Cresce l’attesa per la 66esima edizione del Campaccio Cross Country che si correrà a San Giorgio su Legnano, in provincia di Milano, nella giornata del 6 gennaio prossimo su un terreno che, in considerazioni delle piogge degli ultimi giorni, si preannuncia parecchio umido nell’ottica della miglior tradizione di questo genere di gare.
L’evento, di grandissimo prestigio internazionale, è infatti inserito nella categoria Gold del World Athletics Cross Country Tour, vedrà al via alcuni tra i migliori specialisti mondiali di questa disciplina, ma anche tantissimi atleti delle categorie giovanili e di quelle master per una presenza stimata di circa 2mila persone che impreziosiranno uno dei cross più storici e famosi nel mondo.
Il grande favorito della vigilia sembra essere ancora una volta, come all’ultimo dell’anno a Bolzano in occasione dei 10 km della BOclassic, Oscar Chelimo giovanissimo mezzofondista ugandese di soli 21 anni, essendo nato nel dicembre 2001, che ha vinto ancora ventenne nell’estate scorsa in Oregon la medaglia di bronzo nei 5000 metri dei mondiali di Eugene, ma che vanta anche una medaglia di bronzo ai campionati del mondo juniores di cross nel 2019.
Chelimo si troverà contro proprio l’atleta da lui superato per soli 3 secondi a Bolzano il 31 dicembre, l’azzurro campione europeo dei 10.000 metri a Monaco di Baviera, Yeman Crippa, quarto agli Europei di Cross del mese scorso al Parco La Mandria di Venaria Reale e che, al Campaccio, oltre alle diverse vittorie nelle categorie giovanili si è piazzato in quarta posizione due volte, nel 2019 e 2020, per cui in considerazione di una sua condizione in evidente crescita tutto potrebbe essere possibile nella rivincita con l’ugandese su un terreno diverso.
Chelimo, a sua volta, nel cross di San Giorgio su Legnano è stato terzo con 29’14 nella Special Edition del marzo 2021, in tempo di pandemia, nella gara vinta dal celebre fratello Jacob e, in ogni caso, c’è anche un altro azzurro che potrebbe inserirsi nella lotta per le prime posizioni, Iliass Aouani, in ripresa dopo aver saltato gli europei di cross per positività al Covid.
Anche Iliass ha gareggiato, nella prima uscita dopo la guarigione, il 31 dicembre nella 10km di San Silvestre Vallecana a Madrid, non sembrando peraltro nella miglior condizione per i postumi della malattia e chiudendo la gara al 14esimo posto in 28’45, a 20 secondi dal suo primato personale sulla distanza, ma venerdì potrebbe essere tutta un’altra storia.
Tra gli altri principali protagonisti stranieri che potrebbero lottare per la vittoria finale ci sarà anche Birhanu Balew, 26enne mezzofondista del Bahrein, classe 1996, che è stato finalista olimpico sui 5000 metri di Tokyo dove si è piazzato in sesta posizione, ma anche campione asiatico sempre sulla stessa distanza sulla quale vanta un primato di 12’56”26 ottenuto nella tiratissima volata del Golden Gala di Roma 2019.
Birhanu è stato anche medaglia d’argento nei campionati di cross dei paesi arabi nel 2022, per cui è un ottimo interprete anche su questi particolari percorsi, come d’altra parte anche nelle competizioni su strada e infatti, a ottobre, ha vinto la Corsa dei Castelli a Trieste.
A nostro avvisto, in ogni caso, l’atleta più accreditato per il successo finale dovrebbe essere il burundese che vive da tempo in Spagna, Rodrigue Kwizera, al suo debutto al Campaccio, ma grandissimo specialista delle campestri dove, nella stagione passata, ha vinto 5 delle 7 competizioni disputate, finendo sempre sul podio anche nelle altre 2.
Un altro debuttante a San Giorgio su Legnano sarà il connazionale di Kwizera, Egide Ntakarutimana, che vale 7’43”94 sui 3000m fatti al meeting di Rovereto nel 2021 e 13’08”43 sui 5000m fatto sempre a Rovereto nella stagione passata.
Gli altri azzurri da seguire
Yohanes Chiappinelli, anche lui protagonista agli europei di cross dove si è piazzato all’8° posto, ha vinto in carriera il bronzo agli europei 2018 nei 3000 siepi, al Campaccio è abbonato al 7° posto, avendo chiuso in tale posizione con 29’21 nel 2022, con 30’40” nel 2021 e con 29’50 nel 2020.
Tra gli altri italiani da seguire Pasquale Selvarolo, 46° a Piemonte 2022 dove insieme a Crippa e Chiappinelli ha conquistato la medaglia d’argento a squadre, al debutto sui prati del Campaccio e poi Francesco Puppi (plurimedagliato mondiale del mountain and trail), Luca Alfieri (10° nel 2022) e il campione italiano di maratona Alessandro Giacobazzi.
Alcuni dei principali successi del recente passato
Un anno fa, nella 65esima edizione l’Etiopia recitò il ruolo da protagonista con la vittoria di Yihune Addisu in 28’39 per i 10km maschili, e di Dawit Seyaum in 18’49 nei 6km femminili, con i primi cinque posti di entrambe le gare occupati da atleti africani, mentre i primi azzurri classificati entrambi al sesto posto furono Eyob Faniel in 29’15 tra gli uomini, e Nadia Battocletti in 19’06 tra le donne.
Per la cronaca sono passati esattamente trent’anni dall’ultimo successo italiano, in quanto fu Francesco Panetta, nel 1993, a salire sul primo gradino del podio nel Campaccio, ma da allora solo successi stranieri ad opera di campioni di grande spessore tecnico, a partire già dal 1994 con Haile Gebreslassie, poi Paul Tergat, Bernard Barmasai, Kenenisa Bekele nel 2002 e 2004, l’ucraino Sergiy Lebid, il primatista mondiale di maratona Eliud Kipchoge nel 2009, ma anche Edris Mukhtar, Imane Merga e l’attuale primatista mondiale di mezza maratona Jacob Kiplimo.
La World Athletics Heritage Plaque
Per festeggiare al meglio la sua 66esima, al Campaccio Cross Country è stata assegnata la World Athletics Heritage Plaque, nuova onorificenza promossa dal Presidente dell’International Association of Athletics Federations Sebastian Coe nel dicembre 2018.
Un riconoscimento di valore mondiale assegnato per celebrare e creare un trait d’union tra gare, carriere, spettacoli, città, luoghi, punti di riferimento e cultura iconici e storici di atletica leggera in tutto il mondo.
La World Athletics Heritage Plaque viene conferita per un contributo eccezionale alla storia mondiale e allo sviluppo dello sport dell’atletica leggera e delle discipline fuori dagli stadi, come cross country, mountain, road, trail e ultra-running, e corsa a piedi.
Disegnata da un runner amatoriale brasiliano, attualmente è stata assegnata a 80 eventi in tutto il mondo, l’ultimo dei quali è stato il cross Silver di Lidingöloppet (Svezia), la gara di cross più partecipata al mondo che prevede 30 km in linea, per i quali competono 15mila persone, e altre distanze a cui partecipano oltre 20mila runner.
L’ultima edizione della New York City Marathon ha esposto la World Athletics Heritage Plaque consegnata nel 2021. In Italia, soltanto ad altri due eventi italiani, il Cross Cinque Mulini, che lo ha ricevuto nel 2019, ed il Giro Podistico di Castelbuono, dall’anno successivo, possono fregiarsi di questa onorificenza.
“Porgo le mie più sentite congratulazioni personali per l’assegnazione della World Athletics Heritage Plaque che celebra l’eccezionale contributo del Campaccio alla storia e allo sviluppo della corsa campestre” ha detto il Direttore di Heritage Department of World Athletics Chris Turner quando ha comunicato il riconoscimento.
La consegna della World Athletics Heritage Plaque avverrà domani 5 gennaio prima dell’apertura del convegno “Aggiungi un posto a tavola, anzi due: resistenza e salute” nell’ambito del progetto di “Sentieri di Sport (e Salute)” che si svolgerà al PalaBertelli con l’intervento di vari tecnici.