Staffetta 4 x 100 M35 Europei Master Jesolo (foto Romagnoli)
Staffetta 4 x 100 M35 Europei Master Jesolo (foto Romagnoli)

Ho fatto parte del mondo dei master per 13 bellissime stagioni agonistiche e mi fa sempre piacere poterne parlare anche se, da qualche anno, sono meno aggiornato su quanto accade e sui protagonisti.

Sono lieto, quindi, di poter ricordare come il 2019 sia stato molto denso di avvenimenti di tale mondo, culminati con i Campionati Europei svolti in Italia, tra Jesolo, Caorle ed Eraclea, in provincia di Venezia, con 127 ori, 106 argenti e 105 bronzi, per un totale di 338 podi degli italiani iscritti.

Ottimi numeri che, statisticamente parlando, sono il massimo della storia master italiana e hanno portato l’Italia al primo posto del medagliere davanti alla Germania e alla Gran Bretagna.

C’è stato, anche, un altro grande evento master in Italia, sempre nel mese di settembre, un paio di settimane più tardi, i Mondiali di corsa in montagna di Gagliano del Capo (Lecce), nello scenario unico della punta estrema del Salento. Anche qui molto buono il bilancio degli italiani, con 51 podi: 29 ori, 12 argenti e 10 bronzi.

Alla fine della stagione, quindi, considerando anche i Mondiali indoor di Torun (Polonia) e gli Europei della montagna a Janske Lazne (Repubblica Ceca), si possono contare ben 470 medaglie internazionali e 169 specialità in cui sono state riscritte le migliori prestazioni italiane di categoria, oltre a diversi primati del mondo e d’europa.

Sono, però, solo numeri e statistiche di un movimento che non riesce a decollare dal punto di vista dell’interesse vero da parte di quelli che sono stati i protagonisti dell’atletica assoluta.

Se andiamo a confrontare questo mondo con quello analogo del tennis, del nuoto o dello sci, giusto per parlare di sport individuali, non c’è proprio paragone nel senso che, in quelle discipline, alcuni campioni assoluti continuano ancora mentre, nell’atletica, gli ex agonisti sono rarissimi e quando se ne trova uno, è quasi un evento.

Peccato, ho sempre pensato che se le gare master di atletica vedessero la partecipazione anche di ex atleti di primo piano potrebbe essere anche questo uno spot per l’Atletica perchè, in qualche modo, se ne parlerebbe molto di più e se ne aumenterebbe l’interesse.

Invece tutto rimane confinato in un mondo fatto, per la stragrande maggioranza dei casi, di gente che decide, ad una certa età, di iniziare a fare atletica e si finisce troppo spesso a parlare di simpatici vecchietti di cui apprezzo tantissimo lo spirito e la voglia di fare attività fisica ma che nulla c’entrano con lo sport vero e con l’Atletica, in particolare.

Ho sempre pensato che l’Atletica Master, in Italia, sconti a livello di immagine l’eredità di “Scommettiamo Che”, famosa trasmissione degli anni 90 in cui 4 baldi ottantenni avevano scommesso che sarebbero andati sotto il minuto nella 4 x 100 metri, ma sicuramente i problemi sono molteplici.

Credo che una soluzione potrebbe essere quella di limitare le categorie master sino a un massimo di 65 anni e, da questa data in avanti, crearne una nuova, quella dei veterani, fermo restando che chi si senta in grado di correre con i master lo potrebbe fare ma dentro una categoria di età inferiore alla sua.

E per compensare, quanto appena scritto, mi piace citare un grande atleta che, il grande Carmelo Rado, ex ottimo atleta assoluto settimo alle Olimpiadi di Roma del 1960, che non ha mai smesso e ancora quest’anno, a 86 anni, ha lanciato il disco a 35,92 metri, ovviamente record del mondo.

Per concludere, tre perle nel deserto di altri tre azzurri che hanno gareggiato tra gli assoluti.

Davide Raineri azzurro ai mondiali juniores nel ’92, che ha ricominciato con l’atletica dopo un ventennio di stop e che, a Roma, nel corso della Diamond League, durante le gare master ha corso il miglio in 4’13″96, primato mondiale M45.

Barbara Lah, ottima triplista di qualche anno fà, forse la più accreditata atleta che gareggia tra i master, medaglia d‘oro W45, nel triplo con 11,64, agli Europei di Caorle.

Giovanni Tomasicchio, primatista italiano della 4×100, pur se riserva, a Barcellona 2010, record da poco battuto a Doha, che ha vinto l’oro nella staffetta 4×100, agli Europei di Jesolo ottenendo nella categoria M35 il primato italiano con 42″91, oltre ad aver conquistato, nella stessa manifestazione l’argento nei 100 individuali.

Nella foto in copertina, la staffetta 4×100 metri M35 con Giovanni Tomasicchio.

 

 

 

 

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