Nella prima giornata in pista dei Campionati Europei under 23 di Espoo, buone prestazioni degli atleti azzurri che passano il turno in massa, salvo poche eccezioni in cui si comportano comunque con onore.

Tre qualificazioni con la Q maiuscola nei 100 metri uomini con Matteo Melluzzo che vince la sua batteria in 10″38, secondo tempo complessivo delle batterie, comandato dall’olandese Raphael Bouju con 10″26, ma molto bene anche Eric Marek, secondo in batteria con 10″39 superato per cinque millesimi dall’olandese Nsikak Ekpo, mentre accede alle semifinali dalla porta principale anche Junior Tardioli, terzo nella sua batteria con 10″48.

In una giornata che condensa due turni dei 400 metri in appena cinque ore, Lorenzo Benati si impone nella prima delle quattro batterie, peraltro con un crono inferiore ai 46 secondi, con 45″96 e passano il turno anche Riccardo Meli con 46″54 e Luca Sito con 46″61.

Avanti anche tutte le azzurre dei 400, anche qui con due turni ravvicinati mattina-pomeriggio non semplici da affrontare con Ilaria Accame che toglie altri 36 centesimi al primato personale con 52″61 ma bene, sia pur con ripescaggio, anche Eleonora Foudraz con 53″72 e Laura Rami con 54″11.

Nel martello donne Rachele Mori deve attendere i risultati del secondo gruppo per avere la garanzia di essere tra le migliori dodici del continente con la campionessa del mondo under 20 che inizia con un nullo fuori settore e prosegue con 63,71 e 63,12, misure che la collocano al quarto posto del suo gruppo e al settimo complessivo.

Nel disco uomini, a centrare la finale è Carmelo Musci, bravo a piazzare subito il 55,13 che resterà la misura decisiva mentre viene eliminato Enrico Saccomano con 50,39.

Nei 1500 uomini, prova grintosa per Giuseppe Gravante che ha il merito di provarci in una batteria più tattica della precedente dove si muove con intelligenza nel gruppo, sferra l’attacco all’ingresso del rettilineo finale e avvicina la qualificazione chiudendo al settimo posto in 3’49″59, a 22 centesimi dal sesto, il ceco Davidik, ultimo dei promossi e, nella stessa gara, eliminato anche Matteo Guelfo con 3’49″29. mentre negli 800 donne fuori Federica Pansini con 2’07″57.

Nel peso donne si qualifica per la finale Sara Verteramo, in virtù del suo 14,77 al terzo ingresso in pedana, dopo il 14,05 iniziale e il 14,68 del secondo lancio.

Nell’asta donne in finale Giada Pozzato, risultata inizialmente la prima delle escluse, per effetto della squalifica della tedesca Sarah Franziska Vogel, in pedana con scarpe non conformi al regolamento per questa specialità, mentre è fuori Giulia Valletti Borgnini che i quattro metri li aveva oltrepassati soltanto al terzo tentativo.

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