Epis alla ricerca del personale a Valencia

Nella città spagnola, domenica 5 dicembre, una maratona tradizionalmente molto veloce.

Continua la stagione delle grandi maratone autunnali, quest’anno molto concentrate e in numero maggiore rispetto al passato, in quanto si sono recuperate varie corse rinviate all’inizio del 2021 a causa della pandemia mondiale.

La gara di dopodomani 5 dicembre, peraltro, la 41esima edizione della Maratón Valencia Trinidad Alfonso EDP, si svolgerà nella sua tradizionale data della prima domenica dell’ultimo mese dell’anno, e avrà la sua partenza alle ore 8.15 dalla Città delle Arti e delle Scienze, con traguardo di fronte al celebre Hemisfèric.

Prevista una grande partecipazione di circa 16000 persone, complice anche lo splendido clima della città spagnola e il percorso che favorisce sempre grandi prestazioni cronometriche, con in cima alla lista dei favoriti maschili il keniano Lawrence Cherono, che vanta un ottimo personale di 2h03’04.

Tra le atlete, invece, dovrebbe essere una lotta a due tra le etiopi Guteni Shone e Azmera Gebru, che hanno già corso nella loro carriera in meno di 2h21, rispettivamente in 2h20’11 e 2h20’48, ma l’attenzione italiana è tutta nel ritorno su tale distanza, dopo i giochi a cinque cerchi, dell’azzurra Giovanna Epis che appare fortemente determinata nel fare una grande prestazione, per cercare di migliorare il proprio personale di 2h28’03 della passata stagione quando vinse il titolo nazionale a Reggio Emilia.

Giovanna, per preparare al meglio questo importante appuntamento, ha corso negli ultimi mesi tre mezze maratone, tra cui quella del 7 novembre a Roma dove ha ottenuto il personale e un altro titolo italiano con il crono di 1h11’01.

Sarà l’undicesima gara sui 42,195 km dell’atleta, nata 33 anni fa a Venezia, che ora vive a Legnano e si allena a Milano sotto la guida del grande Giorgio Rondelli e che, per una strana combinazione, si è sempre migliorata tranne che nelle due maratone disputate in maglia azzurra, con il ritiro nel caldo umido e devastante della notte dei Mondiali di Doha 2019, e il 32esimo posto di Sapporo 2021 con un 2h35’09 certamente al di sopra delle sue aspettative e possibilità.

Giovanna Epis (foto Colombo/FIDAL)
Giovanna Epis (foto Colombo/FIDAL)

Le parole di Giovanna alla vigilia della partenza per la città spagnola

Finalmente ci siamo. La scelta è caduta su Valencia perché voglio provare a crescere ancora, puntando al record personale e vedere fino a dove mi posso spingere.

La preparazione di una maratona è ogni volta un punto interrogativo, ma tutto è filato liscio. Dopo aver recuperato piuttosto bene dalle Olimpiadi, ho affrontato una prima parte di velocizzazione come era avvenuto anche l’anno scorso, con lavori in palestra e più intensità. Poi da metà ottobre mi sono calata nella preparazione vera e propria.

L’avvicinamento alla gara

A tal proposito Epis ha specificato. “Con il mio tecnico Rondelli, che è molto meticoloso ma anche attento ai feedback degli allenamenti, ho cercato di programmare tutto nei dettagli.

Ho corso tre gare di avvicinamento, tutte sulla mezza maratona, ripartendo da Padova in 1h12’37 a fine settembre ed è stato molto utile per rientrare anche se non ero certo al top, poi il 17 ottobre a Cremona con 1h13’16 in quello che è stato un bel test a ritmo maratona, e infine Roma, dove ho deciso di buttarmi e mi sono detta ‘vediamo cosa succede’ ed è andata molto bene su un percorso non facile.

Nel percorso verso le mie ultime tre maratone, cioè Reggio Emilia, Sapporo e quella di domenica prossima, mi sono focalizzata sui variati e quindi svolgendo i lunghi mai allo stesso ritmo. Rispetto al passato, stavolta ho aumentato un po’ il volume toccando punte di 190 chilometri alla settimana, con lavori qualificati di 30 km a ritmo maratona”.

La carica agonistica

Nelle ultime gare ho imparato che il confronto agonistico porta a dare molto di più, anche nella mezza tricolore di Roma dove senza un’avversaria come Rebecca Lonedo non avrei mai corso una gara del genere.

A Valencia avrò il riferimento di alcuni uomini a cominciare dall’ex campione tricolore René Cunéaz, che non è ancora pronto per l’intera maratona ma si è proposto di correre per un tratto, e da un altro atleta del mio gruppo di allenamento, Michael Zagato.

Sto lavorando tanto anche dal punto di vista mentale, con l’aiuto della psicologa dello sport Maria Chiara Crippa. Ma la spinta maggiore arriverà dalle avversarie”.

Giovanna Epis (foto Mattia Rizzi)
Giovanna Epis (foto Mattia Rizzi)

Il ritorno a Valencia

L’azzurra ha già corso due gare a Valencia, nella mezza maratona, centrando il primato personale in entrambe le occasioni con 1h12’27 ai Mondiali del 2018 e 1h11’44 nell’ottobre del 2019.

Mi piace tantissimo, ho un bel ricordo. Il clima dovrebbe essere favorevole, con la temperatura intorno ai dieci gradi: odio il caldo, ma anche il troppo freddo non fa bene. Poi servono le gambe e deve quadrare tutto, ci vuole sempre tanto rispetto per una maratona”.

Obiettivi

Intanto c’è da realizzare il minimo per gli Europei della prossima estate a Monaco di Baviera (2h32’00), mentre avrei già quello per i Mondiali di Eugene. Oltre al crono, con l’ambizione del personale, durante la corsa voglio crearmi il mio mondo all’interno della gara, ascoltare me stessa. Sarebbe bello tornare da questa maratona con sempre maggiore consapevolezza”.

Gli altri azzurri

Nella prova maschile sarà impegnato il siciliano Alessio Terrasi, campione italiano nel 2018, per riscrivere il proprio limite fissato con 2h17’41 un anno fa a Reggio Emilia.

In gara anche il 24enne bresciano Francesco Agostini, al debutto sulla distanza, che quest’anno ha corso due volte la mezza in 1h04’41 (a Siena-Ampugnano e a Roma).

Tra le donne da seguire Giulia Sommi dopo i recenti progressi nei 21,097 km di Cremona in 1h15’22 e alla ricerca di un sensibile miglioramento sul personale di 2h47’16 ottenuto nel 2019 a Valencia.

Alessio Terrasi (foto archivio)
Alessio Terrasi (foto archivio)

Il sito della manifestazione

Sport OK Junior