Nell’ormai classico giro di gare in terra spagnola nel mese di novembre, del World Athletics Cross Country Tour, l’ultima della serie sarà domani 27 novembre in località Alcobendas, alle porte di Madrid, dove il grande talento del mezzofondo femminile italiano, Nadia Battocletti, cercherà le ultime risposte prima degli Eurocross del Parco la Mandria a Venaria Reale del prossimo 11 dicembre, dove proverà a confermare il suo titolo europeo under 23 conquistato l’anno scorso a Dublino.
Sarà la 40esima edizione del Cross Internacional de la Constitucion de Alcobendas-Comunidad de Madrid, dove Nadia si cimenterà nella sua seconda uscita stagionale autunnale della corsa campestre, dopo l’eccellente sesto posto di Atapuerca di due settimana fa che seguiva una preparazione molto ostacolata, da fine agosto, da una fastidiosa forma di mononucleosi che l’azzurra ha preso al ritorno dagli Europei di Monaco e che l’ha tenuta ferma per circa un mese e mezzo.
La 22enne trentina sarà in gara nella prova di 8040 metri, un paio di chilometri in più di quanti ne affronterà negli Eurocross piemontesi, e potrà certamente lottare per un posto ancor più di rilievo rispetto a due settimane prima essendoci una concorrenza quantitativamente meno prestigiosa in quanto sarà principalmente rappresentata dalla keniana Lucy Mawia, vincitrice a Soria e terza ad Atapuerca, ma già battuta da Nadia nel 2021 alla Festa del Cross, e dalla burundese Francine Niyomukunzi.
Dietro Nadia e le due africane sembrano avere meno possibilità le spagnole tra le quali il nome più importante è quello di Laura Luengo, certamente candidata a vestire la maglia iberica, dopo la sua esperienza di Dublino 2021, ma da seguire anche Lidia Campo, Irene Pelayo e la padrona di casa Azucena Diaz.
Battocletti, settima alle Olimpiadi di Tokyo nei 5000, stessa posizione di quest’anno agli Europei di Monaco di Baviera sulla stessa distanza, si era detta soddisfatta del suo esordio ad Atapuerca, considerati i problemi fisici che l’avevano frenata al rientro dalla Germania e le avevano fatto perdere oltre sei settimane di lavoro.
Agli Eurocross sarà la leader della squadra under 23 che potrà contare anche sull’altra 22enne Anna Arnaudo, atleta in grande crescita e in gran forma attualmente, e cercherà di ripetere il successo centrato lo scorso anno a Dublino.
I favoriti nella gara maschile
Competizione che sembra riservata a un duello tra il burundese Rodrigue Kwizera e l’eritreo Merhawi Mebrahtu, mentre per un posto sul podio dovrebbero vedersela gli spagnoli Sergio Paniagua, Dani Arce e Fernando Carro.
Kwizera, che aveva già vinto facilmente l’anno scorso ad Alcobendas, ma era stato privato del successo per un problema di abbigliamento sbagliato, non è ancora entrato nella grande condizione dell’anno scorso ma, come mostrato domenica scorsa a Italica, è in crescita di forma essendo stato battuto allo sprint dal suo connazionale Thierry Ndikumwenayo.
Tra gli azzurri iscritto il campione italiano under 23 dei 3000 siepi Abderrazzak Gasmi.
La storia dell’evento
L’elenco dei campioni del Cross di Alcobendas in questi 40 anni è particolarmente ricco di grandi nomi internazionali a cominciare dal portoghese Antonio Leitao bronzo olimpico nei 5000 metri a Los Angeles 84, il connazionale Domingos Castro bronzo sui 5000 ai campionati iridati di Roma 1987, lo spagnolo Martín Fiz campione del mondo di maratona a Goteborg 1995, senza dimenticare l’eritreo Zersenay Tadese primo sportivo della sua nazione capace di conquistare una medaglia olimpica, grazie al bronzo ottenuto nei 10000 metri piani ai Giochi olimpici di Atene 2004.
Negli ultimi anni sono stati protagonisti anche l’etiope Tamirat Tola, medaglia d’oro mondiale di maratona a Eugene, e l’ugandese Jacob Kiplimo, vincitore ad Alcobendas nel 2018, così come la portoghese Albertina Dias, medaglia d’oro mondiale di corsa campestre ad Amorebieta 1993 e le keniane Linet Masai e Vivian Cheruiyot.