Per la seconda edizione consecutiva è caduto un record del mondo sul velocissimo percorso della Maratona di Chicago. Un anno dopo la vittoria di Kelvin Kiptum con lo strepitoso primato del mondo di 2h00’35 Ruth Chepngetich ha firmato una nuova impresa diventando la prima donna della storia a scendere al di sotto della barriera delle 2h10’ con l’incredibile tempo di 2h09’56.

La fuoriclasse keniana ha tolto quasi due minuti al precedente primato stabilito dall’etiope Tigist Assefa, che fermò il cronometro in 2h11’53” alla Maratona di Berlino nel 2023. Chepngetich ha fatto tripletta vincendo per la terza volta in carriera nella “Windy City” dopo i successi nel 2021 in 2h22’31” e nel 2022 con il precedente record personale di 2h14’18”, tempo demolito di oltre quattro minuti nella gara record.

Chepngetich si mise in luce nel 2017 con la vittoria alla Stramilano Half Marathon. La keniana ha un forte legame con l’Italia per il suo manager bresciano Federico Rosa, che era al traguardo di Chicago per festeggiare l’impresa.

La fuoriclasse keniana corse la Maratona di Dubai del 2019 in 2h17’08 pochi mesi prima di trionfare ai Campionati del mondo di Doha nel 2019. Nell’Aprile 2021 migliorò il record mondiale nella mezza maratona a Istanbul con 1h04’02” togliendo 29 secondo al precedente record detenuto dall’etiope Ababel Yeshaneh.

La stagione 2024 ha fatto registrare così il quarto record del mondo sulle distanze del mezzofondo e del fondo dopo i primati di Faith Kipyegon sui 1500 metri (3’59”04 a Parigi), di Agnes Ngetich sui 10 km (28’54” a Valencia) e di Beatrice Chebet sui 10000 metri (28’54”14 a Eugene).

Il record del mondo di Paula Radcliffe stabilito a Londra con 2h15’25 nel 2003 sembrava imbattibile per oltre un decennio. Dopo il record di Radcliffe nessun altra donna è scesa sotto le 2h17’ fino al primato di Brigid Kosgei realizzato a Chicago nel 2019 con 2h14’04”. Tigist Assefa ha tolto 2’11” al record di Kosgei con 2h11’53” a Berlino nel 2023. Il primato di Assefa è stato migliorato di 1’57” da Chepngetich a Chicago.

Ruth Chepngetich: “Questo record del mondo é un sogno che si avvera. Le condizioni climatiche erano perfette. Ho lottato molto pensando all’obiettivo del record del mondo. Ho avuto ottime sensazioni. Sono contenta che il record del mondo sia tornato in Kenya. Dedico il record del mondo a Kelvin Kiptum”.

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Chepngetich ha riscattato la delusione per il nono posto alla Maratona di Londra, che l’ha estromessa dalla squadra olimpica di Parigi 2024.

Nell’edizione di due anni fa della Maratona di Chicago Chepngetich corse in 2h14’18” dopo un passaggio alla mezza maratona in 65’44” sfiorando di 14 secondi il record mondiale di allora stabilito da Brigid Kosgei nel 2019.

Quattro dei cinque tempi più veloci nella storia della maratona femminile sono stati realizzati a Chicago. Chepngetich ha fatto registrare il sesto record del mondo nella storia della Maratona di Chicago dopo quelli realizzati da Steve Jones nel 1984 con 2h08’05”, da Khalid Khannouchi nel 1999 con 2h05’42”, da Kelvin Kiptum con 2h00’35” nel 2023 in campo maschile, da Catherine Ndereba nel 2001 con 2h18’47” e Paula Radcliffe nel 2002 con 2h17’18”.

La gara femminile è partita a ritmi velocissimi che di solito vengono fatti registrare nelle gare in pista sulle distanze più brevi.

Chepngetich é transitata al 5 km in 15’50” e al 10 km in 30’14” con un vantaggio di due secondi su Kebede. Il ritmo indicava una proiezione da 2h06’35”. Chepngetich ha fatto registrare un passaggio sensazionale in 1h04’16”, il miglior tempo di passaggio di sempre in una gara su suolo statunitense e il quinto crono più veloce di sempre sulla distanza della mezza maratona. Fino al 2021 questo tempo sarebbe stato il record del mondo della mezza maratona. Questo tempo era più lento di pochi secondi rispetto al suo record personale realizzato in una gara sui 21 km. Chepngetich stava viaggiando ad un ritmo che lasciava presupporre un possibile attacco alla barriera delle 2h09’.

Kebede, vincitrice alla Maratona di Tokyo dello scorso Marzo, stava correndo anche lei ad un ritmo da record del mondo con un passaggio a metà gara in 1h04’30”. L’atleta etiope aveva un vantaggio di tre minuti sulla keniana Joyciline Jepkosgei (1h07’30”).

Chepngtich ha aumentato il suo vantaggio su Kebede portandolo ad oltre due minuti al passaggio al 30 km in 1h31’49” prima di un leggero rallentamento nell’ultima parte della gara condotta a ritmi molto forti.

Chepngetich ha coperto i successivi 10 km in 31’22”, la frazione più lenta della gara. La keniana ha costruito un vantaggio di oltre sei minuti su Kebede mantenendo un ritmo da record del mondo quando mancavano poco più di 2 km alla fine.

Chepngetich ha tagliato il traguardo in 2h09’57” dopo una seconda metà gara cronometrata in 1h05’40” diventando la prima donna della storia a scendere al di sotto della barriera delle 2h10’. Soltanto nove uomini hanno corso più velocemente in questa edizione della Maratona di Chicago.

Due altre donne sono scese al di sotto della barriera delle 2h18’. Kebede ha tagliato il traguardo in 2h17’32”dopo una seconda metà gara corsa in 1h13’02” precedendo di venti secondi la keniana Irine Cheptai (2h17’52”). L’etiope Buze Diriba Kejela si è piazzata al quarto posto in 2h20’22” davanti alla keniana Joyciline Jepkosgei (2h20’51”) e all’etiope Degitu Azimeraw (2h20’52”). Susanna Sullivan è stata la migliore statunitense in settima posizione in 2h21’56”. Emma Bates ha chiuso in undicesima posizione in 2h24’00”. Sara Hall e Betsy Saina hanno corso rispettivamente in 2h30’12” (diciottesima) e in 2h31’51” (diciannovesima).

John Korir trionfa nella gara maschile

John Korir ha vinto la gara maschile con il record personale di 2h02’43 aggiudicandosi la prima vittoria della sua carriera nel circuito World Marathon Majors. Il ventisettenne keniano ha fatto registrare la sesta migliore prestazione mondiale all-time e il secondo tempo più veloce della storia a Chicago dopo il record mondiale stabilito dal compianto Kelvin Kiptum con lo stratosferico tempo di 2’00”35 nell’edizione dell’anno scorso.

Korir, fratello minore del vincitore della Maratona di Boston del 2012 Wesley Korir, ha vinto due edizioni della Maratona di Los Angeles nel 2021 e nel 2022 e si è piazzato tra i primi cinque nelle precedenti due edizioni della Maratona di Chicago (terzo nel 2022 con il suo precedente record personale di 2h05’01” e quarto nel 2023 in 2h05’09”) e quarto al debutto sulla distanza di maratona a Ostrawa nel 2018 in 2:09:14. Lo scorso Febbraio ha corso la mezza maratona in 58’50” a Ras Al Khaimah prima di piazzarsi al quarto posto a Boston.

La gara maschile é partita ad un ritmo più conservativo rispetto alla competizione femminile. Un gruppo numeroso comprendente una decina di atleti è transitato al 10 km in 29’27” e al 21 km in 1h02’19”, con una proiezione finale da 2h04’38”.

Un terzetto di atleti keniani formato da Korir, Amos Kipruto e Daniel Ebenyo ha continuato a spingere nella seconda metà gara. Sette atleti sono transitati al comando al 30 km in 1h28’18”. Korir ha incrementato il suo vantaggio nei confronti di Amos Kipruto e di Huseydin Mohamed Esa portandolo a 1 minuto e 32 secondi al 40 km. Korir ha corso la frazione più veloce tra il 30 e il 40 km in 28’09”.

Korir ha tagliato il traguardo in 2h02’43” dopo aver fatto registrare un negative split di 1h00’24” nella seconda metà gara.

Esa ha tagliato il traguardo al secondo posto in 2h04’50” ripetendo lo stesso piazzamento della Maratona di Boston dello scorso Aprile. Amos Kipruto ha chiuso la gara al terzo posto in 2h04’50”. Il keniano Vincent Ngetich si è classificato al quarto posto in 2h05’15 davanti al connazionale Daniel Ebenyo, che ha esordito in maratona con un buon 2h06’04”.

Korir si divide tra Kenya e Stati Uniti ed è allenato da Haron Lagat durante i periodi che trascorre a Colorado Springs.

John Korir: “Quando sono venuto qui, l’obiettivo era vincere. Non inseguivo il grande tempo ma il mio allenatore e mio fratello mi hanno detto che ero pronto e che dovevo credere in me stesso. Mi hanno consigliato di provare ad inseguire il grande tempo. Ero pronto a correre in 2h’02’. Sapevo che molti erano preoccupati quando ho preso il comando al 32km, ma ero fiducioso di poter vincere”.

CJ Albertson è stato il migliore degli statunitensi al settimo posto in 2h08’17”. Zach Panning si è piazzato al nono posto migliorando il record personale di 12 secondi con 2h09’16”.

Zach Panning: “Ho battuto il record personale, ma volevo fare meglio. E’ un’altra pillola amara che devo ingoiare. Devo avere fiducia in me stesso. Farò dei cambiamenti ma è difficile”.

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