mi accontento del settimo posto.

Finale 100 metri maschili

Marcell Jacobs é tornato in grande forma dopo un periodo tribolato a causa di un infortunio vincendo il titolo europeo dei 100 metri in 9”95, tempo con il quale ha eguagliato il primato europeo stabilito dal britannico Zharnell Hughes nell’edizione di Berlino 2018. Hughes è salito ancora una volta sul podio vincendo la medaglia d’argento in 9”99 (sua seconda migliore performance stagionale a due soli centesimi di secondo dal primato stagionale realizzato nella batteria dei Mondiali di Eugene lo scorso 15 Luglio.

Il giovane gallese Jeremiah Azu ha vinto la medaglia di bronzo in 10”13. Azu aveva vinto l’oro agli Europei Under 23 di Tallin 2021 e il titolo britannico nel 2022 in 9”90 ventoso ma non aveva preso parte alla gara individuale ai Mondiali di Eugene perché non aveva il minimo richiesto. Sempre quest’anno Azu si è piazzato al quinto posto in 10”19 ai Giochi del Commonwealth di Birmingham.

Jacobs ha arricchito ulteriormente la sua straordinaria bacheca che comprende anche le medaglie d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2021 sui 100 metri con il record europeo di 9”80 e nella staffetta 4×100 in 37”50 (record italiano) e le vittorie sui 60 metri indoor agli Europei di Torun 2021 in 6”47 e ai Mondiali di Belgrado 2022 con il record europeo di 6”41. Gli manca solo l’oro mondiale outdoor e l’occasione giusta per completare il Grande Slam è il Campionato del Mondo di Budapest in programma dal 19 al 27 Agosto 2023.

Nelle semifinali disputate due ore prima Jacobs aveva corso in 10”00 frenando negli ultimi 30 metri, mentre Hughes si era imposto nella sua semifinale in 10”03 davanti a Azu (10”17) e a Jimmy Vicaut (10”18).

L’altro azzurro Chituru Ali ha migliorato il personale di tre centesimi di secondo con 10”12 qualificandosi per la finale grazie al secondo posto nella seconda semifinale vinta da Reece Prescod in 10”10. Il giovane velocista comasco allenato da Claudio Licciardello si è piazzato all’ottavo posto in finale in 10”28.

Decathlon maschile (seconda giornata)

I 50000 spettatori dell’Olympia Stadion di Monaco di Baviera ha gioito per la vittoria in rimonta del decatleta tedesco Nicklas Kaul, che ha totalizzato 8545 punti battendo il leader della prima giornata Simon Ehammer (secondo con il record svizzero di 8468 punti) e l’estone Janek Oiglane (bronzo con 8346 punti).

Kaul aveva uno svantaggio di addirittura 520 punti nei confronti di Ehammer dopo otto prove ma ha realizzato la straordinaria misura di 76.05m nel lancio del giavellotto, sua specialità preferita, portandosi in zona medaglia d’oro con una sola gara da disputare.

Ehammer aveva solo 178 punti di vantaggio da difendere su Kaul prima dei 1500 metri. Kaul ha demolito il record personale sui 1500m di oltre tre secondi fermando il cronometro in 4’10”04.

Ehammer ha chiuso la prova finale in 4’48”72 vincendo l’argento come ai Mondiali Indoor di Belgrado al termine di una due giorni eccellente nella quale ha realizzato due record personali con 2.08m nel salto in alto e 5.20m nel salto in alto e ha vinto i 110 ostacoli in 13”75.

Nella seconda giornata Kaul ha realizzato anche 14”45 sui 110 metri ostacoli, 41.80m nel disco e 4.90m nel salto con l’asta. Kaul ha vinto in carriera le medaglie d’oro agli Europei under 20 di Grosseto con il primato del mondo juniores di 8435 punti, il titolo europeo under 23 a Gavle 2019 con 8572 punti e il titolo mondiale assoluto con il record personale di 8691 punti.

Kaul é originario di Mainz, città famosa per il suo tradizionale carnevale e la squadra locale della Bundesliga di calcio. Prima di dedicarsi al decathlon ha giocato a buoni livelli a pallamano.

Il pubblico tedesco ha partecipato con grande emozione alla gara del decathlon creando un’atmosfera strardinaria. Gli appassionati tedeschi chiamano il decathlon “Zehnkampf”, le dieci battaglie e sostengono i loro atleti con grande passione. Durante il tradizionale giro d’onore finale i fans di casa hanno salutato gli atleti facendo la ola.

Nicklas Kaul: “Lo Stadio Olimpico di Monaco avrà sempre un posto speciale nella mia vita e nel mio cuore. È un momento pazzesco. Non dimenticherò mai cosa è successo qui a Monaco. Non sentivo nulla per il rumore all’interno dello stadio. Questo titolo ha ancora più valore dell’oro mondiale di tre anni fa a Doha. E’ davvero bello godermi l’atmosfera”.

Dario Dester ha coronato una gara straordinaria con il primato italiano di 8218 punti chiudendo al sesto posto. Il cremonese di Casalbuttano ha tolto il primato nazionale a Beniamino Poserina, che realizzò 8169 punti a Formia nel 1996. L’allievo di Pietro Frittoli ha migliorato tre primati personali nel getto del peso con 14.56m, nel lancio del disco con 43.04m e nel lancio del giavellotto con 57.24m.

Si è piazzato quinto sui 110 metri ostacoli in 14”44 e ha superato 4.90m al terzo tentativo. Prima dei 1500 metri Dester era in vantaggio sula tabella di marcia per battere il record di Poserina. Aveva bisogno di 4’49”52 per compiere l’impresa ed è riuscito a fare meglio correndo in 4’41”63.

l giovane lombardo era ancora secondo con 7548 punti al termine del gruppo A del giavellotto ma i super lanci di Kaul (76.05m) e di Oiglane (70.94m) hanno cambiato la classifica e Dester ha ceduto tre posizioni passando al quinto posto. Dester aveva un personale di 8109 punti realizzato al Multistars di Grosseto.

Salto in lungo maschile

Il campione olimpico Miltiadis Tentoglou ha bissato l’oro europeo outdoor del salto in lungo maschile vinto quattro anni fa a Berlino 2018 migliorando il primato dei Campionati con l’eccellente misura di 8.52m. Tentoglou ha realizzato altri due salti da 8.35m e 8.23m che sarebbero stati sufficienti per vincere la gara.

Lo svedese Thobias Montler ha vinto la medaglia d’argento con 8.06m alla sesta prova a sua disposizione battendo il francese Jules Pommery grazie ad un secondo miglior salto da 7.95m al primo tentativo.

Miltiadis Tentoglou: “La finale è stata una storia completamente diversa rispetto alle qualificazioni dove avevo saltato 7.94m. Ero pronto per il grande risultato e l’ho dimostrato. Ho messo insieme tutti gli elementi necessari per il grande salto. Ha funzionato tutto perfettamente.

Puntavo a battere il record dei campionati. La mia famiglia e i miei amici erano presenti in tribuna per sostenermi. Ho ancora la finale della Diamond League e poi vado in vacanza a fine stagione.”

Finale 5000 maschili

Il campione olimpico dei 1500 metri e oro mondiale dei 5000 metri Jacob Ingebrigtsen ha bissato l’oro europeo dei 5000 metri di Berlino 2018 trionfando in 13’21”13 con un 1000 metri finale in 2’23”61. Ingebrigtsen vinse due ori sui 1500 e sui 5000 metri nella precedente edizione disputata nell’altro Olympia Stadion tedesco a Berlino 2018. Se dovesse vincere anche i 1500 metri il norvegese centrerebbe la “doppia doppietta”, cioè il successo su entrambe le distanze del mezzofondo in due edizioni di fila degli Europei.

Jakob Ingebrigtsen: “E’ stato bello vedere così tanta gente allo stadio. E’ fantastico che questi campionati siano organizzati in Germania. Tutti avevano aspettative molto alte nei miei confronti. Devo imparare ad affrontarle.

Credo in me stesso e nelle cose che ho fatto prima. E’ stata una grande gara e sono contento di averne fatto parte. Ringrazio il pubblico. E’ un momento speciale perché provo di nuovo le sensazioni di Berlino. Non vedo l’ora dei 1500 metri. Ho sempre qualcosa da dimostrare”.

Lo spagnolo Mohamed Katir ha vinto la medaglia d’argento in 13’22”98 battendo uno straordinario Yeman Crippa, che ha corso in 13’24”83 regalando all’Italia un altro bronzo europeo dopo il terzo posto sui 10000 metri a Berlino nel 2018. Il trentino ha preceduto lo svedese Andreas Almgren, che ha migliorato il primato personale con 13’26”48.

Crippa si é portato davanti a quattro giri dalla fine e ha provato ad aumentare il ritmo. A 1000 metri dalla fine Ingebrigtsen ha ripreso il comando della gara, inseguito da Katir. Crippa ha resistito nel finale al tentativo di rimonta di Almgren.

Lancio del disco femminile

La croata Sandra Perkovic si è confermata la regina indiscussa del lancio del disco femminile vincendo il sesto titolo europeo consecutivo con un lancio vincente da 67.95m realizzato al quinto tentativo. Anche a Berlino 2018 si impose con un lancio vincente alla penultima prova.

Perkovic è diventata la prima atleta della storia degli Europei a vincere sei ori europei individuali. Perkovic ha eguagliato il primato di medaglie d’oro in questa manifestazione detenuto dalla velocista tedesca dell’est Marita Koch che vinse sei ori (tre sui 400 metri e tre nella staffetta 4×400) a Praga 1978, Atene 1982 e Stoccarda 1986).

La croata ha superato la tedesca Kristin Pudenz, che si era portata in testa con un lancio da 66.93m al terzo tentativo. Pudenz, vice campionessa olimpica a Tokyo, si è avvicinata a Perkovic con un lancio da 67.87m al sesto tentativo. L’altra tedesca Claudia Vita ha vinto la medaglia di bronzo con 65.20m. L’olandese Jorinde Van Klinken si è piazzata al quarto posto con 64.43m dopo il bronzo vinto nel getto del peso nella prima giornata.

Sandra Perkovic: “Sono davvero felice e orgogliosa. Ho appena vinto il mio sesto titolo europeo consecutivo in questo bellissimo stadio e davanti ad un pubblico fantastico. Ho dovuto lottare ancora contro le tedesche esattamente come a Berlino 2018. Ho dovuto faticare molto perché le atlete di casa hanno migliorato i loro primati. Sapevo di essere pronta. E’ stata una bella lotta”.

Marcia 35 km maschile

Lo spagnolo Miguel Angel Garcia ha vinto la medaglia d’oro nella 35 km in 2h26’49 sullo spettacolare percorso con arrivo in Odeonsplatz nel centro di Monaco, Garcia aveva conquistato in precedenza l’oro agli Europei di Zurigo nel 2014 e il titolo mondiale a Pechino nel 2015.

Miguel Angel Garcia: “Andando in testa da solo non è stato facile mantenere il ritmo. E’ stato un rischio ma ha pagato. Mi sono sentito forte e sono riuscito a mantenere il ritmo per tutta la gara”.

Il tedesco Christopher Linke ha conquistato l’argento in 2h29’30” davanti al bergamasco Matteo Giupponi, che ha vinto la prima medaglia italiana di questi campionati in senso cronologico. L’allievo del grande marciatore azzurro Gianni Perricelli aveva ottenuto in passato un ottavo posto nella 20 km alle Olimpiadi di Rio 2016.

Christopher Linke: “E’ davvero speciale vincere la mia prima medaglia in Germania. Non riesco a crederci perché ho avuto il covid ai Mondiali di Eugene prima della 35 km e venivo da due sole settimane di allenamento, ma a volte si riesce a marciare più facilmente quando si è liberi di testa”.

Marcia 35 km femminile

La greca Antigoni Ntrismpioti ha vinto la medaglia d’oro nella 35 km migliorando il record personale di oltre due minuti con 2h47”00.

Ntrismpioti ha lanciato l’attacco decisivo staccando la spagnola Raquel Gonzales al 24 km. Gonzales ha vinto la medaglia d’argento con 2h49’10”. L’ungherese Viktoria Madarasz ha tagliato il traguardo in terza posizione in 2h49’58 davanti all’azzurra Federica Curiazzi, che ha migliorato il personale con il personale di 2h52’06”.

Antigoni Ntrismpioti: “Sono molto felice della mia prima medaglia a 38 anni. Pensavo fin dall’inizio della gara che avrei vinto, ma dovevo essere paziente con il ritmo”.

Qualificazioni del salto in lungo femminile

La campionessa olimpica, mondiale ed europea Malaika Mihambo ha iniziato con un nullo ma ha rimesso le cose a posto con un eccellente 6.99m alla seconda prova

Mihambo é stata ferma per dieci giorni per il covid dopo il ritorno di Mondiali di Eugene dove ha vinto il secondo oro mondiale con 7.12m.

Malaika Mihambo: “Nel primo tentativo ho avuto alcuni problemi tecnici. Sono felice del salto da 6.99m. Non sono stata bene per due settimane per il Covid. Non mi ha causato molte preoccupazioni ma non mi sono allenata al meglio per due settimane”.

La vice campionessa mondiale ed europea Maryna Bech Romanchuk ha migliorato il personale stagionale con 6.87m.

La serba Milica Gardasevic ha eguagliato il personale con 6.83m qualificandosi per la finale dove sarà presente anche Larissa Iapichino, che ha passato il turnocon 6.63m avvicinando il personale stagionale di un centimetro. Le altre qualificate di spicco sono state la britannica Jasmin Sawyers (6.60m) e Ivana Vuleta (6.67m).

Qualificazioni del salto in alto maschile

Il belga Thomas Carmoy, l’azzurro Marco Fassinotti e il bulgaro Tihomir Ivanov si sono qualificati superando tutte le misure fino al primo tentativo.

Gianmarco Tamberi si è qualificato superando 2.17m al primo tentativo e 2.21m alla seconda prova. L’ucraino Andiy Protsenko si è qualificato facendo lo stesso percorso di Tamberi (2.17m alla prima e 2.21m alla seconda). L’appuntamento con la finale è fissato per Giovedì sera alle 20.05m.

Semifinali dei 400 metri femminili

La vice campionessa mondiale dei 400 metri ostacoli Femke Bol si è qualificata agevolmente vincendo la terza semifinale in 50”60. Natalia Kaczmarek ha stabilito il tempo più veloce delle semifinali con 50”40 precedendo la britannica Victoria Ohuruogu che ha migliorato il personale con 50”50. L’altra polacca Anna Kielbasinska si è imposta nella prima semifinale con 50”45 davanti all’olandese Lieke Klaver (50”59).

Semifinale 400 metri maschili

Il britannico Matthew Hudson Smith ha vinto la prima semifinale scendendo sotto i 45 secondi con 44”98 davanti allo svizzero Ricky Petrucciani (45”55). Il francese Thomas Jordier ha vinto la seconda semifinale con 45”37 davanti al britannico Alex Haydock Wilson (45”45). Leonard Spitz è il secondo svizzero a qualificarsi per la finale con 45”56.

L’olandese Liemarvin Bonevacia si è aggiudicato la terza semifinale in 45”40 davanti al belga Dylan Borlée (45”67). Davide Re e Edoardo Scotti sono stati eliminati dopo aver corso rispettivente in 46”02 e in 46”49.

Batterie 1500 metri femminili

Laura Muir ha vinto la prima semifinale dei 1500 metri agevolmente in 4’06”40 precedendo la genovese Ludovica Cavalli, che si è qualificata con il secondo posto in 4’06”59. Sofia Ennaoui ha corso il miglior tempo delle semifinali con 4’02”73 precedendo l’irlandese Clara Mageean (4’03”03).

Gaia Sabbatini si è qualificata per ripescaggio grazie al sesto posto nella seconda semifinale in 4’04”19.

Batterie 3000 siepi maschili

L’azzurro Osama Zoghlami ha vinto la prima batteria dei 3000 siepi maschili in 8’30”67 davanti al tedesco Karl Bebendorf (8’31”67). L’altro siepista italiano Ahmed Abdelwahed si é aggiudicato la seconda batteria in 8’30”92 davanti al norvegese Jacob Boutera (8’31”03).

Qualificazioni del lancio del martello femminile

La quarta classificata dei Mondiali di Eugene Sara Fantini si è qualificata con un lancio da 73.40m realizzato al primo tentativo. La figlia d’arte emiliana ha lanciato novanta centimetri oltre la misura di qualificazione diretta di 72.50m. l’azera Hanna Skydan ha realizzato il personale stagionale con 74.57m.

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