Eleonora Anna Giorgi è l’atleta italiana capace, ai mondiali di Doha 2019, di ottenere l’unico podio di tutta la spedizione azzurra, in quella che certamente è stata una delle gare più massacranti di tutti i campionati del Qatar, disputati in condizioni climatiche proibitive per il caldo e l’umidità, la 50 chilometri di marcia.
Quella medaglia di bronzo le è valsa, tra l’altro, per una serie di ulteriori risultati cronometrici nell’anno, il primo posto del ranking world athletics legato a quella specifica gara, posizione che ancora riveste complice anche il fatto che la pandemia abbia bloccato, per lungo tempo, le manifestazioni di questo genere e i relativi aggiornamenti di classifica.
Su tale distanza, dei 50 chilometri, Eleonora è anche primatista europea ma, purtroppo per lei, la massima federazione mondiale di atletica, anche in relazione a precise indicazioni del comitato olimpico, ha cancellato tale prova dalle prossime competizioni internazionali più prestigiose, decidendo di ridurla a 35 chilometri che, a partire dai Mondiali di Eugene del 2022, sarà anche la distanza massima per gli uomini.
Per quest’anno, però, sulle strade giapponesi dei giochi a cinque cerchi, si correrà solo la 20 chilometri, prova in cui Eleonora, che pur detiene il record italiano, non marcia dal 6 aprile 2019, giorno della sua vittoria nel match internazionale di Podebrady dove ottenne il tempo di 1h27’46.

In tale ottica, dunque, l’atleta marcerà domenica mattina a Grottaglie (Taranto), in una gara di 20 chilometri che, oltre a valere quale campionato italiano assoluti e promesse, ha l’importantissima particolarità di essere intitolata alla memoria della compianta marciatrice Anna Rita Sidoti, scomparsa prematuramente nel 2015 a soli 45 anni.
Sarà peraltro la seconda uscita stagionale di Eleonora tornata alle competizioni, dopo alcuni mesi complicati nel 2020 a causa di vari problemi fisici, proprio in una 35 chilometri a Ostia (Roma) il 23 gennaio scorso quando, in condizioni climatiche abbastanza avverse per un forte vento contrario che ne aveva disturbato la marcia, aveva chiuso nel tempo di 3h00’21, ottenendo il titolo italiano relativo.
Sarà molto interessante verificare le condizioni di forma della marciatrice e queste sono le sue dichiarazioni, che spiegano anche i metodi di preparazione degli ultimi tempi e i programmi futuri.
“In questo periodo non è facile programmare, c’era l’intenzione di gareggiare nelle classiche di Dudince in marzo e a Rio Maior in aprile, ma tra viaggi complicati e rischi di quarantene, abbiamo preferito essere prudenti ed evitare di dover restare senza gare fino a maggio: rimanere in Italia è più sicuro e quindi Grottaglie è un’ottima occasione.
Ho ridotto il chilometraggio e impostato ritmi più veloci ho quindi evitato i ‘lunghissimi’ ma mi sono concentrata su una carrellata di 25 km, ne ho fatte sette negli ultimi venti giorni.
Domenica potrebbe essere l’unica gara sulla 20 km prima dei Giochi di Tokyo, considerato che agli Europei a squadre di Podebrady in maggio dovrei cimentarmi di nuovo sulla 35 km.
Ecco perché in chiave Olimpiadi voglio ritrovare le sensazioni sulla ‘venti’: non penso di valere al momento un tempo da record italiano, però vorrei certamente un buon crono. E sono sicura che uscirà una bella gara considerato che altre ragazze cercheranno il minimo olimpico”.
Al via non ci sarà Antonella Palmisano, l’altra grande marciatrice azzurra, che lo standard di 1h31″00 lo ha già abbondantemente conseguito a Podebrady nello scorso ottobre (1h28’40), mentre proveranno ad avvicinarlo Valentina Trapletti, dopo il titolo indoor nei 3000 ad Ancona, Maria Vittoria Becchetti, Federica Curiazzi e Sara Buglisi.

Al maschile (dove il minimo per il Giappone è 1h21’00) troveremo in gara domenica prossima, tra gli altri, Matteo Giupponi già certo di salire sull’aereo per il Giappone in virtù del suo personale ottenuto, sempre a Podebrady nell’ottobre 2020, con 1h19’58, ma ci proveranno anche Giorgio Rubino, bronzo mondiale di Berlino 2009, Francesco Fortunato, campione in carica nell’ultima edizione, Federico Tontodonati, Michele Antonelli, con gli emergenti Riccardo Orsoni e Davide Finocchietti.