Il milanese Iliass Aouani farà oggi l’esordio in maratona, sulle strade della sua città natale alla Telepass Milano Marathon che festeggia la sua ventesima edizione, arrivando al primo appuntamento della carriera sulla 42,195 km in ottime condizioni di forma, fresco del successo di tre settimane fa quando ha vinto il suo secondo titolo italiano consecutivo di corsa campestre a Trieste.
Aouani è infatti cresciuto a Ponte Lambro nella periferia sud est di Milano, dove ha cominciato a correre sotto la guida di Claudio Valisa storico allenatore di Gennaro Di Napoli, ma poi dopo il diploma di liceo scientifico si è trasferito negli Stati Uniti grazie ad una borsa di studio.
Ha trascorso un anno alla Lamar University a Beamount in Texas prima di frequentare la Syracuse University nello stato di New York, conseguendo la laurea triennale in ingegneria civile e quella magistrale in ingegneria strutturale.
Nel 2019 ha migliorato il record personale sui 10000 metri con 28’25”36 qualificandosi per la finale NCAA e, nel 2021, è tornato in Italia per diventare il primo atleta italiano a vincere nella stessa stagione i titoli nazionali di cross, 10000 metri in pista, 10 km su strada e mezza maratona, a dimostrazione di una grande capacità di eccellere su tutti i terreni.
A fine febbraio Aouani ha migliorato il primato personale sulla mezza maratona a Napoli fermando il cronometro in 1’02”32 nella gara del primato italiano di Yeman Crippa (59’26).
Queste le sue dichiarazioni alla vigilia della gara: “Ci tengo molto ad esordire in maratona nella città dove sono cresciuto. Provengo da un quartiere vicino a San Donato. E’ lì che ho incominciato a correre, che è iniziato il sogno.
Ora vivo e mi alleno a Ferrara, dove mi segue Massimo Magnani. L’esordio in maratona era messo in preventivo nel 2021, ma poi abbiamo deciso di posticiparlo. Sarà una prova con tante incognite ma confido sull’ottimismo del mio allenatore che dice che andrò forte”.
Nella Milano Marathon dello scorso anno il keniano Titus Ekiru realizzò la migliore prestazione mondiale del 2021 e il crono più veloce di sempre su suolo italiano con il sensazionale tempo di 2h02’57 su un percorso diverso da quest’anno a causa della pandemia.
La “special edition” dell’anno scorso riservata a soli 150 top runner fece registrare anche il secondo posto di Reuben Kypiego in 2h03’55 oltre a undici tempi sotto le 2h07’. I primi sedici classificati scesero sotto le 2h10’.
Per la ventesima edizione si torna sul percorso ad anello con partenza e arrivo vicino ai Giardini Montanelli in Corso Venezia dove Ekiru si impose nel 2019 con 2h04’46. L’obiettivo è coniugare l’esigenza di offrire ai corridori un percorso veloce e scorrevole e la possibilità di ammirare i luoghi simbolo del capoluogo lombardo come Piazza del Duomo, il Castello Sforzesco, il modernissimo quartiere di City Life e lo Stadio Giuseppe Meazza di San Siro.
L’atleta più quotato dell’edizione di quest’anno è Amedework Walelegn, che vinse la medaglia d’argento nella gara under 20 ai Mondiali di cross di Kampala nel 2017 e il bronzo ai Mondiali di mezza maratona di Gdynia nel 2020.
Negli ultimi mesi il ventitreenne etiope ha corso la maratona di Amsterdam in 2h07’48 nell’ottobre 2021 e ha migliorato il primato personale sulla mezza maratona a Ras Al Khaimah correndo in 58’40 nello scorso febbraio. In pista vanta un quarto posto sui 10000 metri ai Mondiali Under 20 di Bydgoszcz nel 2016 e un personale di 13’14”52 sui 5000 metri stabilito a Barcellona nel 2017.
L’ altro candidato al successo finale è il ventitreenne keniano Titus Kipruto, che lo scorso ottobre ha migliorato il record personale correndo in 2h05’22” alla Maratona di Rotterdam classificandosi al quarto posto, ma interessante anche la presenza dell’etiope Betesfa Getahun Ayele, che vanta un record personale di 2h05’28 risalente al 2019 e un sesto posto ai Mondiali di mezza maratona di Valencia nel 2018.
Da seguire pure il tanzaniano Alphonce Felix Simbu, che vinse la medaglia di bronzo ai Mondiali di Londra nel 2017 e che vanta un record personale di 2h07’50 stabilito nel 2021 ad Abu Dhabi, mentre ha corso la mezza maratona di Ras Al Khaimah in 60’03 lo scorso 19 febbraio.
Oltre a Aouani saranno presenti altri italiani di buon livello come Antonino Lollo, che ha vinto il titolo tricolore a Reggio Emilia lo scorso anno in 2h16’22, e i siciliani Alessio Terrasi e Vincenzo Agnello, seguiti entrambi da Tommaso Ticali.
Gara femminile: Kiplagat torna a Milano per centrare il tris
Nella gara femminile torna a Milano la keniana Vivian Kiplagat, che ha iscritto due volte il suo nome nell’albo d’oro come vincitrice della maratona meneghina nel 2018 con 2h27’08 e nel 2019 con 2h22’25, e si è classificata al quarto posto nel 2017 con 2h32’37.
Kiplagat ha migliorato il record personale vincendo la maratona di Abu Dhabi in 2h21’11 e ha corso la mezza maratona di Copenaghen in 1h06’07 nel 2021. Lo scorso ottobre la trentenne keniana, seguita dal manager bresciano Federico Rosa, si è classificata al quinto posto alla Maratona di Chicago in 2h29’14.
Le sue avversarie più accreditate dovrebbero essere le etiopi Rahma Tusa e Zinash Mekonnen. Tusa vanta un personale di 2h23’20 stabilito a Valencia nel 2021 e tre successi consecutivi alla Maratona di Roma nel 2016, 2017 e 2018, un quinto posto a New York nel 2018 oltre al successo alla mezza maratona di Padova dell’anno scorso in 1h09’06.
Mekonnen si è classificata al quindicesimo posto alla Maratona di Milano del 2021 in 2h29’17 e vanta un personale di 2h24’55 realizzato a Valencia nel 2019.
Nell’edizione del 2021 l’etiope Hiwot Gebrekidan stabilì il miglior crono di sempre su suolo italiano con 2h19’35. Pochi mesi dopo Gebrekidan si confermò ad altissimi livelli classificandosi seconda a Berlino in 2h21’23 nel 2021 e quinta a Tokyo in 2h19’10.
La Maratona di Milano rivelò in passato anche la keniana Brigid Kosgei, che trionfò nel capoluogo lombardo nel 2016 in 2h27’45 prima di vincere due volte a Londra e due volte alla Maratona a Chicago e di stabilire il primato mondiale con 2h14’04” nel 2019.
Dopo due anni di stop torneranno a fare festa le migliaia di runner, che daranno vita alla tradizionale Lenovo Relay Marathon collegata al charity program, che permette di dividere il percorso ufficiale in quattro frazioni di lunghezza compresa tra i 6.5 km e i 14.7 km. Nel 2019 il ricavato del charity program è stato di 1 milione e 300 mila euro attraverso la piattaforma di Rete del Dono, partner storico dell’evento.
Le dichiarazioni di Andrea Trabuio (Direttore della Maratona di Milano): “Anche quest’anno avremo un parterre di eccellenza. L’obiettivo è migliorarci, non nel record della special edition dell’anno scorso di assoluto livello con 2h02’57 e difficilmente battibile, ma in quello del percorso ufficiale, che risale al 2019.
Per gli uomini è di 2h04’46, mentre per le donne è fissato a 2h22’25. Con il team di Rosa Associati abbiamo allestito un cast di atleti e confido in un grande risultato, anche se la maratona dipende sempre da tanti fattori, come l’umidità, la temperatura e l’eventuale pioggia”.