Tigist Assefa ha vinto la Maratona di Berlino per il secondo anno consecutivo demolendo di 2 minuti e undici secondi il primato del mondo con lo straordinario tempo di 2h11’53” con passaggi da 1h06’20” nella prima metà gara e con un negative split di 1h05’32” (tempo che valeva il record del mondo sulla mezza maratona una decina di anni fa) nella seconda parte. Assefa era alla terza maratona della sua carriera. La maratona femminile è entrata in una nuova dimensione. La giornata era perfetta per correre con sole e una temperatura di 16°C.
Il precedente record del mondo era stato stabilito dalla keniana Brigid Kosgei alla Maratona di Chicago dell’11 Ottobre 2019 con 2h14’04”.
Assefa ha fatto registrare passaggi intermedi sempre al di sotto del record mondo (5 km in 15’59”, 31’45” al 10 km, 47’26” al 15 km, 1h’06’20” al 21 km, 1h18’40” al 25 km, 1h34’12” al 30 km, 1h49’41” al 35 km, 2h05’13” al 40 km). La ventiseienne africana diventa la prima maratoneta della storia in grado di scendere sotto le 2h12’.
Paula Radcliffe migliorò il record del mondo di oltre tre minuti portandolo in due gare da 2h18’47” a 2h17’18” a Chicago nel 2002 e successivamente a 2h15’25” a Londra nel 2003. Il record della britannica è rimasto imbattuto per sedici anni fino all’Ottobre 2019 quando Brigid Kosgei corse in 2h14’04” a Chicago. Il livello è cresciuto molto negli ultimi tre anni. La stagione autunnale 2022 ha prodotto tre delle migliori cinque prestazioni di sempre (Ruth Chepngetich 2h14’18” a Chicago, Amane Beriso 2h14’58” a Valencia e Tigist Asefa 2h15’37” a Berlino). Il record sembrava destinato a cadere ma non si pensava che potesse essere migliorato di così tanti minuti.
Gara femminile
Il gruppo di testa della gara femminile è transitato al 5 km in 15’59”. Tredici atlete erano ancora al comando nel momento di transitare al 10 km in 31’45”.
Al passaggio al 15 km in 47’26” Assefa e la connazionale Workenesh Edesa hanno preso un leggero vantaggio su un terzetto formato dalla keniana Shelia Chepkirui e dalle etiopi Senbere Teferi (medaglia d’argento sui 5000 metri ai Mondiali di Pechino 2015) e Zaineba Yimer. Le prime 12 atlete stavano correndo al ritmo da record del mondo.
Assefa ha dato l’accelerazione decisiva correndo una frazione da 15’41” tra il 10 e il 15 km che le ha permesso di staccare Edesa
Assefa è rimasta da sola insieme al pacemaker Azmera Gebru e ha continuato ad aumentare il ritmo passando alla mezza maratona in 1h06’20”, in tabella di marcia per battere il record del mondo di Brigid Kosgei. Sei donne sono transitate con un passaggio da record del mondo al di sotto dei 67 minuti ai 21 km. Un totale di undici donne sono passate in meno di 68 minuti.
Assefa ha percorso il chilometro successivo in 2’48” aumentando il suo vantaggio nei confronti di Chepkirui ed Edesa. Assefa era in tabella di marcia per battere il record del mondo al passaggio al 25 km in 1h18’40”. Chepkirui ed Edesa hanno accumulato quasi un minuto di svantaggio nei confronti di Assefa ma erano ancora in tabella di marcia per battere i loro record personali.
Correndo ancora in modo apparentemente rilassato Assefa ha coperto i 10 km successivi in 31’02” transitando al 35 km in 1h49’41”. L’etiope è passata al 30 km in 1h34’12”, secondo tempo mai realizzato nella storia a questo passaggio intermedio. Soltanto Ruth Chepgnetich ha corso più velocemente con 2h34’01” in occasione della Maratona di Chicago nel 2022.
Assefa ha raggiunto il passaggio al 40 km in 2h05’13” dopo uno split tra il 35 e il 40 km cronometrato in 15’32” ed era in tabella di marcia per un tempo finale da 2h12’. Assefa ha spinto ancora forte nei chilometri finali tagliando in un sensazionale 2h11’53”, primo tempo della storia al di sotto delle 2h12’ nella maratona femminile.
Assefa ha iniziato la carriera come ottocentista di buon livello vincendo la medaglia di bronzo ai Campionati africani under 20 del 2013 sul doppio giro di pista. Nel 2014 vinse gli 800 metri al meeting ISTAF di Berlino in 2’00”24 e si piazzò quarta su questa distanza nella Continental Cup di Marrakesh su questa distanza. Ha iniziato a correre le gare su strada nel 2018 dopo un infortunio al tendine d’Achille nel 2017. Il debutto sulla maratona è avvenuto nel 2022 in occasione del settimo posto a Ryadh in Arabia Saudita in 2h34’01.
L’etiope ha migliorato il suo record di addirittura 18 minuti in occasione della vittoria alla Maratona di Berlino nel 2022 con 2h15’37”. E’ diventata la prima atleta della storia a scendere sotto i 2 minuti sugli 800 metri con 1’59”24 a Losanna nel 2014 e a correre in 2h15’37” nella maratona a Berlino nel 2022. In quell’occasione migliorò il record etiope e polverizzò il primato della Maratona di Berlino di 2 minuti e mezzo diventando la terza di sempre dopo Brigid Kosgei (2h14’04) e Paula Radcliffe (2h15’25”).
Assefa fa parte degli atleti gestiti dal manager trentino Gianni Demadonna e si allena in Etiopia sotto la guida di Gemedu Dedefo che allena anche la vincitrice della Maratona di Valencia Amane Beriso. Con l’impresa di Berlino diventa la prima donna etiope a battere il record del mondo sulla maratona.
Il record del mondo è stato battuto per la tredicesima volta nella storia della Maratona di Berlino. I precedenti primati battuti nella capitale tedesca sono stati: Christa Vahlensleck nel 1977 con 2h34’48, Ronaldo Da Costa nel 1996 con 2h06’05”, Tegla Loroupe nel 1999 con 2h20’43”, Naoko Takahashi nel 2001 con 2h19’46”, Paul Tergat nel 2003 con 2h04’55”, Haile Gebrselassie nel 2007 con 2h04’26” e nel 2008 con 2h03’59”, Patrick Makau con 2h03’38” nel 2011, Wilson Kipsang con 2h03’23” nel 2013, Dennis Kimetto con 2h02’57” nel 2014, Eliud Kipchoge con 2h01’39” nel 2018 e 2h01’09” nel 2022.
Tigist Assefa: “Questo primato è il premio per il duro lavoro svolto nell’ultimo anno. Pensavo di stabilire il record ma non mi aspettavo di batterlo con un margine così ampio e di scendere al di sotto delle 2h12’. Mi sono trattenuta cercando di non sprecare troppe energie nella prima parte per dare tutto nella seconda metà gara. Spero che questo record possa motivare molte atlete di talento, non solo quelle di alto livello ma anche quelle in grado di crescere partendo da standard più bassi”.
Shelia Chepkirui ha tenuto duro nei chilometri finali tagliando il traguardo in 2h17’49”. Con questo tempo la keniana avrebbe vinto tutte le edizioni della Maratona di Berlino fino al 2022. La tanzaniana Magdalena Shauri ha compiuto una svolta notevole nella sua carriera migliorando il record personale con 2h18”41.
Shelia Chepkirui: “Ho sofferto nella seconda parte della gara ma sono contenta di essere salita sul podio”.
Otto atlete sono scese al di sotto delle 2h20’ nella stessa gara per la prima volta nella storia. L’etiope Zaineba Yimer ha tagliato il traguardo in quarta posizione in 2h19’07 battendo la vice campionessa mondiale dei 5000 metri di Pechino 2015 Senbere Teferi (2h19’21”), le altre etiopi Dera Dida (2h19’24”), Workenesh Edesa (2h19’40”) e Helen Bekele (2h19’44”).
La britannica Charlotte Purdue è stata la migliore delle atlete europee con 2h22’17. Dominika Mayer è stata la migliore delle atlete tedesche con 2h23’47”, secondo miglior tempo di sempre e standard per le Olimpiadi di Parigi. La svizzera Fabienne Schlumpf (argento agli Europei di Berlino nel 2018 sui 3000 siepi 2018) ha migliorato il record nazionale con 2h25’27”.
Altre due atlete di casa Deborah Schoneborn e Laura Hottenrott sono scese al di sotto delle 2h30’ fermando il cronometro rispettivamente in 2h27’35” e in 2h29’38”.
Gara maschile
Il due volte campione olimpico Eliud Kipchoge è diventato il primo atleta della storia a vincere per cinque volte la Maratona di Berlino superando il record di successi in questa manifestazione di Haile Gebrselassie, che si impose quattro volte di fila nel 2006, 2007, 2008 e 2009. Per Kipchoge è la sedicesima vittoria su diciannove maratone disputate in carriera.
Kipchoge ha tagliato il traguardo in 2h02’42” stabilendo la quinta prestazione più veloce della sua straordinaria carriera dopo il suo record del mondo di 2h01’09” realizzato sempre a Berlino lo scorso anno, il 2h01’39” di Berlino nel 2018, il 2h02’37” a Londra nel 2019 e il 2h02’40” a Tokyo nel 2022. La prestazione cronometrica si colloca all’ottavo posto di sempre a livello assoluto.
In questa stagione soltanto il connazionale Kelvin Kiptum ha corso più velocemente di Kipchoge in occasione della vittoria alla Maratona di Londra in 2h01’25”.
Eliud Kipchoge: “Non è andata come mi aspettavo ma fa parte dello sport. Ho vinto ma non ho battuto il primato. Il bello dello sport è saper accettare il risultato e andare avanti. Ogni gara è una lezione dalla quale imparare qualcosa di nuovo. La Maratona di Berlino è stata la migliore preparazione per le Olimpiadi di Parigi del prossimo anno.
Mi sento a casa a Berlino Voglio utilizzare tutta la mia esperienza ai Giochi Olimpici del prossimo anno. L’obiettivo è diventare il primo atleta della storia in grado di vincere tre medaglie d’oro alle Olimpiadi. Rispetto alla mia prima vittoria a Berlino è cambiato il fatto che la corsa non è più soltanto uno sport individuale ma è diventato uno sport di squadra”.
Kipchoge e l’etiope Derseh Kindle (atleta dal personale di 2h08”) sono transitati al 5 km in 14’12” con un vantaggio di 15 secondi sul gruppo degli inseguitori. I due atleti di testa hanno raggiunto il 10 km in 28’27” in tabella di marcia per un tempo finale da 2h00’00” e avevano un vantaggio di mezzo minuto sul gruppo degli inseguitori composto da sette atleti.
Kipchoge e Kindle hanno continuato a correre insieme al ritmo da primato del mondo al passaggio intermedio di mezza maratona raggiunto in 1h00’21” (Il passaggio del record del mondo dell’anno scorso era stato un clamoroso 59’51”), ma il ritmo ha incominciato a calare nella seconda parte della gara. Al passaggio in 1h11’48” al 25 km i due africani non erano più in tabella di marcia per battere il record del mondo stabilito da Kipchoge con 2h01’09” nel 2022.
Dopo il passaggio al 30 km in 1h26’25” Kipchoge ha aumentato il ritmo staccando Kindle, che ha continuato a correre per un altro chilometro prima di fermarsi.
La gara maschile ha fatto registrare un livello mai visto nella storia con tre atleti al di sotto dei 2h04’, nove atleti in grado di scendere sotto i 2h05’. Quindici atleti hanno infranto la barriera 2h06’.
Kipchoge ha incominciato a sentire la fatica e le speranze di record sono svanite anche se ha sempre corso in controllo negli ultimi dieci chilometri.
Il connazionale Vincent Kipkemoi ha concluso forte fermando il cronometro 2h03’13” all’esordio precedendo l’altro debuttante Tadese Takele (2h03’24”). Il keniano Ronald Korir si è piazzato al quarto posto in 2h04’22” davanti agli etiopi Haftu Teklu (2h04’42”) e Andualem Shiferaw (2h04’44”), al vincitore della Maratona di Londra 2022 Amos Kipruto (2h04’49”) e a Philemon Kiplimo (2h04’56”). Amanal Petros ha battuto il suo record tedesco scendendo per la prima volta al di sotto dei 2h05’ con 2h04’58”. Petros deteneva già il record nazionale con il 2h06’27” realizzato alla maratona di Valencia nel 2021.
Lo svizzero Abraham Tadese ha migliorato a 41 anni il suo record nazionale con 2h05’10”.
I tedeschi Samuel Fitwi e Hendrick Pfeiffer hanno migliorato i rispettivi record personali con 2h08’28” e 2h08’48”.
L’azzurro Eyob Faniel si è fermato al 35 km dopo una gara condotta su passaggi in linea per battere il record italiano di Aliass Aouani. Il terzo classificato della Maratona di New York è transitato al 5 km in 14’55”, al 10 km in 29’52”, al 15 km in 45’02”, al 20 km in 1h00’18”, alla mezza maratona in 1h03’35”, al 25 km in 1h15’29”, al 30 km in 1h30’33” e al 35 km in 1h46’10”. Dopo essere transitato al trentesimo posto Faniel ha recuperato posizioni portandosi al ventiduesimo posto prima di ritirarsi.
La quarantanovesima edizione della Maratona di Berlino 2023 passerà alla storia anche per il record di 47917 iscritti.